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Sport

Verso Lecce-Matera: ora di cambiare marcia

Nuovi arrivi in casa giallorossa e allenamenti che proseguono in vista della gara di domani. Salvi: “Ci penalizzano errori individuali causati dalla foga”

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Proseguono da lunedì gli allenamenti di preparazione alla sfida casalinga di domani che, alle 19e30, vedrà impegnato il Lecce con il Matera.


Carrozza, Lopez e Sacillotto sono squalificati dal giudice sportivo, pertanto non disponibili per la gara valevole per la 3a giornata di ritorno di Lega Pro che sarà diretta dal signor Marco Serra di Torino.


Tra gli acciaccati ancora i nomi di Miccoli, D’Ambrosio e Bogliacino, protagonisti di lavoro differenziato, e Doumbia, che dopo esser rimasto a riposo fino a mercoledì ha iniziato delle cure fisioterapiche per recuperare da una lesione muscolare di secondo grado al semitendinoso della coscia destra.


Società giallorossa intanto attiva sul mercato: dopo alcuni giorni in permesso, Petrachi ha lasciato la squadra in seguito a risoluzione consensuale del contratto. Il nuovo arrivato Herrera, invece, ex Paganese, aggregatosi al gruppo già la scorsa settimana, è stato ufficializzato mercoledì.


Ufficiale da ieri anche l’arrivo dal Monza del terzino destro Andrea Beduschi. Al suo, si aggiungono quelli di Gianluca Di Chiara e Tommaso Scuffia, entrambi giocatori in prestito dal Catanzaro. Si tratta rispettivamente di un centrocampista di fascia sinistra, 22enne, e di un portiere, 23enne. I nuovi acquisti si sono subito aggregati alla squadra negli allenamenti di Mister Pagliara, svolti a porte aperte fino a ieri.


Stefano Salvi

Stefano Salvi

Da oggi, la preparazione al match col Matera prosegue a porte chiuse. Intanto ai microfoni, in settimana, ha detto la sua Stefano Salvi. Il centrocampista ha sottolineato l’importanza di tirare le somme alla fine. “Vivo la più grande occasione della mia carriera”, ha aggiunto. “Dobbiamo metabolizzarci sul nostro percorso. Col Barletta avremmo potuto vincere se non fossimo rimasti in 10. Purtroppo gli errori individuali capitano, ed in questo periodo sono accresciuti dalla foga di voler evitare certe cose”.


La tranquillità, effettivamente, sembra essere l’ingrediente che più manca al Lecce in questo periodo. La gara di domani, davanti al pubblico amico, può essere un’occasione per alimentare la fiducia del gruppo. Occhio però alle insidie: il Matera non perde dal 9 novembre scorso, e staziona in classifica alle spalle del Lecce, staccato di un solo punto.


Va da sé che perdere domani, oltre a subire il sorpasso dell’avversario diretto, significherebbe far crollare le ultime certezze rimaste in casa giallorossa.


Lorenzo Zito 


Approfondimenti

Scuola: “Lasciate il cellulare voi ch’entrate…”

Alla luce di tutto questo bisogna intendere la Circolare del Ministero che vieta l’uso dello smartphone anche nella secondaria superiore. In altri termini, proibisce l’uso del telefonino a scuola

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di Hervé Cavallera

Nel nostro tempo, ove predomina lo sviluppo tecnologico, la comunicazione digitale è la realtà di ogni momento, in una mescolanza assordante di notizie importanti e inutili, vere e false, necessarie e superflue.
A tutto questo si aggiunge il crescente successo della Intelligenza artificiale, destinata ad incidere risolutamente sulla nostra vita. Ebbene, questa ingombrante presenza non è in sé stessa un male; al contrario, la produzione tecnologica è in sé positiva.
Occorre solo usarla al momento giusto e nei giusti limiti.
Il che non è facile, anzi pressoché impossibile se si considera il quotidiano. E che siamo sudditi della tecnica è appunto attestato ogni giorno dall’uso frequentissimo che facciamo del cellulare o, meglio, dello smartphone.
Mentre una volta il cellulare era un utilissimo telefono portatile, lo smartphone è molto di più: è un vero e proprio computer che consente l’accesso a internet e permette di installare app.

Attraverso il suo uso non soltanto possiamo comunicare,  bensì trovare ogni tipo di risposta, compiere delle traduzioni e così via.

Alla luce di tutto questo bisogna intendere la Circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito del 16 giugno 2025 che vieta, per l’anno scolastico 2025/26, l’uso dello smartphone anche nella secondaria superiore.
In altri termini, il Ministero proibisce l’uso dello smartphone a scuola, a partire dalla scuola dell’infanzia, a meno che il suo utilizzo non sia previsto dal “Piano educativo individualizzato” e dal “Piano didattico individualizzato”.

Ora, come per ogni intervento restrittivo, è stata sollevata qualche critica e non solo per il fatto che ogni scuola dovrà dotarsi di apposite “cassettiere” ove vengano depositati e custoditi gli smartphone degli alunni prima che essi entrino in classe, ma perché si tratterrebbe dell’impedimento di godere di uno strumento privato.

Ad avviso dello scrivente l’intervento ministeriale è invece opportuno, anche perché eventuali, impellenti e necessarie comunicazioni tra familiari e alunni possono sempre avvenire per il tramite delle segreterie scolastiche. Quindi non si escludono comunicazioni ufficiali interpersonali, come del resto l’uso di internet e dei computer può benissimo rientrare in una accorta progettualità didattica.

Quello che invece va detto è che l’andare a scuola serve, per gli alunni di ogni ordine e grado, ad acquisire conoscenze e competenze che giovino alla crescita intellettuale, morale e sociale.
Il che importa che i professori stimolino, attraverso il loro insegnamento, l’interesse degli alunni e che questi si sforzino a far propri i frutti di quanto appreso e di svilupparli da parte loro.
Si tratta, pertanto, di un rapporto apparentemente chiaro, ma nei fatti difficile e complesso che richiede impegno continuo, anche quando è gradevole.
In altri termini, semplificando, nella scuola ci si pone continuamente di fronte a delle novità e di fronte a dei problemi e occorre accogliere le prime adeguatamente e risolvere i secondi.
Ciò implica, ovviamente, la personalizzazione dell’apprendimento, sicché ogni alunno fa proprio ciò che riceve e sviluppa gradualmente i suoi interessi che decideranno il suo futuro professionale e civile, sempre nell’accettazione di una morale condivisa che rispetti leggi e regole sociali.
Se le cose stanno così e se l’apprendimento richiede sforzo, è chiaro che in classe strumenti come lo smartphone sono non dirò inutili, ma nocivi in quanto favoriscono sia la distrazione quando, celatamente, lo studente è portato a chattare sia il non apprendere quando lo studente ricorre a tale mezzo per rispondere a dei quesiti, per tradurre delle versioni o risolvere delle equazioni e così via.
La scuola, come già nel secolo XIX disse il pedagogista Aristide Gabelli (1830-1891), deve formare lo “strumento testa”, mentre un uso non corretto dello smartphone blocca appunto l’utilizzazione della ricerca personale e, quindi, della propria crescita.
E non si tratta di un problema astratto.
Vi è da chiedersi, infatti, quanti oggi affidano la soluzione di ogni dubbio allo strumento, rendendo obsoleta ogni tipo di ricerca personale e indebolendo la stessa memoria.
Molto verosimilmente lo sviluppo dell’intelligenza artificiale condurrà, in una società peraltro con una forte decrescita di natalità, alla fine di tanti mestieri e professioni, con ulteriore diminuzione di lavoratori.
Inoltre, ci si deve preoccupare non poco di come gli studenti gestiranno i compiti a casa, potendosi essi affidare in ogni trattazione alla intelligenza artificiale e quindi rinunciando ad un impegno faticoso forse, ma intellettualmente positivo.
In questo contesto molto preoccupante, è importante che la scuola continui ad essere ciò che da sempre è considerata essere: un centro formativo in cui bambini, ragazzi, adolescenti acquisiscano conoscenze, imparino a convivere serenamente, sviluppino capacità di ragionare e competenze.
In tale sede il limite dello smartphone è quello di sostituirsi al cervello pensante e di risolvere tutto velocemente, trascinando di fatto il fruitore in una reale dipendenza.
Il che non vuol dire – giova ripeterlo – che lo strumento sia in sé negativo e  in vari casi è giusto, anzi opportuno, adoperarlo.
Ma non soggettivamente nella scuola.
Il processo di apprendimento vuole che ci si sforzi nel percorso formativo e non che mezzi automatici risolvano ogni cosa, evitando lo sforzo del pensare e impigrendo il cervello.
Chi scrive ha cominciato il suo cursus scolastico scrivendo con penna, inchiostro e calamaio e ha assistito nel corso degli anni ad uno sviluppo eccezionale della tecnica e, come tanti suoi coetanei e più giovani di lui, sa bene i vantaggi che può offrire la tecnologia, ma sa pure che essa non può mai sostituire la nostra attività pensante perché, se così fosse, perderemmo ogni autonomia personale e saremmo asserviti ad oscuri poteri.
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Appuntamenti

Minienduro: Trofeo delle Regioni a Spongano e Surano

Il Memorial Felice Manzoni in programma per il prossimo fine settimana

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Tutto è pronto per il Trofeo delle Regioni di Minienduro Memorial Felice Manzoni che si svolgerà presso i campetti sportivi di Surano, in Largo San Rocco.

Il programma della manifestazione organizzata da 24MX prevede per venerdì 5 settembre l’apertura dei paddock leaving alle 14:00; ricognizione PS dalle ore 9:00.

Sabato 6 settembre, apertura paddock assistenza dalle otto alle 19; area treaning dalle 8:00 alle 10:00; riunione rappresentanti regioni e motoclub per conferma delle squadre alle ore 9:00 presso l’Ospitality promoter.

O.P. amministrative dalle 10:30; O. P. tecniche dalle 10:45; sfilata di presentazione delle squadre alle 17:30 a Spongano in piazza Vittoria.

Domenica 7 settembre, la gara con partenza alle 8:30; mentre i Paddock dell’assistenza sono aperti già dalle sette del mattino.

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Sport

Boxe, Marco Lecci di Montesano sfida il rumeno Girlenau

Lecci è stato campione regionale 2024, nello stesso anno, ha partecipato ai campionati italiani Assoluti dove è stato superato, per un solo punto…

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Lecci Marco, anni 27, pugile categoria Elite, qualifica 60 kg, di Montesano Salentino, dopo 5 vittorie consecutive, torna sul ring, giovedì 4 settembre, a DEVA (Romania).

Sfiderà GIRLEANU Cosmin Petre, pugile molto esperto della nazionale rumena.

Marco, dopo alcuni incontri nei vari sport da combattimento, da tre anni si allena nella palestra della ASD ALEX BOXE, di Tricase, dove, dopo una poco fortunata partenza a seguito di alcune sconfitte è migliorato ed ha inanellato 8 vittorie e due pari, combattendo con avversari di buon livello, sia regionale che nazionale.

Lecci è stato campione regionale 2024, nello stesso anno, ha partecipato ai campionati italiani Assoluti dove è stato superato, per un solo punto, dal piemontese, testa di serie, Cravotta Michele.

Giovedì prossimo tiferemo tutti per Marco.

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