Connect with us

Cronaca

Estradato in Italia latitante rintracciato dalla Dda di Lecce

Pubblicato

il



Nella mattinata odierna, presso l’Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci in Roma Fiumicino, è giunto, proveniente da Madrid e scortato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale – Divisione Interpol – Amato Vincenzo, 45enne, latitante dal 2016, inserito nell’elenco dei 100 latitanti di maggiore pericolosità, catturato lo scorso 13 giugno.





Ad attenderlo, gli uomini della Polizia di Stato del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine e della Squadra Mobile di Lecce, oltre che del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che gli hanno notificato un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Lecce, in forza del quale l’ex latitante deve espiare una pena residua di oltre 19 anni di reclusione.





La cattura, avvenuta nella cittadina di Benalmadena, in Spagna, lo scorso 13 giugno, è giunta al termine di una complessa attività d’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Lecce e svolta dagli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Lecce, oltre che del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, in collaborazione con l’unità FAST (Fugitive Active Search Team) della UDYCO Central della Polizia spagnola.





Amato Vincenzo, che deve scontare una condanna definitiva per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, sfuggì alla cattura nel marzo del 2016.





Inizialmente nascostosi in Grecia, il latitante si rifugiò alcuni mesi dopo nella penisola Iberica, in Andalusia.








La certosina attività svolta dagli uomini della Polizia di Stato ha permesso nei mesi scorsi di restringere l’area di ricerca alla provincia di Malaga ove è stata individuata, nel comune di Benalmadena, l’abitazione di una donna che risultava avere un rapporto di natura sentimentale con l’Amato.





Con il coordinamento del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia è stata così avviata una collaborazione con l’unità FAST (Fugitive Active Search Team) della UDYCO Central della Polizia spagnola, unità specializzata nella cattura dei latitanti, che in stretto contatto con la Polizia italiana ha svolto appostamenti presso l’abitazione individuata a Benalmadena (Malaga), sino all’epilogo del 13 giugno scorso, allorquando il ricercato è stato fermato mentre faceva rientro nella menzionata dimora.





Nei confronti di Amato Vincenzo è stata, altresì, data esecuzione di una misura cautelare in carcere che lo vede indagato per essere ritenuto, nell’ambito di un’indagine svolta dalla Squadra Mobile di Milano e coordinata dalla DDA del capoluogo lombardo, responsabile di un traffico internazionale di stupefacenti del tipo cocaina.





Al termine delle procedure di estradizione, l’arrestato è stato condotto nel carcere di Viterbo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.






Cronaca

La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina

Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…

Pubblicato

il

I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.

La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.

Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.

L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.

Continua a Leggere

Cronaca

Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali

Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…

Pubblicato

il

“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.

È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.

“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.

Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.

Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.

Continua a Leggere

Cronaca

Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati

Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…

Pubblicato

il

Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.

I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie. 

Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.

Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente. 

Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci

e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.

Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti