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FAI da… set: le location salentine

Presentata questa mattina nella sala del Cinelab “Giuseppe Certolucci” del Vineporto di Lecce, la giornata FAI di primavera. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Apulia Film Commission in collaborazione con la delegazione leccese del Fai

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È stata presentata questa mattina nella sala del CineLab “Giuseppe Bertolucci” del Cineporto di Lecce, la Giornate FAI di Primavera “FAI…da Set”. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Apulia Film Commission in collaborazione con la Delegazione FAI di Lecce.


All’incontro sono intervenuti: Loredana Capone, assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, Adriana Greco Bozzi Colonna, capo delegazione FAI di Lecce, Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, Giuseppe Spedicati, direttore del Conservatorio di Lecce, Eugenia Congedo, docente del Conservatorio di Lecce, Ettore Tollemeto, assessore alla Cultura del comune di Nardò, Marcello Amante, sindaco di Galatina, Cristina Dettù, assessore alla cultura Comune di Galatina, e Chiara Coppola, componente del Consiglio di Amministrazione Apulia Film Commission.


Lecce: il set di “Allacciate le cinture” di Ferzan Özpetek


La Puglia del cinema che abbraccia i nostri luoghi e il nostro immenso patrimonio culturale, diventa oggetto di attenzione di produttori che, attraverso i loro film, ci portano in tutto il mondo”, ha commentato l’assessore Loredana Capone.  “È la base dell’accordo con il FAI per le Giornate di Primavera, in cui il patrimonio culturale della città di Lecce si apre ai visitatori. È un ottimo strumento per far entrare gli spettatori nei luoghi che hanno caratterizzato molte opere cinematografiche girate in Puglia, in particolare a Lecce e la sua provincia”.


Nell’ambito delle iniziative programmate per la XXVI edizione delle Giornata del FAI di Primavera, quindi, la Fondazione Apulia Film Commission, in collaborazione con la Delegazione FAI di Lecce ha organizzato, per sabato 24 e domenica 25,  la due giorni “FAI da Set”, un momento di connessione tra il Cineporto e il tessuto urbano di Lecce e provincia, il cui comune denominatore sarà l’immenso patrimonio culturale visto attraverso gli “occhi del cinema”.


Sarà, quindi, un momento in cui lo spettatore-turista potrà accostare al proprio sguardo il patrimonio storico salentino riflesso nella settima arte. Nelle giornate di sabato 24 e domenica 25, infatti, sarà possibile visitare le location cinematografiche impresse nei film, che verranno proiettati nel CineLab “Giuseppe Bertolucci” del Cineporto di Lecce, da lunedì 19 a venerdì 23 marzo.


All’interno del programma di proiezioni verrà richiamata l’attenzione non solo su le ultime produzioni cinematografiche girate in Puglia, ma anche e, soprattutto, su figure cardine di antropologia cinematografica pugliese quali Adriano Barbano (“Il Tramontana”) e Rina Durante (“Viaggio a Galatina”). A introdurre le proiezioni, saranno i personaggi legati ai film come attori e ballerini, ma anche location manager, esperti di cinema e giornalisti.

Lecce: il set di “Mine vaganti” di Ferzan Özpetek


Apulia Film Commission, inoltre, allestirà la mostra “Scatti di Cinema” curata da Daniele Trevisi. Si tratta di una lunga sequenza di suggestive foto di scena di alcuni momenti delle produzioni cinematografiche girate in Salento, che faranno da cornice ai luoghi aperti durante il weekend. La mostra verrà allestita a Nardò (Castello Acquaviva-Personè, attuale Palazzo di Città, e Chiesa di Santa Teresa), Lecce (Palazzo Tamborino Cezzi e Palazzo Marulli Famularo) e Monteroni di Lecce (Villa Romano).


A inaugurare il ciclo di proiezioni, lunedì 19 al CineLab, saranno i film “Walking on Sunshine” di Max Giwa e Dania Pasquini (alle 18,30) e “Sei mai stata sulla luna?” di Paolo Genovese (alle 20,30). Si prosegue (martedì 20) con “Viaggio a Galatina” di Luigi A. Santoro (alle 19) e “Il Tramontana” di Adriano Barbano (alle 20,30); “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek (mercoledì 21 alle 20,30); “Latin Lover” di Cristina Comencini (giovedì 22 alle 20,30); “Una donna per amica” di Giovanni Veronesi (venerdì 23 alle 20,30).


Nelle due giornate del FAI di Primavera, sabato 24 e domenica 25, sarà possibile visitare le location utilizzate per la realizzazione di alcuni film. L’itinerario Cineturistico, infatti, prevede visite nel Centro Storico di Nardò, (Castello Acquaviva-Personè, attuale Palazzo di Città e Chiesa di Santa Teresa), Galatina (Cappella di San Paolo); Lecce (Abbazia di Santa Maria di Cerrate, Palazzo Tamborino Cezzi, Palazzo Carafa e Palazzo Marulli Famularo; Monteroni di Lecce (Villa Romano).


“Fai…da Set” è prodotto da Apulia Film Commission e finanziato da Regione Puglia e Unione Europea attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 e del P.O.R. Puglia 2014-2020 – Asse VI Obiettivo Tematico 6.7, nell’ambito dell’intervento “Viva Cinema – Promuovere il Cinema e Valorizzare i Cineporti di Puglia”.


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Archivi della Memoria orale: tra tracce e narrazioni

Nel pomeriggio al Centro di Documentazione delle Musiche Popolari di Palazzo Marchesale a Melpignano, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio

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Un viaggio nel cuore pulsante della memoria del Mezzogiorno, tra storie, voci e visioni che continuano a trasformare il presente.

Questo pomeriggio, alle ore 17,30, il Palazzo Marchesale di Melpignano, che ospita il Centro di Documentazione delle Musiche Popolari, apre le sue porte a “Archivi della Memoria orale: tracce e narrazioni”, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio.

Un’occasione unica per esplorare il prezioso Fondo Luigi Chiriatti e confrontarsi sulle sfide – umane, culturali e tecnologiche – che accompagnano la gestione degli archivi orali.

Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato interverranno voci autorevoli del panorama archivistico e culturale nazionale.

Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, offrirà una riflessione sul ruolo dell’archivistica pubblica nella tutela della memoria collettiva. Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima, il più importante festival italiano dedicato agli archivi, porterà l’esperienza del racconto culturale attraverso nuovi linguaggi.

Giovanni Chiriatti, editore e anima di Kurumuny Edizioni, racconterà la visione che ha guidato la costruzione del Fondo Chiriatti.

Massimiliano Morabito, etnomusicologo e musicista, condividerà esperienze sul campo e prospettive di ricerca dopo aver dedicato un volume alla figura di Alan Lomax.

Chiara Marola, giornalista, musicista e direttrice del festival Scalero, offrirà uno sguardo interdisciplinare sul rapporto tra voce, territorio e contemporaneità.

A moderare, la giornalista Giorgia Salicandro, da anni impegnata nella divulgazione culturale nel Salento.

Il convegno rappresenta il secondo appuntamento del programma di attività nato attorno al Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre: un progetto visionario con cui Melpignano dà voce ai patrimoni materiali e immateriali del territorio. Grazie ai fondi PNRR (M1C3 – Investimento 2.1, Attrattività dei Borghi – Linea B), l’Amministrazione ha potuto acquisire e rendere pubblico l’immenso Archivio di Luigi Chiriatti, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca e oggi consultabile sul portale centrodocumentazionemelpignano.it.

Più di 4 terabyte di registrazioni, fotografie, interviste e documenti etnografici, organizzati in otto grandi aree tematiche grazie al lavoro specialistico di Emanuela Candido (Imago Cooperativa Sociale di Lecce) e catalogati sulla piattaforma Archiui.

Ma il Centro è molto più di un archivio: è un luogo che si attraversa, uno spazio che vibra. Due installazioni immersive, nate da un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e firmate dall’artista internazionale Massimiliano Siccardi e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, trasformano documenti e luoghi storici in esperienze emozionanti.

Una è dedicata all’Archivio Chiriatti; l’altra, site-specific, restituisce voce alle scritte dei detenuti delle antiche prigioni di Melpignano, trasformando un luogo di dolore in un potente esercizio di memoria condivisa. Il Centro diventa così una soglia: un ponte tra passato e futuro, un laboratorio in cui comunità, culture e narrazioni continuano a rigenerarsi.

Come ricorda la sindaca Avantaggiato: «Un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro». Melpignano dà a studiosi, appassionati e viaggiatori curiosi l’opportunità di ascoltare la voce dei suoi archivi.

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Fam(m)i d’Amore

Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce

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Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.

Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.

Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.

Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.

Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.

Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.

Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.

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Racale accende l’Albero della Sicurezza

Dall’inizio del 2025, ogni 6 ore muore un lavoratore. Sabato 13 dicembre l’inaugurazione dell’installazione artistica con caschi da cantiere per sensibilizzare bambini, ragazzi e adulti sulla tematica degli infortuni sul lavoro

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Un messaggio di speranza e un monito potente contro la piaga degli infortuni e delle morti sul lavoro.

Sabato 13 dicembre, in piazza San Sebastiano, a Racale,  l’inaugurazione dell’Albero della Sicurezza, un’installazione artistica unica nel suo genere per fare memoria delle vittime del lavoro e per mantenere i riflettori puntati sull’orrendo dramma.

Lo dimostrano i dati: dall’inizio del 2025, ogni 6 ore (e qualche minuto) muore un lavoratore.

Da gennaio a settembre le morti sul lavoro in Italia sono state 784, con 575 in occasione di lavoro e 209 in itinere.

L’opera è stata ideata e realizzata dal Maestro Francesco Sbolzani, il quale ha utilizzato decine di caschi da cantiere per comporre un albero che, pur celebrando le festività, alza il velo su un tema di stretta attualità e di cruciale importanza sociale: la sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’evento, patrocinato dal Comune di Racale è promosso e organizzato congiuntamente dalle Associazioni di Azione Cattolica delle Parrocchie di Racale e dal MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) della Diocesi di Nardò-Gallipoli, in una significativa sinergia con l’associazione ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) di Lecce.

L’installazione artistica intende stimolare una riflessione profonda sul valore della vita e sul diritto inalienabile di ogni lavoratore a svolgere le proprie mansioni in un ambiente sicuro e protetto.

L’inaugurazione si terrà, dunque, in piazza San Sebastiano, presso gli spazi esterni della Parrocchia di S. Giorgio Martire, a partire dalle ore 19,30, e sarà preceduta da un breve momento di confronto e di riflessione sul tema della sicurezza.

Interverranno Rino Stefani, esperto di medicina del Lavoro e Alberto Stefani, specializzato in Sicurezza sul Lavoro, condividendo alcune esperienze e prospettive.

Inoltre, in preparazione all’evento e per approfondire la discussione, è stato diffuso online un breve questionario anonimo i cui risultati saranno spunto di analisi durante la serata.

L’invito a partecipare da parte degli organizzatori è particolarmente rivolto ai lavoratori, alle aziende e alle istituzioni del territorio

 

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