Attualità
Affittasi solo per brevi periodi e a costi insostenibili. Ed io?
Disabile senza più dimora. La strada è rimasta l’unica l’alternativa. Ha venduto i mobili, tranne il frigo dove conserva il suo prezioso (costa oltre 17mila euro) farmaco salvavita. La ricerca di una casa è resa particolarmente ardua dal fatto che Giuseppe è una persona diversamente abile e l’abitazione deve essere priva di barriere architettoniche. Inoltre, la stessa sarebbe preferibile si trovasse nell’area compresa tra Corsano, Tricase, Supersano e Presicce-Acquarica, in maniera tale da essere vicino al centro medico presso cui è in cura.
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Il Salento continua a confermarsi una delle mete predilette dai turisti, provenienti non solo dall’Italia ma da tutto il mondo, che lo scelgono per poter godere delle sue bellezze.
La conseguenza diretta è la richiesta di case in affitto per brevi periodi che continua a schizzare, soprattutto durante la bella stagione, verso l’alto.
Di pari passo è cresciuto anche l’interesse delle famiglie salentine, spesso proprietarie di uno o più immobili, ad offrire i propri sul mercato degli affitti, preferendo locare per periodi brevi.
Non solo perché questa scelta garantisce introiti maggiori ma anche perché permette di evitare… brutte sorprese.
Purtroppo, questa situazione ha provocato un effetto collaterale di non poco conto: per chi non è proprietario di una casa è diventato difficile, se non impossibile, riuscire ad affittarne una e, quando ci si riesce, i prezzi sono quasi sempre importanti.
Situazione conosciuta molto bene anche dalle agenzie immobiliari che, spesso, non riescono a metterne nessuna nel loro portafoglio.
Dopo questa doverosa premessa vi raccontiamo la storia di Giuseppe (nome di fantasia), un uomo di mezza età molto impegnato nel volontariato.
Giuseppe vive in una casa in affitto, insieme a moglie e due figli, in una cittadina del sud Salento.
L’immobile viene venduto e, ovviamente, viene stabilita una data entro la quale lo stesso deve essere liberato: il 28 giugno 2024.
Giuseppe si attiva subito per trovare una nuova sistemazione e lo fa utilizzando tutti i canali possibili: dalle agenzie immobiliari al passaparola con gli amici sino ad arrivare ai social. Ma nulla!
La ricerca è resa particolarmente ardua dal fatto che Giuseppe è una persona diversamente abile e l’abitazione deve essere priva di barriere architettoniche.
Inoltre, la stessa sarebbe preferibile si trovasse nell’area compresa tra Corsano, Tricase, Supersano e Presicce–Acquarica, in maniera tale da essere vicino al centro medico presso cui è in cura.
Finalmente si apre un piccolo spiraglio: il 30 settembre prossimo potrebbe, anche se non c’è la certezza matematica, rendersi disponibile un alloggio.
Ma rimane un problema: dove andare tra il 28 giugno ed il 30 settembre?
Il tempo stringe e Giuseppe perde le speranze di riuscire a trovare una sistemazione che possa permettergli di arrivare alla data del 30 settembre. Decide di vendere i suoi mobili e, ovviamente, una parte dei suoi ricordi ad essi collegati, perché non saprebbe dove sistemarli qualora dovesse non riuscire nell’intento.
Conserva per sé solo la camera da letto ed il frigorifero, l’elettrodomestico per lui più prezioso visto che gli serve per conservare il prezioso (anche nel prezzo visto che ogni confezione costa oltre 17mila euro), farmaco salvavita che assume regolarmente.
La strada: questa è, al momento, la sua unica alternativa!
Conosco Giuseppe da tempo e quando mi chiese se avessi conoscenza di un alloggio disponibile non pensavo la situazione fosse così grave.
Solo l’altro giorno, durante una telefonata, mi ha raccontato tutta la storia, aggiungendo che è riuscito a trovare una sistemazione solo per i figli, che sono andati ad abitare in un paese vicino, in una casa inadeguata per lui.
Sono rimasto molto impressionato quando mi ha detto che l’unica alternativa è quella di andare a vivere in auto.
Lo ha fatto in maniera molto composta, con grande dignità, nonostante tutto.
Mi sono subito chiesto come due persone possano vivere in auto con le temperature infernali diventate la normalità dell’estate salentina e, soprattutto, come possa farlo una persona come Giuseppe che per muoversi ha la necessità di utilizzare una carrozzina e che deve assumere un farmaco salvavita che va conservato in frigorifero.
A quel punto, ben conoscendo la sua riservatezza, gli ho proposto l’unico modo che conoscevo per tentare di aiutarlo: realizzare quest’articolo con la speranza che una persona, di buon cuore, proprietaria di un immobile si faccia avanti offrendo il proprio.
«Forse il proprietario della casa in cui risiedo ora», aggiunge Giuseppe, «mi consentirà di occupare l’immobile per altre due settimane ma rimane il problema di arrivare a fine settembre. Spero veramente che raccontare la mia storia possa permettermi di evitare di vivere pere strada per i prossimi tre mesi. Non ho grandi pretese ma, in considerazione della situazione, è importante che la casa sia minimamente arredata, visto che ho venduto i miei mobili, che non presenti barriere architettoniche e che la cifra richiesta per l’affitto non sia proibitiva».
Per mettersi in contatto con Giuseppe basta chiamare la redazione de “il Gallo” allo 0833/545 777 oppure inviare una mail a: info@ilgallo.it
Gianluca Eremita
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
Attualità
Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…
Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.
Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.
Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.
“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.
“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.
“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.
Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.
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