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Cronaca

Delitto Basile “senza colpevoli”

Assoluzione Colitti Senior. Un delitto senza colpevoli di un grande “personaggio”. Comitato Pro Basile: “Ora più che mai vogliamo verità e giustizia per Peppino!

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Così come abbiamo sempre sostenuto, per il grande rispetto che abbiamo nei confronti della magistratura e degli organi inquirenti, ci limitiamo a chiedere ancora una volta ed ora più che mai: Verità e Giustizia per Peppino Basile! .


Peppino Basile

Peppino Basile


A dichiararlo in una nota congiunta Gianfranco Coppola, ex consigliere provinciale e comunale di Ugento che aveva sostituito il consigliere Basile sui due scranni istituzionali e Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, e che erano stati i primi a costituire il “Comitato Pro Basile”, sull’assoluzione giunta nella giornata di ieri di Vittorio Colitti senior dall’accusa di omicidio nei confronti del politico dell’IDV ucciso la notte tra il 14 e 15 giugno del 2008.


Si tratta, quindi, di un epilogo che conferma quanto da tempo preannunciato dopo la precedente assoluzione del nipote Vittorio Colitti, ossia che l’omicidio di Peppino Basile rischia di rimanere senza colpevoli.

Un caso che sin da subito, purtroppo, pare sia stato troppo frettolosamente fatto sparire dalla ribalta nazionale quando avrebbe meritato una maggiore attenzione non solo per il calibro del “personaggio” Peppino Basile, amato dal popolo e odiato da molti suoi detrattori, ma anche per la serie di eventi che sono ruotati attorno a questo drammatico fatto che ha sconvolto l’intera comunità e non solo quella di Ugento.


Non possiamo, infatti, dimenticare quanti, anche fra i politici locali nell’immediatezza di quei giorni del giugno 2008, volevano far “archiviare” il caso come un fatto passionale o comunque per futili motivi e che quindi si sarebbe risolto in poco tempo, mentre ora a distanza di quasi sette anni il sipario sembra sia stato ancora una volta calato senza che nè la famiglia di Peppino nè i suoi amici o la cittadinanza possano sapere con certezza chi è stato ed i motivi di quell’orribile fatto criminale.


Per Coppola e D’Agata, dunque, “Con la lettura del dispositivo della sentenza di assoluzione si chiude l’ennesimo capitolo giudiziario ma se ne apre un altro che getta ulteriori ombre su un fatto drammatico e sconfortante: non è possibile che la morte di una personalità così importante, così nota nella comunità ugentina e salentina tutta rimanga un caso irrisolto e senza alcun colpevole. Proprio per questo non possiamo che rivolgere il nostro invito agli organi inquirenti affinché facciano un ulteriore sforzo dopo il notevole ed egregio lavoro d’indagine già svolto dopo l’omicidio, affinché quello di Peppino non passi alla storia come uno dei tanti omicidi di politici rimasti senza il nome dei colpevoli ”.


Cronaca

Presicce-Acquarica: droga, spari e morte

Un uomo è deceduto per un malore dopo aver aggredito i poliziotti durante la perquisizione. Nella stessa operazione arrestati un uomo del posto e la sua compagna. I controlli erano stati innescati da segnalazioni in merito a recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra personaggi coinvolti nel traffico di droga

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Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un articolato servizio di controllo del territorio di Presicce-Acquarica, a seguito di informazioni che segnalavano recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.

L’attività, condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha permesso di effettuare una serie di perquisizioni domiciliari.

Nel corso dell’intervento, all’atto dell’accesso in una delle abitazioni oggetto di controllo, Stefano Urso (risultato poi residente a Salve), presente all’interno ha aggredito gli operatori di polizia.

Durante le concitate fasi, l’individuo ha improvvisamente accusato un malore, perdendo conoscenza.

Gli agenti hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario.

Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso.

Le attività di perquisizione hanno intanto consentito di rinvenire crack per un totale di 36 grammi e oltre 800 euro probabile provento di spaccio, strumenti di pesatura di precisione, e di accertare un allaccio abusivo alla rete elettrica.

All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato anche un veicolo che presentava fori e segni d’arma da fuoco, elemento coerente con le segnalazioni iniziali relative alle sparatorie.

Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.

Si tratta di Antonio Viola e della sua compagna Alessia Potenza, entrambi del posto, condotti dagli agenti al carcere di Lecce.

Proseguono gli accertamenti investigativi per ricostruire il contesto di tutti gli accadimenti.

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Cronaca

Poggiardo: «L’ultimo regalo»

Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari

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Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.

Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)

«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».

«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».

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Cronaca

Maltrattamenti in famiglia, arresto a Gagliano

Dopo una segnalazione i poliziotti del commissariato di Taurisano hanno trovato nell’abitazione indicata un 40enne del posto che inveiva e minacciava di morte i propri anziani genitori. Il padre presentava anche una ferita alla mano

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Gli agenti del Commissariato di Taurisano sono intervenuti dopo una segnalazione di maltrattamenti in famiglia a Gagliano del Capo.

Arrivati sul posto i poliziotti hanno trovato nell’abitazione segnalata un uomo di 40 anni che inveiva e minacciava di morte i propri anziani genitori.

Mentre, nella casa, erano visibili diversi elementi d’arredo danneggiati, il padre dell’aggressore presentava anche un’evidente ferita a una mano.

È stato così chiamato personale del 118 intervenuto in soccorso dell’uomo ferito che è stato accompagnato al pronto soccorso di Casarano,

Al termine delle cure necessarie, è stato dimesso con una prognosi di 7 giorni.

L’uomo ha sporto quindi denuncia nei confronti del figlio che, accompagnato negli uffici del Commissariato, al termine delle procedure, è stato arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia e, su disposizione del P.M. di turno, condotto in carcere.

*foto in alto di repertorio
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