Tricase
Tricase, Coppola replica a Dell’Abate: “La sua è mancanza di ossigeno!”
Il Sindaco: “Dell’Abate ci fa sapere di aver toccato il fondo. Cerchi di risalire a galla al più presto. È pericolosa per la salute mentale la scarsità o addirittura l’assenza di ossigeno. A Tricase, ad oggi, è tutto tranquillo ed in regola”

La replica del Sindaco Antonio Coppola è decisa, a tratti dura: “Leggo con forte preoccupazione umana la nota di Nunzio Dell’Abate. Ci fa sapere di aver toccato il fondo. Cerchi di risalire a galla al più presto. È pericolosa per la salute mentale la scarsità o addirittura l’assenza di ossigeno. Già cominciano a vedersi i primi segnali. Il primo: l’insonnia. Leggo su Fb che ha trasmesso la sua nota poco prima delle tre di mattina. Cose da pazzi!”.
A Coppola, però, chiediamo spiegazioni sui temi sollevati dal Consigliere d’opposizione. Così il primo cittadino: “Abbiamo inviato una nota di sollecito del parere sul Bilancio di previsione ai revisori dei conti e, per conoscenza, l’abbiamo inviata anche al Prefetto. Educatamente i Revisori hanno risposto a noi e, per conoscenza, anche al Prefetto. I revisori”, sottolinea con il tono della voce Coppola, “hanno espresso parere favorevole sul Bilancio di previsione. Il nostro è un Bilancio solido, sano e con tasse minori rispetto alla gran parte dei Comuni d’Italia. I revisori hanno consigliato di tener conto del rischio di alcuni debiti fuori Bilancio ed hanno evidenziato il fatto che sono stati decisi trasferimenti da parte dello Stato inferiori di € 61.000, dopo che il bilancio era stato loro trasmesso. Si è già provveduto a tener conto di questo ulteriore sacrificio. Il nostro Stato”, dice amaro il Sindaco, “vuole mandarci sul lastrico, ma noi andiamo avanti ugualmente senza nuove imposizioni fiscali”. E i debiti fuori bilancio? “A causa di un progetto presentato al Comune negli anni ’80, i progettisti hanno fatto causa. La corte di Appello aveva condannato l’Ente a pagare quasi € 500.000 ai professionisti. Prudentemente abbiamo fatto ricorso alla Corte di Cassazione che, a sua volta, ha deciso che la sentenza della Corte d’Appello andasse cancellata (Cassata, appunto). I professionisti, al più e se ricorreranno nuovamente alla Corte d’Appello, avranno diritto al riconoscimento delle sole spese documentate. Quattro soldi! I debiti ci sono quando sono certi ed esigibili. Quello non è un debito né certo né esigibile. Nessun debito fuori bilancio, quindi”. Coppola va poi giù ancora più duro: “Fossimo stati come Dell’Abate avremmo sollevato un polverone, dicendo che per colpa dei vecchi amministratori di Tricase, a loro vicini, il Comune aveva da pagare debiti enormi! Non lo abbiamo fatto né lo faremo. Noi siamo dei signori, non spargiamo fango e cerchiamo di risolvere i problemi. E questo è certamente risolto. L’altro debito di € 7.500, poiché l’Unione dei Comuni non ha ancora avanzato richiesta, non è maturato. Quando e se arriverà la richiesta, si vedrà”. Conclusione al vetriolo: “Consigliere Dell’Abate: relax, please, relax! Stai calmino, per evitare che il Prefetto scriva al Consigliere Dell’Abate di “stare calmo, di non chiedere cose che non sono di competenza della Prefettura e che a Tricase, ad oggi, è tutto tranquillo ed in regola” (“riporto in breve il contenuto di una nota che il Prefetto ha inviato ai quattro consiglieri dell’opposizione l’11 settembre 2014, non un anno fa!”).
Giuseppe Cerfeda
Tricase
Tricase: la camera ardente di Vito Antonio Musio presso la Casa di Betania
Trasferito in queste ore il feretro del 68enne ritrovato senza vita nella sua abitazione: quanti vorranno porgergli l’ultimo saluto potranno farlo nel pomeriggio di oggi

di Lor. Zito
La salma di Vito Antonio Musio, 68 anni, ritrovato senza vita ieri sera nella sua abitazione di via Valsalva a Tricase, è stata trasferita presso l’hospice Casa Betania.
Quanti vorranno porgergli l’ultimo saluto possono farlo nel pomeriggio di oggi. Domani sarà celebrato il rito funebre, alle 9, presso la Parrocchia Madonna delle Grazie di Tutino.
Nella memoria di tutti
Per ciascuno un sorriso, una buona parola, un saluto fraterno. Sinceramente gentile, amichevole con chiunque incontrasse il suo cammino.
Vito Antonio Musio, mancato improvvisamente in queste ore nella sua abitazione a Tricase, era così. Una persona in grado di contagiare gli altri con la sua serenità, la sua preziosa e genuina semplicità.
A scuola è stato un’istituzione. Generazioni di più e meno giovani ex studenti del Liceo Stampacchia di Tricase lo ricordano oggi, addolorati dalla notizia della sua scomparsa, nel suo ruolo di collaboratore scolastico, portato a termine pochi anni fa con la meritata pensione. Impossibile non conoscerlo per le migliaia di studenti del Capo di Leuca che nei primi due decenni di questo millennio si sono diplomati in quell’istituto.
Con lui la sua storica Fiat 500 rossa. Compagna di vita che, da oltre dieci anni, lo conduceva su e giù per il suo luogo del cuore, Tricase Porto. Assecondandolo in quella voglia spasmodica di vita, di convivialità che gli ostacoli che in salute lo affliggevano non avevano saputo arginare.
Tanti i messaggi di cordoglio e commemorativi che si susseguono in queste ore per l’addio ad un uomo che rimane nella memoria di tutti.
Cronaca
Dramma a Tricase: uomo ritrovato senza vita in casa

di Lorenzo Zito
Dramma a Tricase dove un uomo è stato trovato senza vita all’interno della sua abitazione.
La tragedia in un condominio di via Valsalva. A perdere la vita è Vito Antonio Musio, collaboratore scolastico in pensione da qualche anno, molto conosciuto a benvoluto in paese. Viveva da solo, nell’appartamento dove si era recentemente trasferito.
Le persone a lui vicine non lo hanno sentito per un paio di giorni, facendo scattare l’allarme.
Sul posto è accorsa, dopo il tramonto, la polizia locale di Tricase. Dopo le prime vane ricerche, l’arrivo dei vigili del fuoco del locale Distaccamento. All’ingresso nell’abitazione il ritrovamento. Poi l’intervento del medico legale, che ne ha constatato il decesso, con tutta probabilità per cause naturali.
Appuntamenti
Tricase: Emigranti Esprèss con Mario Perrotta
Sabato 9 agosto al Castello di Tutino in scena nuove puntate in esclusiva dalla fortunata trasmissione ideata per RAI Radio 2

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Un appuntamento speciale, in esclusiva per il Castello di Tutino a Tricase, quello con Mario Perrotta.
Sabato 9 agosto, dalle ore 20, porterà in scena nuove puntate di “Emigranti Esprèss”, tratto dalla celebre trasmissione radiofonica da lui ideata per RAI Radio 2.
Dalla radio al palco, passando per la carta stampata: “Emigranti Esprèss” è diventato anche un libro edito da Fandango, e continua oggi il suo viaggio con nuove storie dal vivo.
L’idea nasce da un’esperienza personale.
È il 1980, Mario ha dieci anni e una volta al mese prende il treno da Lecce a Milano, da solo, per raggiungere il padre che lavora a Bergamo e “aggiustare l’apparecchio ai denti”. Ogni volta la madre lo affida a una famiglia di emigranti incontrata sul momento.
Brindisi, Bari, Pescara, Ancona, Rimini, Bologna, Parma, Milano… fino a Zurigo, Stoccarda e Bruxelles, in una deviazione improvvisa decisa dal padre, appena arrivati nella monumentale e grigia Stazione Centrale di Milano.
Ogni stazione è una storia.
Ogni storia è un pezzo di memoria collettiva.
Attraverso gli occhi curiosi del bambino e la fantasia alimentata dai racconti dei compagni di viaggio, si compone un mosaico di esistenze: operai, madri, amanti perduti, minatori.
Italiani costretti a emigrare in cerca di un futuro migliore, spesso accolti da intolleranza e sfruttamento.
Cambia il tempo, cambiano i volti, i luoghi e le lingue, ma il viaggio degli “Emigranti Esprèss” continua ancora oggi sotto altre forme, su altri treni, verso altre frontiere.
“Emigranti Esprèss” è molto più di un racconto autobiografico: è un poema popolare che commuove e fa riflettere, un affresco potente sulle migrazioni di ieri e di oggi, attraverso una narrazione che intreccia radici, dialetti, sogni e rimpianti.
«Sono storie bellissime, bizzarre, tragiche, comiche, epiche di operai, minatori, innamorati destinati a perdersi per sempre, che hanno popolato la fortunata trasmissione radiofonica Emigranti Esprèss e che Mario ripropone live» (Claudia Cannella, Hystrio).
Mario Perrotta è tra le voci più autorevoli del teatro contemporaneo. Vincitore di quattro Premi Ubu e di numerosi altri riconoscimenti nazionali e internazionali, le sue opere sono tradotte e rappresentate in contesti prestigiosi, dal Festival di Avignone allo United Solo Festival di New York.
La sua poetica teatrale nasce dall’urgenza di raccontare il presente attraverso drammaturgie originali e progetti di ampio respiro.
Biglietto unico 7 euro – info e prenotazioni: 3331817362
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