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Cronaca

Abbattono ulivi secolari in terreno confiscato dalla DIA: in due in manette

Arrestati un 25enne ed un 39enne di Nardò. Il più giovane si era dichiarato figlio del proprietario del terreno, ma l’uliveto era stato confiscato al padre nel 2013

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I militari della stazione dei carabinieri di Nardò hanno arrestato, nel pomeriggio di ieri, Giampiero Russo, 25enne ed il 39enne Gianni Luca De Bitonti, entrambi di Nardò, con l’accusa di furto aggravato e continuato di legna di ulivo secolare.


Gianni Luca De Bitonti

Gianni Luca De Bitonti


La motosega utilizzata

La motosega utilizzata


Ieri, una pattuglia in normale servizio perlustrativo di controllo del territorio, transitando in una campagna in località “Arene” , ha notato due soggetti che, dopo aver parcheggiato un’Alfa 166 a bordo della strada (tra l’altro pericolosamente in curva), hanno iniziato a tagliare alla base, “armati” di motosega, i tronchi di ben sette ulivi secolari.


I militari si sono fermati ed hanno iniziato i controlli di rito identificando i due ed accertandosi sulla proprietà del terreno su cui insiste l’uliveto. Subito il più giovane, Giampiero Russo, ha provato a giustificarsi con i Carabinieri affermando di essere il figlio del proprietario del terreno prima ancora che i militari glielo domandassero.

Giampiero Russo

Giampiero Russo


La situazione sospetta ha spinto i carabinieri ad effettuare un immediato accertamento presso la Banca Dati delle Forze di polizia. Dalla verifica è effettivamente emerso che il terreno su cui si stava perpetrando il furto era effettivamente stato di proprietà del padre di Russo, il quale però il 22 marzo 2013 aveva ricevuto dalla DIA di Lecce la notifica della confisca e sequestro di una serie di suoi beni fra cui proprio l’uliveto in questione. A seguito di tale provvedimento pertanto il terreno stesso non era più di proprietà del padre del ragazzo bensì dello Stato.


Gli ulivi abbattuti

Gli ulivi abbattuti


Pertanto, sentito il magistrato di turno, la Dott.ssa Vallefuoco, i carabinieri hanno dichiarato i due in stato di arresto in flagranza di reato. Successivamente però Russo e De Bitonti sono stati rimessi in libertà ai sensi dell’ art. 121 delle Disposizioni di Attuazione del Codice di procedura Penale, in quanto entrambi incensurati.


Cronaca

Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…

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È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase,  presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.

Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.

Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.

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Cronaca

Presicce-Acquarica: droga, spari e morte

Un uomo è deceduto per un malore dopo aver aggredito i poliziotti durante la perquisizione. Nella stessa operazione arrestati un uomo del posto e la sua compagna. I controlli erano stati innescati da segnalazioni in merito a recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra personaggi coinvolti nel traffico di droga

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Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un articolato servizio di controllo del territorio di Presicce-Acquarica, a seguito di informazioni che segnalavano recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.

L’attività, condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha permesso di effettuare una serie di perquisizioni domiciliari.

Nel corso dell’intervento, all’atto dell’accesso in una delle abitazioni oggetto di controllo, Stefano Urso (risultato poi residente a Salve), presente all’interno ha aggredito gli operatori di polizia.

Durante le concitate fasi, l’individuo ha improvvisamente accusato un malore, perdendo conoscenza.

Gli agenti hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario.

Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso.

Le attività di perquisizione hanno intanto consentito di rinvenire crack per un totale di 36 grammi e oltre 800 euro probabile provento di spaccio, strumenti di pesatura di precisione, e di accertare un allaccio abusivo alla rete elettrica.

All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato anche un veicolo che presentava fori e segni d’arma da fuoco, elemento coerente con le segnalazioni iniziali relative alle sparatorie.

Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.

Si tratta di Antonio Viola e della sua compagna Alessia Potenza, entrambi del posto, condotti dagli agenti al carcere di Lecce.

Proseguono gli accertamenti investigativi per ricostruire il contesto di tutti gli accadimenti.

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Cronaca

Poggiardo: «L’ultimo regalo»

Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari

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Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.

Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)

«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».

«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».

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