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Musica per l’emergenza in Ucraina

Concerto benefico al Museo Castromediano di Lecce. l’ingresso sarà su contributo volontario e l’intero incasso verrà devoluto a Croce Rossa Italiana – Comitato di Lecce e destinato all’emergenza in Ucraina

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Il Museo Castromediano di Lecce ospiterà “Musica per l’emergenza in Ucraina”, una serata di musica a sostegno del popolo ucraino, vittima in questi giorni dell’invasione russa.


L’iniziativa, in programma per Domenica 24 aprile, è patrocinata dal Comune di Lecce e promossa da Arci Lecce Solidarietà e da Croce Rossa Italiana – Comitato di Lecce con il Comitato Territoriale Arci Lecce, il Polo Biblio Museale di Lecce ed il Fondo Verri, ed è nata da un’idea della musicista Giorgia Santoro, che ne cura la direzione artistica.


Si tratta di un evento musicale di natura benefica che vedrà esibirsi artisti ucraini di caratura internazionale.


La serata si aprirà con un collegamento con gli artisti Anton Kushnir e Maria Pukhlianko che si esibiranno in diretta video dall’Ucraina.


Anton Kushnir, Art Director del Festival Internazionale del Flauto e del Concorso “Kyiv Flute Days”, è docente di flauto dell’Accademia nazionale di musica ucraina “Tchaikovsky”.


Maria Pukhlianko è una pianista, Honor artist d’Ucraina, vincitrice di concorsi pianistici internazionali, dottoressa in filosofia, professoressa dell’Accademia Musicale Estiva e professoressa associata dell’Accademia nazionale di musica ucraina “Tchaikovsky”.


Insieme, compongono dal 2004 l’Ensemble di solisti “Solo Plus”, una mini orchestra mobile, luminosa, moderna, che ha creato un’Assemblea dei Migliori Giovani Musicisti ucraini, da diverse aree di competenza.


Dal vivo, poi, seguirà l’esibizione del Bortkiewicz Duo, con coreografie a cura di Simona Caputo e Artem Zhusov.


Il Bortkiewicz Duo è stato fondato nel 2016 dal violinista Temur Yakubov e dal pianista Yevhen Levkulych. Il nome riprende quello di un famoso compositore ucraino, Sergei Bortkiewicz, vissuto a cavallo tra il diciannovesimo ed il ventesimo secolo, la cui musica da camera divenne la caratteristica speciale del repertorio dell’Ensemble.


L’esperienza del Bortkiewicz Duo conta importanti concerti tenutisi in questi ultimi anni, come quello nel Palazzo Rozumovsky a Baturyn (capitale storica dell’Ucraina) o quelli su palchi da camera, dalla Sala da camera dell’Accademia di Musica Nazionale “Pëtr Čajkovskij” dell’Ucraina al Museo commemorativo “Maria Zankovetska” di Kiev.


Dopo aver portato la sua musica oltre i confini nazionali, lo scorso dicembre il duo ha vinto il primo premio assoluto al Concorso Internazionale Musicale Mediterraneo 2021. E dall’inizio della guerra in Ucraina è impegnato in una serie di concerti di beneficenza per sostenere gli ucraini colpiti dall’aggressione russa.


Nella serata al Museo Castromediano, le note Bortkiewicz Duo del saranno accompagnate dalle coreografie dei direttori artistici della Royal Art Ballet School di Taviano: la salentina Simona Caputo e suo marito, di nazionalità ucraina, Artem Zhusov, rispettivamente già solista ed Etoile del Teatro Nazionale Croato.


Con la musica, quale forma di arte e condivisione, Lecce sarà ideologicamente vicina all’Ucraina ed al suo popolo, costretto ad una sanguinosa ed improvvisa diaspora il cui epilogo sembra ancora lungo da venire.


La presenza alla serata sarà un modo per contribuire anche concretamente alla causa: l’ingresso sarà su contributo volontario e l’intero incasso verrà devoluto a Croce Rossa Italiana – Comitato di Lecce e destinato all’emergenza in Ucraina.


L’iniziativa si terrà nel rispetto della normativa anti Covid vigente. Ingresso dalle 19,30 ed inizio evento alle ore 20 di domenica 24 aprile, presso il Museo Castromediano di Lecce. Prenotazione obbligatoria al numero 339 20 63 444.






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Storie di Vita e Museografia con Liquilab a Tricase

Aperta la call per la Residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”. La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale

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Vi siete mai chiesto come si possano raccontare le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

Se la risposta è sì, questa è l’occasione che fa per voi. Liquilab – ONG UNESCO, con sede a Tricase, apre ufficialmente le iscrizioni alla residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”, che si terrà dal 23 al 27 luglio, con una giornata introduttiva in programma martedì 22 luglio.

La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale.

La residenza si inserisce nella decima edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari “Oltre il Mediterraneo tra storie di vita, comunità patrimoniali, archivi e musei narrativi”, promossa da Liquilab in collaborazione, con partner nazionali e internazionali, tra cui ICPI – Ministero della Cultura, Regione Puglia, Università del Salento, Accademia di Belle Arti di Lecce, ICOM Puglia, SIMBDEA, SIAC e altri.

Curata dal prof. Vincenzo Padiglione (nella foto in alto), tra i principali studiosi italiani di antropologia museale, la residenza propone un’esperienza teorico-pratica di alto profilo, fondata su un interrogativo attualissimo: come possono essere raccontate le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

I partecipanti lavoreranno con materiali dell’Archivio Liquilab, intrecciandoli con i propri vissuti per realizzare una proposta di installazione etnografica che sarà presentata pubblicamente domenica 27 luglio.

La giornata conclusiva ospiterà inoltre il workshop “Approcci partecipativi e musei narrativi”, con la partecipazione di: Luigi De Luca, coordinatore Poli Biblio-museali Regione Puglia; Elisa Monsellato, coordinatrice ICOM Puglia; Vincenzo Padiglione, responsabile scientifico della Residenza; Eugenio Imbriani e Ornella Ricchiuto, della direzione scientifica della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari.

L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di formazione e sperimentazione per chi opera – o desidera operare – nel campo della valorizzazione culturale attraverso approcci partecipativi e transdisciplinari.

Sede della residenza: Liquilab, in piazza dell’Abate 1, a Tricase

Info e iscrizioni: infoliquilab@gmail.com | +39 348 3467609

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Gusto e identità: in riva al mare di Racale il primo Birra Suda Fest

Dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma”

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C’è un angolo di costa dove le giornate non si contano ma si vivono. Tra il verde selvatico del Giardino Costiero “Gabriele Toma” e il sale che si posa leggero sulle sere di luglio, prende vita la prima edizione del Birra Suda Fest: la prima festa della birra e dell’incontro, un festival che unisce gusto e identità alle vibes d’estate.

È così che si apre la prima edizione del Birra Suda Fest, in programma dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma” di Torre Suda, marina di Racale. Una quattro giorni – organizzata dall’associazione M8 Event con main sponsor Milano8 e sostenuta da diverse attività del territorio – dedicata all’arte brassicola, al cibo di strada d’autore e alla musica dal vivo. Insomma, il tutto pensato più a un luogo da vivere che da visitare.

Oltre 30 varietà di birre artigianali ed europee saranno in degustazione lungo un percorso che spazia dai piccoli birrifici indipendenti alle realtà internazionali e ogni bicchiere racconterà un sapore, una geografia, una storia. Ad accompagnare le spine, una proposta gastronomica selezionata: piatti della tradizione salentina reinterpretati, cucina di strada di qualità e accostamenti pensati per valorizzare il gusto senza banalizzarlo.

Non solo degustazione, ma un’esperienza aperta a tutte le età: spazi ombreggiati, animazione per bambini, pause lente tra la macchia mediterranea e sentieri costieri per un festival che è prima di tutto un invito alla convivialità. E poi, la musica. Quattro serate con ospiti di spicco e generi diversi in grado di accompagnare ogni tramonto con un sound diverso:

Giovedì 3 luglio si comincia con l’ironia travolgente de Lo Zoo di 105, in una performance fuori dagli schemi. Venerdì 4 luglio i riflettori si accendono sul ritmo e l’energia mediterranea degli Après La Classe. Sabato 5 luglio spazio al funk, al groove e alla contaminazione musicale con i Kawabonga.
Infine, domenica 6 luglio, chiusura affidata alla teatralità rock de Gli Avvocati Divorzisti.

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Arti visive e ricerca sonora: nuova stagione culturale con Centro del Contemporaneo

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Dal 4 luglio 2025 KORA – Centro del Contemporaneo a Castrignano de’ Greci inaugura una nuova, intensa stagione culturale che intreccia arti visive e ricerca sonora. Tre gli appuntamenti che aprono simbolicamente l’estate salentina di RAMDOM: la mostra
collettiva “Selvatica” a cura di IUNO (Cecilia Canziani, Ilaria Gianni, Giulia Gaibisso), il
live “Coralli” della musicista Silvia Tarozzi nell’ambito della rassegna “Ogni Altro Suono”
con la direzione artistica di Donato Epiro, e l’inaugurazione di “Natura morta”, nuovo
corpus di opere realizzate in residenza da Yirong Wu per il progetto Ogni casa è un
villaggio.
Una tripla apertura che conferma la vocazione di KORA come laboratorio permanente per l’arte contemporanea e lo sperimentalismo musicale, all’interno del più ampio progetto Il Borgo del Contemporaneo, sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU (PNRR, M2C1, “Attrattività dei Borghi”).

RAMDOM PRESENTA “SELVATICA” — UNA MOSTRA COLLETTIVA CHE
GUARDA ALL’ALTERITÀ E ALL’ANCESTRALE
Apre il 4 luglio alle ore 19:00 la mostra “Selvatica”, una potente riflessione visiva
sull’alleanza tra il femminile e il selvatico. La collettiva, curata dal progetto curatoriale
IUNO, esplora il concetto di selvatico come margine, radice, caos originario e forza resistente, in grado di accogliere l’irrazionale e rimettere in discussione i codici dominanti della cultura occidentale.

Un’indagine che si muove tra mito, iconografia, storia e istanze contemporanee, restituendo attraverso lo sguardo di artiste internazionali il volto plurale del mostruoso, del diverso, dell’inaddomesticabile.

In mostra: Chiara Camoni, Cleo Fariselli, Gaia Fugazza, Helena Hladilová, Lucia Leuci,
Grossi Maglioni, Cynthia Montier, Caterina Morigi, Marta Roberti, Francis
Upritchard, Alice Visentin.

4 luglio 2025 – 18 gennaio 2026
Orari di apertura: giovedì e venerdì 17–21 / sabato e domenica 19–23

OGNI ALTRO SUONO: IL RITORNO DELLA RASSEGNA SONORA CON SILVIA
TAROZZI E IL LIVE “CORALLI”
Alle 20:30 dello stesso giorno, prende il via il nuovo ciclo di Ogni Altro Suono, la rassegna di performance musicali curata da Donato Epiro e prodotta da Ramdom con il sostegno del Ministero della Cultura – FNSV. Nata per esplorare le potenzialità del suono contemporaneo e il suo dialogo con lo spazio architettonico, la rassegna apre il cartellone 2025 con un concerto di grande intensità: Silvia Tarozzi presenta “Coralli”, performance per violino, voce ed elettronica pensata appositamente per gli spazi di KORA.
Tra le figure più rilevanti della scena musicale sperimentale europea, Tarozzi fonde gesto
strumentale, improvvisazione radicale e memoria poetica, evocando paesaggi sonori marini, forme ancestrali e voci sepolte. Il risultato è un’esperienza d’ascolto profonda, stratificata, che dialoga con l’invisibile.
La rassegna proseguirà fino a dicembre, con ospiti rivelati progressivamente secondo una logica curatoriale che privilegia la scoperta e la qualità dell’ascolto.

“NATURA MORTA” DI YIRONG WU: ESTETICA, IDENTITÀ E PAESAGGIO
MEDITERRANEO

Completa il trittico dell’inaugurazione estiva l’apertura di “Natura morta”, nuovo nucleo di opere realizzate da Yirong Wu nell’ambito del progetto Ogni casa è un villaggio, dedicato a giovani artistə in residenza. La mostra – tra fotografia e installazione – si concentra sulla relazione ambigua tra corpo e paesaggio, forma e rappresentazione, estetica e norma.
Le palme, svuotate della loro funzione simbolica e ridotte a ornamento urbano, diventano il punto di partenza per riflettere su una visione addomesticata della natura. Attraverso la fotografia infrarossa e l’uso di materiali fragili e industriali, Wu crea uno spazio visivo sospeso, tra classicismo e alienazione.
Una riflessione potente sul modo in cui guardiamo, e su ciò che scegliamo di vedere.
Ingresso libero

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