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Attualità

“Riportiamo la Via Francigena anche in Salento”

L’itinerario della fede risalente al medioevo verrà ridefinito dall’Europa: i consiglieri provinciali Dell’Abate e Signore chiedono che non si fermi a Brindisi

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Mozione dei consiglieri Nunzio Dell’Abate e Sergio Signore che impegnano il presidente della Provincia, Gabellone, ad attivarsi per l’inserimento del basso Salento nell’itinerario del percorso pugliese della “Via Francigena”.


La loro richiesta fa seguito alla decisione del Consiglio d’Europa che, nel programma “Itinerari Culturali Europei”, ha promosso la possibilità di una ridefinizione della Via Francigena, una delle millenarie vie della fede del medioevo che anticamente consentiva ai pellegrini, partendo dalla città  francese di Canterbury, di raggiungere prima Roma e successivamente, salpando dai porti dell’Italia Meridionale, la santa Gerusalemme. Il percorso approvato però dalla Giunta Regionale della Puglia termina a Brindisi, eslcudendo l’intera provincia di Lecce, sebbene questa sia ricca di tappe fondamentali della storia dei pellegrinaggi, una su tutte Santa Maria di Leuca.


Nella millenaria storia culturale del territorio pugliese“, scrivono i consiglieri, “hanno assunto un ruolo importantissimo le vie di fede, attraverso cui i pellegrini raggiungevano i luoghi sacri in Puglia o la destinazione finale di Gerusalemme. Tali itinerari“, spiegano, “ancora oggi, non solo costituiscono prestigiosa vestigia del passato pugliese ma, anche valore aggiunto per la vocazione turistica della nostra regione. Tra questi,  rientra la “Via Francigena”  e riattivarla anche nel basso Salento significherebbe, per la provincia di Lecce, non solo rispondere ad una esigenza religiosa e culturale, ma portare anche fonte di sviluppo turistico ed economico“.

Con queste motivazioni, Dell’Abate e Signore invitano il presidente Gabellone ad attivarsi per includere nel tragitto di questa via, anche il sud Salento dove, ricordano, “esistono evidenti testimonianze delle tappe di fede fruite dai pellegrini che, provenienti da Roma, attraversavano il nostro territorio e si imbarcavano dai porti di Otranto o S. Maria di Leuca per raggiungere l’Oriente, come evidenziano anche alcuni studiosi e autorevoli ecclesiastici“.


Attualità

Tricase, la minoranza al sindaco: “Stop agli interventi sullo stadio”

La nota di Carità, Baglivo e Ciardo dopo la decisione dell’ASD Atletico Tricase di non disputarvi più le partite casalinghe: “Basta spendere denari su questa struttura fatiscente e irrecuperabile: chiediamo tavolo tecnico”

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A seguito della nota del Presidente dell’ASD Atletico Tricase (sig. Antonio Brigante), con la quale la società di calcio comunica lo svolgimento delle partite casalinghe presso lo stadio di Maglie, i consiglieri comunali di “Tricase, che fare?” (Giovanni Carità, Antonio Luigi Baglivo, Armando Ciardo) intervengono con una nota al Sindaco per “chiedere la sospensione di qualsiasi progetto inerente il “San Vito”“.

Troppi denari pubblici sono stati spesi nel corso di questi ultimi decenni su una struttura che resta sempre e comunque fatiscente, superata e irrecuperabile“, scrivono i tre consiglieri di opposizione che chiedono chiedono “l’istituzione di una tavolo tecnico al fine di discutere e programmare un’intervento degno di una città come Tricase e della sua storia calcistica“.

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Attualità

Tricase: dopo l’annuncio del candidato sindaco, Minonne lascia il PD

Il consigliere comunale eletto con il Partito democratico: «Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, ma si è arrivati alla sua nomina con un percorso non condiviso»

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Dopo il comunicato con cui Partito democratico, Sinistra italiana e Cantiere civico hanno annunciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Chiuri, arrivano la defezione e l’annuncio di dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne.

«Considerati gli ultimi sviluppi politici che hanno portato il Partito Democratico di Tricase alla candidatura a sindaco del Dott. Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, con un percorso non condiviso», il consigliere Minonne, comunica di «valutare le dimissioni da consigliere comunale del PD e di non rinnovare la tessera di partito».

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Attualità

Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi

Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo

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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.

Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.

Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.

L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.

Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.

Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.

Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.

Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.

 

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