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Cronaca

Corpo ustionato e senza vita su treno: era 17enne scappato da casa in gennaio

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È una storia triste ancor più del previsto quella ricostruita attorno al rinvenimento del corpo senza vita sul locomotore del treno Milano-Lecce.





L’esame autoptico e l’indagine avviata dopo il ritrovamento di stamane, allo scalo di Surbo, hanno dato le prime risposte.





La vittima è un ragazzo di 17 anni originario di Piacenza e che si era allontanato da casa dei genitori oltre un mese fa, a gennaio.




L’ipotesi investigativa è che il ragazzo sia salito sul tetto del convoglio per eludere di essere controllato. Dall’ispezione esterna del cadavere fatta dal medico legale Alberto Tortorella, il decesso risalirebbe a molte ore prima il ritrovamento. L’identificazione è avvenuta attraverso la comparazione delle impronte digitali con il sistema Afis.





Gli investigatori della Polfer avrebbero accertato la presenza di un giovane con le stesse fattezze già la scorsa notte presso la stazione ferroviaria di Bologna, ripreso dalle telecamere dello scalo emiliano. La salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce a disposizione dell’autorità giudiziaria.





Le ustioni trovate sulle mani e sul dorso del 17enne farebbero ipotizzare ad un decesso causato da una scarica elettrica.


Cronaca

Guida senza patente e sfugge alla Polizia. La madre lo difende ed alza le mani sull’agente

Gli agenti le hanno impedito di andare via, la signora ha cominciato a spintonare e strattonare i poliziotti aggredendone uno in maniera tale da procurandogli delle lesioni e per questo è stata bloccata e assicurata all’interno della volante…

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Monteroni: sfugge all’alt poiché alla guida senza patente e la Polizia di Stato lo denuncia. Arrestata la madre per lesioni ad un poliziotto

Nella serata del 14 ottobre scorso, la Polizia, durante un consueto servizio di controllo del territorio, ha incrociato un motociclo condotto da un soggetto che alla richiesta di fermarsi si dava alla fuga a velocità sostenuta.

Gli agenti della Squadra Volante della Questura di Lecce lo hanno inseguito e rilevato la targa del motociclo ma il motociclista, con manovre spericolate e a velocità sostenuta, per sottrarsi al controllo, proseguiva imboccando la tangenziale.

Da immediati accertamenti il motociclo risultava intestato ad un ragazzo di 18 anni residente a Monteroni, soggetto con patente sospesa.

Al fine di evitare che la fuga del motociclo potesse avere esiti nefasti per il guidatore che non accennava a rallentare, le volanti, anche quelle giunte in ausilio, hanno deciso di rallentare la corsa, optando di dirigersi verso l’abitazione del predetto.

Raggiunto il domicilio del 18enne, una donna, identificata successivamente come sua madre, alla vista dei poliziotti è uscita velocemente dalla casa, chiudendo la porta a chiave, asserendo di aver ricevuto una telefonata dal figlio che le aveva chiesto di andare a prelevarlo in un luogo non meglio specificato e cercando di allontanarsi frettolosamente delle forze dell’ordine.

Visto che gli agenti le hanno impedito di andare via, la signora ha cominciato a spintonare e strattonare i poliziotti aggredendone uno in maniera tale da procurandogli delle lesioni e per questo è stata bloccata e assicurata all’interno della volante.

Il figlio, dopo aver cercato di occultare la moto nelle campagne limitrofe e dopo aver capito di non avere più possibilità di fuga perchè ormai scoperto nei suoi intenti, ha fatto spontaneamente rientro nella abitazione.

Preso atto della patente sospesa, il 18enne è stato deferito in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale, oltre ai relativi verbali di contestazione al CdS, mentre la madre è stata dichiarata in arresto per resistenza e lesioni.

Dell’avvenuto arresto è stata data notizia al Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Lecce che ha disposto per lei gli arresti domiciliari.

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Cronaca

Il cane Goran scova drogra nei doppi fondi pronta ad entrare in carcere

E’ stata impedita l’introduzione nel carcere dell’ingente quantitativo di hashish che, se commercializzato, avrebbe potuto produrre oltre 1.000 dosi e generare notevoli guadagni…

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GdiF LECCE: DROGA NASCOSTA IN “DOPPI FONDI”. INGENTE SEQUESTRO ALL’INTERNO DEL CARCERE DI LECCE.

I finanzieri di Lecce, in collaborazione con il personale della Polizia Penitenziaria, nei giorni scorsi, hanno eseguito un’operazione congiunta, nel settore del contrasto al commercio ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, all’interno della Casa Circondariale “Borgo San Nicola”.

I controlli, eseguiti dai militari con l’ausilio delle unità cinofile ed in collaborazione con gli agenti della Polizia Penitenziaria, si sono concentrati all’interno delle aree di smistamento della struttura detentiva ove vengono depositate e filtrate le spedizioni indirizzate ai detenuti.

Le attività, che hanno visto il determinante apporto del cane antidroga “Goran”, hanno permesso di individuare alcuni pacchi destinati a due detenuti, contenenti buste della spesa con vari generi alimentari, alle cui basi erano stati creati dei “doppi fondi” ed all’interno dei quali sono stati rinvenuti 14 panetti di hashish, per un totale di 1,3 Kg.

Questi ultimi erano stati opportunamente pressati al fine di ridurre lo spazio di ingombro ed inoltre cosparsi di polvere di caffè con la finalità di trarre in inganno il fiuto dei cani antidroga e così impedire l’individuazione della sostanza stupefacente.

Il tempestivo intervento dei finanzieri ha impedito l’introduzione all’interno del carcere dell’ingente quantitativo di hashish che, se commercializzato, avrebbe potuto produrre oltre 1.000 dosi e generare notevoli guadagni.

I due destinatari delle spedizioni, entrambi detenuti, sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica, per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope.

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Appuntamenti

INPS, presentato il rendiconto sociale provinciale

L’indice di vecchiaia, che misura l’incidenza della popolazione di 65 anni e oltre sulla popolazione totale, già elevato nel 2023 (26,1 per cento) rispetto alla media regionale e nazionale, si conferma anche nel 2024; segno evidente di una popolazione anziana…

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È stato presentato ieri il Rendiconto sociale provinciale INPS di Lecce. Sono intervenuti per i saluti istituzionali il presidente della Camera di commercio Mario Vadrucci, la consigliera delegata per la Provincia di Lecce Loredana Tundo, l’assessore comunale Gabriella Margiotta.

Ha introdotto i lavori il presidente del comitato provinciale Inps di Lecce Massimo De Giorgi che ha lasciato la parola poi al direttore Inps di Lecce Giuseppe Garrisi per la presentazione del rapporto.

A seguire l’intervento di Davide Stasi, data analyst e responsabile dell’Osservatorio Economico “Aforisma School of Management” che ha condotto una puntuale e dettagliata indagine socio-economica sulla provincia di Lecce.

Poi i contributi della presidente del Comitato regionale Inps di Puglia Nadia Polito e della direttrice regionale Inps di Puglia Benedetta Dito.

Dopo gli interventi delle parti sociali, hanno concluso i lavori i componenti del consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) Angela Caracciolo e Franco Rampi. Ha coordinato i lavori Antonio Tommasi, direttore provinciale vicario Inps di Lecce.

Il Rendiconto sociale è il più importante e dettagliato strumento con cui il consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inps, nell’esercizio delle sue funzioni, mette a disposizione delle istituzioni e degli altri enti pubblici, delle parti sociali, degli istituti di ricerca e di istruzione e dei cittadini, un insieme di dati e informazioni che riguardano l’attività complessiva dell’Istituto nell’anno di riferimento, per quanto concerne sia le prestazioni erogate, sia gli elementi che attengono alla qualità e all’efficacia dei servizi nel rapporto con l’utenza, i cittadini e le imprese.

Sono raccolti i dati socio-demografici ed economici che caratterizzano il territorio, il numero e il valore delle prestazioni erogate dall’Istituto, come le pensioni, gli ammortizzatori sociali e gli altri interventi di sostegno alla famiglia e di inclusione sociale, l’andamento delle entrate contributive e il contenzioso.

L’indice di vecchiaia, che misura l’incidenza della popolazione di 65 anni e oltre sulla popolazione totale, già elevato nel 2023 (26,1 per cento) rispetto alla media regionale e nazionale, si conferma anche nel 2024; segno evidente di una popolazione anziana, con la rilevanza che questo dato assume per politiche di welfare.

L’andamento occupazionale registra un saldo positivo (più 2.703 nel 2024), ma osservando le tipologie contrattuali, si rileva un calo delle assunzioni con contratti a tempo indeterminato (meno 1.743) a fronte di un aumento di quasi tutte le altre tipologie (tempo determinato, contratto intermittente). Un elemento particolarmente significativo è rappresentato dal tasso di disoccupazione: il dato della provincia di Lecce (10,1 per cento) è superiore alla media regionale (9,3 per cento). Rimane superiore rispetto a quello nazionale (6,5 per cento) e il divario pertanto aumenta rispetto all’anno precedente.

L’aumento dei contratti di lavoro «precari» determina, in tema di ammortizzatori sociali, un aumento generalizzato di Naspi per la provincia di Lecce pari a circa il 6%, comunque meno della media regionale del 7,2 per cento. Aumentano significativamente le ore di cassa integrazione, passando da 858.817 ore del 2023 a 2.074.944 ore nel 2024.

Il ricorso allo strumento «Opzione Donna» risulta essere ancora marginale in provincia di Lecce, registrando un dato pari al 10% del totale regionale.

Nel 2024 si registra il maggior numero di pensioni liquidate in provincia di Lecce: 218.219 pensioni, di cui 95.425 a uomini e 122.794 a donne.

Gli importi medi delle pensioni mostrano un incremento rispetto all’anno prima: da 1.223,8 a 1.283,2 euro per le donne (+5 per cento) e da 1.754,4 a 1.820,4 euro per gli uomini (+3,7 per cento). Le differenze con la media nazionale si riducono: dal -13,46 per cento al -9 per cento per le donne e dal -18,51 per cento al -13 per cento per gli uomini. In materia di invalidità civile, sempre nel 2024, sono state liquidate circa il 22,8 per cento del totale delle pratiche regionali (14.959 sul totale regionale di 65.543).

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