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Tricase Città del Sollievo: congresso a Palazzo Gallone
Nell’ambito delle celebrazioni per il decimo anno di attività di Casa di Betania, Hospice per l’assistenza e la cura per pazienti in fase terminale

Dieci anni di Casa di Betania. L’Hospice Casa di Betania ha avviato dal 1° luglio 2009 l’assistenza e la cura per pazienti in fase terminale per qualsivoglia patologia, inclusa l’oncologica.
Negli anni recenti la gestione del paziente oncologico si è andata evolvendo, passando da una gestione quasi unicista dell’oncologo medico ad una gestione integrata, che prevede una forte e radicata integrazione fra i vari specialisti d’organo e chirurghi d’organo. In tale contesto, le Cure palliative si sono trovate a doversi districare tra le nuove e innovative terapie oncologiche da un lato e i “dogmi” delle “cure palliative” dall’altro, non sempre riuscendo a trovare la “quadra” intorno al paziente. In questo contesto, l’azienda Ospedaliera Cardinale G. Panico si dice «orgogliosa di aver visto nascere, più di 10 anni orsono, quella che è certamente una delle strutture più moderne e all’avanguardia sul territorio nazionale quando si parla di cure Palliative: Casa Betania. Si perchè la “cura” intesa nel senso umanistico del termine, non finisce e non deve finire quando non abbiamo più opzioni terapeutiche di guarigione, ma si deve trasformare in quello che è sia gesto “tecnico” nel senso medico del termine, che gesto di “cuore” e di umanizzazione delle cure. È impegno della Pia Fondazione di Culto e di Religione “Cardinale G. Panico” il prendersi cura del malato nella sua totalità, nelle sue debolezze, nel suo bisogno di essere compreso, sostenuto, aiutato ed amato. Il tentativo di trasformazione del percorso del malato oncologico che il Dipartimento Funzionale di Oncologia e Cure Palliative sta facendo presso la nostra struttura, va proprio in questo senso: anticipare le cure palliative prevedendo fin dalle prime fasi della malattia una integrazione nella gestione del paziente, garantendogli da un lato le migliori cure possibili, sia mediche che chirurgiche, e dall’altro non dimenticando di avere attenzione alla sofferenza sia fisica che emozionale».
L’azienda poi ringrazia «Medici, Infermieri, OSS, Ausiliari, Psicologi, Fisioterapisti e Volontari che in questi anni con la loro competenza, disponibilità e carità attenta, hanno aiutato la crescita della struttura “Casa Betania” facendola diventare un riferimento per tutto il territorio salentino».
Per celebrare il decimo anno di attività dell’hospice la Pia Fondazione Card Panico e la Città di Tricase (con il patrocinio della Diocesi di Ugento, della Regione Puglia, Provincia di Lecce, di Anci Puglia, dell’Asl Lecce e dell’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) promuove una due giorni congressuale: “10 anni di casa Betania: L’evoluzione delle cure palliative tra etica e medicina”. L’evento si terrà venerdì 18 e sabato 19 ottobre, presso la sala del trono di Palazzo Gallone a Tricase.
La prima giornata di lavori prenderà il via venerdì 18, alle 14,30, con la registrazione dei partecipanti. Condurrà Enzo Quarto, giornalista di Rai Puglia. Alle 15,30 suor Margherita Bramato interverrà su “Casa Betania è un viaggio che iniziava 10 anni fa”. Alle 16 “Lettura magistrale: il valore la tutela del fine vita”, con il prof. Alberto Gambino. Si aprirà poi la prima sessione del dibattito: “Casa Betania fra passato presente e futuro”; moderatori dr Donato De Giorgi e dr Emiliano Tamburini.
Alle 16,30 interverrà la dr.ssa Cristina Chiuri su “Casa Betania e l’integrazione delle cure palliative in oncologia: ambulatorio di cure palliative precoci”.
Alle 16,45, “Ambulatorio di Psico-oncologia” con la dr.ssa Fabiana Merico e il dr Francesco Corsano. Alle 17 di “Assistenza infermieristica di fine vita” relazionerà il dr Antonio Negro. Alle 17,15 su “Rapporti col territorio” interverrà la dr.essa Marianna Maglio. Dopo la discussione e i saluti istituzionali, alle 18 vi sarà la proclamazione ufficiale di Tricase come “Città del Sollievo” con il prof. Mario Santarelli della Fondazione Ghirotti.
Sabato 19, apertura della giornata congressuale alle ore 9, con la seconda sessione, “Innovazione e cure palliative”, moderatori dr Pierpaolo Ciocchetti e il dr Emiliano Tamburini. Alle 9,30, “Fra etica, religione, medicina: il dolore inconoscibile del malato oncologico”, con il dr Francesco Simone.
Alle 9,50 lettura magistrale: “La sedazione palliativa nelle cure di fine vita. Mito o realtà?”, Con il dr Marco Maltoni. Alle 11 lettura magistrale: “Come sta cambiando l’oncologia e come dovranno cambiare le strutture di cure palliative?” con il dr Davide Tassinari. Alle 11,30, il dr Donato Fusaro interverrà su “Fra linee guida e pratica clinica: trattamento del dolore di base e del dolore episodico intenso. Il punto di vista del palliativista”.
Dopo una breve discussione “Take Home Message” (il “messaggio da portare a casa”) di suor Margherita Bramato. Alle 13 test ECM e chiusura dei lavori.
Alle 16,30 presso la Casa di Betania, Hospice di Tricase, un momento musicale di festa per gli ospiti e cura dei volontari.
Domenica 20 ottobre, presso la parrocchia della Natività B.V. Maria, alle 18, celebrazione eucaristica presieduta da S. E. il Cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma; concelebrante S.E. Vito Angiuli, vescovo della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca.
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Da Chicago a Leuca a suon di Jazz
Un fuoriclasse chiuderà la rassegna internazionale I concerti del Faro, promossa da Lampus di Paolo Insalata: il batterista americano Paul Wertico sarà ospite d’onore del Riccardo Arrighini Trio

Unica tappa in Salento per un appuntamento di Alta Musica con un progetto nuovo, raffinato ed elegante proposto dall’associazione culturale Lampus di Paolo Insalata, per la presentazione di 1989, l’album di composizioni originali firmate da Riccardo Arrighini, pianista e compositore tra i più talentuosi nel panorama jazzistico italiano.
Sabato 7 settembre, alle 21, ai piedi del faro di Leuca e al chiarore dell’ultima luna piena dell’estate 2025, Arrighini salirà sul palco con Gianmarco Scaglia al contrabbasso e Paul Wertico: una vera leggenda vivente, definito il poeta della batteria, vincitore di ben 7 Grammy Awards conquistati al fianco di Pat Metheny durante il loro ventennio di collaborazione.
Noto per le sue riletture jazz di Puccini, Morricone e Petrucciani, Arrighini, con questo album sublimato dal suono ritmico di Wertico, propone un album che racconta la nascita del suo universo musicale.
Un concerto-evento potente, lirico e vibrante che saprà unire sensibilità melodica, energia jazz e talento internazionale sotto un cielo infinito.
Con questo appuntamento Lampus chiude la Rassegna Internazionale I Concerti del Faro – Note di luna piena dopo i due entusiasmanti sold out ottenuti dai concerti di luglio e agosto.
Informazioni e biglietteria online: www.oooh.events; whatsapp 347 5169946
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Specchia: la Madonna del Passo restaurata
Presentazione del restauro dell’antichissima icona un manufatto di grande valore storico e devozionale

Questa sera, al termine della Santa Messa della Novena, presso la cripta della Madonna del Passo, nello spazio esterno adiacente, si svolgerà la presentazione della piccola antichissima tavola, raffigurante la Madonna del Passo, un manufatto di grande valore storico e devozionale.
All’incontro pubblico, previsto per le ore 20, interverranno: don Antonio Riva, parroco di Specchia, che ha ritrovato l’antica tavola, insieme a don Antonio Trande, all’interno della sacrestia della Chiesa Madre; il prof. Giovanni Perdicchia, studioso di storia locale, autore di diverse ricerche che hanno riscritto la storia e l’importante ruolo sul territorio di Specchia; Stefano Tanisi, storico dell’arte, profondo conoscitore della evoluzione della pittura e dei suoi autori nel Salento, nonché membro della Commissione Arte Sacra della Curia di Ugento – Santa Maria di Leuca; la restauratrice Alessandra Muci, con una video presentazione, illustrerà il restauro della piccola tavola.
La preziosa opera rappresenta la più antica immagine conosciuta della Madonna del Passo: di dimensioni contenute (25 x 20 cm), raffigura una Madonna con Bambino benedicente, che secondo l’iconografia bizantina dell’Odigitria, ha come significato “colei che indica la Via” (oof. Giovanni Perdicchia).
Secondo le ricostruzioni storiche, la tavola era originariamente collocata al centro della nicchia ovale dell’altare maggiore della cripta della Madonna del Passo, realizzata in pietra leccese nel tardo Cinquecento.
Nel corso dell’Ottocento, a seguito di interventi di ristrutturazione e decorazione, tra cui il rifacimento neoclassico del prospetto e la realizzazione delle scene del Calvario ad opera del pittore Giuseppe Buttazzo (1821-1890), l’icona fu rimossa e sostituita da un nuovo dipinto su tela, oggi purtroppo trafugato, che riprendeva la composizione originaria, ma con uno stile più aggiornato.
Dopo la rimozione, l’antica immagine lignea fu utilizzata durante le processioni dell’8 settembre, solenne festività della Madonna del Passo, e successivamente come immagine per la raccolta delle offerte, prima di essere accantonata per lungo tempo.
Come scrive Restauro in Opera Rio in un post su Facebook, «Si è trattato di un restauro tanto appassionante quanto impegnativo, che ha richiesto nelle fasi iniziali una serie di indagini diagnostiche, per inquadrare una situazione conservativa pessima, aggravata da pesanti rifacimenti, inoltre è stata effettuata anche l’analisi per la datazione al Carbonio 14, realizzata dal CEDAD di Brindisi, che ha confermato le intuizioni degli storici. Con il restauro si è potuto stabilire che il piccolo dipinto, ha una storia che segue le vicende ed i cambiamenti avvenuti nei secoli nella cripta, che ha origini bizantine. Ogni operazione effettuata sul dipinto è stata studiata per il caso specifico, questo è caratterizzato da una pellicola originale sottile e compromessa dai rifacimenti e dal lungo periodo di abbandono in un ambiente umido e polveroso. Tutte le soluzioni adottate nel restauro hanno mirato a mantenere quanto più possibile inalterato il delicato equilibrio dell’opera».
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Meteo Settembre, sarà caldo e con caratteristiche estive
Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali…

Al Sud, incluse Sicilia e Sardegna, la situazione appare ancora più chiara: tutti i modelli, insieme alle previsioni dell’Aeronautica Militare, tracciano un settembre caldo con caratteristiche pienamente estive.
La vicinanza geografica con il Nord Africa fa sì che queste aree vengano raggiunte con maggiore intensità dalle ondate di aria calda africana, le stesse che dominano le estati italiane di oggi.
Diversa sarebbe stata la situazione con l’anticiclone delle Azzorre, capace di portare correnti più fresche di origine oceanica e frequenti temporali.
Proprio questo tipo di dinamica si intravede solo parzialmente in questi giorni al Nord Italia, mentre altrove l’influenza oceanica è destinata a durare pochissimo.
Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali.
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