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Attualità

«Fateci tornare a ballare»

Dai Centri danza della provincia: «I bonus collaboratori e il fondo perduto non bastano a coprire tutte le spese che un’attività come la nostra deve sostenere, e non ripagano il diritto al lavoro di ognuno di noi»

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Renato Andretta di Giurdignano, Giovanna Accogli di Ruffano e Marta Maggiulli di Muro Leccese, di professione sono «maestri/istruttori di danza di alcune ASD, piccole realtà della provincia di Lecce».


Hanno voluto «dare voce alla grande insofferenza del settore sportivo. Come tutti sanno il nostro settore è fermo dal 24 ottobre 2020, il primo che è stato costretto a fermarsi dopo appena un mese dalla riapertura (i centri danza lavorano generalmente 9 mesi l’anno, da ottobre a giugno)».


«Siamo perfettamente coscienti dell’emergenza sanitaria che il mondo sta affrontando», scrivono i tre nella loro nota, «per questo motivo siamo stati uno dei pochi settori che si è sempre attenuto scrupolosamente a tutti i protocolli di sicurezza imposti dal Governo. Abbiamo fatto il sacrificio in questi mesi con la speranza di una possibile apertura nel mese di gennaio, come annunciato dal Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora sui canali social sino al 9 gennaio scorso».


oi la doccia fredda: «Con il nuovo DPCM del 16 gennaio 2021 la chiusura è stata prorogata fino al 5 marzo prossimo (salvo ulteriori provvedimenti) e quindi molte realtà sportive saranno costrette a chiudere definitivamente come già avvenuto nei mesi precedenti ad alcuni colleghi. I tanto menzionati aiuti economici “bonus collaboratori e il fondo perduto” non bastano a coprire tutte le spese che mensilmente un’attività come la nostra deve sostenere (spazzatura, luce, affitto, etc), e non ripagano il diritto al lavoro di ognuno di noi».


Come se non bastasse, il prolungarsi di questa situazione «inizia ad aver effetti negativi sulla salute fisica e mentale nostra e dei nostri soci, dal più piccolo al più grande».


«L’arte non può morire»


Andretta, Accoglie e Maggiulli chiedono «un’imminente rivalutazione per il nostro settore, anche perché per tutti gli altri (centri commerciali, bar, parrucchieri, centri estetici, negozi, ristoranti, etc) si è riusciti a permettere loro di continuare a lavorare. Gli unici a rimanere chiusi da fine ottobre ad ora siamo stati noi. Crediamo di meritare delle risposte che fino ad ora non sono state concrete né esaustive. Ci sentiamo offesi e presi in giro, perché nelle nostre strutture non ci sono mai stati casi di contagio. L’arte non può morire, speriamo almeno ci venga data la possibilità di essere ascoltati», concludono, «e di esprimere la nostra insofferenza riguardo una situazione che ci sta lentamente logorando».






Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…

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Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.

Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.

Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.

“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.

“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.

“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.

Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.

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