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Attualità

Specchia: cittadinanza onoraria al Milite Ignoto

Un tributo al sacrificio e all’unità della Nazione. Concludendo il ciclo dei conferimenti salentini, Specchia ha voluto offrire un segno di speranza, invitando tutti a non dimenticare mai il valore del sacrificio, che è alla base della nostra identità collettiva e della nostra democrazia. La sindaca Anna Laura Remigi: «Questo riconoscimento ci renda sempre più consapevoli del nostro ruolo come costruttori di pace»

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Specchia ha reso oggi un tributo solenne e simbolico al sacrificio dei caduti in guerra, conferendo la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.


Sottolineato come il gesto, che si inserisce in un percorso di profondo significato storico e istituzionale, rappresenti un atto di riconoscenza verso tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la Patria, spesso senza un nome, ma mai senza un ricordo.


La cerimonia, che ha avuto luogo oggi, segna la conclusione ufficiale del ciclo di conferimenti della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto da parte dei comuni salentini.


Un cammino di memoria e gratitudine che ha unito le comunità del Salento.


Ha presieduto l’evento il Generale di Brigata Matteo Rizzitelli, Comandante della Scuola di Cavalleria dell’Esercito.


La sua presenza ha conferito un valore ancora più profondo alla cerimonia, simbolo di un cammino condiviso di memoria, riconoscenza e unità nazionale.


La sindaca di Specchia Anna Laura Remigi, nell’intervento di apertura, ha espresso profonda gratitudine al Generale Rizzitelli per aver coinvolto Specchia come «sede per la conclusione di un importante percorso istituzionale che ha visto partecipi la totalità dei Comuni del Salento».


Il primo cittadino ha sottolineato come l’intero Salento si sia unito «per rendere omaggio al sacrificio di chi, senza chiedere nulla in cambio, ha dato la vita per la libertà, l’indipendenza e il futuro del nostro Paese. La cittadinanza onoraria conferita al Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti senza nome, non è solo un atto di riconoscimento verso il passato, ma anche un impegno solenne per le future generazioni a ricordare e custodire il sacrificio che ha permesso di costruire un’Italia libera e unita».


PAROLA DI GENERALE


Durante la cerimonia, il Generale Matteo Rizzitelli ha evidenziato ulteriormente che «il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto da parte di Specchia rappresenta il coronamento di un lungo percorso che ha coinvolto tutte le municipalità del Salento, unite nell’abbraccio a questa figura emblematica, celebrata nel 2021 con il centenario della sua sepoltura»


Il Generale ha ricordato anche come il Milite Ignoto, scelto tra i tanti caduti senza nome durante la Grande Guerra, rappresenti un simbolo di eroismo e sacrificio: «La scelta di un soldato ignoto, tra le migliaia di giovani vite spezzate, è stata un’idea luminosa che ha consentito di onorare ogni singolo uomo che ha combattuto per il nostro Paese. Celebrando la memoria di questo Milite Ignoto, Cittadino d’Italia e, da oggi, anche di Specchia, rendiamo il suo sacrificio immortale».


«Questo momento di riflessione», ha continuato il Generale, «è un’opportunità per arricchire la consapevolezza di ogni cittadino e militare, affinché la forza della memoria continui a vivere nelle nuove generazioni. La testimonianza di chi ha combattuto per la nostra libertà, spesso consapevole di un destino tragico, deve essere custodita con orgoglio, affinché la memoria storica possa educare le giovani leve ai valori del bene comune».


La cerimonia ha avuto un significato che va oltre il simbolico: è stata, infatti, un momento di grande importanza pratica per il futuro.


Il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, con il suo valore solenne, rappresenta un impegno per le generazioni future a preservare e coltivare la memoria storica.


Un gesto che, al di là della sua rilevanza simbolica, contribuisce a rafforzare l’identità nazionale e l’unità del Paese, insegnando l’importanza di non dimenticare coloro che hanno sacrificato la propria vita per il bene comune.


Concludendo il ciclo dei conferimenti salentini, Specchia ha voluto offrire un segno di speranza, invitando tutti a non dimenticare mai il valore del sacrificio, che è alla base della nostra identità collettiva e della nostra democrazia.


La sindaca Remigi ha chiuso la cerimonia con un messaggio di Pace, ricordando la figura di Don Tonino Bello, «perché questo riconoscimento ci renda sempre più consapevoli del nostro ruolo come costruttori di pace».


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Attualità

Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

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di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

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Attualità

I carabinieri portano la magia del Natale in reparto

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…

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Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati. 

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.

Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini. 

Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.

I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.

Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.

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Aradeo

Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…

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Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione 

I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;

Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni; 

un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi; 

il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese. 

Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.

Inoltre è stato notificata un Dacur  per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche. 

Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.

Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.

L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.

La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa. 

Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.

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