Attualità
Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze: un salentino al comando
Il Col. Arcangelo Moro, nato a Brindisi e vissuto a Tricase: «Onorato di poter assumere, con alto senso di responsabilità e spirito di servizio, il comando dello storico Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, un’eccellenza italiana nel campo sanitario ed industriale, militare e civile, che interpreta e affronta le sfide della contemporaneità, in particolar modo connesse con la salvaguardia della salute pubblica, grazie all’impegno e alla professionalità di tutti i suoi attori»
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Il Colonnello Arcangelo Moro, salentino d’origine (è nato a Brindisi e vissuto a Tricase) Ufficiale dell’Arma di Cavalleria, già Comandante del Comando Militare Esercito (CME) “Puglia”, presso la Caserma Picca di Bari, è il nuovo Direttore dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, unica industria farmaceutica dello Stato.
La cerimonia di avvicendamento tra il Col. Picchioni, Direttore uscente, e il Col. Moro, si è tenuta nella sala Martinotti dello Stabilimento.
Il Col. Arcangelo Moro, durante il suo discorso di insediamento, ha reso omaggio alla Bandiera di Guerra dell’Esercito e si è detto «onorato di poter assumere, con alto senso di responsabilità e spirito di servizio, il comando dello storico Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, un’eccellenza italiana nel campo sanitario ed industriale, militare e civile, che interpreta e affronta le sfide della contemporaneità, in particolar modo connesse con la salvaguardia della salute pubblica, grazie all’impegno e alla professionalità di tutti i suoi attori».
Tale avvicendamento si inserisce a pieno titolo nel piano di rilancio dell’Agenzia Industrie Difesa, finalizzato alla valorizzazione delle Unità Produttive in gestione, consolidando una strategia industriale volta ad incrementare la produzione di tutti gli Stabilimenti e al raggiungimento degli obiettivi gestionali prefissati.
LO STABILIMENTO CHIMICO FARMACEUTICO MILITARE
Il 22 dicembre 1832, nel Regno di Sardegna veniva istituito, con regio “brevetto” di Re Carlo Alberto, il Consiglio militare di sanità, annoverando tra i suoi membri, per la prima volta, anche un chimico – farmacista quale membro straordinario. In tale decreto, il Re manifestava, inoltre, l’esigenza di “ordinare, appena possibile, lo stabilimento di un laboratorio generale chimico farmaceutico…”. Successivamente, il 26 giugno 1853, il giovane Re Vittorio Emanuele II, sulla scia di quanto indicato dal padre, emanò il “regio decreto per l’organizzazione del servizio chimico – farmaceutico militare”, a seguito del quale venne creato un “Deposito di farmacia militare“, con annesso il Laboratorio generale chimico farmaceutico, nella città di Torino (in corso Siccardi), dove era presente anche il “Laboratorio di produzione del chinino di Stato”, la cui distribuzione già a partire dal 1900, su tutto il territorio nazionale, fu di grande efficacia nella coeva lotta contro il morbo della malaria come di ogni altra esigenza sanitaria di carattere civile e sociale. Nella sua evoluzione funzionale, lo Stabilimento passò, poi, da Farmacia centrale militare nel 1884 a Istituto chimico farmaceutico militare nel 1923 per poi trasferirsi a Firenze nel 1931 nel quartiere Rifredi, ed assumere un carattere geografico più rispondente alle necessità di approvvigionamento e di distribuzione sull’intero Regno d’Italia.
Considerato come l’unica officina farmaceutica dello Stato, il Farmaceutico militare è stato storicamente al fianco dei grandi eventi che hanno contraddistinto la storia italiana. A partire dai due conflitti mondiali, dove ha assicurato la produzione di farmaci, presidi medico chirurgici e prodotti di medicatura a tutta la popolazione, e successivamente al fianco della Protezione civile, dove, invece, è intervenuto in occasione di calamità naturali o crisi sanitarie (alluvione di Firenze, terremoto del Friuli, disastro di Chernobyl). Proprio questa crescente rilevanza a livello nazionale e internazionale aveva comportato, del resto, nel 1976 una sua diversa collocazione nell’organigramma tecnico – industriale del Ministero della Difesa. Pertanto, con la sua nuova denominazione di Stabilimento chimico farmaceutico militare venne elevato a Ente interforze, collocandosi alle dirette dipendenze della Direzione Generale della Sanità Militare di Roma. Dal 2001 lo Stabilimento è entrato infine alle dipendenze dell’Agenzia Industria Difesa, nell’ambito del Ministero della Difesa, aprendosi al mercato anche con i suoi prodotti alimentari (Elisir di china, Enocordial, Grappa, Anetolo) e cosmetici (crema/soluzione dermofila, doccia – shampoo, acqua di colonia e di lavanda).
Lo Stabilimento chimico farmaceutico militare, nella sua valenza civile, oltreché, militare è incaricato, per conto del Ministero della Salute (Decreto 27 dicembre 2012 del Ministero della Salute), della custodia e relativa gestione tecnica, di medicinali, tra cui vaccini, antivirali e antidoti, necessari per la protezione ed il trattamento sanitario in caso di emergenze derivanti da atti di offesa terroristica utilizzanti armi non convenzionali, da incidenti o pandemie, con rischi legati ad agenti patogeni, tossine, agenti chimici o radiazioni nucleari. In questo ambito, quale HUB per la difesa CBRN, l’Ente provvede a distribuire/fornire (in futuro produrre) kit di decontaminazione, autoiniettori e ioduro di potassio. Lo Stabilimento, è autorizzato inoltre, a produrre e/o importare materie prime farmaceutiche, antidoti ed altri farmaci/medicinali da distribuire nelle forme farmaceutiche autorizzate dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), per garantire la salute pubblica e la gestione delle emergenze, ovvero, dispositivi di protezione individuale, dispositivi medici (dotazioni di pronto soccorso) ed altri prodotti non disponibili sul mercato nazionale e comunitario, così come avvenuto durante la pandemia COVID 19 con la produzione di disinfettante e idrossiclorochina. In futuro assicurare, anche la distribuzione, in caso di necessità, di vaccini e anticorpi monoclonali.
In particolare, l’Ente svolge un ruolo etico – sociale e strategico di grande rilevanza per tutto il Paese. Grazie alla ricerca e sviluppo in sinergia con le Università, Centri di ricerca e Istituzioni/Organizzazioni pubbliche e private, il Farmaceutico militare è in grado di produrre e rendere disponibili medicinali destinati ai pazienti affetti da malattie rare, comunemente chiamati “farmaci orfani”, non reperibili sul mercato, perché economicamente non vantaggiosi, per le case farmaceutiche. Ad oggi produce farmaci quali Tiopronina, Mexiletina e in accordo con l’AIFA importa e distribuisce tra gli altri il Megamilbedoce, Metalcaptase ed è inserito nel Comitato nazionale per le malattie rare. Infine, nel 2015 a seguito dell’accordo di collaborazione del 18 settembre 2014 tra il Ministero della Difesa e quello della Salute, è stato avviato il progetto “cannabis”, secondo un processo di Good Manufactoring Practicies (GMP), che prevede lo Stabilimento quale unico ed esclusivo ente produttore con una coltivazione su due varietà la FM1 contenente THC e la FM2 contenente THC e CBD, e la lavorazione farmaceutica dell’infiorescenza femminile attraverso l’essiccazione, la macinazione e il confezionamento. I derivati della cannabis, come anche l’estratto oleoso sui quali è in corso uno specifico progetto di R&D, trovano impiego clinico in alcune malattie neurologiche, nella terapia del dolore cronico sia oncologico sia neuropatico e nella chemioterapia.
IL COLONNELLO ARCANGELO MORO
Il Colonnello Moro, nato a Brindisi il 24 agosto 1970 e vissuto a Tricase, dove ha frequentato il Liceo Scientifico “G. Stampacchia”, è stato ammesso all’Accademia Militare di Modena quale frequentatore del 171°corso “Fede” – conseguendo nel settembre del 1991, la nomina di Ufficiale Carrista, con il grado di Sottotenente.
Dopo aver frequentato la Scuola di Applicazione di Torino (1991 – 1993), il corso tecnico – applicativo presso la Scuola Truppe Corazzate di Lecce e aver conseguito la Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Torino, è stato assegnato al 1° Reggimento Corazzato di Teulada e successivamente al 33° Reggimento Carri di Ozzano dell’Emilia, dove ha assolto gli obblighi di comando di Plotone, di Compagnia e di Staff (1994 – 1998), partecipando anche all’operazione “Vespri Siciliani” e “Forza Paris”.
Nell’agosto del 1999 assume l’incarico di primo direttore di Radio West in Kosovo, durante l’operazione “Joint Guardian”, ove progetta e realizza tutto palinsesto dell’emittente in collaborazione con la RAI ed RTL 102.5, realizzando numerose interviste/interventi tra i quali Giovanni Paolo II, il Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan, il Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi ed il Presidente della Repubblica Argentina Carlos Menem e, pubblicando con RAI ERI il libro autobiografico “Radio West la voce dei militari in Kosovo” (ed. 2002).
Per l’attività svolta ha ricevuto a Bari, il premio internazionale di giornalismo “Caravella del Mediterraneo”.
Al termine dell’esperienza viene assegnato alla Scuola Militare Teulié di Milano (2002 – 2004) dove oltre a comandare la Compagnia Allievi (corso Musso II) e la Compagnia Comando e Servizi si occupa delle relazioni esterne della Scuola, progettando e realizzando le celebrazioni con il comune di Milano delle “Cinque Giornate”, nonché tutte gli eventi connessi con i festeggiamenti del Bicentenario della fondazione della
Scuola, circostanza nella quale alla presenza del Presidente della Repubblica riesce, con le autorità locali, a favorire l’assegnazione della cittadinanza onoraria e del premio “Ambrogino d’oro” all’Ateneo.
Durante il periodo in parola, oltre a conseguire la Laurea in Scienze Strategiche, il master di II livello in Geopolitica del Mediterraneo presso l’Università degli Studi di Cassino, assume la presidenza del Comitato Intermedio della Rappresentanza Militare del Comando delle Scuole dell’Esercito fino al 2012 (IX e X mandato).
Frequenta nel 2003 – 2004 il 129° corso di Stato Maggiore presso la Scuola di guerra di Civitavecchia, nonché il 6° Corso Pluritematico presso la Scuola di Applicazione di Torino, conseguendo il master di II livello in Scienze Strategiche presso l’Università degli studi di Torino. Assegnato al Comando delle Scuole di Roma quale Ufficiale addetto presso l’Ufficio Normativa e Studi, realizza quale project officer il Polo di Eccellenza per le Operazioni di Stabilizzazione e Ricostruzione (centro di consulenza e formazione per funzionari e dirigenti nazionali
ed esteri) dell’Esercito presso la Scuola di Applicazione di Torino, avviando il primo corso nazionale in Post Conflict Rebuilding Management Senior e Junior in sinergia con altri Dicasteri operanti nelle Aree di Crisi.
Nel 2006 viene eletto nel Comitato Centrale della Rappresentanza Militare (COCER X mandato), e assume la carica Vicepresidente Vicario dell’Esercito ed Interforze sino al 2012. Durante il periodo in argomento ha contribuito ad alcune proposte legislative tra le quali il Fondo di Efficienza per i Servizi Istituzionali (FESI) e la norma di “specificità”. Ha partecipato alla concertazione economica biennio 2006 – 2008, 2008 – 2010 e normativa 2006 – 2010 quale parte sociale per la categoria Ufficiali, nonché a diverse audizioni in Commissione Difesa di Camera e Senato tra le quali l’indagine conoscitiva della condizione del personale militare.
Per tale organismo ha ideato e prodotto il Bollettino Informativo quale strumento di comunicazione interna/esterna, divulgato dal 2006 per la prima volta con strumento della mailing list di Forza Armata.
Nel 2008 viene impiegato nella missione NTMI (Nato Training Mission in IRAQ) quale Senior Mentor presso il Joint Staff College in Baghdad, dove oltre a pianificare e migliorare l’offerta formativa per la classe dirigente militare Irachena, attraverso una strategia comunicativa e relazionale nonché di eventi mirati (1°Trophy of Solidarity and Friendship con la partecipazione del Primo Ministro Iracheno Al Maliki) è riuscito a ristabilire e migliorare le relazioni tra la NATO, US (Coalition Willings), e l’autorità militari Irachene presso la sede di
Dal 2011 al 2012 frequenta il 14° corso ISSMI presso il Centro Alti Studi della Difesa dove consegue il master di II livello in relazioni internazionali presso l’Università di Roma Tre, e l’abilitazione quale Consigliere Giuridico delle Forze Armate. Successivamente presso il 28° Reggimento Pavia si qualifica specialista PSYOPS.
Nel 2013 assume il Comando dell’8° Battaglione Carri presso il 132°, ovvero di Vicecomandante del Reggimento Carri di Cordenons dove progetta e realizza con le autorità locali, in occasione della festa delle Forze Armate, l’evento “Italia Condivisa”.
Nel periodo 2014 – 2019 viene assegnato al Comando Logistico dell’Esercito dove assume l’incarico di Capo Sala operativa e successivamente di Capo Ufficio dei seguenti Uffici: Coordinamento, Affari Generali e Programmazione Finanziaria e Studi. In tale ambito, ha provveduto alla revisione ordinativa di tutta l’area del COMLOG, comprensiva dei Comandi d’Arma e Servizi, del Policlinico Militare “Celio” e della Direzione di Intendenza.
Inoltre, quale project officer ha pianificato ed organizzato diverse attività ed eventi tra le quali: “Who Does What (2016)”, “Complex Pallex (2017) e Diapason Log (2018) che hanno portato alla stesura e sperimentazione della PDE – 4 (Dottrina Logistica dell’Esercito) e alla revisione dello strumento logistico dell’Esercito, contenuti peraltro pubblicati nell’ articolo n. 1/2018 della Rivista Militare dal
titolo “Il Sostegno Logistico alle Operazioni Militari”, di cui è autore; “Stati Generali della Logistica Militare: logistica/industria 4.0”, i cui atti sono stati sviluppati e redatti in uno specifico libro pubblicato dal COMLOG, di cui è autore; “Bolla dimostrativa” durante la 2^ Sessione di Integrazione Operativa (SIO), ove nel Poligono di Monte Romano, per la prima volta è stato creato con tutti gli operatori del settore di F.A. e dell’Industria, uno spazio dedicato alla dimostrazione – sperimentazione di tools infologistici per il monitoraggio e la gestione di tutti i mezzi e materiali della F.A. e delle attività logistiche ad esse collegate, nonché per la pianificazione logistica delle operazioni in Patria e all’Estero attraverso l’Integrated Test Bed (ITB).
Ciò è stato prodromico alla costituzione dell’Ufficio di Infologistica del COMLOG.
Il Col. Moro dal luglio 2019 ad agosto 2020 è stato assegnato al Comando Centrale Statunitense (US – CENTCOM), con sede in Tampa (FL), dove ha svolto l’incarico di Strategic Analyst and Action Officer per le Violent Extremist Organizations (VEO), Internally Displaced People (IDPs) e Refugees del Comandante del CENTCOM, Gen. Frank McKenzie, ovvero di Deputy Senior National Representatives. Durante il periodo di interesse è stato autore dei seguenti Strategy Paper che sono stati pubblicati dal CENTCOM e diramati a tutti gli altri Comandi US paritetici, nonché al Pentagono, DoD, Agenzie Governative e non, National Defense University e “think – tank” ad essa collegati:
– “Understanding the (Un)Islamic State’s Ideology and Strategy”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n.5/2020, 5 marzo 2020;
– “Daesh: new “caliph” new strategy?”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n.13/2020, 13 Marzo 2020;
– “COVID-19: Daesh’s Best Ally?”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n.15/2020, 17 giugno 2020;
– “Internally Displaced Persons (IDPs) and Refugees in a time of pandemic – a global challenge”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n. 21/2020, 24 Agosto 2020;
– “Al Qaeda transformation or evolution?”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n. 24/2020, 31 Agosto 2020.
Inoltre, nell’ambito della redazione dello Strategic Estimate di novembre 2019 e maggio 2020, si è occupato come analista della “Great Power Competition” e della “Campagna di massima pressione sull’IRAN”, del US/CENTCOM. Il 5 dicembre 2019 è stato project officer per la Multinational Coalition Forces del principale evento del CENTCOM denominato “Coalition Night” con la partecipazione di 47 nazioni e oltre 3000 partecipanti. Per le attività svolte è stato insignito della US – Joint Commendation Medal.
Nel periodo dal 9 ottobre 2020 al 20 ottobre 2022 ha comandato il Reggimento Addestrativo della Scuola di Cavalleria ove oltre a specializzare Ufficiali, Sottufficiali e Graduati italiani e stranieri dell’Arma di Cavalleria ha condotto una serie di attività, denominate “Cavalry Exercise”, di sperimentazione e verifica di specifiche tecniche, tattiche e procedurali tese ad arricchire e aggiornare il corpo dottrinale dell’Arma di Cavalleria tra le quali le “Urban operation”, “Swarming operation” con le piattaforme da combattimento, tiro indiretto e impiego
dei droni a livello di plotone esplorante.
Non ultime le attività addestrative/operative e di sperimentazione con la Blindo Armata Centauro 2, piattaforma da combattimento i cui primi esemplari sono stati assegnati al Reggimento che ha formato gli istruttori.
Dal 11 novembre 2022 al 30 luglio 2024 ha Comandato il Comando Militare Esercito “Puglia” l’interfaccia esclusiva dell’Esercito sul territorio pugliese, nell’ambito del quale ha promosso le relazioni istituzionali con tutti gli “stakeholders” di riferimento, orientando, nel contempo mirate attività di comunicazione e promozionali per sostenere il reclutamento della Forza Armata, veicolandone valori, storia, tradizioni, attività operative e sviluppi futuri, ovvero promuovendo la “cultura della difesa”.
Nel contempo con un efficace gestione del territorio, ha garantito le attività di presidio (Ex. Leone Alato, G7 2024), i concorsi in tempo di pace, ed in tale contesto, inserito nel Comitato Misto Paritetico (CO.MI.PA.), la gestione delle servitù militari ed il mantenimento delle aree addestrative/poligoni pugliesi. Ha gestito inoltre l’attività documentale di oltre 12.000 fascicoli, incentivando il ricollocamento nel mondo del lavoro dei militari congedati senza demerito, gestendo le forze di completamento, espletando, inoltre, le funzioni di assistenza alle famiglie dei militari caduti o colpiti da gravi infortuni/malattia, nonché, di supporto al benessere del personale/delle famiglie dei militari pugliesi attraverso il miglioramento del parco alloggiativo, l’utilizzo della Biblioteca di presidio (oltre 18.000 testi dal 1759 ad oggi) e della gestione degli Organismi di Protezione Sociale con riapertura del Circolo Unificato dell’Esercito di Bari con annessa foresteria e l’Area logistica addestrativa di “Fesca” che si estende su un area di circa nove ettari.
Dal 23 agosto 2024 è Direttore dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare.
Infine, il Col. Moro è Cavaliere al merito della Repubblica, è stato iscritto all’albo dei giornalisti con diverse collaborazioni tra le quali il CASD, Università degli studi di Bari/Taranto, Trieste, Torino, Milano e Lugano su diversi temi quali “The migration challenges in the Coronavirus Era”, Leadership sustainable, Leadership etica, Radicalizzazione e De-radicalizzazione, Fattori ESG di impresa, La bellezza della Costituzione.
E’ sposato con la signora Paola, Candidate&Delivery Director Italia presso la Manpowergroup di Milano e vive a Imola.
Appuntamenti
Santa Cesarea: 18 milioni per il Polo Termale Sportivo
Finanziamento stanziato dal Ministero degli esteri nell’ambito de il “Turismo delle Radici”. Domattina la conferenza stampa di presentazione
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Una conferenza stampa per illustrare il finanziamento di 18 milioni di euro stanziato dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, rientrante nella strategia nazionale per promuovere il “Turismo delle Radici”.
Il finanziamento è destinato al recupero e alla riqualificazione del Polo Termale Sportivo di Santa Cesarea Terme.
Alla Conferenza, in programma domani, a partire dalle ore 10,30, presso la sala consiliare del Comune di Santa Cesarea Terme (via Roma, 159), interverranno il sindaco di Santa Cesarea Terme Pasquale Bleve e l’on. Andrea Caroppo.
Attualità
Natale di disagi in 20 uffici postali
Comunità senza sportelli e Atm, lavoratori sotto stress. Tra novembre e aprile si succederanno ben 14 chiusure nel Salento: ma le difficoltà saranno ben più diffuse. La Cgil chiede l’intervento del Prefetto. Ristrutturazioni in contemporanea per il progetto Polis, alle quali si sommano le chiusure per eventi criminosi. Cgil, Slc e Spi chiedono un tavolo prefettizio e fanno appello ai sindaci per pretendere l’apertura di uffici mobili.
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Si preannuncia un Natale… di passione per utenti e lavoratori degli uffici postali salentini.
Nel periodo festivo e in quello prenatalizio Poste Italiane chiuderà undici uffici postali, il cui carico di lavoro sarà riversato su sei sedi extra comunali (oltre che in due container ed in altri uffici nel medesimo Comune).
La nuova organizzazione riguarderà complessivamente 20 uffici postali.
I disagi si avvertiranno in 18 centri abitati.
Le chiusure sono disposte quasi tutte nell’ambito di “Polis”, progetto finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che ha come obiettivi ammodernamento e digitalizzazione degli uffici postali nei piccoli centri abitati d’Italia.
In provincia di Lecce i disagi provocati da questi lavori di ristrutturazione vanno però a sommarsi a quelli prodotti dagli assalti ai postamat degli ultimi mesi, che hanno causato lunghi lavori di ristrutturazione e l’attivazione degli Atm solo nell’orario di apertura degli uffici.
Cgil, Slc e Spi chiedono la convocazione di un tavolo al Prefetto e fanno appello ai sindaci affinché pretendano l’apertura di uffici mobili nei comuni interessati dalle chiusure.
LE CHIUSURE
Nelle prossime settimane Poste Italiane, nel solco del completamento del progetto Polis, procederà, dunque, alla totale chiusura dei seguenti uffici postali (tra parentesi il periodo di chiusura e l’ufficio postale che prenderà in carico l’attività): Acquarica del Capo (dal 20 novembre al 7 aprile, con appoggio su Presicce), Castro (fino al 7 aprile, su Vignacastrisi), Galatina 1 (fino al 10 dicembre, su Galatina), Leverano (fino al 29 dicembre per evento criminoso, su container), Melendugno (dal 17 novembre al 7 gennaio, su Calimera), Sanarica (dal 26 novembre al 13 aprile, su Minervino), Spongano (dal 4 novembre al 15 dicembre, su Diso), Squinzano (dal 9 dicembre al 28 gennaio, su Campi Salentina), Surbo (fino all’11 dicembre, su un container nella stessa Surbo in piazza Aldo Moro), Trepuzzi (dal 24 novembre al 13 gennaio, su Novoli), Vernole (dal 25 novembre al 13 aprile, su Castrì di Lecce).
A queste chiusure, che attraversano il periodo natalizio o lo sfiorano, si aggiungono anche quelle di Tiggiano (fino al 17 novembre, su Alessano), Sogliano (fino al 26 novembre, su Cutrofiano).
DANNI A COMUNITÀ, ANZIANI E LAVORATORI
Le comunità servite dagli uffici chiusi (tranne dove è stato attivato l’ufficio mobile nel container) per utilizzare i servizi postali e per i prelievi dagli Atm dovranno spostarsi, perciò, in altri comuni.
Dal canto loro le comunità che ospiteranno il carico derivante dalle chiusure dovranno sicuramente fronteggiare rallentamenti ed attese finora sconosciute.
Come evidenziano i segretari generali Tommaso Moscara (Cgil Lecce), Monia Rosato (Slc Cgil Lecce) e Fernanda Cosi (Spi Cgil Lecce), «L’impatto sarà forte soprattutto sulla popolazione più anziana, a lungo sensibilizzata a rivolgersi agli sportelli per evitare scippi e furti, e che ora devono fare i conti con un’oggettiva difficoltà a spostarsi da un comune all’altro. Il tutto avviene nell’ambito dell’accordo Polis, firmato da Slp Cisl, ConfsalCom, UglCom e Failp Cisal, ma non sottoscritto da Slc Cgil e UilPost. Soprattutto avviene senza tenere in alcuna considerazione i disagi causati a cittadini e dipendenti, quando di norma Poste Italiane dovrebbe prevedere l’installazione di appositi container che suppliscono alla chiusura temporanea dell’ufficio».
«Siamo consapevoli che il completamento del progetto Polis serva a migliorare i servizi nelle piccole comunità», spiegano i segretari generali territoriali di Cgil, Slc e Spi. «esprimiamo, però, dissenso su una programmazione dei lavori calata piramidalmente dalla Direzione Lavori di Poste Italiane. Un modus operandi che viola la normativa e che non tiene il polso della situazione locale, soprattutto in un periodo di per sé critico come quello prenatalizio, in cui è facilmente prevedibile un vero e proprio assalto dei cittadini per le scadenze di fine anno, per gli invii dei pacchi postali o ancora per il pagamento delle mensilità e delle tredicesime ai pensionati. Il tutto aggravato dalle limitazioni sull’uso degli Atm per disposizioni di ordine pubblico. Chiediamo al prefetto l’apertura di un tavolo alla presenza delle organizzazioni sindacali e si fa appello ai sindaci di pretendere l’installazione di un ufficio mobile».
CONSEGUENZE SUL LAVORO
«Da non sottovalutare inoltre le ripercussioni sul benessere del personale, come sottolinea Monia Rosato: «La nuova organizzazione del lavoro crea una serie di conseguenze di carattere logistico e di trasporto. Questa situazione rende precaria la condizione lavorativa dei lavoratori postali interessati. Oltre a subire le crescenti pressioni commerciali dall’azienda, nelle prossime settimane saranno sottoposti anche ad un evidente e pesante carico di lavoro aggiuntivo, allo stress lavorativo costante, alla mobilità sul territorio e ad una flessibilità operativa dovuta alla mancanza di spazi»
Appuntamenti
Io Non Mollo Day: domenica a pranzo, a Martano
Domenica alle 13, in Largo Primo Maggio, oltre 1700 persone sedute a tavola con un solo grande obiettivo: partecipare alla grande gara di solidarietà organizzata dell’associazione Io non Mollo – Amici di Paolo Aps
Presentata Io Non Mollo Day 2025, la grande giornata di solidarietà promossa dall’associazione Io Non Mollo – Amici di Paolo Aps, con il patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Martano, e la collaborazione di tutte le associazioni locali.
L’appuntamento, in programma domenica 9 novembre, dalle ore 13, in Largo Primo Maggio a Martano, si conferma molto atteso e partecipato.
Paola Masciullo, presidente dell’Associazione Io Non Mollo – Amici di Paolo APS, ha raccontato la storia e la missione dell’associazione, nata per volontà del compianto Paolo Perrotta e di un gruppo di amici uniti nella battaglia contro il cancro.
Paola ha ricordato come l’associazione continui a rappresentare un punto di riferimento per pazienti oncologici, famiglie e caregiver, grazie ai progetti di ascolto e sostegno psicologico attivati negli ultimi anni.
Giovanna Petrachi, responsabile dei progetti Io Non Mollo, ha illustrato le attività realizzate nel 2025 e i nuovi obiettivi in cantiere, sottolineando «l’importanza di fare rete sul territorio per fare sempre di più», in sinergia con istituzioni, enti sanitari e associazioni.
Roberta Perrotta, membro del direttivo dell’associazione, ha annunciato «con emozione» che «sono già 1700 le persone prenotate per il grande Pranzo di Beneficenza, cuore pulsante della giornata del 9 novembre, un momento di condivisione e solidarietà che trasforma Martano in un’unica, grande tavolata di amicizia e speranza».
RADICI E CUORE, UN ULIVO PER RICORDARE
Valentina Turi dell’associazione Olivami, partner dell’edizione 2025, ha presentato il progetto “Radici e Cuore”, un’iniziativa dedicata alla rigenerazione del territorio attraverso la cura degli ulivi.
Valori che accomunano e hanno fatto incontrare in un progetto virtuoso, le due associazioni.
Olivami ha donato un terreno piantumato con 360 ulivi, ognuno dei quali sarà dedicato a chi ha combattuto o combatte contro una patologia oncologica.
Il primo ulivo è stato intitolato a Paolo Perrotta, fondatore dell’Associazione, e il secondo albero piantumato, all’attuale presidente, Paola Masciullo.
IO NON MOLLO, PIÙ DI UN MOTTO
Durante il pranzo di beneficenza sarà possibile acquistare l’olio di Olivami; il ricavato sarà interamente devoluto all’ Associazione Io Non Mollo – Amici di Paolo APS.
L’invito corale resta quello di partecipare e a sostenere la causa: «“Io non mollo” è molto più di un motto, è un messaggio di forza, di amore e di vita condivisa».
«SOLIDARIETÀ, CULTURA E IMPEGNO CIVILE»
Fabio Tarantino, presidente facente funzioni della Provincia di Lecce e sindaco di Martano, ha sottolineato il valore di una comunità che sa farsi rete: «Io Non Mollo Day è la dimostrazione più autentica di cosa significhi fare comunità. Martano e tutto il Salento si stringono ogni anno attorno a un messaggio di forza e di speranza che va oltre i confini del nostro territorio. La Provincia di Lecce è orgogliosa di sostenere un’iniziativa che unisce solidarietà, cultura e impegno civile, in memoria di Paolo e nel segno di un bene condiviso».
MUSICA, ENERGIA E CUORE
Largo Primo Maggio si trasformerà in un grande palcoscenico a cielo aperto dove la musica sarà protagonista e motore di solidarietà.
Sul palco si alterneranno i Li Vasapiedi & Friends, pronti a infiammare il pubblico; i Taranta Project & Marmo, che porterà l’energia della pizzica contaminata da sonorità contemporanee; e Mattia Mazzotta, voce intensa e autentica del nuovo cantautorato pugliese.
Un concerto collettivo che farà aggiungerà ritmo alle emozioni e che renderà Io Non Mollo Day 2025 un grande abbraccio di musica e solidarietà.
L’ASSOCIAZIONE
L’associazione Io Non Mollo – Amici Di Paolo Aps nasce dalla volontà del compianto Paolo Perrotta e di un gruppo di amici, accomunati dalla battaglia contro il cancro, di dare sostegno a chi è colpito dalla malattia.
esperienze condivise di paure, di ansie e di speranze, di domande indugiate e di risposte attese; su queste esperienze si realizza l’esigenza di testimoniare quanto sia importante il supporto psicologico non solo per i malati ma anche per le loro famiglie.
Una diagnosi di cancro, infatti, sconvolge la vita del paziente e quella dei suoi cari. Il percorso di cura interessa emotivamente entrambi.
Le informazioni sulla malattia, l’accettazione e l’elaborazione della stessa, le cure lunghe e talvolta invalidanti, necessitano indubbiamente di un supporto psicologico appropriato.
Parola d’ordine per l’associazione Io Non Mollo – Amici Di Paolo: fare rete sul territorio per fare sempre di più.
Tra i traguardi raggiunti insieme ai partner quali le ASL con i suoi Dirigenti Medici, le istituzioni locali rappresentate ai massimi livelli e altre associazioni locali, Io Non Mollo – Amici Di Paolo annovera l’apertura di un punto d’ascolto a Martano e nel 2022 l’Ora del Caffè (questo il nome del punto d’ascolto e di sostegno psicologico) è stato inaugurato presso l’Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore di Gallipoli oltre ai punti di ascolto dell’Istituto Trinchese, di Zollino, Martignano e del punto di ascolto aperto presso i medici di base di Martano.
L’associazione Io Non Mollo ha dotato, inoltre, sia l’Oncologico Giovanni Paolo II di Lecce che l’Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore di Gallipoli di una postazione con un casco refrigerante per le pazienti sottoposte a trattamenti chemioterapici.
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