Appuntamenti
Calimera accende i lampioni
Torna il tradizionale evento che dagli anni 60 colora le vie del centro e allieta l’arrivo dell’estate
A Calimera torna la Festa di San Luigi dei Lampioni e de lu Cuturùsciu.
Dal 18 al 21 giugno, le strade della piccola cittadina grika e le corti del centro storico saranno animate e illuminate dalla calda luce dei lampioni di San Luigi (manufatti artistici), mentre la piazza sarà teatro di un ricco parterre di eventi musicali.
Con la collaborazione dell’amministrazione comunale e di associazioni culturali e sportive del territorio (Ghetonìa, Kalimerìti, Asd La Mandra, Acea, 2HE – Io posso e La Lucifera), la celebrazione di questa festa della luce e del fuoco, simbolo di nuova vita e di rigenerazione, colorerà la prima aria estiva in paese avvolgendo l’aria di un’atmosfera. I lampioni sono costruiti secondo la tradizione degli anni Sessanta, anni in cui si sono svolte le prime edizioni di quella che era una festa rionale, con canne di legno, spago o fil di ferro e ricoperti di carta velina. Il tradizionale lumicino di fuoco al suo interno è stato sostituito, nel corso degli anni, dalle lampadine fino alle attuali luci a led. Il calendario della festa è ricco di appuntamenti. Tutti i giorni ci saranno mostre fotografiche e artistiche per le vie del paese con la riproduzione in loop di immagini storiche del paese.
Da segnalare il secondo Concorso Fotografico “La luce dei lampioni” organizzato dall’associazione culturale “Kalimerìti ambrò pedìa”. Sabato 18 la festa si apre con l’esibizione alle ore 22 degli Allabua, storico gruppo di musica popolare, nei giorni immediatamente successivi all’uscita del loro ultimo lavoro in studio, “Salenticidio”. Giornata ricca di appuntamenti quella di domenica 19. Alle 19 si terrà la “2a Staffetta dei Lampioni”, a cura dell’associazione sportiva ASD La Mandra, lungo il suggestivo percorso delle vie del paese con partenza e arrivo in piazza del Sole. Alle 21 giungerà in paese “La Lucifera”, una carovana di biciclette “lampionate” organizzata dall’associazione Contropedale, in collaborazione con altre associazioni, tra cui Pro Loco Calimera. In serata, alle 22 circa, il gruppo Folkalore si esibirà in concerto.
Lunedì 20 la piazza e il palco di Calimera vedranno protagonisti i ragazzi e i musicisti della Ragtime Bubu Band in concerto mentre, nella serata finale, martedì 21, oltre alla band itinerante Zagor Street Band, dall’interno della cassa armonica fluttueranno nell’aria le note di Cesare Dell’Anna e GirodiBanda, accompagnate dall’estro delle voci di Antonio Castrignanò, Enzo Petrachi, Irene Lungo e Cristoforo Micheli. “Oltre agli stand enogastronomici che accompagnano tradizionalmente le nostre feste popolari per la Festa dei Lampioni puntiamo sempre sulla qualità musicale dell’evento”, spiega il presidente della Pro Loco Vincenzo Garrapa, “poi grazie al lavoro e al costante impegno dei soci nella costruzione dei lampioni e negli stand gastronomici siamo riusciti ad ottenere un forte riscontro di pubblico nel corso degli anni fino ad imporci come l’evento di apertura dell’estate griko salentina”.
Appuntamenti
Casarano, appuntamenti da non mancare per Natale
Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo…
Anche quest’anno per Natale a Casarano ci sarà da divertirsi.
Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo la pista di pattinaggio che sarà installata presso il Parco Campana dal 18 dicembre fino al 6 gennaio.
E poi il Christmas Village, sito nell’ex Mercato coperto, dove il 18 e il 19 dicembre verrà allestito un villaggio pensato per i bambini: animazione, laboratori artistici, scultori di palloncini, trucca bimbi e tanti altri spettacoli.
Un’altra data da segnare sul calendario è quella di sabato 20 dicembre, dove in Piazza indipendenza, alle ore 19,30 , si esibirà il gruppo comico teatrale de i Malfattori.
Ultima, ma non meno importante, è la prima candelina che spegnerà la biblioteca Giambattista Lezzi, della città.
Domenica 21 dicembre, alle ore 16,00, si festeggerà il primo compleanno con la proiezione di un cartone natalizio per i piccini e poi Babbo Natale distribuirà un dono a tutti i presenti.
Appuntamenti
Martano, roba da chef: dove il Mare incontra la Memoria
Gli chef Giuseppe Amato e Antonio De Carlo insieme per una cena a 4 mani. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo
Mentre l’autunno accarezza la campagna salentina e il mare sembra respirare più lentamente, al ristorante Carem di Martano prende vita una serata fatta di luci soffuse, attese e racconti che profumano di antiche gestualità.
Domani sera, in questa atmosfera sospesa, due giovani chef che condividono la stessa radice – il Salento dei ricordi, delle stagioni che cambiano lentamente, delle cucine di famiglia – intrecceranno il loro pensiero gastronomico in una cena a 4 mani che promette emozione e stupore.
Giuseppe Amato, padrone di casa e cuore pulsante di Carem, accoglie Antonio De Carlo, raffinata voce culinaria di Zéphyr Restaurant di Lecce (lafiermontinacollection.com) per un dialogo che unisce la lucidità della tecnica a un sentire profondamente umano, fatto di memorie da proteggere e nuove vie da percorrere.
Entrambi figli di questa terra, cresciuti tra storie familiari e visioni contemporanee, hanno scelto di intrecciare le proprie sensibilità in un menu unico, dove i piatti dell’uno rispondono a quelli dell’altro come onde che si rincorrono. Così la serata si apre con la “Capasanta” Vegetale di De Carlo, un gioco di radici e marinature che introduce il viaggio, mentre Amato porta in tavola la sua Insalata di mare fatta di tuberi, ragù di seppia al nero, erbe mediterranee e alghe marine; poi Normandia, il suo omaggio alle correnti fredde del Nord, con ostrica glassata, beurre blanc alla ponzu, spinacio e uova di aringa.
Nei primi si intrecciano Onde Scure di Amato – fusillone Cavalieri con ragù di maiale e seppia, nero di seppia e canocchie – e i Sapori Antichi di De Carlo, il suo iconico tributo ai Triddhi che, da briciole di tradizione, diventano una pasta mantecata dal carattere contemporaneo.
Nei secondi, De Carlo continua il suo racconto con Punta Palacia, un roll di spigola accompagnato da un consommé profumato e critmo Terra d’Otranto, mentre il finale è firmato a quattro mani con un dessert chiamato Transumanza, un dolce che profuma insieme di pascolo e mare, come un’eco che unisce opposti e li rende armonia. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo.
Amato, con la sua cucina che esplora il mare in ogni sfumatura senza mai cadere nel prevedibile, porta in scena l’eleganza essenziale della sua formazione e la maturità raggiunta attraverso esperienze di altissimo livello; De Carlo, interprete poetico del Sud e custode dei suoi gesti più antichi, reimmagina la tradizione con delicatezza e rigore
In questa serata irripetibile, le loro storie si intrecciano in un viaggio che promette stupore: un racconto costruito a quattro mani, dove tecnica e istinto, radici e slanci, si fondono in equilibrio raro.
Una sola regola: lasciarsi condurre.
Prezzo 75 € bevande escluse.
Info: Ristorante Carem, 351 483 4352.
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- Chef Amato
- Chef De Carlo
Appuntamenti
Sono figlia del patriarcato, ma non troppo
Martina Pezzulla presenta il suo libro ad Ugento “Sono figlia del patriarcato, ma non troppo”. Appuntamento domani alle 17 presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I
Nel suo libro d’esordio, Martina Pezzulla affronta in maniera lucida e controcorrente il patriarcato nelle sue molteplici declinazioni, soffermandosi in particolare sui retaggi patriarcali praticati anche dalle donne, sia nei confronti di altre donne sia nei confronti degli uomini, e sulla rimozione culturale e sociale della violenza esercitata dalle donne sugli uomini, tema spesso escluso dal dibattito pubblico.
Il libro affronta inoltre la dimensione politica del patriarcato contemporaneo, il patriarcato islamico, l’ipersessualizzazione estrema del corpo femminile e le contraddizioni di una narrazione della libertà che, in alcuni contesti, finisce per riprodurre le stesse logiche di dominio che dichiara di voler superare.
Martina Pezzulla è nata in Germania e cresciuta ad Ugento.
A diciotto anni si è trasferita nel nord Italia per poi approdare a Roma, città dove vive.
Nel presentare il suo libro, l’autrice sceglie consapevolmente di tornare nella sua città a presentare il suo lavoro, per restituire alla comunità un momento di confronto su una tematica così stringente ed attuale come la violenza di genere.
L’evento organizzato dal Comune di Ugento con la collaborazione di Imago Cooperativa Sociale, si terrà domani, giovedì 18 dicembre, alle ore 17, presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I.
Dialogherà con l’autrice la nostra Sefora Cucci.
Un incontro per ascoltare, riflettere e confrontarsi sulla società contemporanea attraverso un’analisi lucida che invita all’esercizio del pensiero critico.
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