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Attualità

Meduse cibo del futuro?

A lavoro gli studiosi Unisalento. Dai laboratori di ricerca alle prime “prove” con gli chef. Il prof Stefano Piraino: «Ottima fonte di proteine, povere di grassi, oltre che una materia prima ecosostenibile che contiene quasi tutti gli aminoacidi di cui abbiamo bisogno. Secondo recenti studi, potrebbe avere proprietà anticancro».

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Sono in esponenziale aumento gli esemplari di meduse che popolano i mari, un fenomeno dovuto a un mix di cause, prima di tutto la pesca intensiva. Anche in questi giorni se ne può avere prova lungo le coste del Salento, ma se la reazione principale è temere di venirne “punti”, ormai è tempo di cambiare prospettiva: le meduse sono il cibo del futuro.


Lo assicura Stefano Piraino, professore di Zoologia e Biologia marina all’Università del Salento, che le studia da trent’anni e che da qualche anno, in collaborazione con la ricercatrice dell’ISPA-CNR Antonella Leone, si è concentrato sulle loro proprietà nutritive.


«Sono un’ottima fonte di proteine, povere di grassi, oltre che una materia prima ecosostenibile», sottolinea il docente, «che contiene quasi tutti gli aminoacidi di cui abbiamo bisogno e che, secondo recenti studi, potrebbe avere proprietà anticancro».


Il successo di questo filone di ricerca è testimoniato dall’interesse crescente dei media – fino alla recente “visita” ai laboratori di Ecotekne della trasmissione Rai Linea Verde e al servizio “Jellyfish for dinner” su Al-Jazeera della food writer Ursula Ferrigno in “EarthRise” – ma soprattutto dalle sempre più frequenti sperimentazioni con chef e ristoratori.


«Grazie al progetto PULMO, finanziato dal programma europeo Marie Sklowdoswka Curie», racconta Piraino, «abbiamo appena pubblicato un nuovo articolo che caratterizza la comunità microbiologica associata alle meduse, dimostrando che non ci sono patogeni associati e che la medusa “polmone di mare” Rhizostoma pulmo, abbondantissima in alcuni tratti ionici delle coste pugliesi, è commestibile. Nel contempo, nell’ambito del progetto europeo GO-JELLY, in collaborazione con l’ISPA-CNR è stato messo a punto un innovativo sistema di trasformazione a scopo alimentare delle meduse che evita l’utilizzo di elevate concentrazioni tossiche di sali come l’allume, molto utilizzato invece nei tradizionali sistemi di trasformazione utilizzati nei paesi asiatici. Anche per questo ultimamente abbiamo avviato una collaborazione con chef di fama stellare, come Gennaro Esposito di Vico Equense, o come Fabiano Viva del ristorante DUO di Lecce. Quest’ultimo si è recentemente prestato alla sperimentazione di nuovi deliziosi piatti a base di meduse per il programma EarthRise di Al-Jazeera. Le ricette tuttavia rimangono al momento nella cassaforte dello chef, in attesa che l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare possa dare il via libera al consumo delle meduse mediterranee, dopo averlo già fatto con le meduse asiatiche».






Sperimentazioni importanti, se si considera che «in un mondo di incertezze e cambiamenti, c’è una grande certezza: nel 2050 ci saranno 9,6 miliardi di persone che chiederanno a questo Pianeta più cibo», sottolinea Piraino, «la pesca ha oramai raggiunto i limiti di sostenibilità massima, e un recente rapporto della FAO ci ricorda che non ci sono mai stati così pochi pesci nei mari come adesso. Se continueremo a questo ritmo, nel 2050 non ci saranno più pesci da pescare. Occorre trovare nuove risorse non solo per l’alimentazione ma anche per la ricerca di nuovi farmaci e di nuove molecole di interesse biotecnologico. E le meduse sembrano offrire un’eccellente opportunità di crescita e sviluppo sostenibile anche in Mediterraneo».


In attesa di degustare ricette a base di meduse, qualche consiglio per gli incontri… ravvicinati: «Per alleviare il dolore è inutile utilizzare aceto, ammoniaca o alcol, anzi queste sostanze aumentano l’irritazione provocata dalle tossine», conclude Piraino, «è sufficiente sciacquare rapidamente la parte colpita con acqua di mare e applicare un impacco freddo per almeno 15 minuti, evitandone poi l’esposizione al sole per le 24 ore successive».


Per conoscere da vicino parte di queste ricerche e quelle condotte nell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, nell’estate salentina una tappa obbligata è al Museo di Biologia Marina “Pietro Parenzan” (via Vespucci 13/17, Porto Cesareo), diretto dallo stesso Piraino, che accoglie i visitatori tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 22. Proprio qui dal 4 agosto, ogni giovedì alle ore 20,30 studenti e ricercatori UniSalento dialogheranno con il pubblico sulla biodiversità marina e la salute dei mari con il supporto di immagini e filmati subacquei (ingresso libero, info 0833/569502).


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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