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Forme contemporanee dell’estremo nel Capo di Leuca

Convegno internazionale organizzato dall’Associazione Sherazade, con il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo di Unialento: un Viaggio nelle culture dei luoghi periferici, attraverso lo spazio e il tempo, tra Santa Maria di Leuca e Gagliano del Capo

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Dai villaggi dell’India alla street art delle periferie di Roma, dalle politiche culturali europee sulle migrazioni al consumo della musica rap. Sarà un lungo e magnifico viaggio nelle culture dei luoghi periferici, attraverso lo spazio e il tempo, quello proposto dal Convegno internazionale “Culture ultime. Forme contemporanee dell’estremo” che si svolgerà tra Santa Maria di Leuca e Gagliano del Capo mercoledì 19 e giovedì 20 aprile.


L’ultimo lembo di terra salentino diventerà per un giorno il centro del mondo culturale aprendo un dibattito quanto mai attuale e necessario, un’analisi sul presente e una proiezione sul futuro. Docenti, ricercatori e dottorandi di università italiane e straniere proporranno riflessioni su casi studio, in diversi ambiti disciplinari.


I CASI STUDIO


Tanto quanto quelle centrali e dominanti, le culture estreme – per marginalità geografica o liminari da un punto di vista socioeconomico, antropologico, semiologico o artistico – non smettono di proporsi, coinvolgere il contesto, richiamare l’attenzione. Ciò che è lontano e decentrato diventa un punto di vista ulteriore per interrogarsi sulla propria identità.


Per cui è interessante sapere come l’arte dei patachitra, rotoli di tela dipinti con illustrazioni a più riquadri raccontati poi con un canto, sia diventata un’espressione pittorica e musicale recuperata dalle donne di un villaggio del Bengala occidentale, una zona interna e rurale dell’India, rappresentando anche un processo di valorizzazione e di emancipazione delle donne stesse.


O in che modo la Terra d’Otranto, lontana dai grandi centri culturali italiani come Milano, Venezia, Bologna, Napoli, si può dire abbia vissuto il suo Umanesimo e il suo Rinascimento, con differenze, caratteri e protagonisti precipui, sui quali necessariamente la posizione periferica ha influito nella crescita e nella formazione.


Così come è importante approfondire che, in antitesi con l’autoreferenzialità dei sistemi dominanti, i luoghi estremi come la Groenlandia e le Dolomiti, possono superare i limiti dati dal linguaggio e dalle strutture assegnate in partenza attraverso le pratiche artistiche e abitative, ritrovando un modo nuovo di valorizzare e reinterpretare la creatività e l’uomo stesso.


Affascinante da scoprire è che una riqualificazione urbanistica può partire dal basso: è quanto è accaduto con la street art delle periferie di Roma, dove l’arte diventa legame tra il territorio e la sua comunità, mutando lo spazio di vita quotidiano dal punto di vista estetico tanto quanto da quello delle pratiche sociali, di auto-rappresentazione, amplificando con esse il senso di appartenenza.


Il convegno avrà luogo presso il santuario De Finibus Terrae a Santa Maria di Leuca e l’ultima stazione delle ferrovie Sud Est a Gagliano del Capo, punti ultimi del continente e al tempo stesso segni rappresentativi di un territorio che è luogo d’incontro tra le culture europee e mediterranee. Organizzato dall’Associazione Sherazade, insieme con il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, il convegno è l’evoluzione di un percorso più ampio, iniziato qualche anno fa, che mira alla valorizzazione innovativa del territorio.


L’idea del convegno”, racconta Matteo Greco, presidente dell’associazione Sherazade, “nasce dalla convinzione che i luoghi periferici, siano portatori di una ricchezza culturale distintiva e profonda. Ciò che sta al limite, sia in senso geografico, che sociale, o antropologico sfugge alla rigidità e alle fissazioni, all’aridità del guardare il mondo da un solo punto di vista. Il Salento è in tal senso da sempre luogo di scambi, confronti, scontri fra paradigmi culturali diversissimi fra loro, lo è stato e lo è tutt’ora.”


Al termine delle due giornate ci saranno momenti di incontro con le realtà del luogo: per mercoledì 19 aprile sono in programma le esplorazioni reali e immaginarie del territorio salentino, nel Parco narrativo di Fine Terra, a cura dell’associazione Sherazade e della compagnia teatrale A.li.bi; per il giorno seguente, è prevista la presentazione del progetto di indagine sulle terre estreme, a cura di Paolo Mele dell’Associazione RamDom, dal titolo “E dove il mare finisce. L’arte contemporanea come strumento di indagine di un territorio”.


Gli interventi


Questi sono solo alcuni degli interventi selezionati dalla Direzione Scientifica del convegno costituita da Fabio Pollice, Stefano Cristante e Matteo Greco dell’Università del Salento, il cui elenco completo è di seguito dettagliato.


L’arte come dispositivo di riconoscimento e riconnessione di luoghi ultimi. Riflessioni sociologiche, antropologiche, pedagogiche.


Stefano Cristante – Università del Salento : “Culture ultime. Forme contemporanee dell’estremo. Un’introduzione”


Urmila Chakraborty e Mariangela Giusti – Università Statale di Milano: “Una forma artistica e narrativa recuperata: la tradizione dei patachitra nell’India rurale interna”


Eugenio Imbriani – Università del Salento: “Ernesto de Martino: la fine del mondo e la paura dell’eterno ritorno”


Giulia Schiavone e Francesca Antonacci – Università degli Studi di Milano: “Le radici nel cielo. Dove la pedagogia incontra il funambolismo”

Criminalità ed emarginazione: uno sguardo socioeconomico ai margini del sistema


Guglielmo Forges Davanzati – Università del Salento: “L’attività criminale in regime di austerità: un’ipotesi istituzionalista”


Leonardo Andriola – Università del Salento: “Diseguaglianze e impoverimenti: linea diretta con la criminalità e l’emarginazione”


Sguardo a Sud Est: processi di rielaborazione identitaria nel territorio salentino


Mario Carparelli – Università del Salento: “Il Rinascimento filosofico di Terra d’Otranto: tra periferia e originalità”


Laura Lubelli – Università del Salento: “La riconquista di Gallius. Narrare i luoghi della resistenza critica: Sud-Est”


Il senso come esperienza di confine. Un approccio semiotico


Pierluigi Basso – Università di Lione: “Traversate, crisi, uomini-ponte: percorsi sulla precipitazione performativa del linguaggio di fronte alla dismisura dell’abitare”


Claudio Paolucci – Università di Bologna: “Divenire penultimo. Per una semiotica della complessità delle culture ultime”


Alberto Gangemi – Università di Bologna: “Culture ultime dentro culture ultime. Note dalla Calabria dei paesi”


Matteo Greco – Università del Salento: “Il paradiso degli operai. L’Ilva come luogo di emergenza di subculture estreme”


Marginalità e resistenze. La performance artistica sulle soglie culturali


Stefano del Medico, Alessandra Cianelli, Sarah Waring e Christopher Thomson – Università Roma Tre: “Viaggi e paesaggi intorno al rurale”


Ilaria Renna – Università La Sapienza: “Street art in Urbe. Arte urbana nella periferia romana”


Martina Tissino Di Giulio – Università Roma Tre: “Nuove forme di resistenza attraverso il Murales: il caso di una periferia romana”


Luca Benvenga – Università del Salento: “Introduzione alla sociologia del Rap”


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Ruffano: il Vescovo benedice la torre campanaria

La cerimonia domenica (18,30), presso la chiesa di Santa Chiara. sarà presieduta da Mons. Vito Angiuli e concelebrata dai vicari parrocchiali che negli anni sono transitati dalla parrocchia

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Evento importante per la comunità parrocchiale e per la città di Ruffano: la benedizione della torre campanaria di ultima costruzione e dei nuovi locali di ministero pastorale.

La cerimonia si terrà domenica 12 maggio, alle ore 18,30, presso la chiesa di Santa Chiara; presieduta da Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-S.M. di Leuca, sarà concelebrata da tutti i vicari parrocchiali che negli anni sono transitati dalla parrocchia.

Presenzieranno tutte le cariche istituzionali del territorio comunale ed i vari benefattori che hanno contribuito alla nascita del complesso parrocchiale.

CENNI STORICI

Il complesso parrocchiale dove si inserisce la chiesa di Santa Chiara è circondato da strade sui quattro lati.

Solo la facciata principale gode di una visibilità ad ampia distanza nella piazza: da qui l’esigenza di pensare ad una chiesa che offrisse una continuità della facciata. Si hanno pertanto diversi ingressi, di cui uno adeguato per i disabili.

Tutto ciò è stato possibile attraverso un impianto circolare, utilizzando figure geometriche quali il cerchio e il quadrato.

In elevato si possono distinguere due ordini di cui il primo si solleva alla stessa altezza degli edifici preesistenti che circondano il complesso, il secondo rappresentato in massima parte dalla copertura concava che fuoriesce dall’altezza degli altri edifici con forme riconoscibili di architettura sacra. Nel retro la calotta di copertura definisce esternamente il presbiterio.

La chiesa di Santa Chiara fu consacrata il 20 dicembre 2008 alla presenza di mons. Vito De Grisantis, vescovo della Diocesi di Ugento – S. M. di Leuca. È ubicata al Largo D’Annunzio, nel centro abitato di Ruffano.

Al suo interno si può ammirare le vetrate artistiche di Salvatore Carbone (1951-2012) ispirate al Cantico delle Creature. Nel 2016 sono state progettate e realizzate con tecniche miste le Via Crucis da parte Padre Marko Ivan Rupnik, coadiuvato dal Cento Aletti, mentre nel 2018, sempre dalle stesse maestranze, è stato realizzato il grande mosaico del presbiterio raffigurante il Pantocratore, la Vergine e San Giovanni, e ai lati la Natività e la Discesa di Cristo agli inferi.

La facciata principale è a forma convessa scandita da semicolonne con fastigio mistilineo.

L’ingresso principale, sormontato da un grande un rosone circolare, è costituto da un profondo portale a tutto sesto. A sinistra e a destra s’innestano i due ambienti cubiformi che costituiscono i due ingressi laterali.

La gradinata frontale circolare porta ad una piazzetta che ne costituisce il sagrato.

L’interno è ad unica navata, con pianta di forma circolare.

Lo spazio della chiesa è stato studiato per esprimere e favorire in tutto la comunione dell’assemblea, che è il soggetto celebrante.

Le forze visive si concentrano verso il presbiterio di forma concava e coperto da una grande sua calotta semisferica, riccamente addobbato da mosaici.

Di recente costruzione è la torre del campanile, ubicata nella parte laterale della struttura, con un’altezza di 26 mt. dal piano strada con al suo interno cinque campane, fornite dalla storica fonderia “Merolla” di Scafati (SA).

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Eccellenze Mediterranee

Pubblicati i nomi che il 15 giugno riceveranno l’alto riconoscimento “Virtù e conoscenza”. Un evento nato per promuovere la pace, il dialogo interculturale e interreligioso, le pari opportunità, i diritti umani e la tutela dell’ambiente

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La Giuria Tecnico-scientifica presieduta da Antonio Pasca (Presidente del TAR – Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia) e dal M° Corrado De Bernart (Direttore del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce) ha scelto tra le numerose candidature pervenute, tutte di alto profilo, le “Eccellenze Mediterranee” da premiare.

Ad esse il 15 giugno, in orario serale, a Porto Cesareo, su un palco posto in piazza Enrico Berlinguer – Scalo d’Alaggio, a ridosso del mare, in una scenografia naturale unica al mondo, sarà consegnata la riproduzione dal valore simbolico, liberamente ispirata alla statuetta rappresentante il dio Thot, divinità egizia della scienza e della sapienza, risalente al IV secolo a.C., rinvenuta nel mare di Porto Cesareo nel 1932 da pescatori della famiglia Colelli ed ora esposta nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto.

I VINCITORI E LE MOTIVAZIONI

Luigi RENIS (Scalo di Furno): Pluridecorato luogotenente dell’aeronautica militare, atleta e delegato CONI Lecce, per il suo straordinario impegno nello sport e nel sociale, per aver promosso l’attività sportiva come valore educativo legato alla salute e alla formazione della persona, come fattore di aggregazione e strumento d’inclusione”.

CUORE E MANI APERTE (Messapia): Organizzazione di Volontariato, emblema di bontà, fondata e presieduta da don Gianni MATTIA, per la sua missione di carità, di servizio al più povero, di assistenza agli ammalati ed ai loro parenti, con particolare attenzione verso i più piccoli”.

Gianna FRATTA (Japigia): “Talentuosa Pianista e brillante Direttrice d’orchestra, carismatica docente di Composizione al Conservatorio di Musica “Umberto Giordano” di Foggia, per l’amore che la tiene legata alle sue radici, per l’impegno a favore della parità di genere e della lotta al cancro, per la passione e l’energia con cui tiene le sue lezioni, per la tenacia, la costanza nello studio, il senso del sacrificio che la caratterizzano e le hanno aperto le porte dei più prestigiosi teatri al mondo”.

Gennaro DELLA VOLPE – RAIZ (Mare Nostrum): Cantautore e attore italiano, profondo conoscitore della cultura Mediterranea, voce inconfondibile degli Almamegretta, per aver rivoluzionato il sound della musica elettronica italiana e proiettato, con i suoi testi, riflessioni sulla solidarietà sociale, la pace, la migrazione, il dialogo tra religioni e culture diverse”.

Michael HADDAD (Mare Nostrum): “Libanese, figura di spicco nella lotta globale contro la crisi climaticae per i diritti delle persone con disabilità, ambasciatore di buon volontà del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, per l’inesauribile l’impegno atto a sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti del cambiamento climatico, sulla scomparsa della biodiversità e lo scioglimento dei ghiacciai dell’Artico”.

Benedetta PILATO (Ebe): “Nuotatrice, campionessa europea in carica e medaglia d’oro nei 100 rana ai campionati del mondo di Budapest, per l’amore che nutre verso la sua terra, per l’impegno a favore dell’ambiente e della salvaguardia delle risorse idriche, per la forza di volontà, lo spirito di sacrificio e la determinazione che le hanno permesso di diventare, da giovanissima, stella dello sport italiano, esempio, riferimento e ispirazione per le nuove generazioni”.

Quintino Alessandro PISANÒ (Premio alla Memoria): “Imprenditore audace e innovativo, filantropo generoso, per la sua sensibilità sociale e il legame indissolubile con il territorio d’origine, per aver inventato un dispositivo rivoluzionario che ha migliorato le condizioni di lavoro dei pescatori e favorito un impatto significativo sull’intera industria della pesca nel Mediterraneo”.

Franco SIMONE (Speciale Mare Nostrum): “Cantautore di inestimabile valore e garbo artistico, per l’amore che lo tiene unito alla famiglia e alle radici salentine, per l’impegno umanitario e il rispetto dei valori cristiani, per aver saputo esprimere, con la sua canzone, un originale ed energico atto di accusa alla droga, per il suo pregevole lavoro di ricerca, scrittura, composizione ed elaborazione musicale che lo ha reso celebre nel mondo intero per le emozioni che riesce a suscitare”.

Saida Jaser Mahmoud AFFOUNEH (Speciale Mare Nostrum): Preside della Facoltà di Scienze dell’Educazione e della Formazione degli Insegnanti, nonché Fondatrice e Direttrice dell’E-Learning Center (ELC) dell’Università Nazionale “An-Najah” di Nablus, Palestina; per il suo impegno incrollabile e l’eccezionale contributo a favore dell’educazione digitale e l’apprendimento online, divenendo, nel mondo, faro di ispirazione per un modello di istruzione aperta, accessibile, coinvolgente, innovativa e trasformativa”.

Faty BA (Speciale Mare Nostrum):Scrittrice, modella e attrice, dall’animo gentile ed estroverso, per il suo innato talento e la sua vivacità intellettuale, per aver scritto, a soli sette anni, un capolavoro editoriale e recitato, da protagonista accanto ad attori di fama mondiale, in “Global Harmony”, un film italo-americano a sostegno dei diritti8 fondamentali dei bambini”.

Fabio MASSA (Speciale Mare Nostrum): Appassionato attore, lungimirante regista e sceneggiatore, per aver saputo affrontare e raccontare con originalità nel suo film “Global Harmony”, di produzione italo-americana, i temi della violenza, dell’immigrazione, delle pari opportunità, dei diritti fondamentali dell’uomo e dei bambini, aprendo spazi di riflessione, imprimendo emozioni e destando dall’indifferenza”.

Pietro BETTANI (Speciale Mare Nostrum – Alla Memoria): “Uomo di grande spessore culturale, di immensa umanità, primo medico condotto in Porto Cesareo, per la sua encomiabile dedizione al lavoro ed elevata competenza che spaziava nei diversi campi della medicina”.

Luisa RUSSO (Speciale Mare Nostrum – Alla Memoria): “Ostetrica di grande cultura, saggezza, generosità e umanità, conosciuta in Porto Cesareo come “Levatrice”, per la sua spiccata dedizione al lavoro, per aver guidato, rassicurato, incoraggiato le donne di una intera comunità, prima, durante e dopo il travaglio, per aver fatto vivere la nascita di un bambino come un momento magico, emozionante e indimenticabile”.

Vogliamo promuovere pace, diritti umani e rispetto dell’ambiente

Cosimo Damiano Arnesano– ideatore ed organizzatore – riferisce: “Tale evento, giunto alla VIII edizione, organizzato da MediterraneaMente APS d’intesa con il Comune di Porto Cesareo, con la collaborazione di numerosi partner e con il sostegno di diverse aziende, premiando il genio, il talento, l’estro della gente mediterranea, vuole promuovere la pace, la tutela dell’ambiente e il rispetto dei diritti umani, valorizzare le diversità, sollecitare l’integrazione interculturale, facilitare il dialogo interreligioso e l’interscambio delle conoscenze, dare risonanza al territorio di riferimento con le sue risorse umane ed il suo incommensurabile patrimonio paesaggistico, artistico e culturale”. E aggiunge: “Per l’edizione 2024 sono stati programmati momenti musicali (Finale del SASINAE FESTIVAL – International Song Contest) e sportivi (Mediterraneamente AQUATHLON, in collaborazione con Agim Academy), mostre e convegni, presentazioni di libri, visite a musei, escursioni nel parco naturale e nell’area marina protetta di Porto Cesareo, oltre ad altre iniziative culturali collaterali e complementari al “Virtù e Conoscenza”, Alto Riconoscimento alle “Eccellenze” mediterranee che si sono distinte per genialità, estro, talento, moralità, impegno profuso per il bene comune”.

La Direzione Artistica sarà curata, come sempre, da Antonio (Aki) CHINDAMO, arrangiatore e produttore discografico, titolare di Auditoria Records (Como).

La Cerimonia di Gala sarà condotta da Clio EVANS (Attrice e Scrittrice), Manuela SPARAPANO (Conduttrice Telerama) e Francesco VITULANO (Conduttore radio-televisivo). Gli interventi musicali saranno curati dall’Ensemble Orchestrale “EUPHONIC” diretta dal violinista M° Joele MICELLI.

Durante la serata si esibiranno gli artisti finalisti del SASINAE FESTIVAL: Vocal Singergy (Soleto – LE), Joia B (Quarto – NA), Roberta INTRIERI (Rende – CS) e Vinicio SIMONETTI (Ascoli Piceno).

Ospiti speciali, i ballerini Aurelia PELUSO e Francesco ERROI, Campioni di Latin Show e Latin Style.

Il servizio sicurezza sarà gestito da Servizi Sicurezza Italia (società leader del settore) in collaborazione con la la Croce Rossa Italiana di Lecce e la Protezione Civile “Le Aquile del Mare”, con il coordinamento di Guglielmo SATURNINO e dell’Ing. Salvatore ALEMANNO. Il progetto grafico è curato dal corso di Promozione Pubblicitaria dell’Istituto di Istruzione Superiore “Vittorio Bachelet” di Copertino.

COMPOSIZIONE DELLA GIURIA

Presidente: Antonio PASCA

(Presidente del TAR – Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia – Lecce)

Vicepresidente: Corrado DE BERNART

Direttore del Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce

COMPONENTI DI GIURIA
Cosimo Damiano ARNESANO Ideatore ed Organizzatore del Festival “Virtù e Conoscenza”
don Antonio BOTTAZZO Parroco di P. Cesareo, Direttore Ufficio Pastorale Immigrazione Diocesi di Nardò-Gallipoli
Ada CHIRIZZI Segretaria Generale CISL Lecce
Flavio DE MARCO Direttore Responsabile de “Il Corriere Salentino”
Stefania DE METRIO Consulente artistico
Simonetta DE VINCENTIS Docente di Pianoforte all’Istituto Comprensivo di Squinzano
Clio EVANS Scrittrice e Attrice di Teatro
Lara FERRARI Docente presso l’Istituto Comprensivo “Peppino Impastato” di Veglie
Matteo IEVA Docente di Progettazione Architettonica e Urbana al Politecnico di Bari
Zanelia LANDOLFO Segretario Generale dei Comuni di Carmiano e Martignano
Cosimo LEUZZI Tenente Colonnello dell’Esercito Italiano
Marta LUPO Avvocato, Segretaria MediterraneaMente APS
Giuseppe MANCO Dirigente dell’Istituto di istruzione Secondaria Superiore “V. Bachelet” di Copertino
Maurizio MANNA Dirigente Legambiente Puglia
Nadia MARRA Scrittrice
Cosimo MARZANO Presidente Associazione Pro Loco di Porto Cesareo
Paride MAZZOTTA Consigliere Regionale della Puglia
Realino MAZZOTTA Direttore d’orchestra, Consigliere OLES – Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento
Gianmarco NEGRI Vicepresidente della Cooperativa Rinascita di Copertino
Antonio NUZZACI Imprenditore Turistico
Antonio PERRONE Capo di Gabinetto della Provincia di Lecce
Maurizia PIERRI Docente di Diritto Costituzionale Comparato italiano ed Europeo all’Università del Salento
Giuseppe PULITO Direttore del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale “V. Fazzi” di Lecce
Daniel SPEDICATO Studente di Ingegneria Informatica all’Università del Salento
Claudio STEFANAZZI Parlamentare della Repubblica Italiana
Silvia TARANTINO Sindaca di Porto Cesareo
Antonio TONDI Presidente FITRI Puglia – Federazione Italiana Triathlon
Alessandro ZUCCARO Musicista

L’VIII edizione del VIRTÙ E CONOSCENZA gode del Patrocinio di: Presidente della Regione Puglia, Consiglio Regionale della Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Porto Cesareo, Consigliera Nazionale di Parità – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, UNIMED – Unione delle Università del Mediterraneo, Università degli Studi di Bari, Università del Salento, Confindustria Puglia, CONI Puglia, SPORT E SALUTE Puglia.

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Morte e memoria nella Terra d’Otranto

Uno sguardo sull’archeologia funeraria altomedievale. giovedì 9 maggio, alle ore 17, presso il MUSA dell’Università del Salento (Museo storico-archeologico, via di Valesio, Lecce)

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Nell’ambito del ciclo di conferenze “La ricerca, che passione!”, giovedì 9 maggio, alle ore 17, presso il MUSA dell’Università del Salento (Museo storico-archeologico, via di Valesio, Lecce), Giuseppe Dicanio terrà una conferenza dal titolo: “Morte e memoria nella Terra d’Otranto altomedievale”.

Interverrà all’incontro, moderato dalla direttrice del MUSA Grazia Maria Signore, Brunella Bruno, docente di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università del Salento.

IL VIDEO PER UNISALENTO CON HELEN MIRREN

Giuseppe Dicanio ha conseguito la laurea triennale presso l’Università degli studi di Bari Aldo Moro discutendo una tesi in Agiografia. Nel 2019 ha ottenuto la laurea magistrale in Archeologia all’Università del Salento con una tesi in Archeologia e Topografia Medievale e nel 2022 si è diplomato alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici “Dinu Adamesteanu”, svolgendo un lavoro di tesi in Archeologia Medievale.

Nel 2019 e nel 2022 ha partecipato alle campagne di scavo organizzate dalla Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia in Turchia (MAIER) e dal Soknopaiou Nesos Project in Egitto.

Attualmente è impegnato con un progetto di dottorato dedicato all’archeologia funeraria in Terra d’Otranto durante l’altomedioevo.

Ingresso libero.

Info: 0832/294253; infomusa@unisalento.it

In questa foto Giuseppe Dicanio. In alto un’immagine delle tombe della chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve (Mt). Fin dall’XI secolo, hanno formato parte integrante della Terra d’Otranto i territori delle odierne province di Lecce, Taranto e Brindisi (con l’eccezione di Fasano e Cisternino) e il territorio di Matera fino al 1663, quando questa città fu dichiarata capoluogo di Basilicata con decreto di Filippo IV di Spagna

 

 

 

 

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