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A Matino Vivi la Città

Nasce il Progetto per favorire la fruizione e l’accoglienza delle persone con Disturbo dello Spettro Autistico. Domani Natale in Bottega

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Nello spirito di condivisione e di collaborazione che da sempre contraddistingue le iniziative promosse dal Centro “Amici di Nico” Onlus, il nuovo anno sarà testimone di un altro importante obiettivo da includere nel Progetto di Vita dei bambini, adolescenti e giovani adulti affetti da Autismo.


In questo contesto si inserisce il progetto “Vivi la Città” che punta a creare una rete di collaborazione sul territorio con altre Associazioni, esercizi commerciali, enti pubblici e privati, semplici cittadini e volontari che desiderano adottare modalità e misure atte a favorire la fruizione e l’accoglienza delle persone con disturbo autistico.


L’ambizione che spinge l’equipe e l’Associazione a investire tutti gli sforzi organizzativi, educativi e riabilitativi per questo singolare programma è creare, attraverso un percorso formativo, una conoscenza territoriale sul comportamento da adottare nell’accoglienza di persone con autismo ed eventualmente le misure di adeguamento degli ambienti da loro frequentati (negozi, ristoranti, parrocchie, ecc.) con l’obiettivo di eliminare le barriere psicologiche e costruire ponti di solidarietà e di inclusione vera.


Matino, città accogliente di un simile ambizioso Progetto, potrà essere orgogliosamente identificata, così come già sperimentato in altri Paesi europei e alcune città italiane, come città “autism friendly”, un logo da esporre all’ ingresso della città o nelle vetrine dei negozi e di altri servizi commerciali aderenti al Progetto.


L’evento è organizzato in collaborazione con “Lab Concept” ente gestore del Palazzo Marchesale, l’Istituto comprensivo di Matino, l’Associazione Pro Loco Sant’ Ermete, l’Associazione N.O.V.A.S.S., l’Associazione “Amici del Presepe”, il Circolo Musicale “Vincenzo Papadia”, l’Associazione “Matinum Natura e Cultura” e inoltre vedrà la partecipazione attiva dei ragazzi e dei loro educatori, in “costume” insieme ai “figuranti” del Presepe Vivente previsto, come ogni anno, dalla Comunità Matinese.


La presentazione del Progetto e l’esordio dei ragazzi nella rappresentazione del “Natale in Bottega”, si svolgerà tra gli ambienti caratteristici e ricchi di storia del Palazzo Marchesale di Matino in Piazza San Giorgio, domani,  lunedì 17 dicembre, dalle 15,30 alle 18.


Pertanto, il programma della serata prevede alle ore 15,30, l’incontro delle famiglie e dei visitatori in Piazza San Giorgio in compagnia dei “Venditori ambulanti” e, alle 15,45, l’apertura del portone d’ingresso del Palazzo Marchesale a cura delle “Guardie Romane”.

Alle 16, lo spazio sarà invece riservato alla presentazione del Progetto “Vivi la Città” presso il salone “Scuderia Bianca”. Previsti i saluti istituzionali del sindaco della città di Matino, Giorgio Salvatore Toma, della presidente Maria Antonietta Bove e della dirigente dell’Istituto comprensivo di Matino, Giovanna Marchio. Seguiranno quelli degli altri presidenti delle associazioni aderenti al progetto: Cosimo Venceslao Marsano (Pro Loco Sant’Ermete), Luca Cataldo (“Amici ci del Presepe”), Valerio Cassiano (per la N.O.V.A.S.S.), Giuseppe Leopizzi (“Matinum Natura e Cultura) e Luca Magagnino (per il Circolo Musicale “Vincenzo Papadia”).


Alle 17 gli organizzatori daranno vita al percorso guidato “Natale in Bottega” percorrendo le seguenti tappe: la prima sarà “La puteca te lu litratu”, la seconda “La puteca te lu pupazzaru”, la terza “La puteca te la massara”, la quarta “La puteca te l’artiere” e la quinta “La staddha te lu bambineddhu”.


La serata proseguirà alle ore 18, con i canti natalizi in strada, previsti l’arrivo di Babbo Natale ed un breve percorso turistico nel centro storico con la “Guida speciale”.


L’evento terminerà alle 18,30 con lo scambio di auguri e le degustazioni natalizie all’interno della “Scuderia bianca”.


Natale in Bottega”, afferma la presidente del Centro, Maria Antonietta Bove, “sarà quindi una “ouverture” di un evento sociale all’interno delle festività natalizie e rappresenta per noi il modo migliore per augurare alle famiglie, agli Amici e a tutta la Comunità il nostro più grande augurio di Buon Natale e Buona Vita per tutti!”.


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Arriva la Fiamma Olimpica

In Salento martedì 30 dicembre. Sarà accolta a Nardò, Gallipoli, Presicce – Acquarica, Maglie, Otranto e, infine, Lecce

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Il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 è molto più di un rito sportivo: è un’avventura entusiasmante che annuncia l’arrivo dei Giochi nel nostro Paese.

Un itinerario iniziato il 26 novembre a Olimpia, con l’accensione del tradizionale fuoco e arrivata il 4 dicembre in Italia, a Roma, da dove, due giorni dopo, ha iniziato il suo percorso lungo lo Stivale, prima dell’inizio dei Giochi invernali italiani.

Con il passaggio della Fiamma in ogni regione italiana, tutti i cittadini hanno l’opportunità di partecipare alla grande emozione di Milano Cortina 2026 e di condividere i valori olimpici e sportivi attraverso un grande momento collettivo.

Anche una possibilità straordinaria per mostrare al mondo intero la bellezza e la ricchezza storica e culturale nostrana attraverso la staffetta dei tedofori che rappresentano e celebrano lo spirito italiano: una forza vibrante, dinamica e profondamente contemporanea.

La Fiamma Olimpica arriva in Puglia seguendo un percorso che racconta una regione viva, accogliente e profondamente legata ai valori dello sport, grazie anche alla fama e al talento internazionale dell’icona regionale Pietro Mennea, velocista originario di Barletta e Olimpionico nei 200 metri piani.

In particolare, la Fiamma sarà nella nostra provincia, martedì 30 dicembre, quando Nardò, per prima, accoglierà l’emozione dei tedofori.

L’avventura proseguirà a Gallipoli, Presicce-Acquarica, Maglie, Otranto e Lecce (vedi tabella sotto con orari) un’emozione che unirà davvero tutti.

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Disconnettersi per vivere l’autenticità: torna Audaus OffLine

A Gagliano del Capo tante novità per il progetto esperienziale ideato da Silvio Ippati, che trasforma l’incontro con l’arte in un percorso sensoriale partecipativo, lontano dal caos digitale e vicino all’essenza delle relazioni umane

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Disconnettersi per riconnettersi a se stessi e agli altri. Il 27 e 28 dicembre 2025, il Chiostrodella Biblioteca Comunale, Vincenzo Ciardo, di Gagliano del Capo ospiterà la quarta edizione di Audaus OffLine, il progetto esperienziale ideato dall’artista e designer Silvio Ippati, che trasforma l’incontro con l’arte in un percorso sensoriale partecipativo, lontano dal caos digitale e vicino all’essenza delle relazioni umane.

Come da tradizione, per accedere all’evento sarà richiesto un gesto semplice e simbolico:
lasciare il proprio telefono all’ingresso. Da qui il nome OffLine, un luogo temporaneo in
cui il digitale si spegne per lasciare spazio all’autenticità dell’esperienza da vivere.
Realizzato in collaborazione con il Comune di Gagliano del Capo, il progetto è curato da
Audaus Design & Hospitality con il project management di Elena Emi Gilardi.

Un percorso che evolve: arte, territorio e partecipazione


Dopo il successo della tappa di Tricase, OffLine arricchisce ulteriormente la sua forma.
Anche in questa edizione, Ippati guiderà i visitatori attraverso la mostra delle sue opere
realizzate con la china su legno, in un allestimento che racconta l’evoluzione del suo stile: un linguaggio accessibile e intimo, capace di dialogare con gli spazi storici del Chiostro.
L’artista, inoltre, si esibirà in una nuova sessione di live drawing, durante la quale i
partecipanti potranno osservare da vicino il processo creativo e dialogare con lui.
OffLine non è una semplice mostra: è un ambiente in cui le persone diventano parte attiva dell’esperienza. In ogni edizione, Ippati coinvolge di volta in volta diversi creativi ospiti capaci di ampliare le dimensioni espressive del progetto, offrendo nuove prospettive e stimoli sensoriali.

Le novità della quarta edizione

Questa tappa introduce elementi completamente nuovi:

● la mini-mostra fotografica di Jackson Casagrande, fotografo di eccezione
specializzato nella fotografia istantanea per la restituzione di opere uniche, che
presenterà una selezione di scatti artistici e architettonici dedicati al centro storico di
Gagliano del Capo.
Le immagini realizzate appositamente per OffLine, saranno donate al Comune al
termine dell’evento;
● face painting creativo, grazie alla presenza dell’artista poliedrico Lorenzo Sparascio
che realizzerà dettagli creativi sul volto dei partecipanti che lo desiderano;
● Premio Castel di Salve: i visitatori potranno cimentarsi nel disegno su legno
all’interno dell’area partecipativa. Le opere realizzate concorreranno all’assegnazione
di un premio speciale messo in palio da Castel di Salve.
A conclusione dell’evento, inoltre, ogni partecipante potrà portare con sé un ricordo concreto dell’esperienza: una Polaroid personalizzata, simbolo di un momento vissuto a pieno, senza schermi.

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I fratelli Mancuso e La Foresta chiudono “Ogni altro suono”

A Kora – Centro del Contemporaneo, di Castrignano de’ Greci, si chiude la rassegna di arte e musica organizzata da Ramdom con la direzione artistica di Donato Epiro

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Sabato 20, a Kora – Centro del Contemporaneo, si chiude il viaggio di Ogni Altro Suono, la rassegna di arte e musica organizzata da Ramdom con la direzione artistica di Donato Epiro.
Un percorso che, appuntamento dopo appuntamento, ha portato sul palco voci, sperimentazioni e geografie sonore diverse, costruendo una comunità attenta e curiosa. Per l’ultimo incontro, la scena sarà affidata ai Fratelli Mancuso e a Riccardo La Foresta, due approcci differenti ma complementari che sigilleranno questa edizione con un dialogo musicale inedito e profondamente evocativo.

Riccardo La Foresta è un percussionista e sound artist la cui produzione degli ultimi anni ha rivelato una varietà di pratiche differenti legate al suono. Dal 2015 si dedica allo sviluppo del Drummophone, uno strumento aerofono ricavato dal tamburo capace di creare melodie ancestrali e armonie microtonali, mettendo in discussione il ruolo del tamburo come strumento percussivo.

Allo stesso tempo, crea performance site-specific, sculture sonore ed installazioni senza limitare il suo lavoro alle percussioni. Ha suonato musica sperimentale e presentando installazioni sonore in festival come: Unsound, CTM (Berghain), Terraforma, Sonica, OSA, Skanu Mesz, Sacrum Profanum, LisboaSoa, LOST, Robot, AngelicA, Tempo Reale, La Digestion e Romaeuropa tra gli altri.

La Foresta è stato artista di Shape Platform nel 2021. Parallelamente, cura un programma di residenze artistiche presso il Centro Musica di Modena.

Riccardo La Foresta presenta un nuovo set per Drummophone. Da un tamburo a cornice affiorano melodie, arpeggi e voci sommerse. Una musica fragile che spinge i limiti del corpo attraverso l’uso estensivo di respirazione circolare.

E ancora, a completare il mosaico di Ogni Altro Suono, i Fratelli Mancuso. Nelle voci intense e riconoscibilissime di Enzo e Lorenzo risuona il respiro profondo della Sicilia, con le sue stratificazioni culturali, le sue ferite antiche e la sua inesauribile creatività. Dai loro timbri arcaici e modernissimi insieme riaffiora una terra che non smette di generare racconti e memoria. 

Polistrumentisti e compositori, Enzo e Lorenzo Mancuso sono protagonisti di un percorso artistico che ha trasformato la tradizione in un linguaggio personale ed essenziale. Emigrati negli anni Settanta a Londra, lavorano in fabbrica per quasi un decennio prima di affermarsi sulla scena musicale europea con il loro primo album, Nesci Maria (1986). Da allora intrecciano musica, teatro e cinema: collaborano stabilmente con Emma Dante – ottenendo, per Via Castellana Bandiera, candidature al Globo d’Oro e al Nastro d’Argento per la migliore colonna sonora – e firmano musiche per Marco Martinelli, Roberto Andò, Pasquale Scimeca, Leandro Picarella, Victoria Musci e altri registi. Tra i riconoscimenti ricevuti figurano il Premio Lo Straniero e il Premio SoundTrack Stars alla 70ª Mostra del Cinema di Venezia.

Autori di dischi fondamentali come Sutera, Cantu, Requiem e Manzamà – quest’ultimo insignito della Targa Tenco per il migliore disco in dialetto e del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale – hanno condiviso il loro percorso con musicisti quali Franco Battiato, Marco Betta, German Diaz, Ferruccio Spinetti, Giovanni Sollima e molti altri. Continuano a portare nel mondo nuove creazioni: colonne sonore, libri d’arte, concerti, performance. Nel 2024 presentano il loro terzo libro-leporello, Cumu è sula la strata, con disegni di Mimmo Paladino. In equilibrio costante tra poesia e canto, tra memoria arcaica e inquietudini contemporanee, i Fratelli Mancuso rinnovano in ogni opera un antico grido di umanità. Attraverso i loro versi e le loro armonie polivocali, le vicende del nostro tempo trovano un luogo di ascolto, di compassione e di resistenza civile.

Il concerto di sabato 20 affida alla nudità della voce e a una scelta attenta degli strumenti il compito di guidare il pubblico attraverso le tappe più significative del percorso umano e musicale dei Fratelli Mancuso. Canzoni, canti sacri a cappella, narrazioni, poesia, insieme formano l’ordito di una trama dove musica e vita si intrecciano in una armonica figura di espressività e passione. Teatro di questo viaggio, oggi come in passato, è la Sicilia, bussola della loro ricerca continua e ponte tra le opposte sponde del mare Mediterraneo, da cui lanciare lo sguardo su affinità e accordi di poesia e di musica.

Ancora una volta l’isola, l’intima isola, incandescente come un meteorite caduto sul cuore; anche quando lontana fa tremare la voce, si fa sussurrare e gridare e cantare, nelle mille e mille modulazioni di accenti, cadenze, melismi: un alfabeto che risuona e di volta in volta si fa memoria. Si percorrono i suoi sentieri attraversando, con il canto, paesi e lingue: siciliano, arabo, spagnolo, latino, greco, la lingua immaginata dei migranti in viaggio sul Canale di Sicilia, con l’anima sospesa su un barcone, come sul ciglio di un nero precipizio, nella ormai quotidiana lotta della vita contro la morte.

Enzo Mancuso: canto, chitarra. Saz baglama , saz divan, ghironda, violino, sipsy.

Lorenzo Mancuso: canto, chitarra. Harmonuim, percussioni

Ogni Altro Suono, diretta da Donato Epiro e prodotta da Ramdom con il sostegno del Ministero

della Cultura – FNSV, si conferma così come un progetto multidisciplinare di concerti, residenze e performance, un luogo d’incontro di suoni, linguaggi e identità differenti.

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