Attualità
Copertino: un morto, 16 positivi e 180 in quarantena
L’appello della sindaca Sandrina Schito: “Vi prego, vi prego: neanche passeggiate, niente! Ditelo ai figli, ai genitori, ditelo a tutti. Vi prego 15 giorni di deserto per tutti, per una primavera che sia tale per tutti”

Ieri il decesso (il quarto a Copertino) di un uomo di 62 anni risultato positivo, oggi l’annuncio sui social della sindaca Sandrina Schito.
“19 marzo, aumenta il numero dei cittadini risultati positivi al tampone”, scrive la prima cittadina, “ufficialmente sono 16: c’è chi è in ospedale, chi in terapia intensiva ed intubato, chi sta meglio; aggiungiamo a questi numeri le quarantene disposte, in evidente aumento, che sono circa 180, alcuni hanno terminato o stanno per terminare”.
Dopo aver sottolineato il dolore per “un nuovo lutto per la nostra città”; la Schito scrive: “Copertino sta rispondendo con responsabilità, ma non basta, se pochi contravvengono le regole”.
Poi l’appello, sempre lo stesso ma che evidentemente qualcuno fa ancora finta di non sentire: “I prossimi giorni saranno i più difficili, il virus non dovrà trovare corpi che lo ospitano (voglio semplificare) per questo è più che mai necessario restare a casa”.
“IL DPCM”, chiarisce la sindaca, “dice cosa si può fare e cosa No. Noi dobbiamo rispettare la legge, (anche per uscirne quanto prima) ma poi c’è una legge morale che viene prima di quella scritta, e in base a questa, possiamo e dobbiamo fare di più.
usciamo a fare la spesa o in farmacia (uno per famiglia) e facciamola per tutta la settimana e oltre, oppure utilizziamo il COC o le attività che consegnano a domicilio”.
“Esca solo chi deve lavorare”, insiste Sandrina Schito, “per tutto il resto evitiamo di uscire anche se il decreto lo consente”.
Poi il messaggio finale che non lascia spazio a fraintendimenti: “Non siamo Bergamo, ma fino a un mese fa si ironizzava sulle nostre preoccupazioni e poi: “la Cina è distante” , come anche Codogno, come Bergamo. Vi prego, vi prego: neanche passeggiate, niente! Ditelo ai figli, ai genitori, ditelo a tutti. Vi prego 15 giorni di deserto per tutti, per una primavera che sia tale per tutti”.
Attualità
Tap, accordo da 6 milioni per Melendugno
Il Comune mette la parola fine al contenzioso. il sindaco Maurizio Cisternino: «Svolta storica per il nostro Comune che sembrava destinato ad ospitare gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione»

Il Comune di Melendugno mette la parola fine al contenzioso con la TAP e porta a casa, a titolo di compensazione, 6milioni e 50mila che dovranno essere utilizzati per scopi ambientali e sociali.
La Giunta comunale ha approvato la delibera con cui autorizza il sindaco Maurizio Cisternino, a sottoscrivere l’accordo (che è parte integrante della delibera) con il quale rinuncia alla costituzione di parte civile nel processo penale a carico di Tap, la cui udienza è fissata per il 12 maggio, e accetta di non partecipare ai negoziati per ottenere nuove compensazioni per l’ulteriore ampliamento del gasdotto Tap fino a 20 miliardi di metri cubi annui, in corso di autorizzazione. Resta salvo, però, il diritto del Comune di beneficiare di eventuali misure compensative che la Regione Puglia dovesse comunque destinare al territorio comunale, in caso di ampliamento dell’impianto.
«È una pagina storica per il nostro Comune, che sembrava ormai destinato a dover “ospitare” gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione», commenta il sindaco Maurizio Cisternino, «ogni tavolo di negoziazione era ormai saltato a causa di una presa di posizione molto forte che aveva impedito il dialogo tra la multinazionale e le istituzioni, cosa che è sempre doverosa, soprattutto nei momenti di maggiore tensione, nell’interesse di tutta la collettività. Lo scopo dell’accordo è di costruire un dialogo costruttivo che vada a vantaggio della crescita del nostro territorio, normalizzare i rapporti con Tap e conseguire risultati per il bene e lo sviluppo di Melendugno e di tutto il suo territorio».
La delibera parte da queste premesse: «La Trans Adriatic Pipeline AG, società che ha realizzato e gestisce l’opera, ha manifestato disponibilità a definire in via transattiva ogni questione pendente mediante corresponsione di un contributo economico a favore del Comune pari a complessivi € 6milioni e 5° mila euro, per finalità̀ ambientali e sociali, a fronte della rinuncia del Comune alla costituzione di parte civile nel procedimento penale in corso e della rinuncia alla partecipazione a eventuali negoziati relativi alle misure di riequilibrio ambientale con riferimento all’ampliamento attualmente in corso di autorizzazione».
L’accordo ha superato l’esame del segretario comunale Maria Elena Megha e dell’avvocato Francesco Calabro, che difende il Domune in sede penale.
«Lo schema di accordo originariamente proposto è stato oggetto di istruttoria tecnico-amministrativa e di parere favorevole a firma congiunta del Segretario comunale e dell’avv. Francesco Calabro, legale incaricato della difesa dell’Ente nel procedimento penale di cui sopra, agli atti della presente deliberazione», si legge in delibera, «la definizione transattiva appare coerente con l’interesse pubblico perseguito dall’Ente, finalizzato a normalizzare i rapporti con il soggetto proponente e a conseguire risorse da destinare a interventi ambientali e sociali nel territorio comunale»
«L’accordo», si specifica, «non comporta rinuncia generalizzata ai benefici compensativi, rimanendo impregiudicato il diritto del Comune a beneficiare di eventuali future misure di riequilibrio ambientale che la Regione Puglia dovesse destinare al territorio comunale».
Lunedì 12 maggio il sindaco Maurizio Cisternino si presenterà presso il Tribunale di Lecce per formalizzare davanti ai giudici, la rinuncia alla costituzione di parte civile.
Tap, nel giro di 15 giorni verserà la prima tranche di 3milioni e 50mila euro. In luglio verrà versata la seconda tranche.
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Attualità
Papa Leone XIV
Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.
La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).
I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.
Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.
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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!
Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.
Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.
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