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Attualità

Tricase: €uro polemica in Consiglio

Nunzio Dell’Abate attacca: “Hanno aumentato l’IMU, rimpinguato le loro indennità e regalato soldi non difendendosi in tribunale”

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Dura presa di posizione del Capo Gruppo consiliare di opposizione Nunzio Dell’Abate nei confronti del sindaco Antonio Coppola e della sua Amministrazione. Dell’Abate, in particolare punta l’indice su aliquote IMU, indennità di sindaco ed assessori e un debito fuori bilancio di 200mila euro.


Nell’ultimo Consiglio comunale”, attacca il Consigliere d’opposizione, “l’Amministrazione Coppola ha aumentato le aliquote IMU ed ha anche eliminato le agevolazioni che la legge lascia in facoltà agli Enti Locali. Difatti, ho proposto: l’applicazione dell’aliquota per la prima casa agli iscritti all’A.I.R.E. (anagrafe italiana residenti all’estero), già in vigenza nella normativa I.C.I., che altrimenti andrebbero a pagare l’aliquota base; la riduzione allo 0,38% dell’aliquota relativa ai cosiddetti “bene merce” posseduti dalle imprese costruttrici e non ancora locati o venduti, consentendo in tal modo di dare respiro al comparto edilizio in seria difficoltà; l’indicazione di una tariffa agevolata per le unità immobiliari, non locate, di proprietà o in usufrutto degli anziani o disabili ricoverati presso istituti o strutture sanitarie; la tutela delle categorie sociali disagiate nella forbice dallo 0,20 allo 0,60 dell’aliquota agevolata. Ma non c’ è stato verso”, rincara la dose l’ex candidato Sindaco, “tutte proposte rigettate! E, quel che è peggio, la maggioranza ha votato la  cancellazione dell’art.18 del Regolamento IMU, approvato di recente dal Commissario Prefettizio, che prevedeva l’applicazione dell’aliquota agevolata per la prima casa ai fabbricati concessi in affitto con contratto regolarmente registrato, con intuibili ripercussioni sul mercato locatizio e sull’economia locale”.


Non basta, perché Dell’Abate denuncia che “la maggioranza ha rimpinguato il capitolo delle indennità al Sindaco ed agli Assessori che adesso costano al Comune oltre 100.000 euro all’anno; ha incrementato le posizioni di dirigenza e le consulenze esterne con un aggravio di circa € 30.000; ha aumentato le spese di funzionamento degli uffici e di illuminazione pubblica per altre € 30.000. Non “si aggiustano i conti” sempre unilateralmente”, attacca ancora Dell’abate, “motivando con le esigenze di riequilibrio del bilancio; occorre inventarsi di tutto -copiare, all’occorrenza, le pratiche virtuose degli altri enti-, privarsi di tutto l’inutile, ma di non far sempre piovere sul cittadino che ormai non ha manco più l’ombrello per ripararsi”. Ma non è finita! Perché per dirla come il Capogruppo dell’opposizione, “il Sindaco ha poi presentato l’ennesimo conto: il riconoscimento di un debito fuori bilancio che supera 200.000 euro. Ha riferito che il debito proviene da una sentenza di condanna, ma ha taciuto che nel giudizio l’Amministrazione non si è difesa, è rimasta contumace, in poche parole se ne è infischiata. E sapete di quale Amministrazione si tratta? La seconda Amministrazione Coppola, basta leggere la citazione in causa notificata in Municipio il 5 settembre 2006. E badate, a ricorrere contro il Comune, per delle opere pubbliche eseguite, è una Cooperativa in liquidazione coatta, quindi un soggetto giuridico che, se opportunamente contattato, sarebbe addivenuto a più miti consigli. Ma vi è di più! Senza una nostra difesa, il Magistrato ha dimezzato le pretese della Cooperativa, figuriamoci se ci fossimo difesi! Ricordo che la competenza a costituirsi in giudizio, a sostenere le ragioni del Comune, spetta al Sindaco ed alla sua Giunta. A questo punto mi chiedo, ma se avessero fatto causa personalmente all’Ing.Coppola, per una somma così elevata di danaro, se ne sarebbe ugualmente infischiato o sarebbe corso subito da un avvocato, rimanendo sulle spine sino alla decisione del Giudice?  Eppure un vero Amministratore dovrebbe “sentire” la cosa pubblica come se fosse cosa propria. Ma questo “sentire” non ha mai fatto breccia nell’animo del nostro Sindaco. Nella precedente Amministrazione”, è la stoccata finale di Nunzio Dell’Abate, “nello scorcio di mandato da assessore al contenzioso, mi ritrovai a fare i conti con un fardello di cause lasciateci dal governo Coppola, risultato di una politica poco accorta alla gestione delle controversie e all’adozione di atti di indirizzo finalizzati a evitare il ricorso al magistrato e a contenere i costi, ma soprattutto un andazzo veramente inconcepibile a rimanere contumaci, a scegliere scientemente di non costituirsi, a fregarsene, tanto è cosa pubblica… Basta pensare che il nostro Sindaco non ha mai voluto un’Assessore in tale settore; eppure il contenzioso è “la falla” di ogni ente locale e merita un’attenzione particolare, altrimenti sarà sempre questo il risultato. Anche se poi mi chiedo: ma non vale più che “chi sbaglia paga”?”.

Giuseppe Cerfeda


Attualità

Specchia, incidente nella Zona industriale

Scontro tra un furgone e un’utilitaria. Necessario l’intervento dei sanitari del 118

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Incidente stradale sulla provinciale tra Miggiano e Specchia, nei pressi della OLC.

Per cause in corso di accertamento, un furgone ed una Lancia Y si sono scontrate.

L’urto è stato decisamente violento tanto da richiedere per una delle persone coinvolte l’intervento dei sanitari del 118.

L’autista del furgone infatto è stato accompagnato con l’ambulanza in ospedale per accertamenti.

Sul posto per regolamentare il traffico e stabilire la dinamica dell’incidente anche gli agenti della Polizia Locale.

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Attualità

Ilaria D’Amico a Unisalento

“Comunicare lo sport: l’esperienza di una protagonista”, con la giornalista e conduttrice televisiva

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Si intitola “Comunicare lo sport: l’esperienza di una protagonista” l’incontro in corso, nell’aula 2 della palazzina R3 del Dipartimento di Scienze giuridiche, a Ecotekne.

Ospite d’eccezione, la giornalista e conduttrice televisiva Ilaria D’Amico.

I saluti istituzionali affidati al professor Attilio Pisanò, presidente del Corso di laurea in Diritto e management dello sport e alla professoressa Maria Vittoria Dell’Anna, presidente dei corsi di laurea di area Comunicazione.

A seguire l’intervista a D’Amico e, in conclusione, gli interventi del direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche, il professor Luigi Melica e del delegato alla Comunicazione, il professor Stefano Cristante.

Il seminario è organizzato con la collaborazione del Centro Studi di Diritto Sportivo Vittorio Mormando e rientra nell’ambito delle attività del Corso per Direttore Sportivo del Dipartimento di Scienze Giuridiche di UniSalento e della rassegna “Comunicazione incontra” dei corsi di laurea di Comunicazione.

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Attualità

RSA e Centri diurni, cresce il malcontento

Margilio (Aiop Puglia): «Disattesi gli impegni presi dalla Regione Puglia con le Associazioni di categoria. Auspichiamo adozione di un atto integrativo».

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«Gli impegni presi dalla Regione Puglia lo scorso gennaio su RSA e Centri diurni sono stati disattesi. Siamo dispiaciuti e amareggiati; non solo abbiamo atteso quattro mesi per leggere il provvedimento, ma il testo approvato dalla Giunta regionale non è corrispondente a quanto concordato in un incontro ufficiale con la Regione e le associazioni di categoria lo scorso gennaio».

Così Fabio Margilio, presidente dell’Aiop Puglia, la territoriale pugliese dell’Associazione italiana delle Aziende sanitarie ospedaliere sociosanitarie residenziali di diritto privato, dopo aver letto la delibera di Giunta notificata all’AIOP e con la quale la Regione ha stanziato le risorse necessarie a RSA e Centri Diurni per il 2025.

«In primis ci era stato garantito che i contratti con le strutture avrebbero avuto una valenza biennale per consentire alle Aziende sanitarie una pianificazione di più ampio respiro; invece», spiega il presidente di Aiop Puglia, «la delibera fa riferimento solo all’anno 2025, nonostante oramai siamo a maggio ed è già trascorsa quasi la metà del 2025. Inoltre, era stata stabilita la contrattualizzazione dalla data del 2 febbraio di tutte le strutture non ancora contrattualizzate per mancanza di risorse finanziarie in possesso dei requisiti normativi, così come la possibilità per le sei strutture pugliesi sociali ex art. 67 di convertirsi in RSA; di tutto questo, però, non c’è traccia nella delibera. Infine, non ci convince la procedura di assegnazione dei due posti letto aggiuntivi nelle RSA per i pazienti in Cure Estensive dimessi dagli Ospedali: così come è pensata e in assenza di ulteriori disposizioni e precisazioni, questa procedura arrecherebbe solo un danno economico ai gestori».

«Il provvedimento, dunque, è deludente», conclude Margilio, «il nostro auspicio è un atto integrativo pienamente rispondente a quanto concordato solo pochi mesi fa con la Regione».

Aiop Puglia è la territoriale pugliese dell’Associazione italiana delle aziende sanitarie ospedaliere sociosanitarie residenziali.

L’associazione ha tra i suoi obiettivi valorizzare il ruolo delle realtà imprenditoriali associate che gestiscono circa 30 cliniche con oltre 4mila posti letto, occupando più di 5mila persone tra medici, infermieri, tecnici e operatori di supporto.

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Fabio Margilio, presidente di Aiop Puglia

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