Attualità
Siamo rimasti in pochi…
La provincia si sta svuotando: soprattutto nel Capo di Leuca e nell’entroterra idruntina i residenti sono sempre di meno e sempre più anziani. In controtendenza Lecce e i Comuni dell’hinterland
La popolazione salentina è sempre più datata e soprattutto è sempre di meno.
Gli abitanti in provincia diminuiscono a vista d’occhio, e il numero di bambini e giovani diventa sempre più esiguo.
Così, negli anni, abbiamo assistito alla chiusura di scuole elementari e medie e alla decimazione degli uffici postali, soprattutto nei paesi più piccoli o nelle frazioni.
Il fenomeno dello spopolamento, come confermato dai dati Istat e Censis, riguarda tutto il meridione ma quanto sta accadendo nel tacco d’Italia comincia ad essere veramente preoccupante.
Innazitutto il paradosso: Capo di Leuca e entroterra idruntino si svuotano ma la popolazione complessiva della provincia negli ultimi 16 anni è aumentata di 11.252 unità
Questo perché oltre al “solito” esodo di massa alla ricerca di un lavoro verso il nord Italia o all’estero, dove si finisce per vivere, si è registrato anche una sorta di trasferimento in blocco verso Lecce ed i paesi vicini.
Il Capoluogo, tra il 2001 e il 2017, ha accresciuto la sua popolazione di 12.304 residenti, con un trend del +14,3%. E le stime per l’immediato futuro indicano un ulteriore incremento dei residenti.
Allo stesso modo Surbo registra 2.340 abitanti in più, Cavallino 2.140, Lizzanello 1.766; San Cesario 810, Arnesano 606.
L’aspetto più preoccupante, però, resta quello dei piccoli paesi ad est ed al sud della penisola salentina.
Quelli del Capo di Leuca da un quarto di secolo presentano bilanci demografici in profondo rosso e trasferimenti di residenza che riguardano in particolare persone tra i 20 ed i 40 anni, coloro cioè che dovrebbero mettere su famiglia e procreare.
Andando nel dettaglio (dati Istat 2001-2017), il paese ad aver perso più abitanti è Taurisano che nel nuovo millennio, alla voce residenti, denuncia un meno 674. Bilancio in profondo rosso anche per: Gagliano del Capo, -569; Presicce -342; Melissano, -336; Corsano, -313; Castrignano del Capo, -271; Morciano di Leuca, -261; Specchia, -191; e Alessano, -182. Salendo lungo l’Adriatico, significativo il dato di Andrano che registra un meno 383 abitanti. Emorragia anche a Nociglia (-380), Minervino (-347); Diso (-330); Botrugno (-296); San Cassiano (-184); Castro (-166); Surano (-157); Spongano (-136); Palmariggi (-105). Giuggianello, il paese più piccolo di tutta la provincia, dal 2001 ne conta 87 in meno, su 1.196, vale a dire che non ci sono più il 7,28% degli abitanti!
Dato negativi anche per Maglie che dal 2001 ha perso 1.063 abitanti passando da 15.259 a 14.163 (-6,96%).
Trend negativo anche per gli altri grossi centri: Casarano che oggi ha 20.070 residenti, negli ultimi 6 anni ne ha persi 291; Galatina (26.887) denuncia un -300; Martano (9.087), -225; Tricase (17.525), -141; Ruffano (9.741), -111; Taviano (11.972), -466; Nardò (31.431), -221.
In controtendenza Racale che con 11.011 abitanti segna un più 279, così come Gallipoli che oggi conta 20.545 abitanti, +146 rispetto a sei anni fa.
Ci son poi dei casi limite che vale la pena sottolineare visto anche gli accadimenti dei giorni nostri: ad Ortelle, dove si segna un -83 nello stesso periodo, a frenare le perdite sono stati i migranti dei centri di accoglienza: 77 quelli che nell’ultimo anno si sono registrati qui dall’estero.
Caprarica di Lecce, Comune di 2.400 abitanti in cui la perdita secca è stata di 400 residenti dal 2001 ad oggi, grazie all’accoglienza di 25 migranti nello Sprar, ha ora 13 bambini in più di età scolare e prescolare. Non poco: nel 2016 i nuovi nati sono stati appena sette. Sempre a Caprarica da segnalare l’iniziativa “Case a 1 euro” per incentivare il recupero di immobili abbandonati, che vengono concessi in comodato d’uso per una durata ultraventennale a chi si impegna ad avviare una vita in paese.
Come riportato da Tiziana Colluto su Il Fatto Quotidiano, mentre le amministrazioni sonnecchiano, sul territorio ci si arrangia. Sono diverse le associazioni che lavorano per restare. Anzi, per una restanza, come l’ha definita l’antropologo Vito Teti. Esperimenti in corso, soprattutto legati a nuove forme di agricoltura e di economia di comunità, come quelli che confluiscono nella Rete Salento Km0. L’esperienza di Casa delle Agriculture Tullia e Gino, a Castiglione d’Otranto, è diventata la traccia di un film di produzione italo-belga e un caso di studio per l’Università di Lecce, perché “dimostra”, ha spiegato Angelo Salento, docente di Sociologia economica e del Lavoro, “che non soltanto l’agricoltura in senso stretto, ma la terra o, meglio, la campagna possono essere il luogo di una nuova prosperità.
Per una volta, non parliamo soltanto di branding e marketing territoriale, ma di un’architettura, anche istituzionale, che persegue più obiettivi: migliorare la qualità dell’alimentazione, generare una politica economica territoriale fondata sulla qualità della produzione agricola e sulle altre attività che ruotano intorno alle campagne, rigenerare il tessuto rurale e il rapporto fra centri abitati e campagna, sostenere il reddito e la qualità della vita di quanti desiderano restare o tornare. In altri contesti i lavori sono già iniziati. Il Salento non ha tempo da perdere, perché ogni giorno subisce un’emorragia di popolazione giovane che le glorie del turismo di massa, non possono compensare”.
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Uomo di Ugento arrestato in Spagna per gravi abusi su minore
Decisivo il lavoro dei Carabinieri. Il 69nne era latitante da 2 anni e si era nascosto a Tenerife località turistica della penisola iberica. I fatti risalgono al 2008. L’uomo dovrà scontare 4 anni e 2 mesi di reclusione
Segui il Gallo
Live News su WhatsApp clicca qui
Al termine di una prolungata e meticolosa attività di ricerca, i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno contribuito in maniera determinante alla cattura all’estero di un uomo destinatario di ordine di carcerazione definitivo, resosi irreperibile da oltre due anni.
Si tratta di un 69nne di Ugento, colpito da ordine di carcerazione emesso il 22 aprile 2022 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce, in relazione a gravi reati di violenza sessuale aggravata continuata in danno di una persona minorenne, commessi nel territorio ugentino nell’anno 2008 e, per i quali, dovrà espiare la pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione.
A seguito della sua irreperibilità, accertata dal mese di aprile 2022, i carabinieri della Stazione di Ugento hanno mantenuto costante l’azione informativa e investigativa, curando gli sviluppi del procedimento e alimentando il circuito di cooperazione internazionale, anche attraverso i competenti canali istituzionali, che ha consentito di localizzare il ricercato all’estero, dove era gravato da Mandato di Arresto Europeo.
La costante attività dell’Arma ha condotto lo scorso 10 dicembre all’arresto dell’uomo a Tenerife (Spagna), con l’esecuzione del provvedimento restrittivo ai fini della consegna alle autorità italiane, grazie alla collaborazione delle competenti polizie estere.
L’operazione conferma il ruolo centrale dell’Arma dei carabinieri nella ricerca dei latitanti e nell’esecuzione dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria, valorizzando la presenza capillare sul territorio e la capacità di operare in modo efficace anche nel contesto della cooperazione internazionale.
Attualità
Istituto penale per i minorenni: «Non può aprire in quelle condizioni»
L’onorevole salentino Leonardo Donno presenta interrogazione al ministero della Giustizia. «L’Ipm, inaugurato di recente e presentato come modello di riabilitazione all’avanguardia, riporta numerose criticità»
Segui il Gallo
Live News su WhatsApp clicca qui
«Ho presentato un’interrogazione al ministero della Giustizia per chiedere di fare chiarezza sulla situazione in cui versa l’Istituto penale per i minorenni di Lecce».
Lo ha annunciato Leonardo Donno, deputato e coordinatore regionale per la Puglia del MoVimento 5 Stelle.
«Come emerso da recenti articoli di stampa e da denunce di sindacati, l’Ipm, inaugurato di recente e presentato come modello di riabilitazione all’avanguardia, riporta numerose criticità», spiega davanti ai nostri taccuini il deputato di Galatina, «diverse organizzazioni sindacali hanno anche annunciato lo stato di agitazione del personale e chiesto il differimento dell’apertura».
Secondo i sindacati sono tante le carenze anche sul piano della sicurezza e funzionalità: «Carenze che ho potuto riscontrare anche durante la mia visita alla struttura ieri mattina, martedì 16 dicembre. Un’ispezione in cui ho avuto modo di constatare di persona diversi problemi, dalle aree che sulla carta risultano già consegnate ma che di fatto sono ancora cantieri aperti fino a criticità nei luoghi che dovrebbero ospitare i minori con derivanti rischi per la loro sicurezza e dei lavoratori. Ho avuto modo di visionare, inoltre, lavori e rifiniture che ritengo non eseguite a regola d’arte».
Altro punto contestato dalle associazioni di categoria è il personale: «L’assegnazione delle risorse è stata definita insostenibile. È chiaro che l’insieme di questi elementi non consentono alla struttura, la cui apertura era prevista per il 15 dicembre, di svolgere il ruolo per il quale è preposta. Apertura già slittata a domani, 18 dicembre, data in cui, a quanto si apprende, dovrebbero arrivare i primi minori».
Per tutti questi motivi Donno ha chiesto se «alla luce di quanto emerso, il ministero non ritenga opportuno intervenire con urgenza e posticipare l’apertura dell’istituto fino alla realizzazione completa dei lavori a regola d’arte e alla totale messa in sicurezza a garanzia e tutela degli ospiti e dei lavoratori. E se non ritenga inoltre che le risorse lavorative assegnate siano insufficienti per lo svolgimento del ruolo e preveda quindi una dotazione organica congrua».
Il deputato salentino evidenzia anche come siano state «eseguite opere pagate con denaro pubblico, e per questo sarebbe opportuna una verifica approfondita dai soggetti e responsabili interessati, per valutare la sussistenza di un possibile danno erariale».
«Unitamente ai sindacati, qualora non avessimo le dovute rassicurazioni», conclude con una per nulla velata minaccia Leonardo Donno, «valuterò una segnalazione ad Anac e alla Procura».
Attualità
Matino Comune Ambasciatore d’Italia
Si è distinto per il conseguimento del premio 100 ambasciatori nazionali e per il Premio ambasciatori d’eccellenza. il riconoscimento è stato assegnato al Comune di Matino, per l’innovativo progetto di raccolta differenziata porta a porta con contenitori intelligenti dotati di sistemi di tracciabilità, esempio virtuoso di sostenibilità ambientale, efficienza e partecipazione civica. Il sindaco Giorgio Salvatore Toma: «Son tornato da Roma», conclude il primo cittadino, «con grande orgoglio e con rinnovata responsabilità: continuerò a lavorare con determinazione affinché Matino possa crescere ulteriormente, mantenendo al centro il benessere della comunità e la valorizzazione del nostro territorio»z
Segui il Gallo
Live News su WhatsApp clicca qui
Momento centrale della cerimonia svoltasi svoltasi presso la Sala Koch di Palazzo Madama è stata la consegna del Premio Ambasciatori d’Eccellenza 2025, massimo riconoscimento dell’iniziativa, assegnato ai soli dieci vincitori individuati, tra i cento nazionali, nei principali ambiti strategici del Paese.
Tra questi dieci, relativamente all’ambito Comuni del Mezzogiorno, il riconoscimento è stato assegnato al Comune di Matino, per l’innovativo progetto di raccolta differenziata porta a porta con contenitori intelligenti dotati di sistemi di tracciabilità, esempio virtuoso di sostenibilità ambientale, efficienza e partecipazione civica.
La cerimonia di consegna del premio “100 Ambasciatori Nazionali”, come ha sottolineato il sindaco Giorgio Salvatore Toma, «rappresenta per il Comune di Matino un momento di straordinario valore istituzionale e simbolico. Ricevere questo riconoscimento nella sede del Senato della Repubblica, alla presenza di numerose e autorevoli personalità dello Stato, conferisce ulteriore significato al percorso intrapreso dalla nostra comunità. Questo premio testimonia il lavoro serio e costante portato avanti dall’amministrazione comunale, dagli uffici e dai partner coinvolti, volto a promuovere modelli di sviluppo basati su sostenibilità, innovazione e qualità della vita».
«È un risultato che appartiene all’intera città di Matino», aggiunge Toma, «e che valorizza l’impegno quotidiano di chi opera per rendere il nostro territorio sempre più efficiente, inclusivo e attento alle esigenze dei cittadini.
La partecipazione a un’iniziativa di rilievo nazionale, sostenuta dalle più alte istituzioni della Repubblica, rafforza la consapevolezza che anche i Comuni di dimensioni medio-piccole possono essere protagonisti di buone pratiche amministrative e diventare esempi virtuosi a livello nazionale».
«Son tornato da Roma», conclude il primo cittadino, «con grande orgoglio e con rinnovata responsabilità: continuerò a lavorare con determinazione affinché Matino possa crescere ulteriormente, mantenendo al centro il benessere della comunità e la valorizzazione del nostro territorio».
Il Premio Ambasciatori d’Eccellenza si conferma così un riconoscimento di riferimento a livello nazionale, volto a valorizzare il merito, le competenze e il senso delle istituzioni, contribuendo a rafforzare l’immagine dell’Italia come Paese di eccellenze riconosciute e riconoscibili nel mondo.
GLI ALTRI RICONOSCIMENTI
Per l’ambito Sicurezza Nazionale e Relazioni Internazionali, il premio è stato conferito al Generale di Squadra Aerea Luca Goretti; per la categoria Dirigenti di Enti Pubblici, Associazioni e Fondazioni, il riconoscimento è andato al consigliere Roberto Alesse, per l’elevata competenza istituzionale e la guida autorevole dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nonché per l’impegno nel rafforzare la credibilità e la cooperazione internazionale del Paese.
Nell’ambito Giuristi e Magistratura, è stato premiato il Presidente Franco Massi, per il ruolo svolto nella promozione di trasparenza, legalità e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche, rappresentando un punto di riferimento per la governance nazionale.
Per il settore Servizi, il Premio Ambasciatori d’Eccellenza è stato conferito a Poste Italiane.
Per il settore Ricerca e Salute, al Dott. Marcello Cattani, per il contributo allo sviluppo di studi innovativi e progetti a elevato impatto sociale, favorendo il miglioramento della qualità delle cure e il rafforzamento del dialogo tra istituzioni e comunità scientifica.
Per l’ambito Innovazione, il premio è stato conferito all’ASI – Agenzia Spaziale Italiana.
Per il settore Turismo, il riconoscimento è andato al Grand Hotel Le Sirenuse di Positano, simbolo di eccellenza nell’ospitalità di alta qualità e nella valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano.
Nell’ambito Giornalismo, è stato premiato Paolo Liguori, per il contributo offerto a un’informazione rigorosa e responsabile, capace di incidere con professionalità e autorevolezza nel dibattito pubblico nazionale.
-
Cronaca4 settimane faColpo alla criminalità organizzata: 22 arresti
-
Attualità1 settimana faTricase e Lecce fra i migliori ospedali, secondo l’Agenas
-
Attualità5 giorni faLuca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”
-
Cronaca4 settimane faTricase: sequestrata villa con piscina
-
Cronaca1 settimana faColtelli, furti e inseguimenti: di notte con i carabinieri
-
Cronaca2 settimane faBrutto scontro all’incrocio: due auto ko a Tricase
-
Attualità2 settimane faTricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco
-
Attualità2 settimane faA Tiggiano 60 anni dopo
