Attualità
Cimiteri di Tricase, il sindaco: “Procediamo con le estumulazioni”
Spente le voci che sospettavano un ripensamento dell’amministrazione
Riflettori puntati, a Tricase, sulla questione cimiteri.
Il progetto di estumulazione di tutte le salme del cimitero vecchio, con annessa traslazione in quello nuovo, si è portato dietro una scia di polemiche, scattata nel giorno stesso dell’ufficializzazione del calendario previsto per il “trasloco”. La Società di Storia Patria per Puglia ha anche istituito un Comitato presieduto dal prof. Cavallera per ascoltare la cittadinanza e porre degli interrogativi all’amministrazione, come quelli sulla reale necessità di “sfrattare i nostri morti”, come si legge nel manifesto pubblicato in paese.
Superata la scadenza del 7 novembre, fissata per la richiesta dei privati di “avvicinamento” dei propri cari, la giornata di ieri era attesa come quella dell’inizio dei lavori. Il silenzio attorno al cimitero vecchio ha però insospettito parte della cittadinanza. Ancora nessun intervento: progetto bloccato? L’amministrazione ci ha ripensato? Lo abbiamo chiesto direttamente al sindaco Antonio Coppola:
“Assolutamente no, non ci abbiamo ripensato. Andiamo avanti con la decisione di ordinare il vecchio cimitero, quindi procederemo alle estumulazioni di tutte le tombe a rischio. Bisogna però avere prudenza e cautela: è un intervento delicato e richiede determinati tempi. Non aspettiamoci le ruspe in cimitero dall’oggi al domani. Nel frattempo, gli atti formali sono stati portati avanti: abbiamo raccolto tutte le richieste di riavvicinamento dei propri cari da parte dei privati”.
Cosa ne sarà quindi del cimitero vecchio, in piazza Cappuccini?
“Per ogni intervento, a partire dalle estumulazioni fino a ciò che seguirà, è necessario il nullaosta della Soprintendenza. Così come il Comune di Tricase non può, dall’oggi al domani, decidere in totale autonomia se e quali tombe rimuovere, non potrà da solo decidere cosa fare un domani di un luogo sacro. Abbiamo comunque un progetto che vede, una volta concluso il trasferimento delle salme, il cimitero come luogo aperto alla cittadinanza, magari come giardino pubblico”.
E’ stato più volte rimarcato come per il “trasloco” non venga richiesto alcun contributo economico diretto alla cittadinanza. Sarà lo stesso anche in maniera indiretta? In altre parole, questo procedimento avrà un peso sul bilancio amministrativo?
“Non vi sarà alcuna spesa pubblica ulteriore rispetto a quelle già sostenute dal Comune: i lavori sono già previsti dal bando assegnato alla Cooperativa Apulia per la gestione dei cimiteri di Tricase. Tra l’altro, il bando prevede anche un addebito per inadempienze, quindi né il Comune né la Cooperativa hanno interesse a non portarlo a termine”.
Cosa risponde a chi è intervenuto in difesa del cimitero anche dal punto di vista architettonico?
“Senz’altro ci sono tombe di particolare bellezza, ma non tutte sono delle opere d’arte. La maggior parte sono fatiscenti e richiedono palesemente un intervento (a margine dell’articolo, una galleria di foto su come si presenta il cimitero oggi). Credo infatti che, in generale, sia stato sollevato un inutile polverone. Tra l’altro, i privati già da prima potevano liberamente spostare le salme dei loro defunti facendone semplice richiesta. In molti lo hanno già fatto e nessuno si è mai lamentato…”.
Lorenzo Zito
Una tomba tirata a lucido accanto ad una pericolante
Attualità
Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi
Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo
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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.
Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.
Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.
L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.
Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.
Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.
Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.
Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.
Attualità
“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano
Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.
Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.
Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.
A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.
Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.
Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.
Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).


Attualità
Olio d’oliva: «Servono strumenti di regolamentazione di mercato»
Italia Olivicola e CIA, appello al Governo per interventi che garantiscano un funzionamento ordinato e trasparente del mercato. Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode
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Italia Olivicola e CIA Agricoltori Italiani, a pochi giorni dai positivi riscontri del tavolo olivicolo nazionale, tornano sulla questione olio d’oliva e lo fanno a 360 gradi, partendo da una questione basilare.
«Abbiamo espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Governo riguardo al potenziamento dei controlli», sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, «occorre che, tuttavia, come previsto dai regolamenti comunitari, si possa procedere allo stoccaggio privato dell’olio».
Il mondo dell’olio di oliva italiano ha bisogno di stabilità e tranquillità durante la campagna olearia: Italia Olivicola e CIA, dunque, chiedono al governo di valutare l’attivazione di strumenti di regolamentazione di mercato.
«Le tensioni che si stanno registrando nelle ultime settimane nuocciono al settore», aggiunge Sicolo, «il comparto ha bisogno di calma e prospettive economico-finanziarie certe nel momento del massimo sforzo produttivo. Gli strumenti normativi per garantire una stagione ordinata dell’olio esistono e vanno messi in campo”.
L’articolo 167 bis del regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d’oliva, nonché delle olive da cui provengono, gli Stati membri produttori possono stabilire norme di commercializzazione per la regolamentazione dell’approvvigionamento.
«Il ritiro temporaneo dal mercato di quantitativi di extravergine nazionale», continua Sicolo, «può prevenire fibrillazioni e garantire che i flussi commerciali siano mantenuti ordinati e senza scossoni, a beneficio dei produttori e dei consumatori».
Da tempo Italia Olivicola chiede che, oltre a misure emergenziali, il comparto possa avere strumenti che garantiscano che il mondo della produzione non venga finanziariamente strozzato durante la campagna olearia, perturbando il mercato, disorientando i consumatori nazionali e internazionali.
«A questo proposito, voglio esprimere il mio plauso e ringraziamento alla ICQRF Puglia-Basilicata, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane per la maxi operazione tra il porto di Bari e la provincia di Lecce col sequestro di 14mila litri di olio extravergine non tracciato», conclude Sicolo, «oggi dobbiamo pensare a misure di emergenza ma guardando avanti, già pensiamo a come tutelare il reddito dei nostri agricoltori da forti oscillazioni del mercato e dei prezzi, proteggendo così la stessa immagine dell’oro verde, bandiera del Made in Italy».
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