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Casarano

Due auto a fuoco nella notte: una Porsche Macan ed una Hyundai

Un incendio è divampato ne centro abitato di Racale, due vetture interessate. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri

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Altro incendio di auto nel Salento, due vetture distrutte dal fuoco, Racale.


E’ accaduto in via C. A. Dalla Chiesa, verso le 6 di stamane e la matrice si sospetta sia dolosa.


A fuoco una Porsche intestata a una 49enne del luogo, titolare di una gioielleria.


Il rogo ha danneggiato anche una macchina vicina di proprietà di una 52enne.

I vigili del fuoco di Gallipoli, dopo le operazioni di messa in sicurezza, hanno avviato i rilievi insieme ai carabinieri di Casarano.


Ora sono al vaglio la visione dei filmati di video sorveglianza di alcune abitazioni della zona, nella speranza che possano essere di aiuto per accertare l’accaduto e trovare i responsabili.


Appuntamenti

Parte Salento Truck: la festa che unisce imprese, professionisti, appassionati e famiglie

«Il Salento diventa per due giorni il cuore pulsante dell’autotrasporto», sottolinea Sonia Primiceri, «è fondamentale che le componenti del nostro comparto si incontrino, si confrontino”…

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Sarà un fine settimana speciale per l’autotrasporto e la logistica in Salento.

Sabato 4 e domenica 5 ottobre, il comparto si ferma per confrontarsi e per celebrare la propria centralità nell’economia e nella vita dei territori.

Il programma parte sabato 4 a Lecce, con “FIAP Incontra le Imprese”, il format promosso da FIAP – Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali – che inaugura ufficialmente il weekend pugliese.

L’appuntamento, in programma dalle ore 10, presso l’Hilton Garden Inn, sarà l’occasione per un confronto aperto con numerosi rappresentanti politici e istituzionali, tra cui il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, On. Raffaele Fitto.

Al centro del dibattito: competitività, innovazione e sviluppo del territorio, insieme alle sfide che il settore dei trasporti e della logistica deve affrontare per garantire crescita e sostenibilità.

Nel pomeriggio, i riflettori si sposteranno a Casarano, dove prenderà vita il Salento Truck 2025, organizzato da i-Future e patrocinato da FIAP, la grande manifestazione che unisce imprese, professionisti, appassionati e famiglie.

Un’area expo, truck raduno, talk tecnici, street food, competizioni ed eventi per tutte le età animeranno la zona industriale Tronco B/D, a Casarano,  trasformandola in un villaggio del trasporto e della passione per i motori.

La serata sarà scandita dal Truck Fest, mentre domenica 5 ottobre, l’evento proseguirà con diverse competizioni ed iniziative pensate anche per le famiglie e i più piccoli.

Questo doppio appuntamento rappresenta un’occasione di grande valore: da un lato il confronto istituzionale e imprenditoriale per dare voce alle imprese del settore, dall’altro la festa popolare che porta la logistica e i trasporti al centro della comunità.

«Il Salento diventa per due giorni il cuore pulsante dell’autotrasporto», sottolinea la vicepresidente FIAP, Sonia Primiceri, «è fondamentale che le componenti del nostro comparto si incontrino, si confrontino e facciano sentire la loro voce: la logistica non è solo un settore economico, è un motore di sviluppo per tutto il territorio».

Serena Primiceri, rappresentante di I-Future, aggiunge: «Salento Truck è anche un momento di apertura verso le nuove generazioni. Con il coinvolgimento dei giovani vogliamo trasmettere la passione per il settore e allo stesso tempo stimolare una cultura dell’innovazione e della sostenibilità».

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Approfondimenti

Il mondo delle Associazioni nel Salento: pregi e difetti

L’unità civile si ritrova nell’incontro di tanti che sanno dialogare per poter davvero vivere meglio…

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di Hervé Cavallera

Che la lettura dei caratteri peculiari di un determinato periodo storico non sia sempre facile, almeno per i contemporanei, è certamente cosa risaputa, ma ciò è particolarmente vero in un momento storico come quello che stiamo vivendo, nel quale un elemento significativo è la contraddizione.

La pace è infatti proclamata come un bene da tutti auspicato e invece persistono le guerre, sì da paventare addirittura la possibilità di un conflitto mondiale. Al tempo stesso si predica l’inclusione, ma l’integrazione reale è difficile e non mancano quartieri ghetto.
E accade che nel mondo dei social media, in cui tutti siamo apparentemente connessi, le persone non riescono a colloquiare in reale presenza tra loro e moltissimi anziani, senza più alcuno accanto, devono ricorrere alle Case di Residenza Assistenziale.

Nell’età nella quale l’istruzione è notevolmente cresciuta per tutti, e quindi presupporrebbe un mondo più sereno, è invece in atto una irrazionale violenza crescente. E si potrebbe continuare.

ANIMALE SOCIALE

Eppure l’uomo, come aveva già detto il filosofo Aristotele, è essenzialmente un animale sociale ossia destinato per sua natura a vivere in comunità e ciò, al di là delle istituzioni in cui la compresenza è inevitabile (dalle scuole alla fabbriche, dagli uffici allo stesso Stato), è confermato dalla presenza e dalla diffusione dell’associazionismo, ossia dalla libera e responsabile partecipazione ad associazioni di varia natura (culturali, sportive, di volontariato, di promozione sociale e così via).

Private o pubbliche, con una lunga tradizione storica alle spalle o con fresca baldanza di buoni propositi, le associazioni non mancano.
Non risulta (o quanto meno non conosco) il numero complessivo delle associazioni in provincia di Lecce, ma indubbiamente, considerando la varietà delle tipologie e il numero dei Comuni della provincia, possono essere migliaia.

Basti considerare una città come Tricase per rendersi conto non solo della consistenza quantitativa della loro esistenza, ma altresì della loro incisività nel sociale. Non intendo in questa sede soffermarmi su alcune poiché non mi sembra corretto fare delle scelte che potrebbero sembrare discriminatorie o di parte.

È sufficiente dire che, mentre qualcuna è un po’ sonnacchiosa, altre sono particolarmente attive e che accanto ad associazioni di carattere prevalentemente ricreativo ve ne sono altre di natura culturale e altre ancora che hanno per fine principale l’operare per il miglioramento della qualità della vita della comunità o per venire incontro ai più bisognosi.

Vi sono poi associazioni meramente online, delle comunità virtuali o gruppi digitali che diffondono opinioni, informazioni e vanno acquistando capacità di indirizzare i loro componenti in più ambiti.

Si tratta di una realtà in espansione e che andrebbe esaminata a parte, soprattutto quando assume un carattere socio-politico.

MEGLIO FARE LE COSE INSIEME

Il punto essenziale che al momento è giusto sottolineare è dato comunque dai vantaggi che l’associazionismo offre. In primo luogo, ogni associazione aggrega, accomuna ed è pertanto una comunità con dei fini accettati da tutti i membri e quindi richiede delle norme, delle regole, delle competenze, dei propositi.

Implica in tal modo il saper vivere insieme, formando un tutt’uno con i componenti pur nei diversi compiti. Sotto tale profilo, la coesione sottintende l’amicizia nel rispetto delle diverse personalità. Inoltre, un’associazione si pone obiettivi che prescindono (o dovrebbero prescindere) dagli interessi personali.

Si pensi alle associazioni di servizio volte ad attività di beneficenza e di supporto sociale i cui esiti dovrebbero riguardare il bene pubblico e ciò vale altresì per quelle culturali e di volontariato. Fini di crescita sociale esistono del resto anche in quelle di natura politico-sociale, solo che in esse, come avviene anche per quelle che sono espressione di una tifoseria, vi è sempre una natura di scelta di parte e quindi di contrapposizione, sia pure nel leale riconoscimento della realtà di differenti orientamenti.

DIMMI CON CHI VAI E TI DIRO’ CHI SEI

Ci si trova per tutti questi motivi dinanzi ad una situazione complessa che non solo mostra come il soggetto non vive isolato, ma che caratterizza una comunità, le dà un senso.

«Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei», recita un vecchio proverbio, facendo capire che il comportamento di ognuno è influenzato dall’ambiente che frequenta, ma al tempo stesso è anche vero che ognuno deve sforzarsi di far crescere l’ambiente o l’associazione di cui fa parte.

Si manifesta allora un altro elemento che deve essere costitutivo del permanere in una associazione: il farla positivamente sviluppare, accrescendo il numero dei soci attraverso la qualità e il valore di ciò che si realizza. Sotto tale profilo, le associazioni veramente meritevoli di rispetto hanno sempre un valore educativo, poiché sollecitano i componenti a dare il meglio di sé per l’interesse di tutti.

Il fine dell’azione non è personale, ma collettivo, dove per “collettivo” non si intende solo il gruppo di cui si fa parte, ma l’intera città a cui si appartiene e, attraverso la propria città, il territorio di appartenenza.

In questo modo lo sguardo, l’operare si amplia e dal proprio gruppo si estende a tutto il territorio a cui si appartiene.

La vitalità di un territorio dipende infatti dalla forza di partecipazione degli abitanti alla vita dello stesso: ognuno per la sua parte, per la sua professione, per il suo gruppo di appartenenza, per la sua competenza.

Associandoci, comunichiamo, ossia trasmettiamo idee, affetti, esperienze e collaboriamo.

Come del resto avviene nelle famiglie, il cui legame è soprattutto affettivo e parentale, oltreché giuridico. Per questo tutte le associazioni, che hanno per fine il bene pubblico, sono determinanti per lo sviluppo sociale e sono la ricchezza di un territorio.
Democrazia è partecipazione responsabile, perché comporta competenza e capacità di superare, stando insieme, i propri interessi particolari.

L’unità civile si ritrova nell’incontro di tanti che sanno dialogare per poter davvero vivere meglio.

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Attualità

Le Buone pratiche del “De Viti De Marco” di Casarano

La dirigente scolastica Rosaria De Marini: «L’attestazione ed il Logo distintivo assegnati al nostro istituto, motivo di orgoglio, perché indicativi del serio impegno e della professionalità dei docenti in una visione tesa all’innovazione, con diretto impatto sulla didattica attiva ed inclusiva»

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C’è anche l’I.T.E. A. De Viti De Marco” di Casarano tra le 70 scuole che, a Roma, presso la sede del Ministero dell’Istruzione e del Merito, hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento di scuola attuatrice di Buone pratiche nell’ambito delle strategie innovative per la formazione del personale scolastico.

«L’attestazione ed il Logo distintivo assegnati al nostro istituto», commenta la dirigente scolastica Rosaria De Marini, «costituiscono per noi motivo di orgoglio, perché indicativi del serio impegno e della professionalità dei docenti in una visione tesa all’innovazione, con diretto impatto sulla didattica attiva ed inclusiva a vantaggio della formazione di studenti e studentesse di questo Istituto».

«La possibilità di coniugare ambienti di apprendimento digitalmente avanzati con metodologie, quali Digital Storytelling, Gamification, Tinkering, Inquiry-Based Learning, Hackathon e Project Based Learning per favorire l’apprendimento attivo, anche attraverso l’uso di strumenti di Visual Coding, Intelligenza Artificiale, Realtà Aumentata e Metaverso, ha consentito ai docenti di realizzare, nella didattica quotidiana esperienze immersive motivanti per gli studenti», precisa la prof.ssa Stefania Petrone, che ha evidenziato come nell’ambito della ricerca-azione da lei promossa, i docenti abbiano autonomamente strutturato strumenti operativi e didattici, sulla base di modelli pedagogico-didattici applicati nelle proprie classi.

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