Attualità
Terrae, International Film Festival a Patù
Da questa sera fino al 30 agosto proiezioni cinematografiche, mostre fotografiche, installazioni artistiche, performance live e ricco dopo-festival dedicato a food, drink e social networking
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Terrae – International Film Festival debutta nel pittoresco borgo di Patù, trasformando il piccolo comune in un vibrante centro di cultura, arte e cinema internazionale.
L’evento, che si terrà da questa sera fino al 30 agosto, si pone come un nuovo appuntamento di rilievo nel panorama culturale internazionale, con un programma ricco e diversificato che abbraccia proiezioni cinematografiche, mostre fotografiche, installazioni artistiche, performance live e un ricco dopo-festival dedicato a food, drink e social networking.
Apertura del festival questa sera, alle 19, presso la corte di palazzo Romano, con un talk animato dagli organizzatori e dai promotori del Terrae – International Film Festival.
CINEMA: VIAGGIO ATTRAVERSO CULTURE E TEMATICHE GLOBALI
Il cuore pulsante del festival è rappresentato dalle proiezioni cinematografiche che offriranno al
pubblico una selezione di film internazionali di grande impatto.
Tra i titoli in programma, si segnalano:
– “Invisible Demons” di Rahul Jain, che esplora le drammatiche conseguenze della crisi ambientale a New Delhi;
– “Magaluf – Ghost Town” di Miguel Angel Blanca, un affascinante ritratto delle contraddizioni del turismo di massa;
– “Dreams from the Outback” di Jannik Splidsboel, che racconta le sfide delle comunità aborigene in Australia;
– “White Cube” di Renzo Martens, un’opera che restituisce dignità ai lavoratori delle piantagioni in Congo;
– “Songs of Earth” di Margreth Olin, una riflessione poetica sulla vita e la natura nei paesaggi montani norvegesi.
MOSTRE FOTOGRAFICHE: SGUARDI PROFONDI SUL MONDO
All’interno delle suggestive mura di Palazzo Romano, il festival ospiterà due importanti mostre fotografiche dal mondo del fotogiornalismo che documentano realtà complesse e di grande impatto emotivo.
Marco Gualazzini presenterà “Resilient“, una raccolta di immagini che testimoniano la capacità di resilienza delle popolazioni africane di fronte a crisi umanitarie e conflitti armati;
Daniele Cagnazzo esporrà “Amazonas“, un progetto che racconta la lotta delle comunità indigene nel cuore dell’Amazzonia contro le minacce esterne di narcos, cercatori d’oro e taglialegna illegali che ne mettono a rischio la loro sopravvivenza e l’intera biodiversità della
regione.
INSTALLAZIONI ARTISTICHE: DIALOGO TRA PASSATO E FUTURO
Durante Terrae, l’intero borgo di Patù si trasformerà in una galleria d’arte a cielo aperto grazie ad una serie di installazioni artistiche che interagiranno con l’architettura storica del luogo.
Tra gli artisti presenti, Cenzo Cocca con la sua “Friscura“, Luca Coclite con “L’isola di Poseidonia“, Paco Maddalena con il progetto “2385” e Gabriele Viviani con “Terre Nostre“.
Ogni opera offrirà una riflessione unica, unendo tradizione e innovazione in un dialogo affascinante tra passato e
futuro.
LIVE PERFORMANCE E DOPO FESTIVAL: MUSICA, DRINK E NETWORKING
Ogni serata del festival si concluderà con un’esperienza di festa e networking.
Gli appuntamenti del Dopo-Festival, presso lo spazio “Alla Rinfusa”, offriranno musica live con artisti come Serena Serra, Marco Piazzolla, CLAB e Frank Bramato, creando l’ambiente perfetto per scambiare idee, conoscere gli autori e stringere nuove amicizie. Il tutto accompagnato da un’offerta di food e drink selezionati.
OFF FESTIVAL: ATTIVITÀ PRENOTABILI
Terrae non è solo cinema e arte: il festival offre una serie di attività collaterali che arricchiscono ulteriormente l’esperienza.
Tra queste, una visita guidata al centro storico di Patù e al Museo di Vereto, un workshop di fotogiornalismo con Daniele Cagnazzo e uno showcase dedicato all’artigianato sostenibile.
Terrae – International Film Festival si presenta dunque come un evento culturale di ampio respiro, in grado di attrarre un pubblico internazionale e di mettere in luce storie locali con un impatto globale.
Patù, con il suo fascino e la sua storia, diventerà per tre giorni crocevia di culture, idee e creatività, in un festival che promette di lasciare il segno nel panorama degli eventi culturali dell’estate salentina.
Per maggiori informazioni e per prenotare le attività del Off Festival, cliccare qui
Attualità
Una donazione che sa di nascita e rinascita
Cuore e mani aperte dona un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto del “Vito Fazzi”. Un investimento concreto per il benessere delle mamme
Un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.
In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV presenta due importanti donazioni destinate all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.
La conferenza stampa di presentazione si terrà giovedì 11 dicembre, alle ore 10,30, presso l’Aula riunioni del Presidio (piano rialzato).
Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione dona un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante. Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.
Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV.
Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.
Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.
Alla presentazione di giovedì previsti gli interventi di: Stefano Rossi, Direttore Generale ASL Lecce; Dott. Fabrizio Domenico Totaro Aprile, Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia; Nadia De Virgilio, Coordinatrice Ostetrica; Don Gianni Mattia, Presidente di Cuore e mani aperte ODV; Dott. Alberto Paglialunga, CEO e fondatore Deghi S.p.A.
Modererà la giornalista Fabiana Pacella.
L’iniziativa conferma il ruolo di Cuore e mani aperte ODV come realtà che, da quasi venticinque anni, porta speranza e umanità nei luoghi di cura, ricordando che anche un ambiente bello, accogliente e ben progettato può essere parte integrante del processo di guarigione e del benessere delle persone.
L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e non si è mai discostata dall’amore verso l’altro.
Lo spirito di carità cristiana gli ha permesso di riscoprire nel più fragile l’amore più grande.
Uno sguardo sempre attento e gentile rivolto con particolare attenzione e sensibilità alle esigenze di natura socio-sanitaria.
Negli ultimi anni si è soffermata con attenzione a esplorare il concetto della cura che passa anche attraverso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.
In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti a diverse umanizzazioni pittoriche di risonanze magnetiche, tac e intere unità operative pediatriche.
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Attualità
Non abbattete quella scuola, fermate questa scellerata operazione!
L’abbattimento della scuola, contro cui tanto ci siamo spesi in questi anni, e che forse in troppi hanno creduto non si sarebbe realmente concretizzato, è ormai alle porte….
Attualità
Centrosinistra tricasino spaccato: la posizione di “Tricase, che fare?”
La presidente Sonia Sabato: “Avevamo fermamente ribadito la necessità delle primarie. Avevamo chiesto più ampia e democratica partecipazione”
Era primavera, lo scorso mese di aprile, quando il centrosinistra di Tricase si annunciava definitivamente riunito con queste parole: “Insieme per un percorso collettivo. Pronti a raccogliere la sfida del futuro”.
Firmatari di questo patto d’unità erano il PD cittadino, Cantiere Civico, Alleanza Verdi-Sinistra Tricase e Tricase, che fare?.
Otto mesi dopo, il fronte non è più lo stesso. Manca all’appello “Tricase, che fare?”, gruppo politico presieduto da Sonia Sabato e rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Carità, Armando Ciardo ed Antonio Luigi Baglivo.
Proprio queste quattro firme oggi diffondono un comunicato per chiarire la loro posizione all’interno del valzer di centrosinistra. Lo fanno nel weekend caldo del PD che, dopo l’annuncio da parte del circolo cittadino della candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco per le prossime amministrative, ha registrato le dimissioni dal partito del consigliere comunale Minonne e le critiche dapprima del consigliere regionale Stefano Minerva (cui poi lo stesso Partito Democratico ha risposto) e poi di un altro potenziale candidato: Andrea Morciano.
Ecco quindi la nota a firma della presidente Sonia Sabato. Un intervento col quale “Tricase, che fare?” prende la parola proprio per far chiarezza su questo percorso di riunificazione del centrosinstra tricasino azzoppato, ed oggi finito sotto i riflettori.
La nota
Sollecitati ad intervenire sulle ultime vicende politiche che interessano la nostra città, crediamo necessario solo chiarire che per il nostro modo di intendere e praticare la politica, non riteniamo opportuno e, soprattutto, corretto entrare nel merito delle personali e libere scelte di alcune componenti del centrosinistra cittadino. Chi ha deciso di percorrere una strada lo ha fatto liberamente, come altrettanto liberamente noi abbiamo scelto di non condividerla.
La nostra storia è sotto gli occhi di tutti, eletti per stare all’opposizione lì siamo rimasti, con coerenza e trasparenza, da sempre distanti da vincoli clientelari, ingerenze esterne e trasformismi vari.
Che sarebbe stato necessario passare dallo strumento delle primarie è stato dal nostro gruppo fermamente e costantemente ribadito. Come da sempre abbiamo chiesto di lavorare ad una più ampia e democratica partecipazione.
Ci fa piacere, ma allo stesso tempo ci rattrista, apprendere dalla stampa che anche altri, solo oggi, siano del nostro stesso parere. Preso atto di questo, ribadiamo per la premessa fatta, che noi mai entreremo nelle vicende interne di altri partiti o rappresentanze. Chi compie una scelta è libero di farla e di portarla avanti in piena coscienza, ma anche nella piena assunzione di responsabilità.
Auspichiamo, per quello che può servire, che nell’agire di tutte le parti politiche ci sia sempre l’obbiettivo finale di un impegno sano, lungimirante e coraggioso per il futuro della nostra città e del nostro territorio.
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