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Appuntamenti

I Masci de na fiata, la sfilata a Tricase

Appuntamento questo pomeriggio, con ritrovo alle 14,30 in Via Pirandello

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A Tricase è stato un carnevale in tono minore, vissuto con la tristezza nel cuore per la prematura scomparsa di Tommaso Ferramosca, 41enne fotografo molto conosciuto in paese.


Per lo stesso motivo sono state annullate la masciata di Depressa (dove Tommy viveva) e la sfilata di domenica 11.


Quindi quella di questo pomeriggio (ritrovo ore 14,30 in Via Pirandello) resta l’unica sfilata di questa edizione del Carnevale Tricasino.


Quella de “I Masci de na fiata”, la tradizionale rivisitazione del carnevale che in un tempo passato caratterizzava il territorio di Tricase.


L’edizione 2024 è stata organizzata dall’APS Pro Loco Tricase e dal Comune di Tricase, con la direzione artistica dell’associazione Tricasèmia.


TRADIZIONE E ARTI CARNASCIALESCHE


L’obiettivo del Carnevale Tricasino “I masci de na fiata” è la conservazione e la rivisitazione in chiave contemporanea delle arti carnascialesche che caratterizzavano il territorio di Tricase.


Al termine di un intenso periodo di studi e approfondimenti, tramite fonti scritte e orali, si è riusciti a delineare le peculiarità del Carnevale a Tricase.


Si è scoperto che, sin dall’antichità, a Tricase non vi era una tradizione di un carnevale con carri allegorici o di cartapesta.


La particolarità del carnevale a Tricase è rappresentata dalla presenza dei masci.


È il nome dialettale delle maschere che identificano e caratterizzano il Carnevale Tricasino, conferendone originalità.


Anche e soprattutto per via della povertà economica del territorio, basato principalmente sull’agricoltura di sussistenza, era uso a Tricase, durante il periodo carnascialesco, mascherarsi utilizzando gli indumenti e i costumi che si possedevano in casa.


Ne venivano fuori, così, dei travestimenti stravaganti e del tutto originali. I masci, una volta travestiti, si incontravano nelle piazze dei rioni e dei borghi di Tricase e frazioni per dare vita alle, così chiamate, “masciate”.


Si trattava di momenti conviviali in cui i membri della comunità danzavano e cantavano, accompagnati da chitarre o da strumenti improvvisati.


Si faceva visita agli anziani del posto ma anche alle personalità più in vista delle piccole comunità territoriali (i signori, i don, ecc), li si “canzonava” con stornelli e poesie composte per l’occasione, chiedendo loro in cambio frutta di stagione, o dolci tipici poveri, come le “fiche siccate”.


Ecco, quindi, che le masciate rappresentano l’originalità del carnevale a Tricase.


Per sottolineare la peculiarità del carnevale, da 10 anni a Tricase si è cercato di riproporre il carnevale di un tempo, (ri)mettendo in scena le “masciate”: il luogo del ritrovo sono le piazze dei rioni e dei borghi della città e, proprio come si faceva un tempo, ci si diverte con allegria, entrando nelle case delle persone, cantando loro stornelli in cambio di dolci tipici. La colorata carovana del carnevale a Tricase è guidata dalla figura della maschera tricasina: u masciu.


LA MASCHERA TRICASINA


Le ricerche svolte hanno soltanto ipotizzato la presenza di una maschera che caratterizzava in passato il territorio tricasino.


Per questo motivo, si è pensato di inventare una maschera di Tricase, conferendone un significato.


Infatti, Tricase, rappresenta un unicum dal punto di vista della conformazione urbana del territorio.


Solo negli ultimi decenni si è assistito ad una conurbazione di diversi territori che in passato erano frazioni.


Il risultato è che le identità culturali di quelli che un tempo erano frazioni e che oggi sono rioni, sono rimaste fortemente radicate nelle comunità.


Sono proprio queste differenze, tra i rioni e le frazioni della città di Tricase, che il carnevale “I masci de na fiata” vuole rimarcare tramite la maschera “du masciu”.


Differenze che arricchiscono il patrimonio culturale cittadino.


Quindi, u masciu indossa tutti i simboli che distinguono gli attuali rioni e frazioni della città di Tricase.


La maschera è stata ideata e realizzata dalla maestra artigiana tricasina Ilaria De Marco.


Sulla pagina Facebook “Carnevale Tricasino” è disponibile il documentario di Tricasèmia che racconta la storia del Carnevale a Tricase (condotto da Gabriele Musio, riprese e montaggio di Emanuele Stefanazzi)


LU MASCIU SI È FATTO MONACO


Anno dopo anno, si è deciso di creare una storia che accompagnasse la figura “du masciu”, basata sulle antiche tradizioni della città di Tricase.


Nell’edizione 2023, u masciu, disperatamente in cerca di lavoro, ha usufruito del reddito di cittadinanza.


Un anno dopo, siamo ancora punto e a capo: u masciu (interpretato sempre da Gianluca Errico) è disperato per la sua situazione precaria: ormai senza il reddito di cittadinanza, con un figlio che non può mantenere ed è ritornato in Svizzera dalla madre, ha deciso di chiedere aiuto al Padreterno.


Entrato nella Chiesa di San Domenico (Cumentu), un’energia lo ha travolto e ne è usicto con la scelta di diventare monaco: «Almeno nu tegnu pinsieri… me ccuntentu de chiru ca passa lu Cumentu».


Resta un mistero come l’abbia presa Mamma Mmeli (Giuseppe Elia) sempre più disperata per le bizze del figlio.

L’edizione 2024 del Carnevale Tricasino si è svolta nel ricordo di Senofonte Cavalieri, anima, cuore e memoria storia di Tricase e dei riti carnascialeschi.






Appuntamenti

A Ruffano i giochi di una volta col Family Day natalizio

L’InCanto di Natale continua con tanti di appuntamenti imperdibili all’insegna del divertimento, del gusto e della tradizione

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Continua ad ammaliare grandi e piccini l’InCanto di Natale aRuffano, il ricco programma di eventi per le festività realizzato dalla Pro Loco e dal Comune.

Il borgo antico in questi giorni è pronto a riaccendere la festa con appuntamenti imperdibili e con una proposta unica: il Family Day, che popolerà le vie del centro con i giochi di una volta e una serie di attrazioni pronte ad incantare i più giovani.

Ma non è tutto: anche nei prossimi giorni il calendario ci riserverà gusto, musica, spettacoli e tradizione.

GLI EVENTI PRE-NATALIZI

Sabato 20 e domenica 21 il centro storico di Ruffano, sin dalle 16e30, sarà un vero e proprio parco divertimenti a cielo aperto.

Circondati dalle meravigliose luci natalizie e dagli innumerevoli addobbi di “InCanto di Natale”, potremo godere dei giochi di una volta.

Accanto alle giostrine, ci saranno truccabimbi, clown, artisti di strada, spettacolo di burattini e musica dal vivo.

I visitatori potranno beneficiare di un giro gratis esibendo il volantino della serata che si trova sui canali social della Pro Loco di Ruffano. Sarà il primo giro della grande festa che ci attende per accompagnarci verso il Natale.

Sabato 20 si parte con lo spettacolo di burattini dal titolo “Natale una grande storia”, a cura della Compagnia Teste di Legno. Start alle ore 17e30 e replica alle 19e30.

Alle 18e30 ed alle 21 sarà invece la volta del concerto di strada a cura della streetband “Primaluna”. Le sonorità natalizie attraverseranno le strade di Ruffano e Torrepaduli.

Domenica 21 divertimento assicurato con lo spettacolo del clownManteca al dente.

Sempre domenica, alle 19 in piazza San Francesco, imperdibile spettacolo di danza a cura de La Fabbrica dello Spettacolo.

Alle 19e30, in piazza del Popolo, spazio alla musica con un nuovo appuntamento dell’inedita rassegna “Swingspel edizione invernale”: il concerto “Swing Christmas” del pianista e compositore salentino Toni Tarantino.

E non finisce qui: in programma anche una serata infrasettimanale, prevista per martedì 23. Ci attendono Frozen, le avventure di OLAF, nel centro storico alle 17e30, con la Baby dance con gli Elfi di Babbo Natale.

Alle 18 le vie del borgo antico saranno invase dalla magia della pastorale natalizia, una carezza sonora che ci accompagna al Natale nel segno della tradizione più autentica.

Alle 19 presso la Chiesa Matrice lo speciale concerto live con la musica di Claudio Prima, organettista, cantante e compositore, già anima di numerosi progetti di indagine sulle “musiche di confine”, tra cui la rinomata BandAdriatica.

LE ATTRAZIONI CONTINUATIVE

Anche in queste serate, sarà possibile godere delle prelibatezze della Piazza del Gusto.

Tante le specialità, dal caciocavallo impiccato alle tipiche pucce, farcite in tante gustose varianti. E poi bontà alla brace, le immancabili pittule ed i tradizionali cecamariti. Per la categoriadolci, crepes, panettoni, pasticciotti, cupeta e mostaccioli, per deliziare ogni palato.

La meraviglia del borgo antico di Ruffano e di quello di Torrepaduli addobbati a festa sono visitabili tutte le sere fino al 6 gennaio. Nelle serate evento, poi, c’è la possibilità di godere di tutte le attrazioni di questa edizione di “InCanto di Natale”.

A Torrepaduli c’è il Presepe Vivente di Comunità, realizzato dall’ass. Anziani Ettore Pasanisi presso il Museo della Civiltà Contadina. Un luogo già di per sè meritevole di menzione. Un museo che è un vero e proprio viaggio nel tempo, come quello che vivranno i visitatori nel periodo natalizio incontrando i figuranti che daranno vita al Presepe che, quest’anno, giunge alla 21esima edizione.

In Largo San Rocco, dinanzi al Santuario, il Presepe all’uncinetto, realizzato dalle uncinettine di Torrepaduli Margherita Passaseo, Celestina Crudo, Ada Falcone, Assunta Minerva, Graziella Paiano, Maria Rosaria Viva, Rosanna Falcone, Annina Viva, Giuliana Viva, Cosimina Frisullo, Ada Viva e Laura Passaseo. 

Tappe imperdibili sono, nel centro storico di Ruffano, la Corte del Grinch e la Casa di Babbo Natale, che accoglierà i bimbi in visita e consegnerà loro dei piccoli doni dalle 16e30 alle 22e30, grazie al prezioso contributo dell’associazione “La Giara – salotto culturale”.

E poi ancora, sempre nel borgo antico di Ruffano, il Villaggio della Solidarietà, dove è possibile incontrare associazioni ed enti del terzo settore del territorio; la Cripta della Natività della Chiesa Beata Vergine di Maria; i Mercatini Natalizi; il Presepe Artistico di Comunità, all’interno del suggestivo frantoio ipogeo di via Mons. D’Urso.

I prossimi appuntamenti sono in programma per Natale e Santo Stefano; sabato 27 e domenica 28; Capodanno; domenica 4 gennaio e l’Epifania.

I singoli eventi saranno presentati di settimana in settimana. Sui canali social della Pro Loco Ruffano sarà possibile seguirne l’avvicinamento senza perdere alcun dettaglio.

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Alessano

In giro per Presepi nel Salento

Tutte le rappresentazioni più belle ed emozionanti da visitare durante le Feste…

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ALESSANO

Presepe recitato e cantato nel villaggio rupestre: l’insediamento rupestre di Macurano, tra i più antichi e suggestivi, si trasforma in Betlemme con un Presepe Vivente che unisce recitazione, canto e danza.
La settima edizione, incentrata sul tema La Pace sotto le stelle” è permeata dall’eco dei valori di don Tonino Bello.
Il percorso, tra grotte e cavità naturali, è immerso nel suggestivo paesaggio rupestre.
Il presepe di Macurano è visitabile
(su prenotazione) nei giorni 26, 27 e 28 dicembre 2025, 3, 4 e 6 gennaio 2026, dalle 16,30 alle 20

ALLISTE

Sulla collina, Presepe Vivente con l’associazione Insieme per il Presepe, aperto nei giorni 25, 26, 28 dicembre 2025, 1, 4, e 6 gennaio 2026, dalle 18 alle 21,30

BARBARANO (Morciano)–

Centro storico, Presepe Vivente, nei giorni 26 dicembre 2025, 1 e 6 gennaio 2026, dalle 17,30 alle 21

BOTRUGNO

Via Nino Bixio,10, Presepe Elettromeccanico del Maestro Vito Pajano, visitabile dal 24 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026

CASTRO

Via IV Novembre, Presepe Artistico di Maria Bettina Capraro e Antonio Fersini.
Un presepe ricco di particolari che trasforma una semplice scena in una mini-realtà viva, che cattura per la sua maestria artigianale e la capacità di raccontare storie attraverso i dettagli.
Visitabile nei giorni 21, 26dicembre 2025, 6, 10 e 11 gennaio 2026 dalle 15 alle 21.

CAPRARICA DI LECCE

Presepe Vivente a Kalòs, Nuove scenografie, nuovi percorsi, infinite e suggestive luminarie per una magia unica.
Street food con i prodotti della tradizione, area bambini, ristorante, ampi parcheggi gratuiti, rendono ancora più bella e accogliente la visita a Kalos.
Giorni di apertura: 25, 26, 27, 28 dicembre 2025, 1, 4, 5 e 6 gennaio 2026, dalle 16,45 alle 21

CORSANO

Con la seconda Le Vie dei Presepi, il paese si prepara a trasformare i propri vicoli in un percorso emozionante, dove ogni angolo racconta una storia e ogni presepe diventa un frammento di poesia. Dal 21 al 29 dicembre 2025 e l’1, 2 e 6 gennaio 2026, camminare per il centro storico significherà entrare in un piccolo mondo incantato: vie che si aprono come scrigni, luci che guidano il passo, presepi che parlano di famiglia, di mani artigiane, di memoria.

CASARANO

Centro storico, Presepe Vivente dell’Associazione francescana Cantico delle Creature.
Aperto nei giorni 25, 26 dicembre 2025, 1 e 6 gennaio, dalle 17 alle 22.

CUTROFIANO

Presepe Itinerante a cura delle associazioni cittadine nei giorni 28 dicembre 2025 e 3, 4 e 5 gennaio 2026, a partire dalle ore 17

LEUCA

Piazza Marinai d’Italia, Presepe Stellato: inaugurazione e benedizione sabato 20 dicembre, alle 17

MATINO

Presepe Vivente nel centro storico, ingresso da piazza San Giorgio, nei giorni 26 e 28 dicembre 2025, 4 e 6 gennaio 2026, dalle 18

MURO LECCESE

Convento dei Domenicani, Viviamo il Presepe, Presepe Vivente, nei giorni 27 dicembre 2025, 3 e 5 gennaio 2026, dalle 17 alle 21

NEVIANO

Largo San Michele, Presepe Vivente, aperto nei giorni 26 e 28 dicembre 2025, 1, 4 e 6 gennaio 2026

NEVIANO

Il Presepe artistico di comunità si colloca nello splendido frantoio ipogeo di via Mons. D’Urso. Il Presepe è una creazione stupefacente, interamente realizzata in cartapesta a grandezza naturale. Una vera e propria opera d’arte collettiva, frutto del lavoro e della passione dei volontari dei rioni del paese, sotto la direzione artistica di Matteo Gravante.
Il tutto incastonato nella cornice unica di un luogo suggestivo quale è l’antico frantoio ipogeo: uno dei più preziosi pezzi di storia di Ruffano, un ambiente che rende quest’esperienza ancora più emozionante.
Questi gli orari d’apertura del frantoio per la visita al presepe: giorni feriali, 17:30 – 23:00; festivi, 10:00 – 12:00 e 16:30 – 23:30.

PRESICCE – ACQUARICA

Borgo di Acquarica, Presepe Vivente, aperto nei giorni 25, 26 dicembre 2025, 1 e 6 gennaio 2026, dalle 17,30 alle 20,30

PRESICCE – ACQUARICA –

Borgo di Presicce, Presepe Vivente, visitabile nei giorni 25, 26 dicembre 2025, 1,4 e 6 gennaio 2026, dalle 18 alle 20,30

SANARICA –

Sulla strada provinciale per Botrugno, Presepe Vivente con Gli Amici del Presepe, aperto il 25, 26 e 28 dicembre 2025, 1, 4 e 6 gennaio 2026

SCORRANO –

Sand Nativity: presso il Chiostro del Convento degli Agostiniani e l’Antica Corte del Palazzo De Iaco-Veris, il Presepe di Sabbia. Tema di quest’anno: Luce e Pace. Aperto fino al 6 gennaio: dalle 16,30 alle 21, nei giorni feriali; di sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 22

SAN DONATO DI LECCE –

Nel cuore del centro storico, Presepe Vivente, ingresso da piazza Garibaldi. Aperto nei giorni 25, 26, 28 dicembre 2025, 1 e 6 gennaio 2026, dalle 16,30 alle 20,30

SPECCHIA –

Presepe Vivente nel Borgo, tra Via Matteotti e Piazza Sant’Oronzo, visitabile nei giorni 25, 26 e 28 dicembre 2025, 1, 4 e 6 gennaio 2026, dalle 17 alle 20,30

TAURISANO –

Centro storico, Presepe Vivente. Inedita la narrazione. Inedita la magia. La rappresentazione sacra accompagnerà l’ospite che la vivrà a percorrere, con un pizzico di magia un cammino nel tempo, fino a condurlo come in un sogno e vivere nell’anno zero la Betlemme nella Notte Santa. Ingresso da Corso Umberto I, incrocio con via Crispi. Giorni di apertura 25 e 28 dicembre 2025, 1, 4 e 6 gennaio 2026, dalle

TIGGIANO –

Luci Perti, Presepe Vivente, nei giorni 26, 28 dicembre 2025 e 4 e 6 gennaio 2026, dalle 16,30 alle 20

TORREPADULI (Ruffano) –

Palazzo E. Pasanisi, Presepe Vivente, con la partecipazione di molti figuranti, artigiani, associazioni locali e volontari. Aperto nei giorni 25, 26 e 28 dicembre 2025, 1, 4 e 6 Gennaio 2026, dalle ore 17,30 alle 20,30

TRICASE –

Da oltre quarant’anni, Tricase accende il cuore del Natale con un’emozione. Tra i sentieri di Monte Orco, il Presepe Vivente torna a vivere grazie alla passione, alla fede e all’impegno di un’intera comunità. Il tema di questa edizione è La Pace: un invito a costruirla ogni giorno, nei gesti semplici, nello sguardo verso l’altro, nella luce che unisce e non divide. Presepe aperto nei giorni 25, 26, 27, 28 dicembre 2025, 1, 3, 4 e 6 gennaio, dalle 17 alle 20,30

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Appuntamenti

Presepe Vivente di Tricase e il racconto dei suoi 43 anni

Tante le storie: Teresa Blandolino ha 76 anni. È la pastaia che produce le orecchiette, ed è presente in modo continuativo nel Presepe Vivente di Tricase dal 1981…

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di Lorenzo Zito

Quante storie dentro questa meravigliosa storia.

I 43 anni di Presepe Vivente a Tricase sono fatti di volti, di dedizione e di attesa per una ricorrenza che, nel tempo, per tanti è diventata appartenenza a tutti gli effetti.

Tra i figuranti di questa natività (tra le più rinomate d’Italia) ci sono dei nomi divenuti indelebili per la Betlemme tricasina. Personaggi che lì, sulla collina di Monte Orco, hanno visto transitare intere generazioni.
Nel loro impegno e nella loro passione, che dura da una vita, abbiamo cercato una fotografia di questa manifestazione lunga quasi mezzo secolo.

UNA STORIA INFINITA

Teresa Blandolino ha 76 anni. È la pastaia che produce le orecchiette, ed è presente in modo continuativo nel Presepe Vivente di Tricase dal 1981. Ci concede un suo pensiero sulle sue ben 40 edizioni, all’ombra della luccicante stella cometa: “Il mio primo ricordo del presepe è la sua stessa grandezza. Le migliaia di luci, che mai prima avevo visto tutte insieme, con quella cascata, che sembra vera”.
Impossibile non ripensare ad Andrea Rizzo, per tutti Andreuccio. Il compianto fondatore del Presepe Vivente.

Colui che, nel 1976, decise di aprire la sua casa a tutti coloro che hanno Gesù nel cuore, trasformandola in una gigantesca rappresentazione con pochissimi eguali nel mondo.

Di Andreuccio conservo un dolce ricordo. Era una persona indaffarata ma gentile. Passava spesso dalle postazioni dei personaggi, per chiedere se tutto andasse per il meglio e portarci una cosa calda”.
Ora, che l’età avanza, è ora di passare il testimone: “Già da qualche anno le mie due nipoti, Teresa e Giulia, di 25 e 30 anni, mi affiancano con entusiasmo in questa esperienza”.

Teresa non è la sola veterana. Ci sono le sapienti mani da tessitrice di Luchenia Scarascia, che da anni manovrano u talaru. C’è Saverio De Roma, l’immancabile scarparu. Ed ancora Donato Musio, il casaro. L’arte figula di Luciano Cazzato, il vasaio che a 90 anni ancora lavora l’argilla.

E poi c’è chi tutti gli anni viene da paesi vicini, come Mario Branca da Ruffano, nel ruolo di San Giuseppe da oltre due decenni, e Pino Manco da Taurisano, nella bottega del mosaicista.

MONTE ORCO, MAGIA E APPARTENENZA

Il Presepe Vivente di Tricase oggi è tra le otto rappresentazioni più longeve del Mezzogiorno.

Nato nel 1976, quando Andrea Rizzo aprì la sua casa in cima a Monte Orco per condividere con la comunità la sua devozione, il Presepe Vivente è cresciuto fino a diventare un grande cammino dentro la Natività: un percorso ambientato tra scene, luci e antichi mestieri, con centinaia di figuranti che raccontano, insieme, fede e identità salentina.
In anni recenti, una rappresentanza è stata anche in udienza con Papa Francesco, portando questa “Betlemme” del Capo di Leuca fino a Roma.

Se tutto questo non ha ceduto al tempo e ai radicali cambiamenti che esso ha portato con sé lo si deve anche a queste persone che, sera dopo sera, si prestano con dedizione rara: per amore dell’evento, per orgoglio verso ciò che rappresenta per la città, per il desiderio di custodire un rito che li supera e li unisce.

Sfidano il freddo e la stanchezza, sottraggono ore alle proprie case e ai familiari nei giorni di festa, per offrirle a una famiglia più grande: quella di Tricase e di tutti i fedeli e visitatori che arrivano fin qui, da ogni dove.

Tutto ciò porta avanti quello spirito che ogni anno convoglia da tutta Italia e dal mondo migliaia di persone: si parla di oltre centomila presenze per edizione, numeri che spiegano, meglio di qualsiasi aggettivo, la forza di richiamo di Monte Orco e della sua Natività.

Un valore inestimabile che, non a caso, viene oggi tramandato alle nuove generazioni.

Perché il Presepe Vivente non è soltanto una rappresentazione: è una memoria condivisa che insegna a stare insieme, a prendersi cura di un’eredità comune e a farla vivere nel presente.

È quella magia che resta addosso nel tempo e trasforma ogni gesto, anche il più semplice, in appartenenza.

Il Presepe Vivente di Tricase sarà aperto nei giorni 25, 26, 27, 28 dicembre 2025, 1, 3, 4 e 6 gennaio, dalle 17 alle 20,30.

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