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Cronaca

Disagi per l’accesso all’ospedale: “In centinaia con unica coda, dai tamponi ai vaccini”

Un malore poco dopo l’ingresso rallenta le operazioni, ma in tanti han contattato la nostra Redazione per lamentare una gestione non impeccabile degli accessi

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Diverse telefonate alla Redazione questa mattina hanno segnalato disagi a Tricase per l’accesso agli ambulatori alle spalle dell’ospedale “Panico”.





Nello scatto, che rende poco l’idea della situazione cui ci siamo trovati dinanzi dopo esservici recati, la coda in via Giovanni XXIII. Coda che è il nodo della questione: i tanti utenti in fila hanno lamentato in primis “la confusione creatasi a causa del fatto che per qualsiasi prestazione fosse prevista un’attesa, senza alcuna diversificazione agli accessi”. Uno dietro l’altro, nel tunnel e in mezzo alla strada, tra le auto in transito, “in centinaia hanno atteso tamponi, visite specialistiche, prelievi ed anche vaccinazioni. Tanti gli anziani che si sono visti costretti al freddo ed in piedi per dei lunghi quarti d’ora”.





L’affluenza può non dipendere dal nosocomio. Ma la gestione, quella sì. La quasi totalità dei presenti aveva un appuntamento che all’arrivo veniva (giocoforza) indicato come indicativo e, nel giro di pochi istanti, diventava presto del tutto inutile. Chi ha potuto, ha rinunciato alla prestazione ed è andato via. Chi ha dovuto, è rimasto in coda per delle mezz’ore.




A discolpa…





A discolpa dell’ospedale, il fatto che una persona avrebbe accusato un malore all’interno della struttura, proprio in uno dei corridoi immediatamente prossimi all’accesso degli utenti. L’episodio avrebbe chiaramente prolungato l’attesa. Resta però il disagio per i pazienti che reputano “inconcepibile ritrovarsi in una unica fila, per strada, a prescindere che ci si debba vaccinare o si abbia una visita. In attesa di essere chiamati come al mercato del pesce, a gran voce dalla porta e senza sapere se si riesca a sentire dal fondo della coda, 50 metri più in là”.


Cronaca

54enne offre un lavoro a studentessa, la porta nell’appartamento e la molesta

Gli agenti hanno poi trovato nell’abitazione dell’uomo diversi telefoni cellulari, tablet e un paio di manette in vendita libera, tutto materiale sequestrato.

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Sono tanti i giovani in cerca di lavoro e quale esca migliore se non una promettente offerta di lavoro per attirare l’attenzione?

Avrebbe escogitato questa motivazione per attirare una 20enne in un monolocale per poi molestarla.

E’ stato un 54enne del nord Salento, già noto alle forze dell’ordine, e per questo è stato arrestato per per violenza sessuale e lesioni personali aggravate nei confronti di una studentessa universitaria, della provincia di Bari.

La giovane aveva postato un annuncio su Facebook per cercare lavoro, come donna delle pulizie.

Il 54enne avrebbe risposto offrendo un impiego nel suo appartamento.

Una volta avvenuto l’incontro, a Lecce, la ragazza sarebbe stata portata in un monolocale senza finestre, dove l’uomo avrebbe iniziato a toccarla, nonostante il diniego della giovane, consumando la presunta violenza sessuale.

Dopo quanto accaduto la giovane si è subito recata presso il pronto soccorso de Vito Fazzi, di Lecce, dove ha poi ha denunciato l’accaduto.

Gli agenti hanno poi trovato nell’abitazione del 54enne diversi telefoni cellulari, tablet e un paio di manette in vendita libera, tutto materiale sequestrato.

 

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Alliste

Diamo i voti ai cimiteri del Salento: criticità, sufficienze ed eccellenze

Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti. Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche….

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Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti.
Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche.

Per questo a ridosso del 2 novembre abbiamo fatto un giro (random) in alcuni camposanti della provincia.

Sarà per l’avvicinarsi della ricorrenza, ma la situazione è (quasi) dappertutto decisamente confortante.

Nessun problema ad Alliste, Felline, Matino e Racale.

Negli ultimi due centri abbiamo assistito personalmente ai lavori in corso per la tosatura delle siepi e la sistemazione degli arredi a verde.

A Matino abbiamo anche incontrato il consigliere comunale Aldo De Donatis che ci ha spiegato come da tre anni sia cambiata la gestione dei servizi e la situazione oggi sia decisamente buona.

Stesso discorso per Castrignano del Capo, Leuca, Giuliano di Lecce, Salignano.

In queste località il servizio è (ben) curato dalla stessa cooperativa che fa capo al 31nne Thomas Chiffi.

Decoro salvo anche a Maglie, dove, in vista delle celebrazioni dei defunti, tutto appare pulito e ordinato. Sembra tutto in ordine anche a Ruffano, sia nella parte “vecchia” che nella nuova ala, sorta all’alba del millennio in corso per accogliere i nuovi defunti.

L’area va via via popolandosi e ha subìto aggiornamenti di anno in anno a seconda delle necessità.

A Tricase resta critica e indecorosa la situazione del vecchio cimitero.

Sebbene non preveda più tumulazioni sin dal 1984, il Monumentale resta comunque meta di tante persone.

La situazione strutturale e di manutenzione degli arredi non è conciliabile con la sacralità del luogo e con il rispetto che si deve a chi va a far visita ai propri cari trapassati.

Non ci sono particolari problemi, invece, al cimitero nuovo anche se, almeno dal punto di vista del decoro si può e si deve fare meglio. Tanti viali non sono protetti dall’asfalto o dal cemento come quello principale e pochi altri e, spesso, si è costretti a mettere i piedi nel fango.

La vegetazione, poco o per nulla curata, invade gli stessi viali, costringendo i visitatori a farsi spazio tra le fronde.

Per evitare che ci siano defunti di serie A e B sarebbe opportuno intervenire presto.

Questa la situazione in provincia,  almeno fino a qualche giorno prima del 2 novembre…

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Cronaca

Scaricavano liquami puzzolenti, beccati grazie ai droni

Determinante si è rivelato l’utilizzo dei droni e delle dashcam in dotazione all’Arma dei Carabinieri, che hanno documentato con chiarezza le condotte illecite, fornendo un supporto tecnologico decisivo alle attività investigative…

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I DRONI DEI CARABINIERI INDIVIDUANO AUTORE DI SVERSAMENTI ILLECITI A PORTO CESAREO

Grazie all’impiego delle più moderne tecnologie investigative e alla preziosa collaborazione dei cittadini, i Carabinieri di Porto Cesareo hanno individuato e segnalato alla Procura di Lecce, che conduce le indagini, un imprenditore locale ritenuto responsabile di sversamenti illeciti di liquami nella rete fognaria del comune di Porto Cesareo.

Le indagini, avviate a seguito delle segnalazioni pervenute da residenti preoccupati per la presenza di persistenti cattivi odori, hanno permesso di accertare che, nelle prime ore dei giorni scorsi, l’uomo avrebbe effettuato lo scarico di liquami attraverso un autospurgo nei tombini fognari, causando malfunzionamenti alla rete e la diffusione di odori nocivi.

Determinante si è rivelato l’utilizzo dei droni e delle dashcam in dotazione all’Arma dei Carabinieri, che hanno documentato con chiarezza le condotte illecite, fornendo un supporto tecnologico decisivo alle attività investigative.

Il veicolo utilizzato, di proprietà di una società di leasing ma nella disponibilità dell’impresa riconducibile all’indagato, è stato sottoposto ad accertamenti.

L’operazione dei militari dell’Arma rappresenta un chiaro esempio di come innovazione tecnologica e pronta risposta dell’Arma, unita alla collaborazione attiva dei cittadini, possano fare la differenza nella tutela dell’ambiente e del decoro urbano.

IL FILMATO DELL’OPERAZIONE

 

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