Attualità
“Lido Marini abbandonata!”
Marina minore? La denuncia di una turista: “La sporcizia la fa da padrona: sulla spiaggia mozziconi di sigarette, bottigliette vuote, involucri di gelato e lastre di eternit…”
Anche se Ugento quest’anno ha registrato nelle sue Marine, Torre San Giovanni, Torre Mozza e Lido Marini il tutto esaurito, certamente non sono mancati disservizi frutto spesso della delinquenziale incuria umana. A farne le spese in particolar modo è stata la più piccola delle tre zone balneari della città messapica, quella Lido Marini atavicamente e maldestramente suddivisa tra i feudi di Presicce ed Ugento. Lido Marini, quasi tre chilometri di splendido arenile, l’optimum per la tintarella, immerso in un polmone verde a cui fanno da corollario suggestivi laghetti artificiali, è da sempre meta di turisti settembrini provenienti da ogni parte d’Italia amanti dell’ultimo sole estivo. Ed è proprio da una ragazza di Mantova, Mara Cofani, che da oltre trent’anni vive la sua stagione estiva in questa parte di Salento, che arriva la denuncia alle istituzioni della presenza di discariche a cielo aperto, dove è possibile trovare di tutto, da resti di igienici sanitari ad eternit di amianto, da bottiglie di alcolici a siringhe per tossicodipendenti, da arbusti bruciati a residui organici, tutti documentati da foto.
Così Mara Cofani spiega tutto il suo disappunto per tanta noncuranza: “Vorrei portare all’attenzione del sindaco Massimo Lecci, e non solo, una questione che a me come turista affezionatissima (“vengo in vacanza ogni settembre da oltre 35 anni”) sta molto a cuore: il continuo degrado e scempio della spiaggia di Lido Marini e della retrostante zona di macchia mediterranea. Il Sindaco”, prosegue la turista, “ha più volte dichiarato sugli organi di stampa che la sua attenzione è equamente distribuita fra tutte le Marine di Ugento, ma questo secondo me e secondo molte altre persone con cui ho avuto occasione di parlare non sembra propriamente vero. Come ho già detto frequento Lido Marini da molti anni e ogni anno mi piange il cuore nel vedere che sia la spiaggia che la macchia vengono abbandonate sempre più a se stesse, specie a settembre. La sporcizia la fa da padrona: non si può camminare sulla spiaggia senza calpestare mozziconi di sigarette, bottigliette vuote, involucri di gelato e chi più ne ha più ne metta. La zona della macchia (“a causa, soprattutto, della sporcizia”) prolifera di topi che non sono certo “ospiti” gradevoli per chi sta sulla spiaggia. Non mi sembra affatto giusto”, dice ancora la donna, “il turismo è una risorsa molto importante del territorio, ma questo non mi sembra il modo corretto di incrementarlo. Inoltre ho notato che la spiaggia ogni anno si riduce parecchio: d’accordo che il mare eroda ma penso che ci sia qualche modo per porre un freno a tutto questo. Vi chiedo: perché in altre spiagge tipo Torre Mozza e tutta la costa della pineta questo non succede? Evidentemente c’è qualcuno che si preoccupa di salvaguardare il territorio in quelle zone. Mi fa male vedere il cambiamento in peggio ogni anno che passa! Ricordo una spiaggia molto più larga ed una macchia mediterranea più percorribile e pulita. Basterebbe un po’ più di attenzione da parte vostra, in accordo con i Lidi che hanno la gestione di alcune parti della spiaggia per cercare di trovare una soluzione al problema sia dell’erosione della spiaggia che della pulizia della stessa. Invece di curare gli automobilisti (specie turisti) che tardano cinque minuti dopo la scadenza dell’orario del ticket per dare la multa, perché gli ausiliari non danno multe anche a chi vedono sporcare o lasciare rifiuti? (“Chi lo sa, forse basterebbero dei cartelli che li informino di questa eventualità”). Se continuiamo così, presto la spiaggia di Lido Marini sarà solo un bel ricordo e ci saranno sempre più persone scontente che con il loro passaparola produrranno pubblicità negativa non solo in Italia ma anche all’Estero. Spero che chi di dovere”, conclude Mara Cofani, “si metta veramente a studiare la situazione e a trovare una soluzione nel più breve tempo possibile per far ritornare Lido Marini una delle zone più belle del Salento come era considerata una volta. E dico una volta, purtroppo!”.
Il Sindaco di Ugento: “Fatto il possibile”
Tutto questo fardello di domande le abbiamo girate al primo cittadino di Ugento, Massimo Lecci: “Comprendo la preoccupazione della turista”, dice il primo cittadino, “ma vogliamo assicurare che noi come Amministrazione abbiamo fatto il possibile per evitare equamente in tutte e tre le marine situazioni di degrado ambientale. Non dimentichiamo quanto fosse ampio il nostro territorio, quindi, non possiamo controllare le singole situazioni solo frutto dell’inciviltà del singolo malato di mente. Comunque a Lido Marini che riteniamo come nostra marina, a scanso di equivoci campanilistici, abbiamo dato in termini di servizi quanto era possibile, ricevendo attestati di stima sul nostro operato da molti residenti”.
Attualità
Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro
Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
di Antonio Memmi
Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti.
Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.
In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!
I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.
L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi.
Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.
Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.
Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.
Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.
L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.
E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.
Attualità
I carabinieri portano la magia del Natale in reparto
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…
Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati.
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.
Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini.
Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.
I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.
Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.
Aradeo
Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…
Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione
I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;
Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni;
un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi;
il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese.
Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.
Inoltre è stato notificata un Dacur per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche.
Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.
Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.
L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.
La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa.
Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.
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