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Tutti di corsa, c’è la Maratona della Grecia Salentina
Oltre 400 atleti saranno pronti ai nastri di partenza domenica 7 novembre, per prendere parte alla Maratona della Grecìa salentina, organizzata dall’Asd La Mandra di Calimera, in collaborazione con i Comuni di Calimera, Martano, Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci, Melpignano, Corigliano d’Otranto, Soleto, Sternatia, Zollino, Martignano, e con il patrocinio diProvincia di Lecce, Regione Puglia, Unione dei Comuni della Grecìa salentina, Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni), Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal), Università del Salento, Esercito Italiano.
La seconda edizione dell’attesissima gara podistica nazionale è stata presentata questa mattina, a Palazzo Adorno, a Lecce, da Massimiliano Romano, vice presidente della Provincia con delega allo Sport, Roberto Casaluci, presidente Unione Comuni Grecìa salentina e sindaco di Castrignano dei Greci, i sindaci dei Comuni della Grecia Salentina, Gigi Renis, consigliere regionale Coni, Giacomo Leone, presidente regionale Fidal, con il consigliere regionale Sergio Perchia, Roberto Perrone, presidente provinciale Fidal, Crystian Bergamo, presidente dell’Asd La Mandra di Calimera, Andrea Morrone, addetto stampa della Maratona, alcuni rappresentanti dell’Esercito e gli sponsor della manifestazione.
«È un evento di respiro nazionale. Lo sport purtroppo non è una funzione fondamentale della Provincia, ma il nostro Ente è comunque vicino agli sportivi e alle eccellenze sportive che il territorio riesce ad esprimere a livello nazionale ed internazionale. È una manifestazione che per il numero di partecipanti offre l’occasione di promuovere il Salento e di fare marketing territoriale», ha evidenziato il vice presidente della Provincia di Lecce Massimiliano Romano.
La gara podistica, che assegnerà il titolo di campione regionale, si svolgerà lungo un percorso di 42,195 chilometri.
Gli atleti, provenienti da varie regioni d’Italia, partiranno da Piazza del Sole, a Calimera e attraverseranno 9 dei 12 Comuni della Grecìa salentina (Martano, Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci, Melpignano, Corigliano d’Otranto, Soleto, Sternatia, Zollino e Martignano), per poi tagliare il traguardo sempre a Calimera.
Un percorso unico nel suo genere, dal punto di visto tecnico e paesaggistico, realizzato da Crystian Bergamo, tra la bellezza della campagna salentina e i monumenti dei Comuni della Grecìa salentina. Il tragitto include anche un tratto dell’antica Via Francigena e della Via Traiana Calabra, una strada romana che costituiva il prolungamento della Via Traiana e collegava Brindisi a Lecce e Otranto.
Alla manifestazione sportiva sono collegati, inoltre, due eventi collaterali in programma sabato 6 novembre a Calimera.
Alle ore 11, nella sala consiliare del Comune, si terrà una tavola rotonda sul tema “Prodotti agricoli tradizionali e sui regimi di qualità”, parte di un più ampio progetto di promozione dei prodotti agroalimentari regionali dal nome “Non solo Cime di Rapa – Valorizzazione dei prodotti agricoli tradizionali del territorio pugliese”, realizzato da Agenzia Formativa Ulisse con il contributo della Regione Puglia, assessorato Agricoltura e Risorse agroalimentari, all’interno del “Programma di Promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi di qualità ed Educazione Alimentare”.
Alle ore 17, a Palazzo Sabella Tommasi, Roberto Di Sante, giornalista e scrittore, presenterà il romanzo “Corri – Dall’inferno a Central Park”, opera in gran parte autobiografica in cui racconta il viaggio che lo ha portato a superare la depressione attraverso la corsa, riuscendo a tagliare il traguardo della maratona di New York. L’attore Sebastiano Gavasso, protagonista dell’opera teatrale tratta dal romanzo, reciterà alcuni brani del libro. L’incontro analizzerà anche il tema della “forza mentale della corsa e della psicologia del maratoneta” con l’intervento di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta, esperto in psicologia dello sport e dell’esercizio fisico, maratoneta e ultramaratoneta, autore di numerosi libri sugli aspetti psicologici della corsa, della forza mentale e della resilienza.

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Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità a Patù
Ospiti Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia
Patù si prepara a ospitare un momento di confronto culturale di grande prestigio.
Domani, venerdì 12 dicembre, nella Sala Consiliare del Comune, si terrà l’incontro dal titolo “Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità”.
La serata vedrà protagonisti due magistrati di spicco, la cui fama non si limita al contesto salentino.
Gli ospiti saranno Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia.
Al centro dell’incontro ci saranno anche le loro ultime pubblicazioni.
Né eroe né guerriero, ricordi e sfide di un magistrato di Mandoi, edito da Besa con prefazione del giudice Nino Di Matteo, racconta le sfide e le esperienze di una carriera nella magistratura.
Il Sillabario minimo della giustizia di Tanisi, pubblicato da Chiriatti, offre una riflessione sintetica e originale sui principi e il funzionamento del diritto.
La serata si aprirà con i saluti del sindaco Gabriele Abaterusso e del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo SalveMorciano Patù, Gianni Sergi.
Nell’occasione, l’amministrazione comunale donerà una copia della Costituzione italiana a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno compiuto 18 anni, un gesto simbolico che lega l’evento alla formazione civica delle nuove generazioni.
La Libreria Idrusa di Alessano curerà il banchetto dei libri.
Coordinerà l’incontro la giornalista Luana Prontera, che negli anni ha approfondito i temi legati alla legalità, all’antimafia sociale e alla comunicazione di prossimità.
Il dialogo si snoderà tra le esperienze dei magistrati e le questioni del presente, mettendo in luce oltre al contenuto dei libri anche le esperienze e i percorsi umani e sociali che li attraversano.
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Archivi della Memoria orale: tra tracce e narrazioni
Nel pomeriggio al Centro di Documentazione delle Musiche Popolari di Palazzo Marchesale a Melpignano, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio
Un viaggio nel cuore pulsante della memoria del Mezzogiorno, tra storie, voci e visioni che continuano a trasformare il presente.
Questo pomeriggio, alle ore 17,30, il Palazzo Marchesale di Melpignano, che ospita il Centro di Documentazione delle Musiche Popolari, apre le sue porte a “Archivi della Memoria orale: tracce e narrazioni”, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio.
Un’occasione unica per esplorare il prezioso Fondo Luigi Chiriatti e confrontarsi sulle sfide – umane, culturali e tecnologiche – che accompagnano la gestione degli archivi orali.
Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato interverranno voci autorevoli del panorama archivistico e culturale nazionale.
Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, offrirà una riflessione sul ruolo dell’archivistica pubblica nella tutela della memoria collettiva. Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima, il più importante festival italiano dedicato agli archivi, porterà l’esperienza del racconto culturale attraverso nuovi linguaggi.
Giovanni Chiriatti, editore e anima di Kurumuny Edizioni, racconterà la visione che ha guidato la costruzione del Fondo Chiriatti.
Massimiliano Morabito, etnomusicologo e musicista, condividerà esperienze sul campo e prospettive di ricerca dopo aver dedicato un volume alla figura di Alan Lomax.
Chiara Marola, giornalista, musicista e direttrice del festival Scalero, offrirà uno sguardo interdisciplinare sul rapporto tra voce, territorio e contemporaneità.
A moderare, la giornalista Giorgia Salicandro, da anni impegnata nella divulgazione culturale nel Salento.
Il convegno rappresenta il secondo appuntamento del programma di attività nato attorno al Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre: un progetto visionario con cui Melpignano dà voce ai patrimoni materiali e immateriali del territorio. Grazie ai fondi PNRR (M1C3 – Investimento 2.1, Attrattività dei Borghi – Linea B), l’Amministrazione ha potuto acquisire e rendere pubblico l’immenso Archivio di Luigi Chiriatti, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca e oggi consultabile sul portale centrodocumentazionemelpignano.it.
Più di 4 terabyte di registrazioni, fotografie, interviste e documenti etnografici, organizzati in otto grandi aree tematiche grazie al lavoro specialistico di Emanuela Candido (Imago Cooperativa Sociale di Lecce) e catalogati sulla piattaforma Archiui.
Ma il Centro è molto più di un archivio: è un luogo che si attraversa, uno spazio che vibra. Due installazioni immersive, nate da un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e firmate dall’artista internazionale Massimiliano Siccardi e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, trasformano documenti e luoghi storici in esperienze emozionanti.
Una è dedicata all’Archivio Chiriatti; l’altra, site-specific, restituisce voce alle scritte dei detenuti delle antiche prigioni di Melpignano, trasformando un luogo di dolore in un potente esercizio di memoria condivisa. Il Centro diventa così una soglia: un ponte tra passato e futuro, un laboratorio in cui comunità, culture e narrazioni continuano a rigenerarsi.
Come ricorda la sindaca Avantaggiato: «Un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro». Melpignano dà a studiosi, appassionati e viaggiatori curiosi l’opportunità di ascoltare la voce dei suoi archivi.
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Fam(m)i d’Amore
Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce
Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.
Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.
Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.
Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.
Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.
Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.
Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.
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