Attualità
Cassa integrazione: nuovo aumento in provincia
2,1 milioni di ore richieste dalle imprese salentine nei primi 7 mesi dell’anno; intanto la Uil lancia il concorso fotografico intitolato “Lavoro. Attenzione ai particolari”

Continua a viaggiare in controtendenza la cassa integrazione nella provincia di Lecce.
A luglio si registra un incremento dell’8,5 per cento delle richieste da parte delle imprese salentine rispetto al mese precedente. Le ore autorizzate ammontano complessivamente a 317.472, contro le 292.541 di giugno.
Questo mentre nel resto d’Italia si registra un calo del 19 per cento e in Puglia del 75 per cento; dati, però, che risentono ancora dei blocchi autorizzativi della cassa ordinaria (la Cigo, per difficoltà temporanee) legati all’entrata in vigore delle nuove regole varate con il Jobs Act e dell’andamento altalenante della Cig in deroga, visti i finanziamenti a singhiozzo a cui è soggetta ormai da tempo.
Nel dettaglio, a luglio sono state autorizzate dall’Inps 54mila340 ore di Cigo (+34,1), 260mila590 ore di Cigs (+4,3), a testimonianza di complicati processi di ristrutturazione e riconversione ancora in corso nel Salento, e 2mila542 ore di Cigd (+22,2).
La fotografia scattata dal 7°Rapporto Uil – Servizio Politiche del Lavoro conferma un mercato del lavoro in chiaro-scuro: la richiesta complessiva di cassa integrazione nei primi sette mesi dell’anno (gennaio-luglio 2017) si attesta a quota 2,1 milioni di ore, in calo del 28 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015.
“Purtroppo i dati dimostrano, ancora una volta, che la ripresa economica nei nostri territori è debole“, commenta il segretario generale della Uil di Lecce, Salvatore Giannetto, “non in grado di dare una reale svolta alla crescita economica. I livelli elevati di Cigs mostrano come una larga fetta di manifattura sia in sofferenza e continui a mantenere orari di lavoro ridotti a fronte di una produzione che riflette le difficoltà del periodo. Abbiamobisogno di una politica economica espansiva ed aggressiva di sviluppo e di sostegno alla domanda interna, che può e deve trovare soluzione nella legge di stabilità 2017, attraverso un sostanziale taglio delle tasse che gravano sui lavoratori e pensionati, nel rinnovo dei contratti pubblici ed investimenti di opere infrastrutturali pubbliche per rilanciare i cantieri, così come riteniamo fondamentale che il Governo non riduca gli incentivi alle nuove assunzioni”.
Intanto il sindacato informa che in vista della IX Conferenza d’organizzazione che si terrà nel prossimo mese di novembre, la Uil nazionale ha ideato un concorso fotografico intitolato “Lavoro. Attenzione ai particolari”. Si può partecipare al concorso fotografico con un massimo di tre scatti che raccontino come il mondo del lavoro sia cambiato negli ultimi 30 anni sia in termini di evoluzione tecnologica sia in termini di rivoluzione ecologica, innovazione produttiva e modalità di prestazione lavorativa. Le foto selezionate saranno esposte in occasione della conferenza d’organizzazione del sindacato e i primi tre classificati saranno ospiti della Uil a Roma per la premiazione. Per partecipare c’è tempo fino al prossimo 15 settembre (info su www.uil.it).
“La Uil“, afferma il segretario provinciale Giannetto, “si prepara a un appuntamento importante qual è quello della conferenza d’organizzazione, un’organizzazione che cambia come conseguenza naturale ai cambiamenti del mondo del lavoro. Il sindacato vuole stare al passo con i tempi e per farlo ha costruito negli anni un rapporto di conoscenza diretto dei propri iscritti in modo da potere cogliere insieme a loro le sfide che ogni giorno ci giungono da diversi fronti. La Uil in provincia di Lecce ha colto nel tempo, e continuerà a farlo, sfide e opportunità che possano portare allo sviluppo del Territorio, il quale non può prescindere da una maggiore diffusione della cultura del lavoro e dell’impresa per contrastare i livelli preoccupanti di disagio sociale che si registrano in provincia. Invito, pertanto, quanti lo desiderino a partecipare a questa iniziativa per includere il territorio salentino nel racconto che la Uil vuole fare del mondo occupazionale odierno”.
Attualità
Aggressioni a personale sanitario, riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica
Nell’ambito della riunione saranno oggetto di esame le iniziative già intraprese e sarà aggiornato l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale

Prosegue incessantemente l’impegno corale di Prefettura, ASL, Forze dell’Ordine, Ordini professionali e Terzo Settore nella prevenzione e contrasto dell’odioso fenomeno delle aggressioni al personale sanitario e parasanitario, spesso sommerso, che non solo compromette l’incolumità e la serenità di medici, infermieri e operatori, ma danneggia anche l’intera collettività, minando la fiducia nel sistema di cura e mettendo a rischio la qualità e la continuità dell’assistenza.
Numerose sono state le iniziative sinergiche avviate con l’obiettivo di mitigare il fenomeno, a cominciare dal potenziamento , da parte di ASL, delle misure strutturali e tecnologiche di difesa passiva presso i nosocomi e i punti di continuità assistenziale , tra cui il “sistema tagliacode” ed il ricorso alla vigilanza privata, fino ad arrivare all’attivazione in via sperimentale , su impulso del Prefetto Natalino Manno, della progettualità con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato per il contributo dei volontari al servizio di accoglienza, assistenza ed informazione in favore degli utenti e dei familiari degli stessi presso le sedi dei medici di continuità assistenziale.
Gli esiti delle citate iniziative saranno oggetto di esame nell’ambito della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato per domani, mercoledì 3 settembre, alle ore 11,15, alla presenza del Direttore Generale Asl e del 118, dei vertici delle Forze di Polizia, dei Presidenti degli Ordini professionali dei Medici e degli Infermieri, nonché dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
L’incontro rappresenterà altresì l’occasione per un aggiornamento circa l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale.
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Attualità
Rifiuti dall’auto, tolleranza zero
Per chi li getta dai veicoli in corsa. Plastic Free Onlus plaude alle nuove norme che prevedono multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, anche l’arresto. Consentito come prova l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private

Plastic Free Onlus accoglie con favore il Decreto-Legge n. 116, entrato in vigore in agosto, che introduce un inasprimento senza precedenti delle sanzioni per chi getta rifiuti dai veicoli.
La nuova normativa non solo prevede multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, l’arresto, ma consente anche l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private come prova per colpire i trasgressori, eliminando la necessità della contestazione immediata.
«Si tratta di un passo avanti fondamentale nella lotta contro una delle pratiche più vergognose e dannose per il nostro ambiente e la nostra comunità», dichiara Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus, associazione dal 2019 nella sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica e rifiuti abbandonati, «l’incremento delle sanzioni deve funzionare da deterrente reale: ci aspettiamo che i trasgressori non restino impuniti ma vengano perseguiti, così da lanciare un messaggio chiaro a tutti e porre fine a questo malcostume».
Il nuovo quadro normativo distingue tra diversi livelli di gravità: dalla sanzione amministrativa fino a oltre mille euro per i rifiuti minori, all’ammenda penale per i rifiuti non pericolosi, fino all’arresto per abbandono in aree protette o zone di particolare pregio ambientale. Previste anche sanzioni accessorie come la sospensione della patente e, per le violazioni più gravi, la confisca del veicolo, con particolare attenzione ai mezzi aziendali utilizzati per smaltimenti illeciti.
Plastic Free Onlus ricorda i risultati ottenuti in sei anni di attività: oltre 8.700 appuntamenti di raccolta organizzati, più di 4,6 milioni di chilogrammi di plastica e rifiuti rimossi dall’ambiente, una rete di oltre 1.100 referenti locali e la collaborazione con centinaia di comuni italiani, grazie al progetto “Comune Plastic Free”.
«Da sempre lavoriamo per far comprendere quanto un gesto apparentemente piccolo, come gettare un mozzicone o una bottiglietta dal finestrino, abbia conseguenze enormi sul piano ambientale, paesaggistico e sanitario», prosegue De Gaetano, «questa stretta normativa, unita all’uso intelligente delle tecnologie di videosorveglianza, è la dimostrazione che il cambiamento è possibile se si uniscono sensibilizzazione, impegno civico e strumenti legislativi efficaci».
Con queste nuove disposizioni, Plastic Free auspica un deciso cambio di rotta: più controlli, più responsabilità individuale e una netta riduzione di quei comportamenti incivili che da troppo tempo deturpano le città e la natura.
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Attualità
Lavoro, domanda e offerte
Trentesimo Report di Arpal Puglia: 631 posizioni aperte nel Leccese

Il 30° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro in crescita per un totale di 184 offerte lavorative e 631 posizioni aperte.
In questo inizio di settembre, il settore con maggiori opportunità è sempre quello turistico con 132 lavoratori ricercati soprattutto lungo la costa ionica. Segue il comparto sanitario e servizi alla persona che propone 113 posti di lavoro.
Bene anche il settore delle costruzioni con 79 posti disponibili, il settore delle telecomunicazioni che presenta 60 opportunità, industria e settore metalmeccanico con 59 e il settore del commercio con 54.
Sale il settore riparazione veicoli e trasporti con 45 lavoratori ricercati, seguito dal comparto amministrativo-informatico che registra 29 posizioni.
Seguono il settore tessile – abbigliamento – calzaturiero (TAC) con 25 posizioni aperte, il settore agroalimentare con 17 opportunità, il settore pedagogico e istruzione con 6 profili professionali ricercati.
Chiudono il settore delle pulizie e multiservizi, bellezza e benessere, e artigianato, rispettivamente con due, quattro e una posizione aperta.
A completare il panorama occupazionale c’è una posizione riservata agli iscritti alle categorie protette art.18 e quattro posizioni riservate a persone con disabilità, secondo la legge 68/99. Il report segnala, inoltre, cinque tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
CLICCA QUI PER LEGGERE IL 30° REPORT ARPAL – AMBITO DI LECCE NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE
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