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Attualità

C’era una volta… la preziosa Torre Messapica di Giuggianello

Svelati i suoi segreti grazie agli scavi archeologici finanziati dal Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino

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Un grande edificio a forma di anello costruito in epoca messapica intorno ad  un’altra struttura, forse una “specchia”, risalente all’età del bronzo, cioè ad almeno 4600 – 4700 anni fa. E, ancora, frammenti di brocche, coppette e grandi contenitori della stessa epoca. Hanno riportato alla luce importanti e inaspettate “sorprese” i lavori di scavo appena ultimati presso la cosiddetta Torre Messapica, situata a Giuggianello, nell’area del Fondo Torre, a breve distanza dalla chiesa della Madonna della Serra.


Le “preziose” scoperte, emerse nella prima fase d’indagine conoscitiva sul campo realizzata nell’ambito del Progetto di ricerche archeologiche e valorizzazione dell’area della Torre Messapica, sono state presentate questa mattina a Palazzo Adorno, a Lecce, dal presidente del Cuis Antonio Del Vino, dal sindaco del Comune di Giuggianello Giuseppe Pesino, dal professore associato di Archeologia classica, Archeologia greca e romana, Archeologia della Magna Grecia Giovanni Mastronuzzi, dal direttore del Dipartimento di Beni culturali dell’Università del Salento Gianluca Tagliamonte, dal funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto Laura Masiello, dal presidente del Centro di Cultura sociale e ricerche di Giuggianello Vincenzo Ruggeri.


Il progetto, finanziato dal Cuis (Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino), è stato avviato il 20 dicembre 2016. Le ricerche sono state condotte da un’équipe dell’Università del Salento, diretta dal professor Giovanni Mastronuzzi, del Dipartimento di Beni Culturali, nell’ambito della “Concessione di Ricerca del Mibact”.


Le indagini, inoltre, sono state possibili grazie alla stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto, con il supporto logistico ed organizzativo del Comune di Giuggianello e del Centro di Cultura Sociale e Ricerche di Giuggianello.


La campagna di scavi è stata effettuata dai ricercatori dell’Ateneo salentino Amedeo Galati, Renato Caldarola, Andrea Sasso, Giacomo Vizzino, sotto il coordinamento di Valeria Melissano; rilievi e cartografia sono stati realizzati dall’architetto Fabrizio Ghio, i disegni dei materiali da Fabiola Malinconico (Laboratorio di Archeologia Classica del Dipartimento di Beni Culturali). Indispensabile è stata la disponibilità dei proprietari dei fondi, Livio Benegiamo ed Alberto Gigante e Marcella Perfetto, ad accogliere i ricercatori dell’Ateneo salentino.


Già dieci anni fa, tra il 2006 ed il 2007, l’Università del Salento, sotto la direzione del prof. Francesco D’Andria aveva effettuato alcuni sondaggi nell’area per verificarne l’interesse archeologico. Agli inizi del ‘900, infatti, lo studioso Pasquale Maggiulli aveva riportato la notizia del ritrovamento di due statuette presso un “antichissimo trullo”. Nel corso delle precedenti indagini è stato possibile accertare che nell’area insiste un grande edificio risalente ad epoca messapica, realizzato con un grande anello di blocchi di pietra calcarea di forma trapezoidale, disposti su filari sovrapposti, che contengono un riempimento di pietre a secco. Pochi frammenti di ceramica indicavano una datazione intorno al 300 a.C.


Incrociando questi dati con gli elementi relativi al sistema insediativo del Salento in età messapica, è possibile affermare che l’edificio rinvenuto presso Giuggianello avesse come funzione principale il controllo del territorio: posto a metà strada tra le città di Muro Lecce e Vaste esso si rapportava ad un sistema di insediamenti con visibilità reciproca fino a garantire la comunicazione con lo scalo portuale di Otranto.

Alla conclusione della campagna di scavo è stato riportato alla luce l’80% del perimetro esterno della struttura confermando la ricostruzione di un edificio perfettamente circolare con diametro di 24,5 m ca.


Con questi ultimi scavi realizzati nell’area sono emersi nuovi e significativi elementi sul complesso architettonico. Infatti è stato possibile accertare che la torre messapica si imposta in un’area in cui esistono chiari segni di una occupazione in epoca più remota. La stratificazione ed i reperti ceramici documentano che nell’area insisteva una grande struttura già nell’età del Bronzo Medio (XVII-XVI sec. a.C.).


Al momento è ancora difficile definirne l’assetto e ricostruirne l’aspetto: poteva trattarsi di un vero e proprio edificio o forse più probabilmente di una specchia, una piccola collinetta formata con un accumulo di pietre. E’ ragionevole ritenere che, già nella Protostoria, il sito fosse stato scelto per garantire il controllo della pianura salentina che si osserva ad occhio nudo fino alla Serra di Sant’Eleuterio sul versante ionico.


In epoca messapica, in una fase di importante sviluppo demografico e di organizzazione capillare del territorio, la specchia dell’età del Bronzo venne ripristinata e monumentalizzata. Intorno alla struttura venne messo in opera, con estrema cura, un anello di blocchi di forma e dimensioni regolari. Si tratta di elementi disposti a cuneo con faccia superiore leggermente obliqua tanto da formare un muro a scarpa che si restringe progressivamente. Si conservano ancora 5 filari sovrapposti, e forse, anticamente, tale opera non doveva svilupparsi molto oltre in altezza. Nell’intercapedine tra i blocchi e la specchia venne sistemato un riempimento di pietre. Infine nella zona centrale fu probabilmente costruita una sorta di torretta in legno, così che l’edificio doveva raggiungere un’altezza complessiva di circa 10 metri. Esternamente all’anello di blocchi è stata identificata un’altra struttura con andamento concentrico alla torre messapica che poteva avere funzione di contenimento del pendio, o contribuire alla fortificazione dello stesso.


Tra i reperti mobili provenienti dall’area, oltre ai frammenti di ceramica ad impasto dell’età del Bronzo, si segnala il rinvenimento di frammenti di brocche, coppette e grandi contenitori per derrate inquadrabili nelle produzioni regionali salentine del IV e III sec. a.C. E’ attestata anche la presenza di rarissimi frammenti di ceramica medievale databili fra il XIII ed il XIV secolo.


Nella fase successiva al completamento degli scavi archeologici il progetto prevede alcune forme di valorizzazione dell’area, attraverso la realizzazione di segnaletica stradale, di pannelli didascalico-illustrativi e di un prodotto editoriale. I pannelli potranno essere inseriti nel percorso del Museo della Civiltà Contadina di Giuggianello, unitamente a ricostruzioni virtuali e/o fisiche del complesso architettonico.


Attualità

Nuove tappe per il Camper del Lavoro

Arpal Puglia: 685 posizioni aperte nel leccese, nuove tappe per il Camper del Lavoro, recruiting con Mc Donald’s a Galatina e concorso per categorie protette

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Dopo i primi giorni nel nord Salento, da questa settimana il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia porta il suo sportello itinerante anche nei Comuni del Capo di Leuca, nella Grecìa Salentina, a Veglie, Porto Cesareo e a Nardò, presso la Foresteria Boncuri che ospita i lavoratori migranti impegnati nella raccolta stagionale di frutta e ortaggi.

L’iniziativa, finanziata con fondi PNRR e realizzata in collaborazione con gli enti del Terzo Settore Cefas, Consorzio Mestieri Puglia e Sale della Terra, nasce per avvicinare le politiche attive del lavoro anche alle comunità più isolate, garantendo un contatto diretto con gli operatori dei Centri per l’Impiego.

Il mezzo attrezzato, trasformato in un vero e proprio sportello mobile, fornisce orientamento personalizzato, supporto nella scrittura e aggiornamento di CV e lettere di presentazione, assistenza sulle offerte di lavoro e sui percorsi formativi, accesso ai servizi digitali e informazione dedicata alle imprese.

L’azione si inserisce, inoltre, nel quadro delle misure di contrasto al caporalato, offrendo tutele e opportunità laddove più necessario.

Parallelamente, proseguono le attività presso i centri per l’impiego. Il Recruiting Day “Last Call for Summer”, che si è svolto lo scorso 12 giugno, ha visto una partecipazione ampia e diffusa: sono state raccolte 386 candidature e sono stati svolti 348 colloqui in un’unica giornata. Anche in questo caso, la strategia #mareAsinistra ha consentito l’estensione della partecipazione oltre i confini regionali, con candidature provenienti anche da Sicilia e Spagna, a conferma dell’efficacia di un modello che integra colloqui in presenza e da remoto.

RECRUITING DAY CON MCDONALD’S A GALATINA

Domani (martedì 24 giugno)è in calendario un nuovo importante appuntamento: presso il Centro per l’Impiego di Galatina si terrà il Recruiting Day per la nuova apertura del ristorante fast food McDonald’s.

Per l’occasione, i recruiter di Arpal e della società Ristosì srl terranno i colloqui di lavoro per la selezione di quaranta risorse, tra addetti alla sala e addetti alla cucina, da assumere con contratto part time a tempo determinato con possibilità di stabilizzazione.

Possono candidarsi giovani tra i 18 e i 35 anni, preferibilmente domiciliati entro 30 km da Galatina.

Per l’invio della candidatura e maggiori dettagli, si può consultare il portale “Lavoro per te Puglia”

Solo per chi vive fuori regione, è possibile prenotare un colloquio da remoto grazie alla strategia #mareAsinistra, compilando l’apposito form

IL CONCORSO ARPAL

Si segnala l’avvio di un concorso pubblico, su base territoriale, per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di quaranta Istruttori del Mercato del Lavoro da inquadrare nell’Area degli Istruttori (ex categoria C) presso l’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro – ARPAL Puglia.

La procedura è interamente riservata a persone iscritte negli elenchi della legge 68/99: trentasei posti sono destinati a persone con disabilità, come da art. 1 della legge 68/99, e quattro a categorie tutelate ai sensi dell’art. 18, comma 2 della stessa legge e delle norme equivalenti.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente online attraverso il portale www.inPA.gov.it entro il 27 giugno.

Il bando completo e tutti i dettagli sono consultabili nella sezione “Albo Pretorio” del portale ARPAL Puglia, all’indirizzo https://arpal.regione.puglia.it/.

I DATI DEL 20° REPORT

Il 20° Report settimanale di ARPAL Puglia dipinge un quadro vivace e dinamico del mercato del lavoro nell’Ambito di Lecce, con un totale di 685 posizioni aperte distribuite in 221 annunci.

Le opportunità sono variegate e coprono numerosi comparti produttivi. Il settore del turismo si conferma il motore principale, raccogliendo 166 posizioni.

Subito dopo, il settore delle costruzioni mostra una forte crescita con 151 offerte, seguito dal commercio che attesta 91 opportunità.

La sanità e i servizi alla persona propongono 64 inserimenti lavorativi, dimostrando una costante domanda di professionalità in questi ambiti.

Proseguendo nell’analisi, il settore dei trasporti e riparazione veicoli conta 40 posti, mentre il comparto Tessile, Abbigliamento e Calzature (TAC) registra 34 posizioni. Le pulizie e le telecomunicazioni presentano entrambe 27 posizioni attive.

Il settore agroalimentare offre 18 opportunità, e quello metalmeccanico 13.

Anche se più contenuta, l’offerta nel settore bellezza e benessere è comunque significativa con nove opportunità.

Chiudono la lista i comparti pedagogico con sette posizioni attive, amministrativo-informatico con cinque e spettacolo – organizzazione eventi con due posizioni.

A completare il panorama occupazionale vi sono 16 posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette secondo la legge 68/99 e altre 13 destinate a persone con disabilità.

Il report segnala inoltre otto tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES, che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia“, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

CLICCA QUI PER LEGGERE IL 20° REPORT ARPAL NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE

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Trent’anni di cover dei Nomadi

Il nuovo album in omaggio ai 30 anni della storica band tricasina “Vento dell’Est”

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È uscito il nuovo album cover dei nomadi in omaggio ai 30 anni della storica band tricasina “Vento dell’Est“.

Un album con 16 brani di forte impatto (14 sono dei nomadi e 2 inediti), interpretate da Antonio Riso, storico leader e fondatore della nota band tricasina.

Son le canzoni dell’epoca di Augusto Daolio, alcune delle quali sconosciute o quasi al pubblico non di fedenomade, da ascoltare attentamente e che faranno rivivere le emozioni di una musica ancora oggi, a distanza di oltre 60anni, ancora fresca e attualissima.

L’album, presentato da Tricasèmia, è stato registrato su basi originali (tranne alcune live). L’album (fornito di regolare bollino SIAE) sarà presentato dall’artista nel corso delle serate d autore e potrà essere acquistato presso la Rivendita tabacchi di Cosimino Musio in piazza dei cappuccini a Tricase (unico punto vendita).

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Attualità

Musica… salentina: Tony Floo ritorna… sulla “126”

Il nuovo singolo “126” disponibile su tutte le piattaforme digitali. Da giovedì 19 giugno anche il video

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L’artista salentino ritorna con il singolo 126, un brano intenso e commovente dedicato alla figura materna, tributando la forza e la determinazione di una madre che ha affrontato le sfide della vita al fianco del figlio.

Il brano “126″ è la storia di un legame forte e duraturo, un amore che supera ogni ostacolo.

Tony Floo dipinge un ritratto di una donna che, nonostante le difficoltà, resta salda aspettando il ritorno del figlio, con la luna come testimone del suo amore eterno.

Il brano si inserisce nel percorso artistico di Tony Floo come un ringraziamento e un invito a riflettere sulla potenza delle madri e sui legami familiari che resistono al tempo.

Il video del brano “126” uscirà giovedì 19 giugno, rappresenta un modo semplice e originale una passeggiata tra mamma e figlio.

Descrive una giornata senza pensieri con la voglia di vivere.

TONY FLOO

Antonio Rampino in arte, nato nel ’86 e originario di Trepuzzi, ha iniziato a suonare la batteria a dodici anni, diventando subito appassionato.

La sua esperienza musicale si sviluppa attraverso cover band rock come Red Hot e Jimi Hendrix, e con l’aiuto del Maestro Cananà, mira a entrare nella sua banda.

La sua sete di conoscenza lo porta a trasferirsi a Bologna a 27 anni, dove ottiene un diploma presso la Music Academy Italy, ampliando così i suoi orizzonti sia dal punto di vista accademico che professionale.

A Bologna viene coinvolto nella Gipsy Orkestar di Eusebio Martinelli e, nel 2018, entra a far parte della BandAdriatica, con la quale viaggia in Italia e all’estero, vivendo esperienze musicali e di vita significative.

Nel 2022 esce “Te dua”, l’album d’esordio della FlowFazigana di Tony Flow, che include sei brani auto prodotti. L’ambientazione marinaresca in una atmosfera fatta di viaggi nel Mediterraneo, e con Une te Dua, che ci culla nella dolce malinconia di un vero amore, passato. Nel 2024, ritorna con “Chiringuito”.

Con questo pezzo si porta dietro tutta l’urgenza di raccontare una delusione. Come in Un te dua, è sempre l’amore ma switcha verso uno più che reale:  “tossico”, come viene definito nel brano –Tony, è in continua evoluzione. Sempre con lo sguardo “verso orizzonti lontani, volando come gabbiani” (Ziganì – FlowFaZigana).

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