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Attualità

“Ci state portando alla disperazione!”

La denuncia di una commerciante: “INPS, tasse e tassi… sulle tasse, vergognoso il terrorismo cartaceo e lo strozzinaggio con il quale l’Ente previdenziale agisce, mediante Equitalia”

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Ospitiamo l’intervento di Ornella, nostra assidua lettrice, e invitiamo quanti hanno vissuto o vivono esperienze analoghe a contattarci. La commerciante di Casarano, stremata dalle tasse come tanti altri suoi colleghi, si appella ai principi dello stato di necessità e della capacità contributiva proporzionale al proprio reddito (stabiliti rispettivamente dagli Art. 54 c.p. e 53 della Costituzione), per legittimare il suo sfogo e le sue intenzioni. E scrive all’INPS lamentando “terrorismo cartaceo e strozzinaggio”. Lo sfogo è di Ornella Maglie, ma presumiamo che possa essere lo stesso di tanti commercianti e imprenditori che vivono le sue stesse difficoltà. Invitiamo chiunque voglia aggiungere qualcosa o testimoniare la propria esperienza a contattarci: info@ilgallo.it,  facebook.com/redazione.il gallo, tel. 0833/545777.


Ornella Maglie

Ornella Maglie


All’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, del quale, da cittadina italiana e come commerciante, cambierei la dicitura, poiché la politica che ha adottato, sin dal governo Prodi, per riscuotere i tributi, è veramente qualcosa di indegno.

Il terrorismo cartaceo e lo strozzinaggio, con il quale agisce da quando avanza le sue pretese, mediante Equitalia, è vergognoso! Parlo di me, del mio caso, sicuramente analogo a quello di tanti altri, forse peggiore di alcuni e migliore di altri. È il mio quadro contributivo.  Sono Ornella Maglie, titolare di un negozio di vendita al dettaglio di bijoux a Casarano dal 5 giugno 2005. Vittima della crisi, come del resto tutti… La mia è un’attività che, pur tra alti e bassi, si è conquistata in questi anni il proprio spazio. Con grandi sacrifici sono rimasta in piedi, cercando di essere comunque innovativa, in un mercato volubile, difficile, dove soprattutto la Cina, con il suo mercato non sempre ligio alle regole ma di fatto legalizzato, ci ha messo all’angolo: a noi italiani, invece, impongono gli studi di settore… Ciononostante il mio impegno non è mai venuto meno. Proprio come tasse e… tassi sulle tasse! Mi chiedo e chiedo all’INPS, come fate ad imporre un tasso contributivo uguale per tutte le categorie? Perché non introducete un tasso proporzionale alle entrate come fanno in tanti Paesi d’Europa? Siamo o non siamo anche noi membro della Ue? Ancora vi chiedo: perché non date la possibilità di rateizzare i contributi una volta adeguati mensilmente, come si fa per un’assicurazione sulla vita? E ancora: perché se si rimane indietro sui contributi, che è un nostro diritto, non attuate un congelamento, invece di far lievitare l’importo con interessi assurdi? Sarcasticamente ancora chiedo: una volta estinto il debito, che debito non è, ce la date con gli interessi maturati la pensione? Perché devo sentirmi ladra di me stessa? Mica mi avete fatto un prestito! Solo in quel caso gli interessi sarebbero giustificati. Viviamo in un Paese dove la pressione fiscale fa vivere ai margini, dove ha più diritti e tutele un immigrato rispetto a tutti gli italiani della categoria cui appartengo. Il nostro è uno dei pochi settori che ancora produce e dà lavoro, eppure nessuno ci tutela o ci difende. In caso di malattia, gravidanza a rischio, chiusura forzata, in nessun caso, nessun ente ci sosterrebbe… Quale Istituto di previdenza?  

Con questo mio scritto mi rivolgo direttamente all’INPS: vi invito a riguardare il vostro agire nei confronti dei contribuenti tutti; ad indagare sulla valanga di finti invalidi che per una vita hanno vagabondato e poi grazie a conoscenze influenti, sono riusciti ad avere sussidi migliori di un pensionato che ha sacrificato una vita; ad amare i vostri contribuenti, stabilendo le condizioni adeguate per non farci apparire un dovere ciò che invece dovrebbe essere un diritto, al quale io sto rinunciando per una serie di priorità che sono quotidiane ed immediate (fornitori, bollette triplicate nel giro di due anni, affitto, consulente, tassi lievitatissimi sulle scoperture, ecc.). Siamo al limite della sopravvivenza: vi rendete conto dove ci state portando? Ad essere dei vegetali, individui che devono ricorrere a calmanti, sonniferi e ansiolitici e in alcuni casi, come accaduto, per quasi 200 imprenditori italiani negli ultimi tre anni, a disperazione e suicidio. Io non lo farò, la mia vita vale molto più di una vostra cartella! Non lo farò perché ho una figlia da crescere e perché sono figlia di un uomo così grande che per 54 giorni in sala rianimazione avrebbe voluto sconfiggere la sua cardiopatia, provando ad essere più forte della morte… Concludo chiedendovi di mettervi una mano sul cuore e sulla coscienza, nonostante la sicurezza dello stipendio sicuro ogni 27 del mese. Vi auguro di avere il mio stesso coraggio, quel coraggio che io stessa ho dovuto trovare per non perdere dignità, voglia di vivere, fiducia. Vi ringrazio, infine, per aver contribuito a rovinare l’Italia e l’intero sistema.    


Ornella Maglie


 


Attualità

Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

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di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

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Attualità

I carabinieri portano la magia del Natale in reparto

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…

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Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati. 

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.

Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini. 

Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.

I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.

Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.

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Aradeo

Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…

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Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione 

I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;

Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni; 

un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi; 

il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese. 

Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.

Inoltre è stato notificata un Dacur  per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche. 

Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.

Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.

L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.

La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa. 

Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.

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