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Tricase

Tricase: in memoria di don Antonio Ingletto

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Lo vediamo ancora oggi varcare la soglia a giorni alterni, abbozzare un delicato sorriso e salutare in modo semplice e garbato. Lui, sofferente nella sofferenza, era il primo a trasmettere quel messaggio criptato che solo chi soffre riesce bene a interpretare, e gli ammalati gli si facevano intorno perché quello sguardo ben propiziava al prosieguo della terapia. 1…2…3…4 ore, un tempo in cui i suoi compagni di viaggio apprendevano dalla spiritualità delle sue sommesse parole. 1…2…3…4 ore, il tempo in cui gli operatori del reparto amavano “essere protagonisti dell’esperienza dell’umiltà, dell’abbandono e dell’affido”, vicino alle parole vive di don Tonino che dalla “Lettera agli ammalati” amava recitare: “E ora che il nostro lamento si trasforma in danza, vorrei dirvi ancora: non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Non è qualcosa da tenere nascosta. Non è un tabù. E’ quella parte della nostra identità che ci fa rassomigliare di più a Gesù Cristo. Come facciamo a tenerla nascosta? E’ una tessera di riconoscimento incredibile, straordinaria. Non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Dobbiamo esserne fieri. La malattia non è frutto dei nostri peccati personali. Perché il Signore non dà la sofferenza e il dolore a seconda dei meriti e dei demeriti di una persona. Tutto ciò che riguarda la sofferenza è un mistero che ci trascende e che va oltre di noi…”. E’ così che vogliamo ricordarlo: il pastore che ha testimoniato la vita di Gesù Cristo, il Risorto, e l’uomo che con dignità ha intriso d’amore e solidarietà i fratelli compagni della sofferenza.  


Con devozione e affetto

Medici, infermieri e personale tutto del Reparto Emodialisi dell’Ospedale “Panico” di Tricase


Attualità

Minerva tira le orecchie al PD di Tricase: “Scelta di Chiuri errore politico”

“Il candidato è persona stimata, ma il metodo con cui è stato scelto, senza un vero confronto, desta perplessità. Così non si crea alternativa forte e credibile per produrre un cambiamento radicale e necessario per la città”

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Il PD di Tricase ha annunciato in queste ore il suo candidato sindaco per le amministrative 2026, nella persona di Vincenzo Chiuri. A seguito dell’annuncio giunge in Redazione l’intervento di Stefano Minerva che, fresco di elezione nel consiglio regionale della Puglia proprio col Partito Democratico, esprime perplessità per l’accaduto. 

Decisione questa che aveva già creato maretta in Città, con le dimissioni dal Partito Democratico del consigliere Minonne (leggi qui).

La nota di Minerva

Apprendo dalla stampa che il circolo del PD di Tricase ha già individuato il prossimo candidato sindaco del centrosinistra, un professionista affermato e una persona di indiscutibile valore.

Tuttavia, ciò che desta perplessità non è il nome, ma il metodo. Assumere una decisione così rilevante senza un vero confronto e con l’intero campo del centrosinistra non è solo poco democratico: è un errore politico.

Anche alla luce della condivisa posizione espressa in un documento presentato alla città ad aprile in cui si stabiliva il percorso e il metodo che lasciava aperta la porta a tutte quelle forze politiche, realtà sociali, gruppi e movimenti alternativi alla attuale amministrazione De Donno.

Ritengo che non si possa tornare indietro da li.

Se l’obiettivo è vincere le prossime elezioni e aprire una nuova pagina per Tricase, allora dobbiamo insistere sulla costruzione di una coalizione inclusiva frutto di un percorso condiviso, trasparente, capace di tenere insieme tutte le energie progressiste della città. Per questo chiedo alla segreteria provinciale del Partito Democratico di convocare al più presto un tavolo di coalizione che riunisca tutte le forze politiche e civiche che si riconoscono nel progetto di Antonio Decaro.
Vincezo Chiuri è persona stimata e la sua candidatura arricchisce il valore complessivo del centrosinistra. Ma il centrosinistra deve restare unito, in un percorso già avviato nei mesi scorsi e che deve continuare nel segno di un progetto di rilancio della città. Serve spirito costruttivo e lungimiranza per tenere innanzitutto insieme il perimetro della coalizione e poi provare ad allargare a tutte le forze che possono riconoscersi nell’alternativa. Tricase ha bisogno di partecipazione, di unità delle forze responsabili. Non è sufficiente oggi mettere sul tavolo una candidatura assolutamente condivisibile. Oggi serve arrivare ad una candidatura condivisa. Questo deve essere il nostro orizzonte. Un orizzonte che va preservato anche ricorrendo, se necessario, a strumenti partecipativi dal basso che sono un tratto distintivo della storia del nostro partito. Solo così potremo offrire ai cittadini l’alternativa forte e credibile in grado di produrre un cambiamento radicale e necessario per la città”.

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Attualità

Tricase, la minoranza al sindaco: “Stop agli interventi sullo stadio”

La nota di Carità, Baglivo e Ciardo dopo la decisione dell’ASD Atletico Tricase di non disputarvi più le partite casalinghe: “Basta spendere denari su questa struttura fatiscente e irrecuperabile: chiediamo tavolo tecnico”

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A seguito della nota del Presidente dell’ASD Atletico Tricase (sig. Antonio Brigante), con la quale la società di calcio comunica lo svolgimento delle partite casalinghe presso lo stadio di Maglie, i consiglieri comunali di “Tricase, che fare?” (Giovanni Carità, Antonio Luigi Baglivo, Armando Ciardo) intervengono con una nota al Sindaco per “chiedere la sospensione di qualsiasi progetto inerente il “San Vito”“.

Troppi denari pubblici sono stati spesi nel corso di questi ultimi decenni su una struttura che resta sempre e comunque fatiscente, superata e irrecuperabile“, scrivono i tre consiglieri di opposizione che chiedono chiedono “l’istituzione di una tavolo tecnico al fine di discutere e programmare un’intervento degno di una città come Tricase e della sua storia calcistica“.

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Attualità

L’ecocentro di Tricase si rifà il look: in arrivo 380mila euro

Il Presidente della Commissione Ambiente del Comune, Rocco Martella: “Un prezioso investimento per una città più pulita, verde e vicina ai cittadini”

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Siamo contenti di aver garantito un investimento per il futuro, per una città più pulita, verde e vicina ai cittadini. Per una Tricase che cresce sostenibile“. Ha commentato così Rocco Martella, Presidente della Commissione Ambiente per il Comune di Tricase, la notizia dell’ottenimento di un finanziamento per l’ecocentro comunale.

Finanziamento di 380mila euro della Sezione Ciclo dei Rifiuti e Bonifiche della Regione Puglia che renderà il punto di raccolta 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐫𝐧𝐨, 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞.

Rocco Martella

Gli interventi principali previsti:

Accessibilità universale: rampe senza barriere architettoniche e isola ecologica seminterrata con contenitori facilmente utilizzabili anche da persone con disabilità.
Ambiente e sostenibilità: trattamento e riuso delle acque meteoriche; pannelli fotovoltaici da 10 kWp; illuminazione a LED con sensori crepuscolari e videosorveglianza.
Più raccolta differenziata: 11 cassoni coperti, 3 presse elettriche, contenitori per oli vegetali, abiti usati, RAEE, sfalci e inerti.
Nuove strutture moderne: uffici e spogliatoi in edilizia sostenibile, a basso consumo, dotati di impianto fotovoltaico.
Gestione smart: Totem informatizzato per riconoscimento utente, pesatura rifiuti e ricevuta di conferimento.
Verde e compensazione CO₂: 60 nuovi alberi per assorbire circa 9 tonnellate di CO₂ all’anno.
Comunicazione ai cittadini: cartellonistica informativa e motivazionale, app Junker, sito comunale e social network.

Nell’immagine in evidenza il rendering di come apparirà l’ecocentro dopo l’intervento.

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