Connect with us

Attualità

Casarano: “Centro Storico” senza… casa

Lavori a Palazzo de Judicibus. E la storica onlus rischia di perdere la sua base operativa che funge anche da elemento aggregante. “Chi può metta a disposizione dei locali”

Pubblicato

il

Ci sono degli individui che conosci fin da quando sei piccolo, ci cresci praticamente insieme pur senza necessariamente conoscerli in maniera diretta. E così le vite corrono parallele, per anni, senza incrociarsi: sai di conoscerlo ma non ne conosci nemmeno il nome; magari lo vedi anche prendere delle strade sbagliate o frequentare gente poco raccomandabile o ancora diventare esso stesso… poco raccomandabile ed allora, con quella presunzione che è tipica di chi è convinto di essere sempre e comunque il bravo della situazione e che sta sempre e comunque dalla parte del giusto, su quel ragazzo metti un timbro, lo classifichi: “poco di buono”.


Poi un giorno vedi quello stesso ragazzo che, insieme ad i suoi amici, suona la zampogna in giro per le scuole facendo rivivere ai ragazzini la magia del Natale di un tempo, oppure lo vedi montare una tenda in piazza per raccogliere giocattoli da destinare poi ai bimbi che giocattoli non hanno, oppure ancora lo vedi suonare e cantare in Chiesa durante le celebrazioni oppure senti tua figlia che, dopo un incontro in Parrocchia in cui c’era anche lui, ti parla entusiasta ed ammirata della testimonianza che questo tuo “amico” è riuscito a trasmetterle.


E allora capisci di essere stato, negli anni, un fariseo che troppo facilmente ha giudicato. Questo ragazzo poi, insieme ai suoi amici, ha anche fondato una Onlus, l’Associazione Centro Storico” e da 22 anni tutti insieme si occupano, quasi a tempo pieno, di solidarietà. Sono 22 anni quindi che lavorano in maniera intensa, in cui l’Associazione si è occupata di raccolta e smistamento viveri e vestiti, dell’acquisto e della distribuzione di materiale scolastico per le famiglie davvero bisognose (e da noi ce ne stanno purtroppo tante e sempre di più) ed anche di organizzare  eventi in grado di creare coesione nelle scuole, così com’anche nelle carceri attraverso, ad esempio, il recupero della musica popolare portata in scena dalla “Compagnia Musicante”.


Ora, però, questa Associazione una casa non ce l’ha più. Da sempre aveva eletto come propria sede alcuni locali di proprietà della Parrocchia Maria SS. Annunziata (la Chiesa Madre) che si trovano in via Bonifacio IX ma questi locali, adornati da bei murales ma in realtà un po’ malandati, sono anche parte integrante di palazzo de Judicibus, uno fra i più antichi e bei palazzi del centro storico casaranese che, dopo anni di attesa, sta finalmente subendo intensi lavori di restauro.

Intanto la Onlus “Centro Storico” rischia di perdere la sua base operativa che, come ovviamente accade per ogni compagnia, funge anche da elemento aggregante per i componenti. Esprime quindi la sua preoccupazione Lele Ungherese, presidente dell’Associazione che si augura che “questo vero e proprio patrimonio di esperienze e voglia di fare, divenuto ormai patrimonio e costume casaranese per oltre due decenni, non venga messo a rischio da queste concause” che potremmo definire tecniche. Da qui l’appello di tutti i volontari che chiedono, a chiunque ne abbia la possibilità (e quindi non solo alle Istituzioni ma anche ai semplici e privati cittadini) di “mettere a disposizione dei locali da destinare alle attività associative e che possano fungere da cuore pulsante per questa realtà che nessuno vorrebbe veder scomparire”.


Casarano è pieno di locali sfitti e tristemente vuoti, sarebbe bello uno slancio di generosità da parte di qualcuno che, facendo del bene gratuito potrebbe guadagnarsi la sua fetta di immortalità ed aiutare anche, perché no, tutti quei “farisei” a chiedere concretamente scusa a quel ragazzo per l’ingiusto timbro messogli addosso anni prima.


Antonio Memmi


Andrano

Andrano chiude l’anno col botto

Finanziato per un milione e 400mila euro nuovo impianto sportivo indoor nella frazione di Castiglione

Pubblicato

il

Il Comune di Andrano, unico Comune in Puglia, ha ottenuto un finanziamento di 1.400.000 euro per la realizzazione di un nuovo impianto sportivo indoor nella frazione di Castiglione.

Questo importante contributo arriva nell’ambito del PNRR – Missione 5 Componente 2, Investimento 3.1 “Sport e Inclusione Sociale”, misura dedicata ai Comuni fino a 10.000 abitanti con focus sul Mezzogiorno.

Parliamo di una struttura coperta, all’interno dell’impianto sportivo, finalizzata a favorire l’inclusione sociale e il benessere psicofisico.

“Questo finanziamento è pienamente in sintonia con le linee programmatiche dell’Amministrazione Comunale”, sottolinea il sindaco Salvatore Musaró, “che mirano a promuovere il valore educativo dello sport come “difesa immunitaria sociale” e come elemento centrale della vita delle comunità.

Un passo avanti per la salute, lo sport e la coesione del nostro territorio!”.

Continua a Leggere

Attualità

Il sindaco di Miggiano dal Papa

Udienza speciale per l’ANCI: Michele Sperti in udienza con Leone XIV

Pubblicato

il

Il primo cittadino miggianese Michele Sperti ha incontrato sua santità Leone XIV nel corso di un’udienza speciale per l’ANCI.

Di seguito le emozioni che il sindaco di Miggiano ha affidato ai social.

“Un’esperienza unica, un’emozione autentica e difficile da descrivere, destinata a rimanere per sempre nel mio cammino umano e istituzionale.

Nel suo sguardo ho colto vicinanza, ascolto e profonda umanità: l’autorevolezza e, insieme, la dolcezza di un grande pastore d’anime.

Ho raccontato al Santo Padre della nostra terra straordinaria che è il Salento e di Miggiano: del capo della direzione sanitaria del Vaticano, nostro concittadino, e che dal nostro paese sono arrivate le scarpe ortopediche per i suoi predecessori.

Un dettaglio semplice, ma ricco di significato, che ha reso ancora più forte il legame tra la nostra comunità e la Santa Sede.

É stato un grande onore, ma soprattutto un’esperienza personale e spirituale profonda che desidero condividere con voi, perché ogni traguardo vissuto da un sindaco appartiene, prima di tutto, alla sua comunità”.

Continua a Leggere

Attualità

Tricase, nuove rotatorie e vecchi pasticci stradali

Non conosciamo quale sia la scelta operata, quale Genio della Lampada abbia pensato bene di ridurre un’arteria principale per il deflusso ordinato del traffico della città…

Pubblicato

il

di Luigi Zito

Si avvicina il periodo delle elezioni e, come sempre, si moltiplicano in città (a Tricase), le opere da completare o quelle da portare a termine: dalle strade da ri-asfaltare a quelle da finire; da quelle da ridisegnare (leggi via Stella d’Italia, i lavori sarebbero dovuti iniziare circa 2 anni fa), a quelle in fase di completamento come via Fratelli Allatini, per intenderci la strada che porta all’ACAIT e alla caserma dei Carabinieri, quella che volge a Caprarica (rione di Tricase), chiusa da ormai un mese, in pieno periodo di feste.

Non conosciamo quale sia la scelta operata, quale Genio della Lampada abbia pensato bene di ridurre un’arteria principale per il deflusso ordinato del traffico della città – quella è la via che accompagna verso il centro chiunque ritorni dalla zona delle scuole, in quella parte insistono tre Istituti scolastici molto frequentati: il liceo Stampacchia, il don Tonino Bello, e l’Istituto comprensivo di via Apulia, ad un budello, dove si circolerà a senso unico di marcia e costringerà i residenti delle vie adiacenti a indire un concorso a premi ed estrazione per trovare parcheggio, uscire di casa in sicurezza e poter anche solo lasciare sull’uscio un secchio dell’immondizia senza il rischio di venire asfaltati.

Già in quella parte della città La Politica di 50-60 anni fa aveva pensato bene di disegnare (e costruire) strade di 6-8 metri di larghezza – forse hanno avuto una premonizione del film Blade Runner, dove le auto volano e atterrano dove occorre – che traslate al mondo d’oggi si sono ridotte ad un parcheggio davanti l’uscio di casa e ad uno spazio asfittico che permette appena di entrare in casa in sicurezza prima che ti “stirino i pantaloni”, ci chiediamo: cosa succederà ora che la circolazione principale dovrà transitare per quei budelli di strade?

Dicevamo del Genio della Lampada e le scelte che ha partorito per la nuova via F.lli Allatini: sarà stato il voler agevolare chi, senza regole, parcheggia a sbafo davanti alle poche attività commerciali che sono in quella parte della città?

Il nuovo marciapiede allargato servirà a far arrivare in sicurezza i dipendenti comunali che, a piedi, transiteranno dal palazzo municipale fino ai nuovi uffici all’interno dell’Acait?

O forse, lo si è fatto per evitare ingorghi, attese e liti con chi si intestardisce a voler continuare a fumare e deve parcheggiare e scendere proprio davanti al tabaccaio per comprare le sigarette, alla faccia di chi rispetta le regole?

Ora che avranno un paio di parcheggi dedicati, la strada a senso unico, e un marciapiede allargato, liti e contese potranno trasferirsi sulle vie attigue, essere declassate a diverbi più amabili, e magari avverrà pure qualche scambio di fiori.

Ora anche i pruriti per il Centro di Gravità Permanente sono venuti a galla – partono i lavori per l’adeguamento dell’intersezione tra le via Pirandello, via Cattaneo e via Aldo Moro, una zona che indubbiamente aveva esigenza di essere messa in sicurezza e di restyling -, la sopita speranza è che lo stesso Genio di cui sopra abbia valutato attentamente quello che sta per fare per quello che è uno snodo centrale per Tricase. 

E poi ancora, ci associamo, a quanti nostri lettori ci segnalano da mesi, nel chiedere: chi è obbligato a transitare per quelle vie, quelle percorse e frequentate da decine di pullman che ogni giorno conducono centinaia di studenti (e auto) fino a scuola, via Peano, via Manin, e limitrofe, quando potranno vedere la luce, e viaggiare in sicurezza? 

Soprattutto dopo le piogge dei giorni scorsi, strade fuse come emmental d’asfalto,  parcheggi a fantasia e guida spericolata sono divenuti il giusto mix per incidenti e rotture di assi.

In tutto questo, dopo aver formulato i miei auguri per l’anno nuovo, nella certezza che qualcuno mi risponderà, lasciatemi spendere una sola parola sulla nuova truppa di Vigili Urbani  che lavorano a Tricase: dove sono? Quanti sono? Vivono anche loro la città? Che orari fanno? Come regolano il traffico cittadino? Transitano sulle stesse vie di noi comuni mortali o come in Blade Runner, volano alto?

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti