Cronaca
Droga e furti: 5 arresti in provincia
A poche ore l’una dall’altra operazioni dei carabinieri ad Andrano, Calimera e Squinzano
Covid, zona arancione e (semi) lockdown non frenano lo spaccio e i furti nella nostra provincia. A distanza di poche ore i carabinieri hanno fermato cinque persone implicate a vario titolo nel commercio di sostanze stupefacenti e in furto con scasso.
Ad Andrano
Nei guai Ivan Martella, 45 anni, e Marco Minonne, 43 anni, entrambi di Andrano.
I carabinieri della Compagnia di Tricase, in servizio lungo la Strada Provincia 168, hanno notato Martella prelevare da un muretto a secco un involucro in cellophane per poi allontanarsi a bordo di una Audi A4 alla cui guida vi era Minonne che ne è anche il proprietario.
Iniziato l’inseguimento, lungo il tragitto, Martella si è disfatto dell’involucro gettandolo dal finestrino, in un terreno adiacente alla carreggiata. I due uomini sono stati poco dopo raggiunti e bloccati.
Recuperato l’involucro (foto in alto), al suo interno sono stati rinvenuti 153 grammi di cocaina. Gli arrestati, dolo le formalità di rito, sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale di Lecce.
A Calimera
Arresti anche a Calimera dove in manette sono finiti Giovanni Doria, 54 anni, residente a Padova e A.M., 38enne leccese. I due sono accusati di furto in abitazione in concorso e violazione di domicilio.
Le indagini, condotte dai carabinieri della Stazione di Calimera hanno subito una svolta quando i carabinieri nell’ottobre scorso sono intervenuti presso un’abitazione occupata arbitrariamente dai due uomini che, approfittando dell’assenza del proprietario, recluso in carcere vi hanno stabilito il loro domicilio.
Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti diversi oggetti di valore, che da successivi accertamenti sono risultati rubati da un’abitazione del luogo nel mese di agosto, furto già oggetto di denuncia.
L’inchiesta, proseguita attraverso una serie di accertamenti tecnici, nonché riscontri acquisiti mediante le dichiarazioni rese ai carabinieri da alcuni testimoni, ha consentito di identificare gli autori e ricostruire i due distinti episodi.
Espletate le formalità di rito, ad attendere Doria vi era il carcere di Lecce, mentre il 38enne leccese è ora ai domiciliari.
A Squinzano
Arrestato Martino Cristian Fedele, 34 anni, del posto: durante una perquisizione i carabinieri hanno rinvenuto, suddivisi in dosi, 230 grammi di cocaina, 26 grammi di marjuana e 20 grammi di cocaina. Sequestrati anche due bilancini precisione, materiale per il confezionamento e 155 euro in contanti.
Per l’arrestato si sono aperte le porte de carcere di Lecce.

Cronaca
Agricoltura, morire lavorando: 2 morti nelle ultime tre settimane
Il 6 dicembre un giovane bracciante è rimasto schiacciato dal trattore che stava guidando, il 20 novembre, un ragazzo di 26 anni ha perso la vita in un frantoio a seguito del ribaltamento di un muletto…
“In Puglia, nel 2024, sei infortuni agricoli al giorno. Servono investimenti e una strategia regionale strutturale”.
“Ancora una volta ci troviamo a piangere giovani vite spezzate mentre svolgevano il proprio lavoro. È una strage silenziosa che continua nell’indifferenza generale e che riguarda soprattutto l’agricoltura, uno dei settori più fragili e più esposti ai rischi”.
Antonio Ligorio, Segretario generale della Flai Cgil Puglia, commenta l’escalation di infortuni sul lavoro nei campi pugliesi, che hanno provocato due morti in pochi giorni. Lo scorso 6 dicembre, nelle campagne foggiane, un giovane bracciante è rimasto schiacciato dal trattore che stava guidando nelle campagne di Borgo San Carlo, ad Ascoli Satriano.
Pochi giorni prima, il 20 novembre, un ragazzo di 26 anni ha perso la vita in un frantoio di Bisceglie, a seguito del ribaltamento di un muletto appena fuori dall’azienda.
“Un dolore che si ripete, settimana dopo settimana, e che non può essere derubricato a fatalità” commenta Ligorio. A confermare la gravità della situazione sono i dati Inail: il report regionale indica che, da gennaio a luglio 2025, le denunce in agricoltura sono salite a 1.326 (+4,08% rispetto al 2024) e che i casi mortali in regione sono aumentati in modo preoccupante, con l’agricoltura che registra un’impennata dei decessi (+60% nei mortali del settore). Numeri che, avverte Ligorio, “non ammettono esitazioni né ritardi nelle misure di prevenzione. Non possiamo più assistere a un settore che continua a pagare un tributo di sangue perché non vengono garantite formazione, prevenzione e controlli adeguati. La sicurezza non è un costo, è un diritto fondamentale, e quando viene negato significa che qualcuno non ha fatto il proprio dovere”.
Secondo la Flai Cgil Puglia serve una risposta immediata e strutturale. “Chiediamo un piano straordinario sulla sicurezza in agricoltura, con investimenti, ispezioni più frequenti, percorsi formativi obbligatori e l’utilizzo di mezzi moderni e sicuri. Il lavoro agricolo non può continuare a essere terreno di precarietà e rischio costante”.
Il sindacalista conclude con un appello alle istituzioni e alle imprese: “Basta parole di circostanza. Ogni volta che un giovane muore in campagna o in un frantoio, muore un pezzo della nostra terra. La Puglia non può accettare di essere la regione con uno dei più alti numeri di infortuni in agricoltura. La sicurezza deve diventare la prima priorità. Non un giorno, non un mese: sempre”.
Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
Cronaca
Marchi contraffatti, sequestro e denunce
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Nel sud Salento due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio di capi riportanti marchi di noti brand di moda
Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i militari della Compagnia della Guardia di finanza di Otranto hanno svolto controlli mirati nei confronti di alcune persone di nazionalità estera dedite alla vendita di capi di abbigliamento contraffatti riportanti marchi di noti brand di moda.
Dalle indagini è risultato che due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio nell’area del sud Salento.
L’intervento ha consentito di sottoporre a sequestro, oltre alle due autovetture in uso agli indagati, 1.330 prodotti ritenuti contraffatti, tra cui giubbotti, felpe, zaini e altri capi di abbigliamento, riportanti noti marchi come Prada, Louis Vuitton, K-way e Balenciaga.
Se immessi in commercio, i capi di abbigliamento sottoposti a vincolo, avrebbero fruttato migliaia di euro di profitti illeciti, contribuendo ad alimentare l’industria del falso.
I due soggetti, di nazionalità rumena, sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria, per le ipotesi delittuose di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e per il reato di ricettazione.
Le indagini proseguiranno con il fine di individuare e disarticolare la catena logistica, organizzativa e strutturale dell’intera filiera, contrastando una condotta illecita che alimenta i circuiti sommersi dell’evasione fiscale, del lavoro nero e della criminalità organizzata.
La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.
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