Cronaca
Arresto sindaci di Ruffano, Maglie e Sanarica: ecco come è andata
Ristretto in carcere primo cittadino di Ruffano Antonio Cavallo. Ai domiciliari: Ernesto Toma e Marco Sticchi, sindaco e vicesindaco di Maglie; Salvatore Sales e Dario Andrea Strambaci, primo cittadino e assessore di Sanarica
Come già da noi anticipato in mattinata, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 10 perone, dei quali 3 agli arresti in carcere e 7 agli arresti domiciliari, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Tra i destinatari del provvedimento il sindaco di Ruffano Antonio Cavallo, finito in carcere.
Direttamente in carcere anche Maurizio Montagna, responsabile unico del procedimento di diversi appalti, e l’imprenditore salentino Marco Castrignanò, legale rappresentante della Castrignanò Vivai.
Sono ritenuti ai vertici del sodalizio che avrebbe gestito e pilotato appalti in cambio di favori reciproci, tra cui anche il sostegno elettorale.
Ai domiciliari, invece, Ernesto Toma e Marco Sticchi, sindaco e vicesindaco di Maglie; Salvatore Sales e Dario Andrea Strambaci, primo cittadino e assessore di Sanarica.
Arresti domiciliari anche il dirigente Ufficio tecnico di Ruffano Daniele Boscarino, Umberto Mangia, dipendente dell’imprenditore Castrignanò e l’ingegnere Sergio Urso.
Sono state inoltre emesse misure interdittive del divieto di contrattare con Pubblica Amministrazione nei confronti di ulteriori 6 indagati.
I reati contestati per i quali sono stati emessi i provvedimenti (tra il 3 ed il 4 febbraio u.s. si sono svolti gli interrogatori preventivi a cura dello stesso GIP di tutti gli indagati) – afferiscono a condotte di corruzione, falso, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture e subappalto illecito.
Tale preliminare epilogo giudiziario, si basa su un’articolata attività di indagine, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Lecce, affidata al Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Lecce, nel settore dei reati contro la pubblica amministrazione, attraverso cui sono state circoscritte una serie di condotte di rilievo penale realizzate da un imprenditore salentino (M.C. di anni 49), dominus di una serie di società destinatarie di numerosi appalti pubblici, in concorso con propri dipendenti e tecnici nonché con un pubblico funzionario, la cui attività e funzione, anche finalizzata a modificare atti e verbali delle gare di appalto, è risultata totalmente asservita agli scopi dell’imprenditore.
Gli stessi indagati ed altri amministratori pubblici, imprenditori e professionisti rispondono di corruzione, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture, truffa, emissione di fatture per operazioni inesistenti, falso in atti pubblici, in graduatorie e documenti di gara nonché “subappalto illecito”.
L’indagine, nata quale spin-off di una precedente attività investigativa delle fiamme gialle leccesi, coordinata sempre della Procura della Repubblica di Lecce, ha portato a disvelare, in alcune località del sud Salento e, precisamente, a Maglie, Sanarica e Ruffano, la presenza di forti anomalie nella gestione dell’assegnazione degli appalti pubblici, delle varianti in corso d’opera, di cui alcuni anche oggetto di finanziamento pubblici nazionali, regionali o del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, con conseguente contestazione da parte dell’Ufficio inquirente del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La figura più ricorrente, come accennato, si è rivelato essere un imprenditore della zona di Maglie, risultato essere il controllore de facto di svariate imprese, tutte legalmente riconducibili a familiari, dipendenti, o comunque a suoi prestanome, che, grazie alla complicità dei pubblici funzionari locali, ha potuto decidere in anticipo a quali gare pubbliche partecipare e, soprattutto, quali vincere, sviluppando un sistematico rapporto di presunta natura corruttiva con importanti figure istituzionali in seno a vari comuni, tra cui sindaci, assessori, consiglieri comunali, RR.UU.PP. e Dirigenti degli Uffici Tecnici.
L’imprenditore, quale contropartita, per il tramite delle proprie imprese e dipendenti, garantiva direttamente o indirettamente utilità di vario genere ai propri “interlocutori” istituzionali (lavori edili, ristrutturazioni, addobbi floreali, lavori di giardinaggio, sostegno elettorale in occasione delle elezioni amministrative).
In almeno due occasioni – nel mese di aprile 2022 – anche dazioni di denaro contante.
L’attività di indagine nel suo complesso e la conseguente azione repressiva, svolta in stretta sinergia con l’ufficio della Procura della Repubblica di Lecce, testimonia il perdurante impegno della Guardia di Finanza a presidio della sicurezza del Paese e nel contrasto delle condotte che impattano sul regolare e trasparente funzionamento della Pubblica Amministrazione con un particolare focus alla gestione degli appalti pubblici nella Provincia di Lecce.
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Cronaca
Motoveicolo rubato a Mirandola ritrovato in Salento dai carabinieri
I Carabinieri hanno così deciso di approfondire i controlli e procedere all’identificazione del conducente risultato poi essere un uomo 33enne di origine tedesca, in Italia senza fissa dimora…
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Furgone sospetto al parcheggio del centro commerciale nascondeva un motoveicolo rubato. Segnalato il conducente per ricettazione.
I carabinieri di Surbo hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria un cittadino di origine tedesca, classe 1992, residente in Italia, ritenuto presunto responsabile del reato di ricettazione.
E’ quanto avvenuto in una serata apparentemente tranquilla a Surbo. Il grande parcheggio di un centro commerciale del posto era ancora animato dalle ultime auto in uscita, quando, una pattuglia della locale Stazione Carabinieri, impegnata in uno specifico servizio di controllo del territorio, ha notato un furgone con targa tedesca fermo in un’area laterale.
Un dettaglio forse insignificante, a prima vista, ha attirato l’attenzione dei militari: un rimorchio che trasportava un motoveicolo privo di targa. Una scena insolita soprattutto in quell’ora e in quel luogo.
I Carabinieri hanno così deciso di approfondire i controlli e procedere all’identificazione del conducente risultato poi essere un uomo 33enne di origine tedesca, in Italia senza fissa dimora.
Alla richiesta di chiarimenti circa il possesso del motociclo di grossa cilindrata, l’uomo non ha saputo fornire risposte convincenti tanto da indurre gli investigatori ad effettuare un’approfondita ed accurata attività info-investigativa che ha fatto chiarezza sulla provenienza del mezzo.
Sono bastati pochi minuti e, grazie anche alle banche dati delle forze dell’ordine, è emersa la verità. Il motoveicolo era stato denunciato rubato a Mirandola, in provincia di Modena, da un artigiano 51enne del posto che, contattato poi dai militari ha ben accolto la lieta notizia.
Il veicolo è stato quindi sottoposto a sequestro ed affidato momentaneamente in custodia giudiziale in attesa di essere restituito al legittimo proprietario.
Per il conducente del furgone, invece, è scattata una segnalazione alla competente A.G. per l’ipotesi accusatoria di ricettazione.
Campi Salentina
Denunce, sanzioni e sospesa pizzeria
Controlli straordinari dei carabinieri tra Campi Salentina, Guagnano e Salice Salentino: ritirate otto patenti di guida, elevate otto contravvenzioni e sottoposte a sequestro amministrativo due autovetture; segnalato quattro persone in possesso di modiche quantità di hashish e cocaina per uso personale; sospensione dell’attività commerciale a Salice Salentino, riscontrati l’impiego di due lavoratori in nero, la mancata attivazione della sorveglianza sanitaria e la presenza di un impianto di videosorveglianza non autorizzato
Una vasta attività di controllo straordinario del territorio ha interessato nella serata di ieri i comuni di Campi Salentina, Guagnano e Salice Salentino, dove i Carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, con il supporto del 6° Nucleo Elicotteri di Bari Palese, del Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) di Lecce, dei funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), hanno condotto un articolato servizio mirato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di circolazione stradale, stupefacenti e lavoro nero.
L’attività, disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Lecce, ha visto l’impiego coordinato di numerose pattuglie e di un elicottero che, dall’alto, ha garantito una costante copertura delle aree interessate, consentendo un controllo capillare del territorio.
Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, cinque persone sono state denunciate in stato di libertà di cui una per guida senza patente, poiché mai conseguita e quattro per guida in stato di ebbrezza, con tassi alcolemici superiori l limite consentito, compresi tra 0,92 g/l e 1,10 g/l.
Sono state inoltre ritirate otto patenti di guida, elevate otto contravvenzioni e sottoposte a sequestro amministrativo due autovetture.
Durante le attività di controllo, i Carabinieri hanno segnalato quattro persone alla Prefettura di Lecce poiché trovate in possesso di modiche quantità di hashish e cocaina destinate all’uso personale.
Parallelamente, sono stati eseguiti controlli presso esercizi pubblici e circoli privati dei tre comuni interessati.
In una pizzeria di Salice Salentino, i militari dell’Arma, insieme ai funzionari dell’Ispettorato del Lavoro, hanno riscontrato l’impiego di due lavoratori in nero, la mancata attivazione della sorveglianza sanitaria e la presenza di un impianto di videosorveglianza non autorizzato.
Per tali violazioni, è stata disposta la sospensione dell’attività immediata, nonché la contestazione di un’ammenda di circa 7.200 euro e una sanzione amministrativa di circa 10.300 euro.
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Cronaca
Notte di follia a Matino
Trentasettenne lancia una bombola di gas dalle scale del condominio e fugge sui tetti. Arrestato dai carabinieri.
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Una notte di terrore e tensione quella che si è nel cuore di Matino, dove un 37nne, già sottoposto alla misura restrittiva della detenzione domiciliare, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, estorsione, porto di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori il tutto sarebbe iniziato quando la madre e il fratello dell’uomo, conviventi, hanno composto il numero unico di emergenza 112 in preda alla paura.
L’uomo, in forte stato di agitazione, avrebbe richiesto loro del denaro da destinare all’acquisto di sostanze stupefacenti.
Al rifiuto dei familiari la situazione sarebbe precipitata.
In un crescendo di violenza, l’uomo avrebbe cominciato a lanciare oggetti dal balcone e verso i propri congiunti tra cui anche una roncola e persino una bombola di gas facendola rotolare giù per le scale del condominio, gesto che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia.
All’arrivo dei militari della Stazione di Matino, supportati dai colleghi del Nucleo Radiomobile di Casarano, l’uomo ha tentato una disperata fuga sui tetti delle abitazioni vicine, muovendosi tra le tegole nel buio della notte e rischiando anche di rimanere ferito.
Dopo un inseguimento rocambolesco i militari sono riusciti a bloccarlo in strada dove è stato arrestato.
Durante le concitate fasi dell’arresto, l’uomo ha reagito con violenza, provocando lievi escoriazioni ad uno dei militari e dolori all’addome a un altro
Immobilizzato è stato ammanettato e condotto in caserma per le operazioni di rito.
Al termine delle stesse, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce e dovrà rispondere delle gravi accuse a suo carico.
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