Attualità
Tarantelle, Santi e Guaritori a Patù
Per la festa dell’emigrante due appuntamenti per riflettere: stasera teatro con Fabrizio Saccomanno, Marco Schiavone e Laura Scorrano; domani sera Vincenzo Santoro, responsabile del Dipartimento Cultura, Turismo e Agricoltura Anci, presenterà il suo volume di grande pregio storico
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Fabrizio Saccomanno e Vincenzo Santoro, due nomi eccellenti per la festa dell’emigrante che avrà luogo, a partire da questa sera, nel piccolo borgo di Patù.
Saranno due serate di riflessione, cultura e bellezza profonda tra i palazzi storici e i monumenti recuperati come il fortino medioevale che anima uno scorcio prezioso del paese.
Si inizia alle ore 21 di oggi con una serata di teatro.
Proprio nei pressi del fortino medioevale antistante la chiesa madre, saranno protagonisti Fabrizio Saccomanno (attore, narratore e regista), Marco Schiavone (violoncellista e compositore delle musiche originali) e Laura Scorrano.
Lo spettacolo ripercorrerà il 9 settembre 1957, quando i contadini esasperati dal crollo del prezzo delle uve scesero nelle piazze di Puglia per ribellarsi a quella situazione. Fu una data particolare segnata dalla violenza della forza pubblica che aprì il fuoco sulla folla, causando la morte di tre braccianti.
“La Guerra del Vino” rievoca quella pagina nera della storia attraverso il teatro, dedicato al recupero della memoria delle lotte contadine che segnarono intere comunità nel Brindisino e nel nord Salento.
Una lotta di sopraffazione che, sebbene in altri termini e contesti, ha segnato trasversalmente la realtà economica e sociale di tutto il Meridione.
Domani, alle ore 20,30, presso palazzo Romano, Vincenzo Santoro (nella foto in alto) responsabile del Dipartimento Cultura, Turismo e Agricoltura Anci, presenterà il libro dal titolo “Tarantelle, Santi e Guaritori. Forme e figure di un culto popolare” (ItinerArti, editore Antonio Santoro).
Il volume, di grande pregio storico, ospita interventi di relatori illustri come Antonio Basile, Daniela Rota, Eugenio Imbriani e Sandra Taveri.
Subito dopo ci sarà la musica live dei “Cantori del Capo”.
Santoro è, ad oggi, uno dei maggiori conoscitori del fenomeno del tarantismo in Puglia.
La sua visione, spesso critica nei confronti di alcune ricostruzioni moderne che a suo dire tradiscono le realtà storiche che interpretano, si fonda su studi decennali, confronto con esperti, e conoscenza capillare del territorio, dei territori e delle testimonianze artistiche legate al tarantismo e alla figura di San Paolo e i serpenti.
Santoro ha scelto proprio Patù come punto di inizio per la presentazione del volume perché sull’altura di Vereto, nella chiesetta dedicata alla Madonna, è presente un antico dipinto murario che rappresenta San Paolo e i serpenti.
Il corredo iconografico, espressione della pittura popolare probabilmente del tardo Cinquecento, venne restaurato nel 2018 dall’artista presiccese Andrea Erroi e racconta la quotidianità nelle campagne del Capo di Leuca e la protezione del santo taumaturgo.
Negli Atti degli Apostoli viene riportato un episodio che lega San Paolo alla cura contro i veleni degli animali. Egli stesso ne era immune.
Anche per questo, le tarantolate e i tarantolati si recavano a Galatina nel giorno della sua festa per chiedergli la grazia di essere liberati dal male.
Nel dipinto patuense il Santo è rappresentato in una posa solenne con un bastone attorno al quale sono attorcigliati due serpenti. Ai suoi piedi c’è un piccolo bestiario de venenis: un serpente, uno scorpione e un rospo con la bocca aperta, che completa l’iconografia della scena.
«Si tratta di una delle rappresentazioni più antiche e originali tra quelle comprese nel vasto corpus (affreschi, statue, dipinti, edicole votive) dell’iconografia paolina attestata nel Salento» scriveva nel 2010 Sergio Torsello, compianto giornalista, storico, e direttore artistico della Notte della Taranta, legato alla memoria storica di questo affascinante Santo protettore delle campagne e delle terre del sud.
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
Attualità
Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…
Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.
Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.
Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.
“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.
“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.
“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.
Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.
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