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Cronaca

Firmato in prefettura il protocollo di legalità per l’edilizia

Per rafforzare le strategie di prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nel settore

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Ieri, presso il Salone degli Specchi della Prefettura di Lecce, si è tenuto l’incontro tra il Prefetto, Maria Rosa Trio, ed il Presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili di Lecce, Valentino Nicolì, per formalizzare l’adesione al Protocollo di Legalità stipulato tra il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese e il Presidente Nazionale di ANCE, Gabriele Buia, che si allega.





Nel corso dell’evento, che si è svolto alla presenza delle Autorità provinciali e del Presidente di Confindustria, Nicola Delle Donne, sono stati illustrati i contenuti del documento pattizio, che persegue gli obiettivi fondamentali di rafforzare le strategie di prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nel settore dell’edilizia, di ridurre i rischi di inquinamento del mercato dell’economia legale nel settore edile e di tutelare le imprese sane e impegnate nel processo di ripresa economica del Paese.





“La diffusione della cultura della legalità anche nel settore edile” ha dichiarato il Prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio, “costituisce una delle mission da perseguire nell’attuale momento storico di ripartenza economica del Paese, favorita dalle risorse del PNRR. Per raggiungere tale obiettivo sarà fondamentale l’apporto di ANCE Lecce, che sarà abilitata all’accesso della banca dati nazionale unica della documentazione antimafia ed al riscontro del profilo antimafia dei partner commerciali delle imprese associate”.




Il Presidente di Confindustria, Nicola Delle Donne, ha sottolineato i benefici che scaturiranno dall’attuazione del Protocollo a livello territoriale che vanno a vantaggio delle imprese sane e estranee a contesti di criminalità.
Il Presidente di ANCE Lecce, Valentino Nicolì, ha espresso soddisfazione per l’adesione al Protocollo, che rappresenta uno dei tanti momenti di collaborazione con la Prefettura, manifestando l’impegno di ANCE a promuovere il più ampio coinvolgimento delle imprese associate nell’ottica di favorire il processo di rilancio dell’economia legale nel territorio salentino.






Cronaca

Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati

Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…

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Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.

I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie. 

Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.

Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente. 

Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci

e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.

Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.

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Cronaca

Era una carrozzeria e autolavaggio ma smerciava mitili in pessime condizioni

Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano…

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Segue senza sosta l’attività di controllo da parte delle forze di polizia presenti sul territorio ed in particolare nella città bella.

Nella mattinata di ieri, è stata portata a termine una operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Gallipoli ed il Commissariato Polizia che, partendo da una attenta attività info-investigativa di osservazione e appostamenti, ha portato ad individuare un’attività di distribuzione al dettaglio di prodotti ittici, da parte di una ditta multiservizi che spaziava, con unica partita iva, da autocarrozzeria ad autofficina e autolavaggio.

Gli uomini in divisa hanno proceduto pertanto a controllare i locali della suindicata attività individuando, posizionate in un vano attiguo all’autocarrozzeria ove erano stoccati diversi mezzi e pezzi di ricambio (tutti al vaglio di accertamenti circa la loro provenienza) due celle frigo, installate abusivamente ed in pessime condizioni igienico sanitarie al cui interno, appoggiate a terra su una sudicia pedana, 25 kg di mitili contenuti in 6 retini.

Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano.

Il titolare dell’attività è stato pertanto deferito all’A.G. sia per le violazioni di carattere igienico sanitario ma anche per diverse irregolarità relative all’attività di autolavaggio e autocarrozzeria.

Il prodotto ittico rinvenuto e le celle utilizzate per la loro conservazione sono state poste sotto sequestro e, poiché i mitili risultavano essere ancora vivi, sono stati rigettati a mare.

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Cronaca

Auto in fiamme nella zona Draghi a Tricase

Tragedia sfiorata in zona molto popolata, auto va a fuoco…

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Un’auto, una Ford che viaggia a gas e benzina, questa mattina è andata a fuoco nella zona Draghi a Tricase.

Dopo lo spavento l’autista è riuscito prontamente a mettersi in salvo ed a chiamare i pompieri.

Gli stessi sono prontamente accorsi e hanno spento l’incendio e messo in sicurezza la zona.

Questi i video di quanto accaduto:

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