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Miggiano crocevia del commercio

Sfolgorio di idee nuove ed occasioni, di odori e sapori che fanno da cornice ad un luogo di eccellenza nel coinvolgimento dei visitatori, che hanno modo di valutare i migliori prodotti e le novità del mercato

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Prende il via l’evento che è più di una semplice ricorrenza per la città di Miggiano. L’identificazione del riuscitissimo avvenimento con la collettività miggianese, infatti, è così radicata che esso può essere con ogni diritto considerato simbolo distintivo e caratterizzante dell’identità cittadina.


Le sue antiche origini rendono la manifestazione fieristica parte dell’importantissimo patrimonio culturale e sociale della città, ovvero, momento di aggregazione che affianca alla vetrina espositiva una vera e propria occasione per riconoscere la qualità e l’innovazione delle esposizioni presenti. Seconda solo alla Fiera del Levante, Expo 2000 detiene nel sud della Puglia una leadership qualitativa e numerica dei prodotti esposti e di visitatori professionali (e non) che vi giungono. Che si tratti di new entry o espositori abituali, tutti quelli che scelgono di partecipare sono consapevoli di avere un’occasione per mettersi in mostra quasi unica nel territorio, dal momento che la manifestazione diventa polo di attrazione ed incontro tra domanda e offerta, a conferma di un trend positivo per l’evento in sé e non solo. Accanto ad una tradizionale vocazione culturale e turistica, la Fiera di Miggiano potrebbe senza dubbio favorire lo sviluppo di una vocazione per il turismo d’affari che potrebbe trovare accoglienza nel nuovo quartiere espositivo. I padiglioni espositivi, infatti, che rappresentano il cuore del quartiere fieristico, sono stati accorpati in modo diverso nell’edizione di quest’anno, così da rispondere alle esigenze della rassegna, sia in termini di visibilità che di superficie espositiva. Questo programma di restyling renderà lo spazio espositivo molto originale. L’obiettivo di Expo è esprimere al meglio l’ampia e qualificata realtà delle piccole e medie imprese e di essere un appuntamento ineludibile per chi ama gli eventi espositivi e ne percorre i mercati. La Fiera rinnova ed esalta la qualità degli espositori e delle merce esposta e offre loro un contesto di iniziative che contribuiscono a renderla una delle più importanti manifestazioni di mercato locale, ma anche un evento culturale e tradizionale di rilievo. La piacevole atmosfera, il gran numero di visitatori qualificati (e non) e il fascino del folklore tradizionale sono le caratteristiche che hanno decretato da sempre il successo della fiera. Un mix tra innovazione e semplicità, tra novità e riciclo delle esposizioni evergreen, tra passione e curiosità, in grado di riunire attorno allo stesso evento le tipologie più svariate di persone: dai cultori delle kermesse popolari, al pensionato, dai ragazzi con in mano l’iphone ai nonni che accompagnano i nipotini. Perché Expo è anche il luogo in cui vengono riscoperte antiche tradizioni, soprattutto da parte delle nuove generazioni. Tra gli stand è tutto uno sfolgorio di idee nuove e di occasioni, di odori e sapori che fanno da cornice ad un luogo di eccellenza del coinvolgimento dei visitatori, che non si limitano a fare acquisti tra i numerosi stand della ricca parte espositiva. Il visitatore, infatti, è tempestato di stimoli, ma ha anche modo di valutare i migliori prodotti e le novità del mercato. In mostra la più qualificata offerta dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura locale e non, tra esperienze, progetti, idee, contaminazioni, scambi che si sviluppano e diffondono per strada tra la gente.


Un grande centro di scambi


miggianoExpo2000 si pone anche l’obiettivo di rappresentare un grande centro di scambio commerciale non solo per il Salento ma anche per l’intero bacino regionale e non solo. Il sindaco Giovanni Damiano e l’intera l’Amministrazione comunale sono come ogni anno in prima linea nel mettere in moto la faticosa macchina organizzativa che permette all’evento di essere sempre all’avanguardia nel panorama fieristico regionale e un successo oramai assicurato. Anche quest’anno grandi numeri per superficie espositiva, per numero di espositori e, si spera, visitatori. Lo sforzo è di far compiere un “salto di qualità” ad Expo2000, allargando la tipologia di esposizioni e  scongiurando il rischio di rendere la manifestazione sempre più specializzata in specifici settori.


Progetto europeo Arti&Mestieri


Per la giornata di venerdì 17, alle 10, presso la sala consiliare è previsto un incontro con giovani imprenditori provenienti da Cipro, Lituania, Spagna, Turchia e Malta per il Progetto Europeo di imprenditorialità Arti&Mestieri. L’associazione Europeando ha organizzato, infatti, nell’ambito del programma europeo ex LLP – Grundtvig, il terzo incontro itinerante del Progetto Educating Entrepreneurs in Traditional Crafts and Arts, dopo le tappe a Cipro e in Lituania.  Il meeting è dedicato alle eccellenze imprenditoriali del territorio salentino e, nei giorni dal 16 al 18 ottobre, i partner europei incontreranno imprenditori e artigiani dei vari settori e parteciperanno a sessioni di workshop esperenziali per conoscere i mestieri della tradizione locale.  Nel cuore del centro storico, presso Monna Lisa Home Gallery dell’artista Monica Lisi, si terrà il laboratorio della Maestra d’Arte Stefania Guarascio per l’insegnamento base della cartapesta. Seguiranno live demo nelle botteghe artigiane della città e la partecipazione a Expo 2000 Fiera di Miggiano per conoscere e intervistare gli espositori presenti all’evento. L’occasione di questo terzo meeting europeo è quella di mutuare idee e metodi per progettualità sostenibili e diversificate; espandere le conoscenze e farle circolare tra i Paesi partner; allargare i confine del sapere e far crescere le buone prassi e, non ultimo, utilizzare le arti e i mestieri tradizionali come strumenti per l’auto-imprenditorialità.


Il programma dei 4 giorni


Paolo Perrone, sindaco di Lecce, ad inaugurerà l'edizione 2014 di Expo 2000

Paolo Perrone, sindaco di Lecce, ad inaugurerà l’edizione 2014 di Expo 2000

Inaugurazione della Fiera, questa sera, alle 19, affidata al sindaco di Lecce, Paolo Perrone. Alle 19,30 la consegna del Premio Miggiano.


Domani (venerdì 17), dalle 9,30 alle 12,30, Scuola in Fiera (anche sabato 18); alle 19, nel padiglione ottagonale, Show cooking, “L’alimentazione degli antichi Messapi”, con l’Alberghiero di Santa Cesarea Terme (anche sabato 18); alle 21,30, presso i Giardini Giovanni Paolo II, Uccio Aloisi Gruppu; a seguire Djset Marcello Melica con animazione di Max Baccano.


Sabato 18, alle 9, nel padiglione ottagonale, Laboratorio della Dieta Mediterranea, “Lezioni sul mangiar sano”, per gli studenti delle scuole secondarie di 1° grado; alle 19,30, apertura della Sagra del Maiale; alle 20, nel padiglione ottagonale, Show cooking, “I prodotti della dieta mediterranea”, con l’Alberghiero di Otranto; alle 21,30, ai Giardini Giovanni Paolo II, White Queen (cover band ufficiale dei Queen) in concerto.


Domenica 19, si svolgerà la tradizionale Fera de Miscianu; alle 10, nel padiglione ottagonale, Laboratorio del Gusto dell’olio extravergine di oliva; alle 21,30, ai Giardini Giovanni Paolo II, Dove c’è Musica in Tour, scuola di musica di Tony Frassanito. Nel corso della giornata, infine, dalle 10 alle 18, Ottobre Rosa, mese della prevenzione del tumore al seno: la campagna di sensibilizzazione sarà promossa con l’illuminazione del Theatrum, dove un esperto medico senologo sarà a disposizione e terrà consulenze senologiche, colloqui informativi e risponderà ad ogni quesito. Attesa per l’elicottero (un Robinson 44, 4 posti, pilota più tre passeggeri) e per i voli turistici.


La Comunità Villa Giulia


Da rilevare, infine, la partecipazione alla Fiera della Comunità Villa Giulia con un proprio stand. “Gli utenti hanno il piacere di esporre i propri manufatti artigianali, frutto di un lavoro, che è l’espressione finale di una formazione talvolta anche professionale” spiegano dall’equipe psico-educativa di Villa Giulia. “I laboratori oltre che supervisionati dalle figure professionali di Villa Giulia”, continuano, “sono supportati da esperti maestri d’arte che prestano il loro lavoro di consulenza. Gli ospiti di Villa Giulia saranno lieti di ricevere i visitatori della fiera, onde illustrare anche tecnicamente il proprio lavoro e ricevere l’eventuale gradimento. Villa Giulia ospiterà nel proprio stand anche alcuni utenti appartenenti al Centro di Salute Mentale di Nardò, che esporranno i propri manufatti”.


Donatella Valente


Appuntamenti

Otranto: Alba dei Popoli con Raphael Gualazzi

Per accogliere la prima luce d’Italia del 2026 anche Canzoniere Grecanico Salentino, Mike Joyce (The Smiths), DJ set di Tobia Lamare & La Pupa e Castello Cult

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Otranto, la città che per prima in Italia abbraccia la luce del nuovo anno, annuncia l’edizione 2026 di Alba dei Popoli, la storica manifestazione che dal 1999 celebra l’incontro tra Oriente e Occidente attraverso cultura, arte, musica, spiritualità e partecipazione civile.

Una manifestazione simbolo della rinascita, del dialogo tra culture e della forza luminosa dell’umanità.

Un’edizione che unisce la rigenerazione dei luoghi e delle comunità alla rigenerazione delle persone; una risposta luminosa ai drammi, ai conflitti, alle fratture che attraversano il mondo.

Otranto sceglie la cultura come gesto di cura, come spazio in cui l’umanità si ricompone nella sua parte più forte, resiliente e positiva.

ALL’LBA DEL NUOVO ANNO

L’evento che aprirà il 2026: Sunrise Coffee – Wake up in Otranto, con Raphael Gualazzi

Gualazzi salirà sul palco il 1° gennaio 2026 presso la Spiaggia dei Gradoni, alle ore 7, con la sua “astronave musicale”, una band di eccellenza che da oltre un decennio esplora con lui sonorità soul, jazz, pop e swing.

Momenti in trio, brani in piano solo, incursioni vocali, arie d’opera rivisitate: un viaggio sonoro che incarna alla perfezione lo spirito dell’alba — emozione, rinascita, stupore.

Nel luogo simbolo della prima alba d’Italia, il pubblico accoglierà il nuovo anno con un caffè caldo, immerso nella luce nascente e nella musica visionaria del quintetto di Raphael Gualazzi.

Un concerto intimo e spettacolare, un’esperienza irripetibile: la purezza di un mattino sul mare, l’abbraccio del Salento, la promessa di un anno che nasce nella bellezza.

LA NOTTE DI SAN SILVESTRO

Canzoniere Grecanico Salentino, Mike Joyce (The Smiths) e DJ set nella notte del 31 dicembre


Aprirà la serata del 31 dicembre sarà il DJ set di Tobia Lamare & La Pupa, un’accensione festosa e immediata che scalderà la piazza con vibrazioni colorate, ritmo, sorriso e quella leggerezza autentica che prepara al meglio l’ingresso nel nuovo anno.
Alle 22 salirà sul palco i componenti del Canzoniere Grecanico Salentino, custodi della musica popolare del Salento.

Il gruppo più antico del territorio, e tra i più riconosciuti al mondo, porterà una performance intensa, radicata e contemporanea, capace di trasformare la pizzica in un’esperienza collettiva, rituale ed emotiva. Una voce antica che continua a rinnovarsi, ponte vivo tra memoria e futuro.
Dopo la mezzanotte, la piazza accoglie Mike Joyce (The Smiths) per un DJ set destinato a entrare nel mito.

Una delle figure più iconiche dell’indie mondiale porterà a Otranto un flusso sonoro imprevedibile, sospeso tra ricordi, culto e pura energia.

Non una semplice selezione musicale, un momento irripetibile, nel quale passato e futuro si sfioreranno e la notte di Capodanno diventerà leggenda.

Il progetto punta a rafforzare Otranto nella bassa stagione, aumentando presenze e permanenza e generando ricadute per l’intera filiera locale — ospitalità, servizi, artigianato, cultura.

Parallelamente punta a consolidare la città come destinazione culturale nazionale e internazionale, rafforzandone la brand identity e il posizionamento all’interno delle DMO regionali e nazionali.

L’obiettivo è ampliare il pubblico, valorizzare l’immagine di Otranto come luogo d’arte, paesaggio e innovazione, e attivare un modello di sviluppo che sostenga l’economia invernale e la crescita del marketing territoriale.

Alba dei Popoli” non è semplicemente una festa di piazza, è un programma culturale strutturato capace di competere per qualità e rilevanza con quelli dei principali capoluoghi italiani e, al contempo, valorizzare l’unicità di Otranto come città d’arte e crocevia del Mediterraneo.

CASTELLOCULT

L’Alba dei Popoli prenderà il via già sabato 27 dicembre con l’inaugurazione del Castello Cult: un percorso itinerante guidato da Rachele Andrioli & Coro a Coro, un viaggio polifonico tutto al femminile tra canti ancestrali, movimento e respiri collettivi.

La processione sonora attraverserà il cuore della città evocando radici, appartenenza e comunità; nel laboratorio corale le diversità culturali diventeranno risorsa da intrecciare in un tessuto armonico e ogni voce testimonierà storia, lingua e tradizione, generando fiducia, senso di appartenenza e coesione.

A seguire, dalle 18,30 fino all’una di notte, prenderà avvio il Festival Ri*Genera by Music Platform, che per due giorni trasformerà il Castello Aragonese in laboratorio e officina culturale: musica, installazioni e linguaggi contemporanei dialogano con la rigenerazione urbana e culturale, offrendo al pubblico uno spazio di partecipazione, formazione e incontro di idee, a testimonianza della capacità di Otranto di offrire una proposta artistica di alto livello culturale e internazionale.

Lunedì 29 dicembre, il Castello Aragonese diventerà teatro di dialogo e armonia.

Alle 18, Ponti di Spirito inviterà a riscoprire la radice comune dell’umano attraverso ascolto, armonia e pace.

Un dialogo interreligioso con l’Imam Saifeddine Maaroufi della Moschea del Perdono di Lecce, Padre Giambattista Moroni, missionario Comboniano, il Prof. Fabio Ciracì, presidente del Consiglio Didattico di Filosofia e Scienze Filosofiche UniSalento, e Anna Caputo di Arci Lecce Solidarietà, con i saluti di Mons. Francesco Neri, Arcivescovo di Otranto.

A seguire, dalle ore 20,30, il Candle Harmony Concert di Enrico Caputo trasformerà il Castello in un tempio di luce: centinaia di candele accenderanno un’atmosfera da sogno, mentre un quartetto d’archi interpreterà dal vivo colonne sonore natalizie arricchite da tocchi di magia.

L’evento si svilupperà in due turni (20,30 – 21,30 e 21,30 –22,30), offrendo al pubblico un’esperienza multisensoriale unica, dove musica, architettura e luce creeranno un viaggio nel tempo, trasformando la storia e gli spazi del Castello in un racconto vivo e vibrante.

La programmazione proseguirà con un omaggio a un’altra forma Cult di grande cultura e sperimentazione: il legame di Carmelo Bene con Otranto, città che da sempre ha accolto e ispirato la sua creatività, diventeràa il filo conduttore della serata di martedì 30 dicembre.

Alle 18,30, il Castello ospiterà la proiezione del documentario É severamente vietata la sosta in palcoscenico ai non autorizzati. Un documentario di meno su Carmelo Bene di Emiliano Carico, introdotto dal Prof. Luca Bandirali alla presenza dell’autore.

Il film racconta il profilo umano e artistico di Bene attraverso un flusso di immagini e voci tratte da materiale d’archivio, seguendo un’estetica in cui la voce supera la parola e il caos domina sul tempo lineare, proprio come la poetica del maestro.

Il titolo stesso, gioco e invito insieme, traduce in chiave cinematografica la natura provocatoria e rivoluzionaria di un genio che ha lasciato un segno indelebile anche nella città di Otranto.

Alle 20, la serata proseguirà con l’Orchestra Erotica Italiana e Vincenzo Costantino Cinaski (special guest), accompagnati da visual, mostra di memorabilia, mercatino, DJ set e degustazioni di cantine locali, un’esperienza multisensoriale che celebrerà l’arte, l’estetica e la creatività in tutte le sue forme, rinnovando la suggestione lasciata da Bene nel tessuto culturale della città.

Il momento che definisce l’identità di Otranto: il primo raggio di sole sull’Italia, l’abbraccio del mare, la musica che si accende come una promessa.

Una nuova alba per l’umanità.

Alba dei Popoli è un rituale collettivo, un gesto di pace, un inno alla rinascita.

In un mondo attraversato da fragilità, Otranto sceglie la luce, la cultura, la cura.

Una città che si rigenera rigenerando, dove i luoghi, le relazioni, i legami e le comunità si intrecciano in un unico respiro di bellezza e speranza.

IL PROGRAMMA IN SINTESI

Sabato 27 dicembre – Castello Cult

Rachele Andrioli & Coro a Coro (performance itinerante)
Ore 17.00 – Porta Terra → Castello Aragonese
Festival RI*GENERA (Music Platform)
Ore 18.30 – 1.00 → Castello Aragonese

Domenica 28 dicembre – Castello Cult

Mercato del baratto dei bambini
Ore 9.00 → Castello Aragonese
Rochi di Maggio, il mago dei bambini
Ore 10.30 → Castello Aragonese
Festival RI*GENERA (seconda giornata)
Ore 13.00 – 1.00 → Castello Aragonese

Lunedì 29 dicembre – Dialogo, Spirito, Armonia

Ponti di Spirito
Ore 18.00 → Castello Aragonese
Candle Harmony Concert
Ore 20.30 e 21.30 → Castello Aragonese

Martedì 30 dicembre – Castello Cult

Proiezione del film su Carmelo Bene “È severamente vietata la sosta in palcoscenico ai non autorizzati” di Emiliano Carico
Ore 18.30 → Castello Aragonese
Orchestra Erotica Italiana + Vincenzo Costantino “Cinaski” (special guest)
Ore 20.00 → Castello Aragonese

Mercoledì 31 dicembre – Notte di San Silvestro

Tobia Lamare & La Pupa – DJ set
Canzoniere Grecanico Salentino

Ore 22.00 → Largo Porta Terra
Mike Joyce (The Smiths) – DJ set
Dopo la mezzanotte  → Castello Aragonese

Giovedì 1° gennaio – L’alba

Sunrise Coffee – Wake Up in Otranto – Raphael Gualazzi Quintetto
Ore 7.00 → Spiaggia dei Gradoni

 

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SBAM, a Ugento il futuro è adesso

Domani sera al Nuovo Museo Archeologico talk dedicato a Pippo Baudo e alla grande tv italiana, a seguire musica live

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Una serata dal sapore antico quello con atmosfere che rievocano la televisione in bianco e nero, per chi c’era.

Con il talk Super Pippo: ritratto di una leggenda televisiva, che vedrà come ospite Marco Carrara, giornalista e conduttore RAI, autore di Tanti auguri. 70 anni di tv, 100 anni di radio (Rai Libri)

Il Nuovo Museo Archeologico di Ugento inaugura il festival “SBAM – Il futuro è adesso”, con il primo evento promosso da Officina Macondo, associazione giovanile nata per iniziativa di ragazze e ragazzi di Ugento e dei paesi icini, con l’obiettivo di creare spazi di cultura, partecipazione e innovazione sul territorio.

L’incontro di domani, sabato 22 novembre, a partire dalle 20, sarà un omaggio a Pippo Baudo, simbolo di un’epoca televisiva capace di raccontare il Paese e di influenzarne l’immaginario collettivo.

Un’occasione per approfondire il libro di Carrara e ripercorrere la grande stagione della televisione italiana, da Raffaella Carrà a Mina, da Mike Bongiorno a Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, e alle gemelle Kessler, recentemente scomparse, insieme ad altri volti che hanno segnato la storia del piccolo schermo.

A seguire, dalle 21, il concerto Figli delle stelle con Valentina Ricchiuto, Paolo Marzo e Fabio Lenny accompagnerà il pubblico in un viaggio musicale tra i grandi classici della canzone italiana.

Il bar del Museo sarà aperto per tutta la serata, per consentire momenti di socialità e convivialità.

Lingresso è libero e gratuito.

Il festival è realizzato con il supporto del Consiglio Regionale della Puglia, con il patrocinio gratuito della Provincia di Lecce e del Comune di Ugento, e in partnership con Terra del Fuoco Mediterranea, Associazione Futura e SalentoNews.

Il programma del Festival proseguirà domenica 23 novembre con l’evento Silent Disco Una notte al Museo, esperienza immersiva tra arte e musica in cuffia con Giuseppe Provenzano.

I biglietti per la serata di domenica, in numero limitato, sono disponibili su www.officinamacondo.it.

Con SBAM, il museo si trasforma in una piazza culturale viva, dove le storie del passato si intrecciano con le voci e le energie delle nuove generazioni.

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A Melpignano Mercato del Giusto e il Kaleidoscope Tour di Ginevra Di Marco

In piazza San Giorgio, domenica 30 novembre dalle 10,30 (concerto dalle 14,30). Un’unica giornata in cui il paese diventa crocevia di voci, suoni, prodotti e colori

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Un invito aperto a lasciarsi attraversare dalla bellezza della cultura, della musica, della terra e del cibo di qualità. Domenica 30 novembre torna il Mercato del Giusto, la rassegna ideata dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato, un piccolo e prezioso mercato di bioagricoltura che si intreccia a eventi culturali, talk e dibattiti dedicati al food, alla sostenibilità, al sociale e alla valorizzazione delle produzioni agroecologiche.

L’appuntamento è in piazza San Giorgio, che torna a riempirsi degli stand dei produttori e degli artigiani locali per promuovere forme nuove e consapevoli di consumo sostenibile.

Dalle 10,30 i mercatini prenderanno vita nella scenografica piazza con i suoi portici cinquecenteschi, costruiti all’epoca per accogliere mercanti e tessuti pregiati provenienti da tutto il Regno, trasformati oggi in un laboratorio aperto di idee, pratiche etiche e comunità.

Temi centrali per il Comune di Melpignano, che ha dato vita a progetti pionieristici come la Mensa Scolastica etica a km 0 e il Master UniversitarioGastronomie territoriali sostenibili e Food Policies”, attivo dal 2023 negli spazi del Palazzo Marchesale.

Il Mercato del Giusto è lo spazio in cui la terra e i suoi frutti diventano protagonisti di un dialogo condiviso tra contadini, produttori, cittadini e consumatori; un luogo in cui lo scambio non riguarda soltanto le merci, ma soprattutto i saperi, le relazioni, le storie, e dove trovano spazio incontri speciali come quello con la cantautrice Ginevra Di Marco che, alle 11,30 si racconterà nel talkRadici e Metamorfosi” dialogando con Vincenzo Maruccio, caporedattore del Nuovo Quotidiano di Puglia e, poi, alle 1430, offrirà al pubblico il suo coinvolgente Kaleidoscope Tour, con brani del suo ultimo album pubblicato dalla Funambulo Label, premiato con la Targa Tenco 2025.

L’artista toscana rende la musica un luogo d’incontro tra mondi lontani eppure intimamente connessi, dopo anni di ricerca artistica che l’hanno portata ad attraversare tradizioni musicali diverse, dalla musica popolare a quella cantautorale, di collaborare con musicisti di varia provenienza (ex voce dei CSI) e costruire un repertorio di brani che profumano di Mediterraneo, Sud e umanità nomade.

La poetica di Ginevra si fonda su un principio semplice e rivoluzionario: la musica deve restituire spazio a chi la storia tende a mettere in silenzio. Le sue canzoni attraversano terre e culture, accolgono dialetti, lingue lontane, ritmi antichi e vibrazioni contemporanee.

La sua è una scrittura che cura, che denuncia e consola allo stesso tempo, capace di raccontare i fragili, i migranti, le donne che resistono, gli oppressi che non smettono di cercare luce. Ogni suo brano è un approdo e una partenza: una mappa fatta di incontri, di storie e di promesse che si spalancano a chi ascolta.

La parola ritorna al suo peso originario: non ornamento, ma direzione, strumento di verità, corpo vivo.

Le sue canzoni si fanno narrazione poetica e civile, diventano specchio del presente, interrogano chi ascolta e chiedono di non voltarsi dall’altra parte.

Nel palcoscenico naturale del Mercato del Giusto, tra i profumi dei prodotti della terra e il fermento di un luogo che celebra le economie etiche, Ginevra Di Marco porterà una selezione dei suoi brani più intensi, quelli che meglio restituiscono la sua idea di mondo: un mondo che non teme le contaminazioni, che cerca ponti invece di muri, che riconosce nella diversità un tesoro da custodire.

GINEVRA DI MARCO

Nata a Firenze nel 1970, è una delle voci più originali della scena italiana, capace di unire canto popolare, sperimentazione e sonorità new wave, indie e folk-rock.

Esordisce nel 1993 con i CSI, diventandone presto voce protagonista e partecipando a tutti i dischi e tour del gruppo per un decennio.

Dal 1999 intraprende il percorso solista insieme a Francesco Magnelli: l’album “Trama tenue” le vale la Targa Tenco e il Premio Ciampi, mentre le collaborazioni con artisti come Max Gazzè e Cristiano Godano ampliano il suo orizzonte espressivo.

Dopo l’esperienza nei PGR, approfondisce la ricerca sulle musiche del mondo: con “Stazioni Lunari” e i dischi successivi esplora canti mediterranei e tradizioni popolari, vincendo la Targa Tenco 2009 con Donna Ginevra.

Nascono progetti speciali come “L’Anima della terra vista dalle Stelle” con Margherita Hack e il reading Poesie senza patria con Luis Sepúlveda.

Negli anni collabora con l’Orchestra di Piazza Vittorio, partecipa a” Il nuovo Bella Ciao”, vince il Premio Maria Carta e il Premio Tenco 2017 per “La Rubia canta la Negra”, omaggio a Mercedes Sosa.

Dal 2018 unisce la propria voce a quella di Cristina Donà in un progetto discografico e live premiato dal MEI.

Nel 2020 pubblica Quello che conta, rilettura intensa del repertorio di Luigi Tenco, confermando una carriera segnata da ricerca, apertura culturale e profonde radici popolari.

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