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Pasticciotto Day, speciale Giro d’Italia
Il 13 maggio Lecce si tingerà di rosa e profumerà di pasticciotto in occasione dell’arrivo in città della quarta tappa del 108° Giro d’Italia. Intanto, dall’apertura e fino alle 18, tutte le pasticcerie aderenti all’iniziativa, in Italia e all’estero, offriranno il pasticciotto al prezzo speciale di 90 centesimi
Con una edizione speciale dedicata alla tappa leccese del Giro d’Italia, torna l’evento dedicato al simbolo della tradizione dolciaria salentina.
Mercoledì 13 maggio sarà il Pasticciotto Day, edizione speciale Giro d’Italia.
Dall’apertura e fino alle ore 18, tutte le pasticcerie aderenti all’iniziativa, in Italia e all’estero, offriranno il proprio pasticciotto al prezzo speciale di 90 centesimi.
Dalle 18 alle 23, nella Galleria di piazza Mazzini a Lecce tornerà in scena Expo Pasticciotto Day: cinque ore di attività e degustazioni, con laboratorio di pasticceria e preparazione in diretta, a cura dei Maestri Pasticceri di Confartigianato Imprese Lecce, di migliaia di pasticciotti che, appena sfornati, inebrieranno di dolce profumo il cuore di Lecce.
I vincitori verranno decretati e premiati all’inaugurazione di Pasticciotto day 2025.
Il capoluogo salentino si tingerà di rosa e profumerà, dunque, di pasticciotto in occasione dell’arrivo in città della quarta tappa (Alberobello – Lecce) del 108° Giro d’Italia in programma proprio martedì 13 maggio.
È per questa straordinaria occasione che quest’anno il Pasticciotto Day non si celebra a giugno ma con qualche settimana di anticipo, nel giorno in cui è prevista la “volata rosa” a Lecce.
La giornata celebrativa del golosissimo cuore di frolla e crema sarà dunque proprio nei giorni in cui la terra salentina sarà al centro dell’attenzione internazionale. Un’opportunità imperdibile per promuovere e far gustare il simbolo della nostra tradizione dolciaria a migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, unendo la passione per il ciclismo alla valorizzazione delle eccellenze locali.
L’evento è dedicato al simbolo della tradizione dolciaria salentina ormai riconosciuto ed apprezzato nel mondo, una prelibatezza semplice ma inconfondibile, con la sua pastafrolla croccante e la sua golosissima crema pasticcera. Per il sesto anno consecutivo, una giornata speciale unirà il Paese, dal nord al sud, partendo proprio “dal cuore caldo del Salento”, grazie alla rete di pasticcerie aderenti all’iniziativa, in Italia e all’estero, che in contemporanea, dall’apertura alle ore 18, offriranno il proprio pasticciotto al prezzo speciale di 90 centesimi (le attività possono aderire entro il 9 maggio scrivendo ad info@agenziaeventi.com utilizzando il modulo presente all’indirizzo sul sito di Agrogepaciok (clicca qui).
L’elenco delle attività aderenti che durante la giornata di martedì 13 maggio rispetteranno il prezzo di vendita del pasticciotto tradizionale a € 0,90 (fino alle ore 18) è sempre consultabile sul sito di Agrogepaciok (clicca qui) e sui canali social Pasticciotto day, dove trovare anche tutti i dettagli dell’iniziativa.
EXPO PASTICCIOTTO DAY
Anche questa sesta edizione, poi, si presenterà con Expo Pasticciotto Day, in Galleria Mazzini a Lecce (dalle ore 18 alle 23), in collaborazione con i Maestri Pasticceri di Confartigianato Imprese Lecce. Saranno loro ad animare il grande laboratorio di pasticceria a cielo aperto con cui delizieranno il pubblico con la preparazione in diretta di pasticciotti.
Sfornati caldi a beneficio dei presenti, verranno venduti al prezzo di € 1,50 al pezzo.
Parte del ricavato sarà devoluto alla LILT – Lega Italiana Lotta contro i Tumori – Associazione provinciale di Lecce. In Galleria Mazzini sarà allestito, inoltre, un percorso espositivo e degustativo di altre tipicità dolciarie del Salento.
Un’occasione in più per scoprire i gusti che contraddistinguono la tradizione salentina.
«Un territorio lo si conosce mangiandolo», diceva Italo Calvino.
«Il nostro Expo Pasticciotto Day sarà un’occasione non solo per gustare questo dolce della nostra storia ma anche per conoscerne l’origine, gli ingredienti, la lavorazione e i maestri pasticceri che ogni giorno lo preparano con devozione e rispetto della tradizione», spiega l’organizzatore, Carmine Notaro dell’Agenzia Eventi.
PASTICCIOTTO PHOTO CONTEST IN ROSA
Per il terzo anno, l’evento si arricchisce del concorso fotografico Pasticciotto photo contest edizione speciale “in rosa”.
Protagonista indiscusso sarà come sempre il fragrante dolce salentino, da fotografare liberamente ma esclusivamente nella sua forma e nel suo colore tradizionali.
In più, questa volta, è richiesto di inserire nello scatto almeno un elemento rosa, per richiamare il Giro d’Italia.
Saranno premiate le tre foto più creative ed anche quella più votata sui social.
Il contest ha preso avvio il 9 aprile.
Sarà possibile partecipare inviando la propria foto fino a martedì 29 aprile alla mail segreteria@agenziaeventi.com.
Dal giorno successivo, mercoledì 30 aprile, le foto in concorso saranno pubblicate sulle pagine Instagram e Facebook “Pasticciotto Day – Agrogepaciok” e si potranno votare fino alle ore 9 dell’8 maggio (tutti i voti oltre questa data e orario non saranno considerati validi).
Quella che riceverà più like sommando i voti di FB e IG si aggiudicherà il Premio Speciale Social e sarà esposta nella mostra fotografica del 12 e 13 maggio in Galleria Mazzini di Lecce.
Sarà una giuria di esperti a valutare e determinare le venti foto che verranno stampate ed esposte in suddetta mostra e che gareggeranno per i primi tre posti.
Il regolamento ufficiale è pubblicato all’indirizzo sempre sul sito di Agrogepaciok (clicca qui).
PASTICCIOTTO DAY DAL 2020
Il Pasticciotto Day nasce da un’idea di Agrogepaciok – salone Internazionale della gelateria, pasticceria, cioccolateria e dell’artigianato agroalimentare, è organizzato dall’agenzia Eventi Marketing & Communication di Carmine Notaro, presentato da Confcommercio Imprese Lecce, in collaborazione con Associazione Pasticceri Salentini di Confartigianato Imprese Lecce, Fipe Confcommercio Imprese Lecce, Fiepet Confesercenti Lecce, Federalberghi, con il patrocinio della Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Gal Terra d’Arneo, Gal Valle della Cupa, Gal Capo di Leuca, con il sostegno di Regione Puglia e Camera di Commercio di Lecce.
Viene istituito e celebrato per la prima volta nel giugno del 2020 con l’intento di dare il via alla ripresa delle attività del territorio, ponendo simbolicamente fine alla fase critica della triste vicenda legata alla pandemia da Covid 19.
Oggi è ormai un appuntamento istituzionalizzato come giornata del pasticciotto e vuole pertanto continuare ad essere occasione di stimolo e di promozione del territorio dal punto di vista dolciario e turistico.
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Arriva la Fiamma Olimpica
In Salento martedì 30 dicembre. Sarà accolta a Nardò, Gallipoli, Presicce – Acquarica, Maglie, Otranto e, infine, Lecce
Il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 è molto più di un rito sportivo: è un’avventura entusiasmante che annuncia l’arrivo dei Giochi nel nostro Paese.
Un itinerario iniziato il 26 novembre a Olimpia, con l’accensione del tradizionale fuoco e arrivata il 4 dicembre in Italia, a Roma, da dove, due giorni dopo, ha iniziato il suo percorso lungo lo Stivale, prima dell’inizio dei Giochi invernali italiani.
Con il passaggio della Fiamma in ogni regione italiana, tutti i cittadini hanno l’opportunità di partecipare alla grande emozione di Milano Cortina 2026 e di condividere i valori olimpici e sportivi attraverso un grande momento collettivo.
Anche una possibilità straordinaria per mostrare al mondo intero la bellezza e la ricchezza storica e culturale nostrana attraverso la staffetta dei tedofori che rappresentano e celebrano lo spirito italiano: una forza vibrante, dinamica e profondamente contemporanea.
La Fiamma Olimpica arriva in Puglia seguendo un percorso che racconta una regione viva, accogliente e profondamente legata ai valori dello sport, grazie anche alla fama e al talento internazionale dell’icona regionale Pietro Mennea, velocista originario di Barletta e Olimpionico nei 200 metri piani.
In particolare, la Fiamma sarà nella nostra provincia, martedì 30 dicembre, quando Nardò, per prima, accoglierà l’emozione dei tedofori.
L’avventura proseguirà a Gallipoli, Presicce-Acquarica, Maglie, Otranto e Lecce (vedi tabella sotto con orari) un’emozione che unirà davvero tutti.
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Disconnettersi per vivere l’autenticità: torna Audaus OffLine
A Gagliano del Capo tante novità per il progetto esperienziale ideato da Silvio Ippati, che trasforma l’incontro con l’arte in un percorso sensoriale partecipativo, lontano dal caos digitale e vicino all’essenza delle relazioni umane
Disconnettersi per riconnettersi a se stessi e agli altri. Il 27 e 28 dicembre 2025, il Chiostrodella Biblioteca Comunale, Vincenzo Ciardo, di Gagliano del Capo ospiterà la quarta edizione di Audaus OffLine, il progetto esperienziale ideato dall’artista e designer Silvio Ippati, che trasforma l’incontro con l’arte in un percorso sensoriale partecipativo, lontano dal caos digitale e vicino all’essenza delle relazioni umane.
Come da tradizione, per accedere all’evento sarà richiesto un gesto semplice e simbolico:
lasciare il proprio telefono all’ingresso. Da qui il nome OffLine, un luogo temporaneo in
cui il digitale si spegne per lasciare spazio all’autenticità dell’esperienza da vivere.
Realizzato in collaborazione con il Comune di Gagliano del Capo, il progetto è curato da
Audaus Design & Hospitality con il project management di Elena Emi Gilardi.
Un percorso che evolve: arte, territorio e partecipazione

Dopo il successo della tappa di Tricase, OffLine arricchisce ulteriormente la sua forma.
Anche in questa edizione, Ippati guiderà i visitatori attraverso la mostra delle sue opere
realizzate con la china su legno, in un allestimento che racconta l’evoluzione del suo stile: un linguaggio accessibile e intimo, capace di dialogare con gli spazi storici del Chiostro.
L’artista, inoltre, si esibirà in una nuova sessione di live drawing, durante la quale i
partecipanti potranno osservare da vicino il processo creativo e dialogare con lui.
OffLine non è una semplice mostra: è un ambiente in cui le persone diventano parte attiva dell’esperienza. In ogni edizione, Ippati coinvolge di volta in volta diversi creativi ospiti capaci di ampliare le dimensioni espressive del progetto, offrendo nuove prospettive e stimoli sensoriali.
Le novità della quarta edizione
Questa tappa introduce elementi completamente nuovi:
● la mini-mostra fotografica di Jackson Casagrande, fotografo di eccezione
specializzato nella fotografia istantanea per la restituzione di opere uniche, che
presenterà una selezione di scatti artistici e architettonici dedicati al centro storico di
Gagliano del Capo.
Le immagini realizzate appositamente per OffLine, saranno donate al Comune al
termine dell’evento;
● face painting creativo, grazie alla presenza dell’artista poliedrico Lorenzo Sparascio
che realizzerà dettagli creativi sul volto dei partecipanti che lo desiderano;
● Premio Castel di Salve: i visitatori potranno cimentarsi nel disegno su legno
all’interno dell’area partecipativa. Le opere realizzate concorreranno all’assegnazione
di un premio speciale messo in palio da Castel di Salve.
A conclusione dell’evento, inoltre, ogni partecipante potrà portare con sé un ricordo concreto dell’esperienza: una Polaroid personalizzata, simbolo di un momento vissuto a pieno, senza schermi.
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I fratelli Mancuso e La Foresta chiudono “Ogni altro suono”
A Kora – Centro del Contemporaneo, di Castrignano de’ Greci, si chiude la rassegna di arte e musica organizzata da Ramdom con la direzione artistica di Donato Epiro
Sabato 20, a Kora – Centro del Contemporaneo, si chiude il viaggio di Ogni Altro Suono, la rassegna di arte e musica organizzata da Ramdom con la direzione artistica di Donato Epiro.
Un percorso che, appuntamento dopo appuntamento, ha portato sul palco voci, sperimentazioni e geografie sonore diverse, costruendo una comunità attenta e curiosa. Per l’ultimo incontro, la scena sarà affidata ai Fratelli Mancuso e a Riccardo La Foresta, due approcci differenti ma complementari che sigilleranno questa edizione con un dialogo musicale inedito e profondamente evocativo.
Riccardo La Foresta è un percussionista e sound artist la cui produzione degli ultimi anni ha rivelato una varietà di pratiche differenti legate al suono. Dal 2015 si dedica allo sviluppo del Drummophone, uno strumento aerofono ricavato dal tamburo capace di creare melodie ancestrali e armonie microtonali, mettendo in discussione il ruolo del tamburo come strumento percussivo.
Allo stesso tempo, crea performance site-specific, sculture sonore ed installazioni senza limitare il suo lavoro alle percussioni. Ha suonato musica sperimentale e presentando installazioni sonore in festival come: Unsound, CTM (Berghain), Terraforma, Sonica, OSA, Skanu Mesz, Sacrum Profanum, LisboaSoa, LOST, Robot, AngelicA, Tempo Reale, La Digestion e Romaeuropa tra gli altri.
La Foresta è stato artista di Shape Platform nel 2021. Parallelamente, cura un programma di residenze artistiche presso il Centro Musica di Modena.
Riccardo La Foresta presenta un nuovo set per Drummophone. Da un tamburo a cornice affiorano melodie, arpeggi e voci sommerse. Una musica fragile che spinge i limiti del corpo attraverso l’uso estensivo di respirazione circolare.
E ancora, a completare il mosaico di Ogni Altro Suono, i Fratelli Mancuso. Nelle voci intense e riconoscibilissime di Enzo e Lorenzo risuona il respiro profondo della Sicilia, con le sue stratificazioni culturali, le sue ferite antiche e la sua inesauribile creatività. Dai loro timbri arcaici e modernissimi insieme riaffiora una terra che non smette di generare racconti e memoria.
Polistrumentisti e compositori, Enzo e Lorenzo Mancuso sono protagonisti di un percorso artistico che ha trasformato la tradizione in un linguaggio personale ed essenziale. Emigrati negli anni Settanta a Londra, lavorano in fabbrica per quasi un decennio prima di affermarsi sulla scena musicale europea con il loro primo album, Nesci Maria (1986). Da allora intrecciano musica, teatro e cinema: collaborano stabilmente con Emma Dante – ottenendo, per Via Castellana Bandiera, candidature al Globo d’Oro e al Nastro d’Argento per la migliore colonna sonora – e firmano musiche per Marco Martinelli, Roberto Andò, Pasquale Scimeca, Leandro Picarella, Victoria Musci e altri registi. Tra i riconoscimenti ricevuti figurano il Premio Lo Straniero e il Premio SoundTrack Stars alla 70ª Mostra del Cinema di Venezia.
Autori di dischi fondamentali come Sutera, Cantu, Requiem e Manzamà – quest’ultimo insignito della Targa Tenco per il migliore disco in dialetto e del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale – hanno condiviso il loro percorso con musicisti quali Franco Battiato, Marco Betta, German Diaz, Ferruccio Spinetti, Giovanni Sollima e molti altri. Continuano a portare nel mondo nuove creazioni: colonne sonore, libri d’arte, concerti, performance. Nel 2024 presentano il loro terzo libro-leporello, Cumu è sula la strata, con disegni di Mimmo Paladino. In equilibrio costante tra poesia e canto, tra memoria arcaica e inquietudini contemporanee, i Fratelli Mancuso rinnovano in ogni opera un antico grido di umanità. Attraverso i loro versi e le loro armonie polivocali, le vicende del nostro tempo trovano un luogo di ascolto, di compassione e di resistenza civile.
Il concerto di sabato 20 affida alla nudità della voce e a una scelta attenta degli strumenti il compito di guidare il pubblico attraverso le tappe più significative del percorso umano e musicale dei Fratelli Mancuso. Canzoni, canti sacri a cappella, narrazioni, poesia, insieme formano l’ordito di una trama dove musica e vita si intrecciano in una armonica figura di espressività e passione. Teatro di questo viaggio, oggi come in passato, è la Sicilia, bussola della loro ricerca continua e ponte tra le opposte sponde del mare Mediterraneo, da cui lanciare lo sguardo su affinità e accordi di poesia e di musica.
Ancora una volta l’isola, l’intima isola, incandescente come un meteorite caduto sul cuore; anche quando lontana fa tremare la voce, si fa sussurrare e gridare e cantare, nelle mille e mille modulazioni di accenti, cadenze, melismi: un alfabeto che risuona e di volta in volta si fa memoria. Si percorrono i suoi sentieri attraversando, con il canto, paesi e lingue: siciliano, arabo, spagnolo, latino, greco, la lingua immaginata dei migranti in viaggio sul Canale di Sicilia, con l’anima sospesa su un barcone, come sul ciglio di un nero precipizio, nella ormai quotidiana lotta della vita contro la morte.
Enzo Mancuso: canto, chitarra. Saz baglama , saz divan, ghironda, violino, sipsy.
Lorenzo Mancuso: canto, chitarra. Harmonuim, percussioni
Ogni Altro Suono, diretta da Donato Epiro e prodotta da Ramdom con il sostegno del Ministero
della Cultura – FNSV, si conferma così come un progetto multidisciplinare di concerti, residenze e performance, un luogo d’incontro di suoni, linguaggi e identità differenti.
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