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Attualità

“La mia laurea un peso anziché un’opportunità”

Lo sfogo di una lettrice: “Ho fatto sempre lavori precari e sottopagati che non offrono alcuna possibilita’ di crescita professionale”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata di una nostra lettrice.





Gentile Direttore,





Vorrei esporre la mia situazione nonche’ quella di molti giovani laureati come me.





Ho conseguito la laurea magistrale in Sociologia ( disciplina sconosciuta a molti come ho potuto constatare) e quella triennale in Servizio sociale (per darmi una seconda alternativa).





Discipline che mi permetterebbero di applicare le mie conoscenze acquisite in diversi contesti lavorativi ma nonostante la mia formazione accademica non sono riuscita a trovare un lavoro in linea con il mio percorso di studi. Ho fatto sempre lavori precari e sottopagati che non offrono alcuna possibilita’ di crescita professionale.





Situazione inaccettabile





Credo che questa situazione sia inaccettabile in quanto la laurea dovrebbe rappresentare un opportunita’ per il futuro e non un peso da portare. Oggi il problema non sono le mancate competenze che una societa’ “ liquida” come la definisce Bauman dovrebbe prediligere a fronte della crescente digitalizzazione del mondo del lavoro o i vari sussidi e il tanto discusso reddito di cittadinanza;credo piuttosto che il vero problema, vissuto in prima persona,siano le mancate conoscenze che hanno sostituito il valore dell’impegno e della bravura.




Ho fatto tanti colloqui e mandato tantissimi curriculum ricevendo ( quando c’ e’ stata) la tipica risposta: le faremo sapere…siamo al completo..lei dovrebbe avere un altro titolo di studio…Ma come mai al diplomato che occupa un posto in azienda questo non e’stato chiesto?





Tutto cio’ alimenta una sensazione di ingiustizia e l’idea che la laurea sia solo costi e sacrifici.





Sarebbe auspicabile eliminare o ridurre le pratiche di assunzione basate su relazioni personali garantendo il lavoro sulla base di formazione e merito perche’ l’ ovvia conseguenza di cio’ e’ che oggi molti giovani emigrano in cerca di un occupazione dignitosaprivando il proprio territorio di talenti che potrebbero rilanciare l’ economia del Sud Italia.





Chiederei alle istituzioni locali di provare a mettere in atto politiche del lavoro volte a favorire la creazione di nuove imprese e progetti che possano attecchire nel paese garantendo stabilita’ ai giovani nel loro paese.





La fuga di cervelli e’ una minaccia.





Grazia Ventola


Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…

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Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.

Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.

Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.

“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.

“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.

“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.

Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.

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