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Cronaca

Bagnante deceduto: il ricordo dei primi a soccorrerlo

Paolo e Michele, un ragazzo di Tricase e il poliziotto di Bologna, raccontano quei fatidici minuti di ieri pomeriggio

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La triste notizia di ieri, la morte di un uomo nelle acque di Tricase Porto, ha scosso la comunità tricasina. Quello di oggi è stato un risveglio triste, soprattutto per quanti conoscevano il 69enne Salvatore De Rinaldis, benvoluto e noto in particolare a Lucugnano, dove risiedeva.


All’amara memoria dei fatti di ieri pomeriggio, si accompagna il ricordo del gioviale e scherzoso Salvatore. Sono in tanti a descriverlo così: un uomo amichevole, a cui piaceva ridere e passare del tempo in compagnia.


Lo ricorda così anche Paolo, uno dei ragazzi di Tricase presenti ieri al momento della tragedia. “Ero lì, ho aiutato il giovane poliziotto a tirare fuori dall’acqua Salvatore” racconta, “d’altronde eravamo gli unici giovani a poterlo fare, visto che a mare con lui c’erano altri suoi coetanei”.


Salvatore era solito del posto, si recava spesso alle “scalette” del porto a fare il bagno in compagnia di amici e conoscenti. Vedovo da qualche anno, frequentava una donna con la quale ieri era andato a mare. Ma in acqua si era tuffato da solo, tra le battute e le risa di ogni giorno.


“Gli piaceva ridere e scherzare,” ricorda Paolo, “proprio prima di fare il bagno stava prendendo in giro dei suoi amici e poi, in pochi minuti, è successo l’irreparabile. Si era tuffato esclamando che l’acqua era fredda, poi ha iniziato a nuotare verso i muraglioni e qualcuno da riva lo ha messo in guardia dall’allontanarsi troppo, anche perché di domenica passano numerose barche” continua Paolo.


“Poi è tornato indietro, ma c’era già qualcosa di strano: sembrava non ascoltare i richiami degli amici, col senno di poi verrebbe da pensare che era come se non fosse più pienamente cosciente, quasi assente. Stava tornando a riva nuotando con un braccio solo e poi, in un attimo, lo abbiamo visto sott’acqua…”.

Conferma il racconto di Paolo anche Michele, il poliziotto intervenuto per primo in soccorso del 69enne: “Ero seduto sugli scogli, mi sono girato e l’ho visto con la testa sott’acqua. Mi sono subito tuffato a soccorrerlo, l’ho preso per le gambe ma quando l’ho tirato su ho subito capito che aveva perso i sensi e l’ho portato a riva”.


Più d’uno, da fuori, aveva pensato in un primo momento ad uno dei suoi tanti scherzi. Altre volte Salvatore aveva chiesto aiuto per gioco, ma ieri non ha fatto in tempo nemmeno a rivolgersi agli amici. Impossibile ora sapere se si sentisse male già prima di riavvicinarsi al bagnasciuga e se nuotasse con un solo braccio perché aveva avvertito qualche dolore, magari legato al malore che lo ha colpito subito dopo. E oltre che impossibile resta, ormai, irrilevante. 


Salvatore non c’è più, negli occhi di molti oggi passano le tristi immagini di ieri, ma nella mente di tutti resteranno la sua simpatia, la sua allegria e la sua gioia di vivere.


Lorenzo Zito


Cronaca

Due ventenni italiani si accaniscono contro due iracheni: calci, pugni e… ospedale

Uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori tra le immagini pubblicate sui social del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto…

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La Polizia identifica e denuncia due giovani per l’aggressione a due cittadini stranieri

Nella serata del 25 ottobre scorso, due giovani cittadini iracheni sono stati vittime di un’aggressione mentre si trovavano all’interno di un noto locale a Lecce.

Secondo quanto denunciato, i due ragazzi sono stati avvicinati da un giovane che, in modo provocatorio e con atteggiamento ostile, li ha accusati di “fissare” lui e il suo gruppo di amici, intimando loro di allontanarsi.

Nel tentativo di evitare lo scontro, i due si sono allontanati dal locale ma sono stati raggiunti dallo stesso ragazzo che poco prima li aveva affrontati che ha colpito al volto uno dei due con un oggetto affilato, provocandogli una ferita allo zigomo.

Contemporaneamente, un altro giovane del gruppo ha aggredito fisicamente anche l’altro ragazzo con calci e pugni, le due vittime sono poi state circondate e malmenate anche quando sono rovinate per terra.

Con grande difficoltà, i due sono riusciti a fuggire e a richiedere aiuto ai familiari che hanno allertato la Polizia e chiamato i soccorsi sanitari, che li hanno accompagnati presso l’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina per le cure del caso. 

Successivamente, uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori dell’aggressione tra le immagini pubblicate sui social network del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto.

Le indagini condotte dalla Polizia hanno permesso di identificare i due giovani aggressori residenti in provincia di Brindisi, rispettivamente di 22 e 20 anni. 

Quest’ultimo ha reso dichiarazioni spontanee, ammettendo le proprie responsabilità nell’aggressione, mentre il secondo si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Entrambi sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali aggravate.

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Cronaca

15 anni scomparso da poco. Chi l’ha visto?

Francesco vive a Specchia indossava un giubilo nero con scarpetta ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri

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l coordinamento provinciale del Volontariato della Protezione Civile, ha diramato, qualche ora fa, un post dove si chiede di avvisare il 112 nel caso qualcuno vedesse questo ragazzo.

Francesco Romano, di 15 anni, si è allontanato ieri, 18 dicembre 2025, da Santa Cesarea Terme.

Francesco vive a Specchia quando si è allontanato indossava un giubino e scarpe da ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri, corporatura esile, altezza un metro e 75.

Non ha denaro con se, si sposta a piedi o chiedendo passaggi. Probabile direzione Potenza.

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Cronaca

Quattro arresti e maxi-sequestro di droga

Gli agenti della Squadra Mobile avevano notato movimenti anomali nei pressi di un’abitazione di Tuglie, con l’arrivo ravvicinato di più veicoli e persone che entravano ed uscivano dall’immobile in tempi molto brevi

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Rilevante operazione antidroga che ha portato all’arresto di quattro persone (due pregiudicati e due incensurati) e al sequestro di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.

Nel pomeriggio, personale della Squadra Mobile, impegnato in attività di vigilanza e prevenzione, ha notato movimenti anomali nei pressi di un’abitazione di Tuglie, con l’arrivo ravvicinato di più veicoli e persone che entravano ed uscivano dall’immobile in tempi molto brevi.

Il comportamento osservato, unito all’atteggiamento guardingo dei soggetti e alla presenza di individui già noti alle forze dell’ordine, ha insospettito gli operatori, che hanno deciso di procedere a un controllo più approfondito.

All’uscita dall’abitazione, i quattro uomini sono stati fermanti e identificati, quindi informati delle operazioni di polizia in corso.

La successiva perquisizione personale e domiciliare, ha dato esito positivo.

All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti, nascosti in diversi ambienti: oltre 14 chilogrammi di hashish, suddivisi in numerosi panetti; circa 230 grammi di cocaina; bilancini elettronici e materiale per il confezionamento; denaro contante, ritenuto provento dell’attività di spaccio.

L’ingente quantitativo di droga sequestrata, unitamente alle modalità di occultamento e frazionamento, ha fatto emergere un’attività di spaccio pronta a rifornire il mercato illecito locale e provinciale.

Le verifiche sono state estese anche ai veicoli e ai domicili dei coinvolti, consentendo di recuperare ulteriore sostanza stupefacente.

Al termine degli accertamenti, i quattro uomini sono stati condotti presso la Questura di Lecce per gli adempimenti di rito.

Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, gli stessi sono stati arrestati in flagranza e associati presso la Casa Circondariale di Lecce – Borgo San Nicola, in attesa di convalida.

 

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