Castrignano del Capo
Mare di Leuca etichettato come “Fortemente inquinato”
Il monitoraggio di Legambiente in 29 punti critici della Puglia restituisce un quadro tutt’altro che confortante alla marina di Castrignano, di recente colpita dall’ennesima esondazione delle fogne
Il servizio di monitoraggio di Legambiente sull’inquinamento delle acque denominato “SOS Goletta” restituisce un dato tutt’altro che confortante al Capo di Leuca.
Su 29 campionamenti eseguiti lungo le coste pugliesi, in siti ritenuti a rischio contaminazione, ben 5 risultano fuori dai limiti di legge, di cui 3 “fortemente inquinati”.
Tra queste compare Leuca, marina di Castrignano del Capo, che così come gli altri due casi gravi (Boccadoro a Trani e la foce del canale in contrada Posticeddu sul litorale Apani, a Brindisi), rientra nel genere di località su cui insistono canali e foci che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati.
Il risultato del lavoro svolto dall’equipe tecnica di Goletta Verde per il monitoraggio e l’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Bari da Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia e Mattia Lolli, Portavoce Goletta Verde, alla presenza di Vito Colucci, Direttore Generale Autorità Idrica Pugliese, Vito Bruno, Direttore Generale Arpa Puglia e del Contrammiraglio Giuseppe Meli, Direttore marittimo della Puglia e della Basilicata ionica. Sul sito www.legambiente.it/golettaverde è possibile consultare la mappa interattiva realizzata sul tema.
Il campanello d’allarme lanciato per la marina di Leuca risalta tra gli altri elementi critici evidenziati, se si considera l’importanza dal punto di vista turistico e balneare della marina di Castrignano del Capo. Al contempo, però, non stupisce in quanto effettuato a margine di un grave riversamento in mare di acque nere derivanti dall’esondazione del sistema fognario leucano.
Sull’argomento ha preso la parola anche l’assessore Roberto Calabrese, commentando la mappa realizzata da Legambiente (leggi qui)
Il divieto di balneazione
Lo scorso 22 giugno il sindaco Papa, di Castrignano del Capo, aveva interdetto le acque ai bagnanti “nel tratto di mare prospiciente il punto di scarico reflui provenienti dall’ impianto di depurazione di Castrignano Del Capo” a causa della “dispersione in mare di scarichi non depurati” conseguente l’esplosione delle fogne dello stesso sabato. Lo stesso divieto, imposto per preservare la salute dei bagnanti da una “situazione di potenziale grave pregiudizio igienico”, era stato revocato tre giorni dopo a seguito dei campionamenti effettuati dall’ Arpa Puglia.
La zona interdetta alla balneazione non riguardava tutta la marina, nonostante le immediate polemiche scattate tra i residenti ed anche sui social network. Il divieto interessava lo specchio d’acqua adiacente il lungomare Cristoforo Colombo, dal punto dell’intersezione di quest’ultimo con via Siena sino alla torre dell’Omomorto.
Le dichiarazioni di Legambiente tornano ora a preoccupare cittadini, turisti e bagnanti che, nel frattempo, a distanza di 2 settimane dall’incidente, hanno ripreso a nuotare nel mare di Leuca.
Lor. Z.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo: arrestato spacciatore, era ai domiciliari
Il 56enne del posto Filippo Costanzo è stato trovatop in possesso di droga e per lui si sono aperte le porte del carcere leccese di Borgo San Nicola
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I carabinieri della Stazione di Castrignano del Capo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione della misura coercitiva degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il provvedimento riguarda Filippo Costanzo, 56 anni, sempre di Castrignano del Capo.
Il 56enne era stato fermato dagli agenti di polizia del Commissariato di Taurisano nel novembre scorso e sottoposto ai domiciliari.
questa volta è stato fermato dai carabinieri e sempre per detenzione ai fini di spaccio.
Solo pochi giorni fa infatti, gli uomini dell’Arma avevano proceduto al controllo dell’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, dando seguito ad una perquisizione domiciliare.
In tale circostanza è stato trovato in possesso di grammi 6 di marijuana già confezionata e pronta per essere ceduta.
A seguito di ciò l’uomo è stato segnalato alla competente autorità giudiziaria quale detentore di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, mentre quanto rinvenuto è stato invece sottoposto a sequestro.
Ieri mattina, quindi, i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza e per l’uomo, al termine delle formalità di rito, si sono aperte le porte della Casa Circondariale “Borgo San Nicola” del capoluogo salentino.
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Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, altro colpo della Banda del Postamat
Poco prima delle 5 i ladri, con il collaudato metodo della marmotta hanno asportato l’erogatore automatico di banconote
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Alba col botto a Castrignano del Capo.
Non erano neanche le 5 del mattino quando un boato ha svegliato molti dei residenti.
La deflagrazione arrivava da via Grassi dove è tornata a colpire la banda dei postamat.
Con il collaudato il metodo della marmotta (viene infilato dell’esplosivo nella feritoia dello sportello automatico da dove vengono erogati i contanti, proprio come una marmotta che si infila in tana) hanno asportato l’erogatore automatico di banconote.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase che come prima cosa hanno visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti della zona, alla ricerca di elementi utili all’identificazione dei malviventi.
Secondo le prime notizie trapelate ad agire sarebbero stati almeno in due, incappucciati, e sarebbero giunti sul posto (e poi scappati) a bordo di una Y10.
Non è ancora dato sapere quale sia stato il bottino del colpo portato a termine.
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