Connect with us

Attualità

Edilizia: «Anche le imprese salentine in difficoltà per i tassi decisi dalla Bce»

Osservatorio edile della provincia di Lecce: in Puglia i prestiti alle imprese di costruzioni ammontano a 2,5 miliardi di cui 459 milioni a quelle di Lecce e provincia. Il tasso Euribor a 3 mesi è salito a 3,577% mentre prima stazionava al di sotto dell’1%

Pubblicato

il

«È inaccettabile che il presidente della Bce, Christine Lagarde, accusi le imprese di essere le principali responsabili dell’aumento dell’inflazione».


Basta guardare alla difficile situazione in cui versano le stesse aziende, anche quelle salentine.


È la dura presa di posizione di Confapi, che nei giorni scorsi attraverso il suo presidente Cristian Camisa, è intervenuta a difesa del sistema delle piccole e medie industrie, grazie alle quali «negli ultimi anni è stata garantita occupazione anche in piena pandemia, evitando così pericolose ricadute anche di carattere sociale».


«Attaccare il nostro sistema produttivo», ha proseguito Camisa, «significa non conoscere il nostro mondo. Se il riferimento invece è alla grande industria, lo dica esplicitamente e usi la moral suasion affinché nella stessa Europa non esistano più paradisi che generano un trattamento fiscale di favore per le multinazionali rispetto alle nostre piccole e medie industrie non permettendo loro di competere ad armi pari».


«Nell’ultimo anno e mezzo», ha ricordato, «le nostre imprese hanno dovuto sopperire a una mancanza di politica industriale comune che ha portato a una carenza endemica di materie prime e prodotti in tanti settori che hanno messo in grande difficoltà il nostro mondo. Invece di lamentarci, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo superato l’ennesimo shock».


Il presidente ha sottolineato quindi che «l’inflazione non è dovuta dalla domanda ma in buona parte generata dagli aumenti energetici figli di una politica non corretta sul tema da parte dell’Europa. E la soluzione non è l’aumento dei tassi».


Nel Salento, tale situazione sta fortemente penalizzando le aziende.

Significativi sono i dati sui prestiti alle imprese di costruzioni, elaborati dal data analystDavide Stasi, nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio edile della provincia di Lecce, organismo costituito dall’Associazione Piccole Industrie (Api) di Lecce, su iniziativa del suo direttore Giuseppe Petracca, con il coinvolgimento delle altre associazioni datoriali salentine e il contributo della Camera di Commercio.


«Da un lato, i milioni di euro sotto forma di crediti ancora fermi nei cassetti fiscali e non liquidati dalle banche alle ditte e alle società salentine esecutrici dei lavori di riqualificazione energetica degli edifici. Dall’altro, l’aumento progressivo ed ormai insostenibile dei tassi d’interesse applicati sui prestiti concessi alle aziende edili. Il settore delle costruzioni si trova così in una spirale dalla quale sembra sempre più difficile uscire», ha fatto notare Petracca, «i continui rialzi dei tassi di interesse decisi dalla Bce stanno spingendo verso un grave rallentamento dell’economia, portando le aziende sane a rinviare gli investimenti e quelle indebitate a dover far fronte a maggiori oneri per ripagare le banche a cui hanno chiesto dei prestiti. Ogniqualvolta che la Bce alza i tassi di interesse, i finanziamenti alle imprese diventano più cari».


Diminuiscono, inoltre, i prestiti alle attività edili «con una contrazione più marcata a scapito delle piccole e medie imprese rispetto a quelle di maggiori dimensioni», spiega Stasi, «in Puglia, la consistenza è di 2.497 milioni di euro, mentre in provincia di Lecce è di 459 milioni di euro (dati riferiti al 31 marzo 2023). Per poter comprendere l’evoluzione dei tassi basterebbe leggere gli ultimi contratti stipulati tra istituti di credito ed imprenditori. Al 30 giugno scorso, il tasso Euribor a 3 mesi (che funge da parametro di riferimento) era salito a 3,577 per cento, mentre fino ad alcuni mesi fa stazionava addirittura al di sotto dell’1 per cento, a cui si aggiunge lo “spread”, ossia una percentuale che varia da banca a banca e che rappresenta il loro guadagno».


Al 30 giugno scorso, il tasso Euribor a 3 mesi era salito a 3,577 per cento, mentre fino ad alcuni mesi fa stazionava sotto l’1 per cento…


 


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

Pubblicato

il

Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

Continua a Leggere

Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

Pubblicato

il

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
Continua a Leggere

Attualità

Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

Pubblicato

il

“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti