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Raccolta Rifiuti: Alliste non ci sta

No alla nuova ARO. Il sindaco Renna: “Perché mai dovrei permettere che i cittadini subiscano il danno di un progetto che offre meno servizi ad un costo maggiore?”.

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Ancora una volta il Comune di Alliste è costretto ad alzare la voce, “per evitare un ulteriore aumento dei costi del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani a tutto danno dei cittadini che, com’è noto, con l’introduzione della TARI, sono già stati chiamati a coprirne, attraverso il pagamento della tassa, l’intero costo”.


soldiIl sindaco Antonio Renna era stato un fermo oppositore della costituzione dell’ARO Le/11 (che comprende, oltre ai Comuni di Alliste, Melissano, Racale e Taviano anche quello di Gallipoli), arrivando a rivolgersi al TAR di Lecce, insieme al Comune di Taviano, al fine di ottenere una più razionale individuazione degli Enti coinvolti ed una conseguente maggiore economicità della gestione comune del servizio.

Il 10 dicembre scorso la ditta AmbienteItalia, affidataria della progettazione del servizio d’ambito, ha trasmesso ai Comuni interessati l’elaborato contenente due opzioni progettuali (con servizi e, di conseguenza, costi differenti) relative al servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani.

Con Deliberazione di Giunta, il Comune ha approvato la relazione redatta dal Responsabile del Settore Ambiente, Luisella Guerrieri, contenente le osservazioni con le quali si contesta il progetto, per come elaborato dall’ARO Le/11, in quanto lo stesso risulta, nel primo caso, “maggiormente costoso rispetto a quello attuale, nonché peggiorativo, nel secondo, degli standard qualitativi raggiunti nel Comune di Alliste”.

Oggi tutti, anche chi abita in case lontane dal centro e chi villeggia a mare, pur non essendo residente, gode del vantaggio della raccolta domiciliare. Il capitolato per la nuova gara, per come illustrato nel progetto d’ambito, propone, invece, bidoni o cassonetti “di prossimità” per le case extra urbane e nulla dice sulla raccolta domiciliare dei non residenti che soggiornano alla marina di Alliste solo nel periodo estivo.

La raccolta del vetro, poi, dovrebbe avvenire attraverso il posizionamento di contenitori “a campana” sul suolo pubblico.

Tale tipologia di servizio è nettamente peggiorativa di quella attualmente esistente nel Comune che, dopo aver sperimentato la scarsa efficacia della raccolta stradale del vetro, ha optato, con risultati lusinghieri, per quella domiciliare. Inoltre, il nuovo servizio offre al gestore la possibilità di effettuare, in particolari casi, la cosiddetta “raccolta di prossimità”, ossia attraverso contenitori posizionati a bordo strada al servizio di un gruppo ristretto di utenze. Appare del tutto evidente che qualunque tipo di raccolta di prossimità sarebbe peggiorativo rispetto a quella domiciliare, attualmente in uso. Non è dato comprendere, poi, dalla lettura del progetto, il meccanismo secondo cui il gestore potrebbe optare per la soluzione della raccolta di prossimità in luogo di quella domiciliare.

Per il sindaco Renna non vi è dubbio, quindi, che il nuovo servizio peggiorerebbe gli standard esistenti e farebbe retrocedere i cittadini ad abitudini di raccolta ormai superate: “Come potrei”, commenta il Sindaco, “giustificare all’utenza, che, a fonte di costi superiori, il servizio risulta peggiorato degli standard di raccolta raggiunti, con sacrificio, in questi anni? È proprio di questi giorni la Delibera di Giunta regionale con la quale è stato certificato il raggiungimento, da parte del Comune di Alliste, degli obiettivi in materia di raccolta differenziata fissati dalla normativa regionale. Tale risultato ha permesso all’Ente ed ai suoi cittadini, per l’anno 2014, di evitare la temuta “ecotassa”, ossia il passaggio da un’imposta di circa 7 euro ad una ben più gravosa di circa 25 euro per tonnellata di rifiuto indifferenziato conferito in discarica per le tasche dei singoli cittadini. Da anni mettiamo in pratica politiche positive al fine di contenere i costi dei servizi e calmierare gli effetti dell’aumento della pressione fiscale imposta dal Governo centrale. Oggi mi si pone davanti la scelta di scegliere tra due progetti: uno che offre un servizio di gran lunga peggiore a quello attuale e l’altro, più simile a quello in uso ma senza il porta a porta assoluto presso la marina, che costerebbe all’Ente ed ai cittadini ben duecentomila euro in più all’anno. Perché mai dovrei permettere che quest’ultimi subiscano un danno economico dall’approvazione di un progetto che offre meno servizi ad un costo maggiore? Mi batterò con ogni mezzo ed in ogni sede al fine di evitare che ciò avvenga e, quindi, per tutelare i cittadini di Alliste e Felline dai maggiori costi che, come avevo previsto in tempi non sospetti, deriveranno dall’attività di questa nuovo carrozzone denominato ARO”.

Pochi giorni fa è giunta la notizia dell’accoglimento del ricorso straordinario proposto dal Comune di Martignano per l’annullamento della perimetrazione degli ARO.

Il decreto con il quale è stato deciso il ricorso esprime un principio giuridico importantissimo, lo stesso che il Comune di Alliste sosteneva all’atto della formazione degli ARO effettuata dalla Regione, ossia che la loro perimetrazione sarebbe dovuta avvenire avuto riguardo delle Unioni di Comuni già esistenti.

Giuseppe Aquila


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Colpo grosso della Guardia di Finanza

Sequestrati un chilo di cocaina, drone, tanti contanti, un diamante ed un Rolex GMT Master II…

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Nella serata di ieri, la Guardia di Finanza della Compagnia di Gallipoli, con il supporto dei cani antidroga “Roma” e “Goran” del Gruppo di Lecce e dei militari di Casarano, Tricase e Leuca, hanno portato a termine un’operazione antidroga nel comune di Alliste.

L’intervento ha permesso di scoprire circa 1 kg di cocaina, occultata all’interno di intercapedini ricavate nel pavimento, nei cassonetti delle tapparelle e in tubazioni interne dell’abitazione.

Lo stupefacente, in parte ancora confezionato in panetti all’ingrosso e in parte già suddiviso in dosi, è stato sottoposto a sequestro insieme alla strumentazione per la preparazione e vendita della droga sulla piazza di spaccio.

Inoltre, sono stati trovati; un drone e un sistema di videosorveglianza per gestire in sicurezza l’attività criminale; circa 10.000 euro in contanti; una busta di oltre 10 kg di monete; un orologio Rolex GMT Master II; e un diamante, tutto sottoposto a sequestro.

Sono stati sequestrati anche quattro smartphone, due tablet e altri dispositivi, tutti al vaglio degli esperti per un’accurata analisi forense, utile per il prosieguo delle attività investigative.

Sentita l’Autorità Giudiziaria inquirente, i militari hanno proceduto all’arresto dei tre soggetti accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, in concorso tra loro, e tradotti in carcere a Lecce.

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Felline: simbolo delle SS su monumento dei Caduti!

«Vergogna! Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito»

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«Vergogna! Con un atto infame, il monumento ai Caduti di Felline è stato imbrattato con il simbolo delle SS naziste. Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito. A Felline non c’è spazio per il neofascismo né per chi disprezza la storia».

Con questo post su Facebook il consigliere di opposizione Manlio Palese ha denunciato quanto avvenuto nella piazza principale della frazione di Alliste.

Anche il sindaco Renato Rizzo ha esternato il suo «sdegno» ed ha incaricato la polizia locale di avviare le indagini per risalire ai responsabili. Per questo saranno visionate le immagini di telecamere della zona che potrebbero aver ripreso i colpevoli.

Nel frattempo, sono già state avviate le operazioni per la rimozione del simbolo nazista dalla lapide.

Un gesto certamente ignobile e vile e, altrettanto sicuramente, figlio dell’ignoranza che resta l’elemento più violento nella nostra società.

Non ci sorprenderebbe che l’autore (o gli autori) di tale vigliaccata neanche sia(no) a conoscenza di cosa abbia voluto dire e ancora voglia dire quel simbolo.

Del resto, si sa, l’ignoranza fa più danni della cattiveria.

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Un ettaro di discarica abusiva

Carabinieri forestali a tutela del vincolo paesaggistico. Ad Alliste sequestrata vasta area quadri utilizzata come discarica di rifiuti anche pericolosi. Denunciato il proprietario

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I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli sono intervenuti ad accertare una situazione di gestione di rifiuti, su una vasta area in zona tutelata per il paesaggio, ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (categoria “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico” del cosiddetto “Codice Urbani”), risultata del tutto illecita.

L’ episodio riguarda un terreno in località Perni in agro di Alliste, della superficie di quasi un ettaro (9mila metri quadri), per due terzi ricoperto da rifiuti di ogni tipo, in parte livellati e spianati.

I materiali abbandonati al suolo erano composti prevalentemente da scarti di demolizioni edili, compresi infissi in legno, ferro e plastica, pannelli in cartongesso, nonché rifiuti pericolosi come contenitori con residui di vernici, solventi, silicone.

Al margine di questo piazzale di rifiuti erano stati realizzati un locale in lamiera della superficie di 30 metri quadri, ad uso deposito, e un altro in pietra a secco, con antistante pavimentazione in piastrelle e tufo granulare.

A parte la gestione illecita dei rifiuti, le suddette opere sono risultate abusive, mancando qualsiasi titolo autorizzativo.

Per di più, come detto, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, e caratterizzata da vegetazione spontanea a macchia mediterranea.

Ad evitare il protrarsi degli abusi, i Carabinieri Forestali hanno sottoposto a sequestro preventivo l’ intera area, e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il proprietario, un 70enne del posto.

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