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Erasmus+: Bulgaria, Francia e Spagna al Liceo Capece di Maglie

La dirigente scolastica Gabriella Margiotta: «Previsto l’arrivo di 33 studenti stranieri che, insieme agli studenti del nostro Liceo, si avvicineranno tanto all’ arte della fotografia grazie alla Mostra fotografica +Arte +Inclusión, al Concorso fotografico, completamente realizzato dagli alunni, e alla Gincana fotografica che li porterà a scoprire i particolari del barocco leccese»

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Da mercoledì 23 a lunedì 28 marzo il Liceo Capece di Maglie ospiterà una delegazione di studenti stranieri provenienti dalla Bulgaria, dalla Francia e dalla Spagna nell’ambito del Progetto ERASMUS+ ka2 “Arte+Inclusiòn”.


La dirigente scolastica del “Capece”, Gabriella Margiotta


«Si tratta dell’evento conclusivo del Progetto Erasmus+ KA2 +Arte +Inclusión» sostiene la dirigente Gabriella Margiotta, «che ha impegnato gli studenti in diverse attività con i coetanei di altri paesi europei collegate con la difesa dei diritti fondamentali e la conoscenza del patrimonio artistico ( ad esempio, interviste a famiglie d’immigrati, dibattiti sulla sicurezza su internet, canzoni contro il razzismo e contro la guerra, fumetti d’inclusione, riproduzione di dipinti celebri, concorso di microracconti, striscioni a favore dell’uguaglianza, incontri con esperti Europei, riproduzione artistica di articoli della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE, ecc.) e si è strutturato in 4 incontri internazionali con tematica diversa».


Nell’iniziativa sono stati coinvolti 32 alunni dell’Indirizzo Internazionale del Liceo che hanno partecipato alle seguenti mobilità:


Madrid (Spagna, foto in galleria sotto), dal 29 settembre al 04 ottobre 2021: La musica unisce razze e culture diverse, dove hanno potuto visitare il Museo del Prado e l’Alcázar di Segovia.


Parigi (Francia, foto grande in alto), dal 24 al 29 novembre 2021: Cittadinanza e patrimonio europeo, dove hanno visitato il quartiere di Montmartre e l’atelier di artisti come Gustave Moreau e Jean Jacques-Henner.


Sofia (Bulgaria, foto in galleria sotto), dal 2 al 7 febbraio 2022: La scrittura per la libertà di pensiero e di parola, dove hanno potuto visitare il Museo d’Arte Socialista o il Museo d’Arte di Sofia.


E infine Maglie: Immagini per l’uguaglianza.


Si terrà l’incontro conclusivo dal 23 al 28 marzo con la presenza dei partecipanti di tutti e quattro i Paesi europei.


«La mobilità internazionale a Maglie», aggiunge al dirigente scolastica, «prevede l’arrivo di 33 studenti stranieri che, insieme agli studenti del nostro Liceo, si avvicineranno tanto all’ arte della fotografia grazie alla Mostra fotografica +Arte +Inclusión, al Concorso fotografico, completamente realizzato dagli alunni, e alla Gincana fotografica che li porterà a scoprire i particolari del barocco leccese». Ci sarà anche un momento di riflessione sui diritti fondamentali durante l’incontro previsto con il Senatore Giorgio De Giuseppe che ricorderà l’illustre cittadino magliese Aldo Moro.


Spiccato interesse e massima partecipazione gli studenti hanno, inoltre, manifestato nella realizzazione di un recital poetico contro la Guerra che si terrà presso Villa Tamborino. Spazio anche alle nostre tradizioni salentine, grazie al laboratorio di Pizzica che terrà Sara Colonna.


«Mi piace anche sottolineare», conclude la prof.ssa Gabriella Margiotta, «che il Liceo Capece è ente accreditato Erasmus + per le annualità dal 2022 al 2027. L’accreditamento consentirà di svolgere mobilità in Spagna Francia e Irlanda riservate agli studenti in ambito scolastico e mobilità staff. In corso di svolgimento è il progetto Erasmus plus vet DIMAMS che ha come obiettivo lo sviluppo della professionalità dello specialista in marketing digitale per i musei e che prevede un tirocinio in azienda di 28 giorni in 6 Paesi Europei e 2 borse riservate agli studenti neodiplomati per mobilità di 92 giorni».






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Storie di Vita e Museografia con Liquilab a Tricase

Aperta la call per la Residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”. La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale

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Vi siete mai chiesto come si possano raccontare le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

Se la risposta è sì, questa è l’occasione che fa per voi. Liquilab – ONG UNESCO, con sede a Tricase, apre ufficialmente le iscrizioni alla residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”, che si terrà dal 23 al 27 luglio, con una giornata introduttiva in programma martedì 22 luglio.

La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale.

La residenza si inserisce nella decima edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari “Oltre il Mediterraneo tra storie di vita, comunità patrimoniali, archivi e musei narrativi”, promossa da Liquilab in collaborazione, con partner nazionali e internazionali, tra cui ICPI – Ministero della Cultura, Regione Puglia, Università del Salento, Accademia di Belle Arti di Lecce, ICOM Puglia, SIMBDEA, SIAC e altri.

Curata dal prof. Vincenzo Padiglione (nella foto in alto), tra i principali studiosi italiani di antropologia museale, la residenza propone un’esperienza teorico-pratica di alto profilo, fondata su un interrogativo attualissimo: come possono essere raccontate le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

I partecipanti lavoreranno con materiali dell’Archivio Liquilab, intrecciandoli con i propri vissuti per realizzare una proposta di installazione etnografica che sarà presentata pubblicamente domenica 27 luglio.

La giornata conclusiva ospiterà inoltre il workshop “Approcci partecipativi e musei narrativi”, con la partecipazione di: Luigi De Luca, coordinatore Poli Biblio-museali Regione Puglia; Elisa Monsellato, coordinatrice ICOM Puglia; Vincenzo Padiglione, responsabile scientifico della Residenza; Eugenio Imbriani e Ornella Ricchiuto, della direzione scientifica della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari.

L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di formazione e sperimentazione per chi opera – o desidera operare – nel campo della valorizzazione culturale attraverso approcci partecipativi e transdisciplinari.

Sede della residenza: Liquilab, in piazza dell’Abate 1, a Tricase

Info e iscrizioni: infoliquilab@gmail.com | +39 348 3467609

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Gusto e identità: in riva al mare di Racale il primo Birra Suda Fest

Dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma”

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C’è un angolo di costa dove le giornate non si contano ma si vivono. Tra il verde selvatico del Giardino Costiero “Gabriele Toma” e il sale che si posa leggero sulle sere di luglio, prende vita la prima edizione del Birra Suda Fest: la prima festa della birra e dell’incontro, un festival che unisce gusto e identità alle vibes d’estate.

È così che si apre la prima edizione del Birra Suda Fest, in programma dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma” di Torre Suda, marina di Racale. Una quattro giorni – organizzata dall’associazione M8 Event con main sponsor Milano8 e sostenuta da diverse attività del territorio – dedicata all’arte brassicola, al cibo di strada d’autore e alla musica dal vivo. Insomma, il tutto pensato più a un luogo da vivere che da visitare.

Oltre 30 varietà di birre artigianali ed europee saranno in degustazione lungo un percorso che spazia dai piccoli birrifici indipendenti alle realtà internazionali e ogni bicchiere racconterà un sapore, una geografia, una storia. Ad accompagnare le spine, una proposta gastronomica selezionata: piatti della tradizione salentina reinterpretati, cucina di strada di qualità e accostamenti pensati per valorizzare il gusto senza banalizzarlo.

Non solo degustazione, ma un’esperienza aperta a tutte le età: spazi ombreggiati, animazione per bambini, pause lente tra la macchia mediterranea e sentieri costieri per un festival che è prima di tutto un invito alla convivialità. E poi, la musica. Quattro serate con ospiti di spicco e generi diversi in grado di accompagnare ogni tramonto con un sound diverso:

Giovedì 3 luglio si comincia con l’ironia travolgente de Lo Zoo di 105, in una performance fuori dagli schemi. Venerdì 4 luglio i riflettori si accendono sul ritmo e l’energia mediterranea degli Après La Classe. Sabato 5 luglio spazio al funk, al groove e alla contaminazione musicale con i Kawabonga.
Infine, domenica 6 luglio, chiusura affidata alla teatralità rock de Gli Avvocati Divorzisti.

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Arti visive e ricerca sonora: nuova stagione culturale con Centro del Contemporaneo

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Dal 4 luglio 2025 KORA – Centro del Contemporaneo a Castrignano de’ Greci inaugura una nuova, intensa stagione culturale che intreccia arti visive e ricerca sonora. Tre gli appuntamenti che aprono simbolicamente l’estate salentina di RAMDOM: la mostra
collettiva “Selvatica” a cura di IUNO (Cecilia Canziani, Ilaria Gianni, Giulia Gaibisso), il
live “Coralli” della musicista Silvia Tarozzi nell’ambito della rassegna “Ogni Altro Suono”
con la direzione artistica di Donato Epiro, e l’inaugurazione di “Natura morta”, nuovo
corpus di opere realizzate in residenza da Yirong Wu per il progetto Ogni casa è un
villaggio.
Una tripla apertura che conferma la vocazione di KORA come laboratorio permanente per l’arte contemporanea e lo sperimentalismo musicale, all’interno del più ampio progetto Il Borgo del Contemporaneo, sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU (PNRR, M2C1, “Attrattività dei Borghi”).

RAMDOM PRESENTA “SELVATICA” — UNA MOSTRA COLLETTIVA CHE
GUARDA ALL’ALTERITÀ E ALL’ANCESTRALE
Apre il 4 luglio alle ore 19:00 la mostra “Selvatica”, una potente riflessione visiva
sull’alleanza tra il femminile e il selvatico. La collettiva, curata dal progetto curatoriale
IUNO, esplora il concetto di selvatico come margine, radice, caos originario e forza resistente, in grado di accogliere l’irrazionale e rimettere in discussione i codici dominanti della cultura occidentale.

Un’indagine che si muove tra mito, iconografia, storia e istanze contemporanee, restituendo attraverso lo sguardo di artiste internazionali il volto plurale del mostruoso, del diverso, dell’inaddomesticabile.

In mostra: Chiara Camoni, Cleo Fariselli, Gaia Fugazza, Helena Hladilová, Lucia Leuci,
Grossi Maglioni, Cynthia Montier, Caterina Morigi, Marta Roberti, Francis
Upritchard, Alice Visentin.

4 luglio 2025 – 18 gennaio 2026
Orari di apertura: giovedì e venerdì 17–21 / sabato e domenica 19–23

OGNI ALTRO SUONO: IL RITORNO DELLA RASSEGNA SONORA CON SILVIA
TAROZZI E IL LIVE “CORALLI”
Alle 20:30 dello stesso giorno, prende il via il nuovo ciclo di Ogni Altro Suono, la rassegna di performance musicali curata da Donato Epiro e prodotta da Ramdom con il sostegno del Ministero della Cultura – FNSV. Nata per esplorare le potenzialità del suono contemporaneo e il suo dialogo con lo spazio architettonico, la rassegna apre il cartellone 2025 con un concerto di grande intensità: Silvia Tarozzi presenta “Coralli”, performance per violino, voce ed elettronica pensata appositamente per gli spazi di KORA.
Tra le figure più rilevanti della scena musicale sperimentale europea, Tarozzi fonde gesto
strumentale, improvvisazione radicale e memoria poetica, evocando paesaggi sonori marini, forme ancestrali e voci sepolte. Il risultato è un’esperienza d’ascolto profonda, stratificata, che dialoga con l’invisibile.
La rassegna proseguirà fino a dicembre, con ospiti rivelati progressivamente secondo una logica curatoriale che privilegia la scoperta e la qualità dell’ascolto.

“NATURA MORTA” DI YIRONG WU: ESTETICA, IDENTITÀ E PAESAGGIO
MEDITERRANEO

Completa il trittico dell’inaugurazione estiva l’apertura di “Natura morta”, nuovo nucleo di opere realizzate da Yirong Wu nell’ambito del progetto Ogni casa è un villaggio, dedicato a giovani artistə in residenza. La mostra – tra fotografia e installazione – si concentra sulla relazione ambigua tra corpo e paesaggio, forma e rappresentazione, estetica e norma.
Le palme, svuotate della loro funzione simbolica e ridotte a ornamento urbano, diventano il punto di partenza per riflettere su una visione addomesticata della natura. Attraverso la fotografia infrarossa e l’uso di materiali fragili e industriali, Wu crea uno spazio visivo sospeso, tra classicismo e alienazione.
Una riflessione potente sul modo in cui guardiamo, e su ciò che scegliamo di vedere.
Ingresso libero

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