Cronaca
Perseguita il vicino: arrestata 82enne
Rifiuti sotto casa, danni all’auto e altri episodi portano 82enne di Ruffano ai domiciliari

Una donna di 82 anni è finita in arresto a Ruffano con l’accusa di atti persecutori nei confronti di un suo vicino di casa.
Un rapporto di vicinato logoro come tanti che è degenerato nel tempo, finendo, è il caso di dire, in cocci.
La donna infatti, tra le altre cose, avrebbe lanciato più volte contro l’auto dell’uomo dei vasi rotti, danneggiandola. Inoltre, in ripetute occasioni, gli avrebbe cosparso il fronte della casa di rifiuti di vario genere, da liquami a pezzi di vetro.
In alcune occasioni poi, si sarebbe parata davanti alla sua auto impedendone la marcia e battendo i pugni sul parabrezza. E, per finire, avrebbe preso a bastonate anche il portone di casa dell’uomo.
Dopo i vani tentativi precedenti di riappianare le divergenze, i carabinieri hanno reso esecutiva una sentenza che l’accusa di atti persecutori. Ora la donna, Cecilia Vergaro, 82 anni, è ai domiciliari.
Cronaca
Mortale tra Tricase Porto e Marina di Andrano

Un tragico incidente stradale si è verificato questa mattina, intorno alle ore 9, lungo la litoranea che collega Tricase Porto alla Marina di Andrano. Il sinistro è avvenuto nei pressi della località “isola”, in corrispondenza di una delle curve della strada costiera.

A perdere la vita un uomo di 61 anni, originario di Taurisano, che viaggiava in sella alla sua moto. Ancora da chiarire le esatte dinamiche dell’accaduto, così come il coinvolgimento di un altro veicolo.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Presenti anche le forze dell’ordine per i rilievi e per regolare la viabilità lungo il tratto interessato.
Le indagini sono in corso per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente.
Il traffico veicolare è stato interdetto in entrambi i sensi di marcia.
Attualità
Dopo 79 anni anni chiude la prima edicola di Tricase
Mi sarebbe piaciuto arrivare a festeggiare gli 80 anni nell’edicola”, ci confida Gigi, “ma causa di forza maggiore mi ha spinto e convinto a chiudere…

“A giugno del 2026 avrebbe compiuto 80 anni, invece, per motivi di salute, la prima edicola di Tricase chiude con un anno di anticipo. Mi sarebbe piaciuto arrivare a festeggiare gli 80 anni nell’edicola”, ci confida Gigi, “ma causa di forza maggiore mi ha spinto e convinto a chiudere”.
Queste le frasi emozionate di Luigi De Francesco, per tutti Gigi, scandite dall’edicolante del centro storico di Tricase, per tutti l’edicola sutta l’orologiu, che dopo 40 anni di gestione condotta prima dal papà Vito (uno dei primi tipografi di Tricase), e poi dal 1986 da lui stesso, ha segnato un punto di riferimento, di ritrovo, di scambio culturale e politico, per quasi 80 anni in città.
Il prossimo 5 giugno, continua De Francesco, saluterò “gli amici”, come ama lui stesso ama definirli e, conclude: “Sarò onorato di essere accolto nel salotto cittadino; sono certo che essendo più libero, potremo così scambiarci, senza limiti di tempo e censure, quattro chiacchiere e confidenze”.
Cronaca
Droga ed estorsione: due arresti, coinvolto anche un incensurato
L’obiettivo? Costringerlo a introdurre sostanze stupefacenti durante i colloqui con i familiari…

Un pregiudicato di 54 anni, Salvatore Polimeno (detto Andrea), già detenuto per omicidio, e un giovane incensurato di 19 anni, Antonio Cassiano, entrambi di Lecce, sono stati arrestati dalla Polizia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.
I due sono gravemente indiziati di tentata estorsione e traffico di sostanze stupefacenti, nell’ambito di una vicenda che ha preso avvio all’interno del carcere leccese.
L’indagine, condotta dalla Sezione Antidroga di Lecce, ha fatto luce su un preoccupante tentativo di infiltrazione criminale dietro le sbarre: un detenuto, per un debito maturato a seguito della cessione di droga, sarebbe stato brutalmente aggredito da altri carcerati.
L’obiettivo? Costringerlo a introdurre sostanze stupefacenti durante i colloqui con i familiari.
La violenta aggressione ha causato alla vittima lesioni tali da richiedere il ricovero ospedaliero, compresa una frattura del setto nasale e numerose contusioni.
L’attività investigativa ha portato, lo scorso 24 aprile, al sequestro di un ingente quantitativo di droga: oltre 300 grammi di cocaina e 100 grammi di hashish, destinati al traffico interno alla struttura penitenziaria.
Il carico, secondo quanto accertato, sarebbe stato recapitato ai parenti della vittima su ordine del detenuto coinvolto, che avrebbe orchestrato l’operazione dall’interno del carcere grazie a una fitta rete di contatti e all’uso illecito di telefoni cellulari di ultima generazione.
Fondamentale, per la realizzazione del piano, il coinvolgimento del diciannovenne incensurato, oggi anch’egli raggiunto dalla misura cautelare.
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