Attualità
E se questa è inciviltà…
Una nostra lettrice prende di punta il metodo di raccolta dei rifiuti, non chi inquina: noi, non siamo dello stesso avviso. Ecco perchè
In risposta a “Il Salento? Che posto incivile”, lettera di una turista nostra lettrice.
L’opinabilità delle cose è, nel terzo millennio, un valore assodato. Che non mette però al riparo da interpretazioni distorte della realtà e figure barbine.
Riceviamo e pubblichiamo lettere, sfoghi, opinioni di ogni tipo, colore e campo. Diamo voce e carta bianca ai nostri lettori, il più delle volte senza metter bocca sulla questione sollevata. Non possiamo però tacitamente incassare l’etichetta di “paesi incivili” laddove argomentata su basi tutt’altro che convincenti.
In questo caso, ad esser preso di punta è non chi inquina, ma il metodo di raccolta dei rifiuti. Una rivoluzione attesa dai nostri paesi per anni, che ha rappresentato una svolta senza eguali ed un baluardo contro la temuta inciviltà. Non conosciamo la prassi del Comune di provenienza della signora Lenckowska, ma sappiamo bene cosa i bidoncini “porta a porta” abbiano rimpiazzato per le nostre strade. Hanno rappresentato, e rappresentano, la morte dei cassonetti dell’immondizia, che tutt’ora continuano tristemente a deturpare (e profumare) le strade di mezza Italia e i centri delle più grandi e popolate città. Hanno permesso di abolire quell’ammasso di pattume che i più (come anche lei, cara lettrice, afferma di fare), in barba alle disposizioni, rimpolpavano a tutte le ore del giorno, anziché al fare della sera. Ancora di più, mettono al riparo da quanti, fino a ieri senza volto e senza nome, potevano farsi un baffo della raccolta differenziata, ammassando scarti di ogni tipo in un unico sacchetto (scampare la multa in una occasione è come cavarsela attraversando un incrocio col rosso e decidere di rifarlo a oltranza), con buona pace dell’ambiente, sconfitto qui non solo dalla barbarie ma anche dalla pigrizia.
C’è modo e modo, insomma, signora Lenckowska, di essere o non essere civili. Senz’altro non lo è chi, per un motivo o per l’altro, nessuno dei quali giustificabile ed ammissibile, decide di gettare immondizia in strada, in un parco o lontano da dove preposto. Non lo è nemmeno chi ignora l’esistenza dei centri di raccolta, aperti ogni giorno a chi accumuli una quantità di rifiuti tale da intralciargli i bidoncini casalinghi. Come non lo è chi abbandona rifiuti speciali nottetempo, lontano da casa propria, dove invece è casa di tutti.
Noi, a differenza sua, non ci sentiamo (e non ci siamo mai sentiti, condannando già in passato) di giustificare chi lo fa. Se siamo un Paese incivile (con la “P” maiuscola ad indicare l’Italia intera) è perché abbiamo ancora bisogno di regole, leggi e sanzioni, in primis per scongiurare che qualcuno di noi getti dalla finestra ciò che non gli occorre più, e poi, anche per farci capire che far male all’ambiente è far male a noi stessi.
Lorenzo Zito
Attualità
Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto
Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni
Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.
La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.
Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.
La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.
L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
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