Connect with us

Attualità

Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze: un salentino al comando

Il Col. Arcangelo Moro, nato a Brindisi e vissuto a Tricase: «Onorato di poter assumere, con alto senso di responsabilità e spirito di servizio, il comando dello storico Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, un’eccellenza italiana nel campo sanitario ed industriale, militare e civile, che interpreta e affronta le sfide della contemporaneità, in particolar modo connesse con la salvaguardia della salute pubblica, grazie all’impegno e alla professionalità di tutti i suoi attori»

Pubblicato

il

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui


Il Colonnello Arcangelo Moro, salentino d’origine (è nato a Brindisi e vissuto a Tricase) Ufficiale dell’Arma di Cavalleria, già Comandante del Comando Militare Esercito (CME) “Puglia”, presso la Caserma Picca di Bari, è il nuovo Direttore dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, unica industria farmaceutica dello Stato.


La cerimonia di avvicendamento tra il Col. Picchioni, Direttore uscente, e il Col. Moro, si è tenuta nella sala Martinotti dello Stabilimento.


Il Col. Arcangelo Moro, durante il suo discorso di insediamento, ha reso omaggio alla Bandiera di Guerra dell’Esercito e si è detto «onorato di poter assumere, con alto senso di responsabilità e spirito di servizio, il comando dello storico Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, un’eccellenza italiana nel campo sanitario ed industriale, militare e civile, che interpreta e affronta le sfide della contemporaneità, in particolar modo connesse con la salvaguardia della salute pubblica, grazie all’impegno e alla professionalità di tutti i suoi attori».


Tale avvicendamento si inserisce a pieno titolo nel piano di rilancio dell’Agenzia Industrie Difesa, finalizzato alla valorizzazione delle Unità Produttive in gestione, consolidando una strategia industriale volta ad incrementare la produzione di tutti gli Stabilimenti e al raggiungimento degli obiettivi gestionali prefissati.


LO STABILIMENTO CHIMICO FARMACEUTICO MILITARE



Il 22 dicembre 1832, nel Regno di Sardegna veniva istituito, con regio “brevetto” di Re Carlo Alberto, il Consiglio militare di sanità, annoverando tra i suoi membri, per la prima volta, anche un chimico – farmacista quale membro straordinario. In tale decreto, il Re manifestava, inoltre, l’esigenza di “ordinare, appena possibile, lo stabilimento di un laboratorio generale chimico farmaceutico…”. Successivamente, il 26 giugno 1853, il giovane Re Vittorio Emanuele II,  sulla scia di quanto indicato dal padre, emanò il “regio decreto per l’organizzazione del servizio chimico farmaceutico militare”, a seguito del quale venne creato un “Deposito di farmacia militare“, con annesso il Laboratorio generale chimico farmaceutico, nella città di Torino (in corso Siccardi), dove era presente anche il “Laboratorio di produzione del chinino di Stato”, la cui distribuzione già a partire dal 1900, su tutto il territorio nazionale, fu di grande efficacia nella coeva lotta contro il morbo della malaria come di ogni altra esigenza sanitaria di carattere civile e sociale. Nella sua evoluzione funzionale, lo Stabilimento passò, poi, da Farmacia centrale militare nel 1884 a Istituto chimico farmaceutico militare nel 1923 per poi trasferirsi a Firenze nel 1931 nel quartiere Rifredi, ed assumere un carattere geografico più rispondente alle necessità di approvvigionamento e di distribuzione sull’intero Regno d’Italia.


Considerato come l’unica officina farmaceutica dello Stato, il Farmaceutico militare è stato storicamente al fianco dei grandi eventi che hanno contraddistinto la storia italiana. A partire dai due conflitti mondiali, dove ha assicurato la produzione di farmaci, presidi medico chirurgici e prodotti di medicatura a tutta la popolazione, e successivamente al fianco della Protezione civile, dove, invece, è intervenuto in occasione di calamità naturali o crisi sanitarie (alluvione di Firenze, terremoto del Friuli, disastro di Chernobyl). Proprio questa crescente rilevanza a livello nazionale e internazionale aveva comportato, del resto, nel 1976 una sua diversa collocazione nell’organigramma tecnico – industriale del Ministero della Difesa. Pertanto, con la sua nuova denominazione di Stabilimento chimico farmaceutico militare venne elevato a Ente interforze, collocandosi alle dirette dipendenze della Direzione Generale della Sanità Militare di Roma. Dal 2001 lo Stabilimento è entrato infine alle dipendenze dell’Agenzia Industria Difesa, nell’ambito del Ministero della Difesa, aprendosi al mercato anche con i suoi prodotti alimentari (Elisir di china, Enocordial, Grappa, Anetolo) e cosmetici (crema/soluzione dermofila, doccia – shampoo, acqua di colonia e di lavanda).


Lo Stabilimento chimico farmaceutico militare, nella sua valenza civile, oltreché, militare è incaricato, per conto del Ministero della Salute (Decreto 27 dicembre 2012 del Ministero della Salute), della custodia e relativa gestione tecnica, di medicinali, tra cui vaccini, antivirali e antidoti, necessari per la protezione ed il trattamento sanitario in caso di emergenze derivanti da atti di offesa terroristica utilizzanti armi non convenzionali, da incidenti o pandemie, con rischi legati ad agenti patogeni, tossine, agenti chimici o radiazioni nucleari. In questo ambito, quale HUB per la difesa CBRN, l’Ente provvede a distribuire/fornire (in futuro produrre) kit di decontaminazione, autoiniettori e ioduro di potassio.  Lo Stabilimento, è autorizzato inoltre, a produrre e/o importare materie prime farmaceutiche, antidoti ed altri farmaci/medicinali da distribuire nelle forme farmaceutiche autorizzate dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), per garantire la salute pubblica e la gestione delle emergenze, ovvero, dispositivi di protezione individuale, dispositivi medici (dotazioni di pronto soccorso) ed altri prodotti non disponibili sul mercato nazionale e comunitario, così come avvenuto durante la pandemia COVID 19 con la produzione di disinfettante e idrossiclorochina. In futuro assicurare, anche la distribuzione, in caso di necessità, di vaccini e anticorpi monoclonali.


In particolare, l’Ente svolge un ruolo etico – sociale e strategico di grande rilevanza per tutto il Paese. Grazie alla ricerca e sviluppo in sinergia con le Università, Centri di ricerca e Istituzioni/Organizzazioni pubbliche e private, il Farmaceutico militare è in grado di produrre e rendere disponibili medicinali destinati ai pazienti affetti da malattie rare, comunemente chiamati “farmaci orfani”, non reperibili sul mercato, perché economicamente non vantaggiosi, per le case farmaceutiche. Ad oggi produce farmaci quali Tiopronina, Mexiletina e in accordo con l’AIFA importa e distribuisce tra gli altri il Megamilbedoce, Metalcaptase ed è inserito nel Comitato nazionale per le malattie rare. Infine, nel 2015 a seguito dell’accordo di collaborazione del 18 settembre 2014 tra il Ministero della Difesa e quello della Salute, è stato avviato il progetto “cannabis”, secondo un processo di Good Manufactoring Practicies (GMP), che prevede lo Stabilimento quale unico ed esclusivo ente produttore con una coltivazione su due varietà la FM1 contenente THC e la FM2 contenente THC e CBD, e la lavorazione farmaceutica dell’infiorescenza femminile attraverso l’essiccazione, la macinazione e il confezionamento. I derivati della cannabis, come anche l’estratto oleoso sui quali è in corso uno specifico progetto di R&D, trovano impiego clinico in alcune malattie neurologiche, nella terapia del dolore cronico sia oncologico sia neuropatico e nella chemioterapia.


IL COLONNELLO ARCANGELO MORO


Il Colonnello Moro, nato a Brindisi il 24 agosto 1970 e vissuto a Tricase, dove ha frequentato il Liceo Scientifico “G. Stampacchia”, è stato ammesso all’Accademia Militare di Modena quale frequentatore del 171°corso “Fede” – conseguendo nel settembre del 1991, la nomina di Ufficiale Carrista, con il grado di Sottotenente.


Dopo aver frequentato la Scuola di Applicazione di Torino (1991 – 1993), il corso tecnico – applicativo presso la Scuola Truppe Corazzate di Lecce e aver conseguito la Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Torino, è stato assegnato al 1° Reggimento Corazzato di Teulada e successivamente al 33° Reggimento Carri di Ozzano dell’Emilia, dove ha assolto gli obblighi di comando di Plotone, di Compagnia e di Staff (1994 – 1998), partecipando anche all’operazione “Vespri Siciliani” e “Forza Paris”.


Nell’agosto del 1999 assume l’incarico di primo direttore di Radio West in Kosovo, durante l’operazione “Joint Guardian”, ove progetta e realizza tutto palinsesto dell’emittente in collaborazione con la RAI ed RTL 102.5, realizzando numerose interviste/interventi tra i quali Giovanni Paolo II, il Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan, il Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi ed il Presidente della Repubblica Argentina Carlos Menem e, pubblicando con RAI ERI il libro autobiografico “Radio West la voce dei militari in Kosovo” (ed. 2002).


Per l’attività svolta ha ricevuto a Bari, il premio internazionale di giornalismo “Caravella del Mediterraneo”.


Al termine dell’esperienza viene assegnato alla Scuola Militare Teulié di Milano (2002 – 2004) dove oltre a comandare la Compagnia Allievi (corso Musso II) e la Compagnia Comando e Servizi si occupa delle relazioni esterne della Scuola, progettando e realizzando le celebrazioni con il comune di Milano delle “Cinque Giornate”, nonché tutte gli eventi connessi con i festeggiamenti del Bicentenario della fondazione della

Scuola, circostanza nella quale alla presenza del Presidente della Repubblica riesce, con le autorità locali, a favorire l’assegnazione della cittadinanza onoraria e del premio “Ambrogino d’oro” all’Ateneo.


Durante il periodo in parola, oltre a conseguire la Laurea in Scienze Strategiche, il master di II livello in Geopolitica del Mediterraneo presso l’Università degli Studi di Cassino, assume la presidenza del Comitato Intermedio della Rappresentanza Militare del Comando delle Scuole dell’Esercito fino al 2012 (IX e X mandato).


Frequenta nel 2003 – 2004 il 129° corso di Stato Maggiore presso la Scuola di guerra di Civitavecchia, nonché il 6° Corso Pluritematico presso la Scuola di Applicazione di Torino, conseguendo il master di II livello in Scienze Strategiche presso l’Università degli studi di Torino. Assegnato al Comando delle Scuole di Roma quale Ufficiale addetto presso l’Ufficio Normativa e Studi, realizza quale project officer il Polo di Eccellenza per le Operazioni di Stabilizzazione e Ricostruzione (centro di consulenza e formazione per funzionari e dirigenti nazionali

ed esteri) dell’Esercito presso la Scuola di Applicazione di Torino, avviando il primo corso nazionale in Post Conflict Rebuilding Management Senior e Junior in sinergia con altri Dicasteri operanti nelle Aree di Crisi.


Nel 2006 viene eletto nel Comitato Centrale della Rappresentanza Militare (COCER X mandato), e assume la carica Vicepresidente Vicario dell’Esercito ed Interforze sino al 2012. Durante il periodo in argomento ha contribuito ad alcune proposte legislative tra le quali il Fondo di Efficienza per i Servizi Istituzionali (FESI) e la norma di “specificità”. Ha partecipato alla concertazione economica biennio 2006 – 2008, 2008 – 2010 e normativa 2006 – 2010 quale parte sociale per la categoria Ufficiali, nonché a diverse audizioni in Commissione Difesa di Camera e Senato tra le quali l’indagine conoscitiva della condizione del personale militare.


Per tale organismo ha ideato e prodotto il Bollettino Informativo quale strumento di comunicazione interna/esterna, divulgato dal 2006 per la prima volta con strumento della mailing list di Forza Armata.


Nel 2008 viene impiegato nella missione NTMI (Nato Training Mission in IRAQ) quale Senior Mentor presso il Joint Staff College in Baghdad, dove oltre a pianificare e migliorare l’offerta formativa per la classe dirigente militare Irachena, attraverso una strategia comunicativa e relazionale nonché di eventi mirati (1°Trophy of Solidarity and Friendship con la partecipazione del Primo Ministro Iracheno Al Maliki) è riuscito a ristabilire e migliorare le relazioni tra la NATO, US (Coalition Willings), e l’autorità militari Irachene presso la sede di

Al Rustamiyah.


Dal 2011 al 2012 frequenta il 14° corso ISSMI presso il Centro Alti Studi della Difesa dove consegue il master di II livello in relazioni internazionali presso l’Università di Roma Tre, e l’abilitazione quale Consigliere Giuridico delle Forze Armate. Successivamente presso il 28° Reggimento Pavia si qualifica specialista PSYOPS.


Nel 2013 assume il Comando dell’8° Battaglione Carri presso il 132°, ovvero di Vicecomandante del Reggimento Carri di Cordenons dove progetta e realizza con le autorità locali, in occasione della festa delle Forze Armate, l’evento “Italia Condivisa”.


Nel periodo 2014 – 2019 viene assegnato al Comando Logistico dell’Esercito dove assume l’incarico di Capo Sala operativa e successivamente di Capo Ufficio dei seguenti Uffici: Coordinamento, Affari Generali e Programmazione Finanziaria e Studi. In tale ambito, ha provveduto alla revisione ordinativa di tutta l’area del COMLOG, comprensiva dei Comandi d’Arma e Servizi, del Policlinico Militare “Celio” e della Direzione di Intendenza.


Inoltre, quale project officer ha pianificato ed organizzato diverse attività ed eventi tra le quali:  “Who Does What (2016)”, “Complex Pallex (2017) e Diapason Log (2018) che hanno portato alla stesura e sperimentazione della PDE – 4 (Dottrina Logistica dell’Esercito) e alla revisione dello strumento logistico dell’Esercito, contenuti peraltro pubblicati nell’ articolo n. 1/2018 della Rivista Militare dal

titolo “Il Sostegno Logistico alle Operazioni Militari”, di cui è autore; “Stati Generali della Logistica Militare: logistica/industria 4.0”, i cui atti sono stati sviluppati e redatti in uno specifico libro pubblicato dal COMLOG, di cui è autore; “Bolla dimostrativa” durante la 2^ Sessione di Integrazione Operativa (SIO), ove nel Poligono di Monte Romano, per la prima volta è stato creato con tutti gli operatori del settore di F.A. e dell’Industria, uno spazio dedicato alla dimostrazione – sperimentazione di tools infologistici per il monitoraggio e la gestione di tutti i mezzi e materiali della F.A. e delle attività logistiche ad esse collegate, nonché per la pianificazione logistica delle operazioni in Patria e all’Estero attraverso l’Integrated Test Bed (ITB).


Ciò è stato prodromico alla costituzione dell’Ufficio di Infologistica del COMLOG.


Il Col. Moro dal luglio 2019 ad agosto 2020 è stato assegnato al Comando Centrale Statunitense (US – CENTCOM), con sede in Tampa (FL), dove ha svolto l’incarico di Strategic Analyst and Action Officer per le Violent Extremist Organizations (VEO), Internally Displaced People (IDPs) e Refugees del Comandante del CENTCOM, Gen. Frank McKenzie, ovvero di Deputy Senior National Representatives. Durante il periodo di interesse è stato autore dei seguenti Strategy Paper che sono stati pubblicati dal CENTCOM e diramati a tutti gli altri Comandi US paritetici, nonché al Pentagono, DoD, Agenzie Governative e non, National Defense University e “think – tank” ad essa collegati:

– “Understanding the (Un)Islamic State’s Ideology and Strategy”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n.5/2020, 5 marzo 2020;

– “Daesh: new “caliph” new strategy?”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n.13/2020, 13 Marzo 2020;


– “COVID-19: Daesh’s Best Ally?”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n.15/2020, 17 giugno 2020;


– “Internally Displaced Persons (IDPs) and Refugees in a time of pandemic – a global challenge”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n. 21/2020, 24 Agosto 2020;


– “Al Qaeda transformation or evolution?”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n. 24/2020, 31 Agosto 2020.


Inoltre, nell’ambito della redazione dello Strategic Estimate di novembre 2019 e maggio 2020, si è occupato come analista della “Great Power Competition” e della “Campagna di massima pressione sull’IRAN”, del US/CENTCOM. Il 5 dicembre 2019 è stato project officer per la Multinational Coalition Forces del principale evento del CENTCOM denominato “Coalition Night” con la partecipazione di 47 nazioni e oltre 3000 partecipanti. Per le attività svolte è stato insignito della US – Joint Commendation Medal.


Nel periodo dal 9 ottobre 2020 al 20 ottobre 2022 ha comandato il Reggimento Addestrativo della Scuola di Cavalleria ove oltre a specializzare Ufficiali, Sottufficiali e Graduati italiani e stranieri dell’Arma di Cavalleria ha condotto una serie di attività, denominate “Cavalry Exercise”, di sperimentazione e verifica di specifiche tecniche, tattiche e procedurali tese ad arricchire e aggiornare il corpo dottrinale dell’Arma di Cavalleria tra le quali le “Urban operation”, “Swarming operation” con le piattaforme da combattimento, tiro indiretto e impiego

dei droni a livello di plotone esplorante.


Non ultime le attività addestrative/operative e di sperimentazione con la Blindo Armata Centauro 2, piattaforma da combattimento i cui primi esemplari sono stati assegnati al Reggimento che ha formato gli istruttori.

Dal 11 novembre 2022 al 30 luglio 2024 ha Comandato il Comando Militare Esercito “Puglia” l’interfaccia esclusiva dell’Esercito sul territorio pugliese, nell’ambito del quale ha promosso le relazioni istituzionali con tutti gli “stakeholders” di riferimento, orientando, nel contempo mirate attività di comunicazione e promozionali per sostenere il reclutamento della Forza Armata, veicolandone valori, storia, tradizioni, attività operative e sviluppi futuri, ovvero promuovendo la “cultura della difesa”.


Nel contempo con un efficace gestione del territorio, ha garantito le attività di presidio (Ex. Leone Alato, G7 2024), i concorsi in tempo di pace, ed in tale contesto, inserito nel Comitato Misto Paritetico (CO.MI.PA.), la gestione delle servitù militari ed il mantenimento delle aree addestrative/poligoni pugliesi. Ha gestito inoltre l’attività documentale di oltre 12.000 fascicoli, incentivando il ricollocamento nel mondo del lavoro dei militari congedati senza demerito, gestendo le forze di completamento, espletando, inoltre, le funzioni di assistenza alle famiglie dei militari caduti o colpiti da gravi infortuni/malattia, nonché, di supporto al benessere del personale/delle famiglie dei militari pugliesi attraverso il miglioramento del parco alloggiativo, l’utilizzo della Biblioteca di presidio (oltre 18.000 testi dal 1759 ad oggi) e della gestione degli Organismi di Protezione Sociale con riapertura del Circolo Unificato dell’Esercito di Bari con annessa foresteria e l’Area logistica addestrativa di “Fesca” che si estende su un area di circa nove ettari.


Dal 23 agosto 2024 è Direttore dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare.


Infine, il Col. Moro è Cavaliere al merito della Repubblica, è stato iscritto all’albo dei giornalisti con diverse collaborazioni tra le quali il CASD, Università degli studi di Bari/Taranto, Trieste, Torino, Milano e Lugano su diversi temi quali “The migration challenges in the Coronavirus Era”, Leadership sustainable, Leadership etica, Radicalizzazione e De-radicalizzazione, Fattori ESG di impresa, La bellezza della Costituzione.


E’ sposato con la signora Paola, Candidate&Delivery Director Italia presso la Manpowergroup di Milano e vive a Imola.


Appuntamenti

Aeronautica: un salentino al comando a Galatina

Il Col. Fabrizio Beccarisi, originario proprio di Galatina, subentrerà al Colonnello Roberto Ambra nell’incarico di Direttore del 10° Reparto Manutenzione Velivoli

Pubblicato

il

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Si svolgerà domani, mercoledì 24 settembre, all’interno dell’hangar Nord dell’Aeroporto “F. Cesari” di Galatina, la cerimonia di avvicendamento alla Direzione del 10° Reparto Manutenzione Velivoli.

Il Colonnello Fabrizio Beccarisi (nella foto in alto), galatinese, sostituirà l’uscente Colonnello Roberto Ambra.

La cerimonia sarà presieduta dal Brigadiere Generale Roberto Lo Conte, Comandante della 2^ Divisione del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare.

Il 10° Reparto Manutenzione Velivoli è l’Ente dell’Aeronautica Militare Italiana che produce capacità operativa per le flotte di competenza.

In particolare: assicura il supporto tecnico-logistico sui Sistemi d’Arma T-339 in tutte le sue versioni, inclusa quella utilizzata dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale, T-345, T-346, alianti e sulle Barriere d’Arresto per garantirne la massima efficienza; esercita le funzioni attribuite su delega dal Comando Logistico relativamente alla gestione tecnica, logistica ed amministrativa sui sistemi predetti ed alla sola gestione tecnico-amministrativa sul Sistema T-260; addestra il personale specialista alla manutenzione sui sistemi d’arma T-339,T-346 e sulle Barriere d’Arresto e rilascia la Licenza di Manutentore Aeronautico (MAML); opera nell’ambito di una sinergica integrazione all’interno della Base di Galatina e del contesto salentino per garantire elevata utilità complessiva al sistema Paese.

Il Colonnello Roberto Ambra, Direttore uscente, durante il suo intenso periodo di comando ha permesso al Reparto di gestire con successo l’incremento della produzione di ore volo del velivolo T-339.

Contestualmente, è stato assicurato il costante supporto alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, sia durante la trasferta in Nord America (NAT 24) sia nelle stagioni in Italia.

Nel corso del suo mandato, nonostante le criticità legate alla vetustà della flotta T-339, il Reparto è riuscito sempre a mantenere un numero di velivoli disponibili sufficiente a sostenere il numero di ore volo da produrre.

Il Colonnello Fabrizio Beccarisi, originario di Galatina, proviene dai Corsi Regolari dell’Accademia Aeronautica, è laureato in Ingegneria Aerospaziale ed ha conseguito la qualifica di Ingegnere Sperimentatore di Volo.

Nel corso della carriera ha prestato servizio presso il Reparto Sperimentale di Volo del Comando Logistico, l’agenzia NETMA di Hallbergmoos e alla Direzione Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità dove ha svolto importanti incarichi nell’ambito di diversi programmi di sviluppo della Forza Armata.

 

Continua a Leggere

Alessano

Sea & Rivers, Puglia e Salento Plastic Free

Sabato 27 e domenica 28 settembre volontari in azione per la tutela di mari, fiumi e corsi d’acqua. Oltre 260 eventi in tutta Italia. In Salento appuntamenti ad Alessano, Campi Salentina, Casarano, Cutrofiano, Guagnano, Taurisano e Castro 

Pubblicato

il

Torna l’onda blu dei volontari Plastic Free: sabato 27 e domenica 28 settembresi svolgerà in tutta Italia “Sea & Rivers”, il grande evento dedicato alla tutela di mari, fiumi e corsi d’acqua,promosso da Plastic Free Onlus, con il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e in collaborazione con MINI Italia.

Saranno ben 28 gli appuntamenti in Puglia, uno dei numeri più alti a livello nazionale, distribuiti tra sabato e domenica, grazie all’impegno della rete capillare di referenti territoriali e all’entusiasmo dei volontari.

«Il nostro è ormai un appuntamento ricorrente e siamo felici di vedere coinvolti un numero sempre maggiore di referenti», dichiara Luigi Schifano, referente regionale Plastic Free Puglia (è di Castro, NdR), «ancora più importante è poter contare sulla collaborazione di amministrazioni comunali, associazioni locali e volontari: un segnale concreto della crescente sensibilità ambientale del nostro territorio. Il nostro obiettivo resta quello di non dover più intervenire, perché significherà che non ce ne sarà più bisogno. La strada è ancora lunga, ma il percorso che stiamo seguendo è quello giusto.

Sabato 27 settembre si terranno iniziative di clean up ad Alessano, Bisceglie, Francavilla Fontana, Campi Salentina, Putignano, Fasano, Bitonto, Laterza, Gravina in Puglia, e in Castellana Grotte, dove è prevista una passeggiata ecologica.

A Monopoli si svolgerà invece una raccolta mozziconi.

Domenica 28 sarà una giornata di mobilitazione ancora più ampia.

Nella provincia di Lecce sono previste attività a Casarano, Cutrofiano, Guagnano, Taurisano e Castro (passeggiata ecologica).

«In un momento storico in cui i mari stanno soffocando sotto il peso dei nostri scarti, Sea & Rivers rappresenta un grido collettivo di speranza e di azione», dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, «le nostre iniziative dimostrano che invertire la rotta è ancora possibile. In appena sei anni, abbiamo organizzato più di 8.800 appuntamenti in Italia, rimuovendo oltre 4,6 milioni di chili di plastica e rifiuti. Ora è il momento di fare ancora di più».

Al centro dell’azione di Plastic Free c’è la lotta alla plastica: secondo le previsioni, entro il 2050 nei mari ci sarà più plastica che pesci, con conseguenze devastanti per la biodiversità marina e per la stessa catena alimentare umana.

Si stima che l’80% della plastica presente nei mari provenga da fonti terrestri, in particolare dai fiumi, che ogni anno riversano tra 1,15 e 2,41 milioni di tonnellate di rifiuti plastici.

In Italia, un monitoraggio condotto su 12 fiumi ha rivelato che l’87% dei rifiuti fluviali contiene plastica, di cui oltre il 38% è plastica monouso.

Non si tratta solo di un problema visibile e ambientale. Studi scientifici recenti hanno rilevato la presenza di microplastiche e nanoplastiche nel sangue, nei polmoni, nel latte materno e nei tessuti umani, a conferma della pervasività di un’emergenza che riguarda non solo l’ambiente ma anche la salute pubblica.

Anche quest’anno MINI Italia rinnova il suo supporto all’iniziativa con il progetto “MINI for the Planet”, che esprime l’impegno concreto del brand per la salvaguardia dell’ambiente, condividendo con Plastic Free i valori di responsabilità e partecipazione attiva.

«Invitiamo tutti i cittadini, le famiglie, le associazioni, le scuole e le imprese a unirsi a noi», aggiunge De Gaetano, «basta andare su www.plasticfreeonlus.it/eventi, scegliere l’appuntamento più vicino e iscriversi gratuitamente. Ogni singola azione conta, ogni persona può fare la differenza. Il nostro Pianeta ci sta chiedendo aiuto: è tempo di rispondere».

Plastic Free Onlus è un’associazione di volontariato nata nel 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare cittadini e istituzioni sul pericolo dell’inquinamento da plastica. In pochi anni è diventata una delle realtà più attive in Italia in ambito ambientale, grazie a una rete capillare di referenti territoriali, progetti educativi nelle scuole, collaborazioni istituzionali e campagne di pulizia in tutto il Paese.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

 

Continua a Leggere

Attualità

Lavori da remoto? Ecco tutta la tecnologia che ti serve nel 2025

Vediamo insieme gli strumenti indispensabili per rendere il lavoro da remoto davvero produttivo, sicuro e – perché no – anche più piacevole

Pubblicato

il

Il lavoro da remoto non è più un esperimento nato durante la pandemia: è diventato la normalità per milioni di professionisti. L’ufficio, oggi, può essere ovunque – una baita di montagna, un bar nel centro città o il tavolo della cucina. Ma per sfruttare davvero libertà e flessibilità, serve un kit tecnologico intelligente, capace di semplificarti la vita e proteggerti dalle insidie digitali.

Vediamo insieme gli strumenti indispensabili per rendere il lavoro da remoto davvero produttivo, sicuro e – perché no – anche più piacevole.

VPN: il passe-partout digitale di cui non puoi fare a meno

In un mondo in cui i caffè diventano sale riunioni e gli aeroporti uffici improvvisati, la VPN gratis resta lo strumento numero uno. Non si tratta solo di connessioni criptate: pensa a una VPN come al tuo scudo digitale.

Che tu stia inviando documenti riservati da un coworking o leggendo email sul Wi-Fi dell’hotel, una VPN crea un tunnel privato che tiene lontani occhi indiscreti e hacker. E non solo: ti permette anche di aggirare restrizioni geografiche, dandoti accesso a strumenti e piattaforme fondamentali ovunque ti trovi.

In breve? La VPN è il compagno di viaggio che ti serve sempre.

Produttività smart o caos digitale? La scelta è tua

Ogni giorno spuntano nuove app che promettono miracoli. Ma attenzione: riempire il tuo laptop di strumenti inutilizzati non ti renderà più produttivo.

La strategia giusta è scegliere con criterio:

  • Calendari intelligenti che incastrano riunioni tra fusi orari senza mille email.

  • Trello o ClickUp per gestire i progetti in squadra.

  • Notion, la piattaforma tutto-in-uno amata da chi vuole ordine e chiarezza.

E ricordati: meno è meglio. Spesso un’app leggera e ben fatta batte sistemi complessi e pieni di funzioni superflue. A questo aggiungi uno storage cloud aziendale affidabile: così i tuoi file saranno sempre al sicuro e accessibili, senza intoppi.

Benessere e concentrazione: i veri alleati del lavoro da remoto

Non tutti gli strumenti utili al lavoro da remoto sono software professionali. Alcuni ti aiutano a restare concentrato e in salute:

  • Krisp, che elimina i rumori di fondo durante le call.

  • Playlist e suoni ambientali che trasformano le ore di focus in momenti davvero produttivi.

  • Piccole pause di mindfulness che ti proteggono dal burnout digitale.

E non dimenticare l’ergonomia: un supporto per il laptop, un poggiapolsi o un poggiapiedi regolabile possono sembrare dettagli, ma sul lungo periodo fanno la differenza tra lavorare bene e lavorare soffrendo.

Un toolkit su misura per te

Il segreto del lavoro da remoto nel 2025 è semplice: non esiste una soluzione universale. Il tuo kit tecnologico deve rispecchiare le tue esigenze. Sicurezza dei dati, strumenti che ti fanno risparmiare tempo e piccoli accorgimenti che migliorano il benessere: questo mix è la vera formula vincente.

Essere sicuri – scegliere cosa serve davvero e cosa no – è la chiave per lavorare meglio, ridurre lo stress e godersi al massimo i vantaggi del lavoro da remoto. Perché l’ufficio, ormai, è dove decidi tu.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti