Cronaca
“Quell’edificio è un pericolo per l’incolumità pubblica: il Comune intervenga”
Giancarlo Capoccia, di Movimento Regione Salento, su una struttura di via Adda, a Lecce, in stato di abbandono
Il coordinatore cittadino di Lecce del Movimento Regione Salento, Giancarlo Capoccia, punta la lente contro una struttura che, in città, potrebbe risultare un pericolo per l’incolumità pubblica.
“Nel tratto di strada di via Adda a Lecce c’è un fabbricato che versa in uno stato di gravissimo degrado, presumibilmente è di proprietà del Comune di Lecce”, dichiara Capoccia.
“Basta guardarlo per comprendere che potrebbe diventare motivo di grave pericolo per l’incolumità pubblica e ancor di più, essendo aperto a tutti, è semplice immaginare che potrebbe accadere il peggio. Lo stabile presenta alcuni infissi semi aperti attraverso i quali, chiunque, potrebbe accedere all’interno dello stesso. Sterpaglia, erba infestante e accumulo di rifiuti (condizioni ottimali per la proliferazione di ratti) ne delimitano il perimetro”.
“Inoltre”, continua il coordinatore cittadino di Movimento Regione Salento, “c’è un tratto di marciapiede che risulta non transitabile a causa di una recinzione, molto instabile, al cui interno vi sono dei puntelli a sostegno di un balcone. In una zona confinante con l’edificio in questione c’è una zona nella quale, un tempo, si potevano praticare alcuni sport quale pallavolo, calcio a 5 e basket. La stessa risulta in stato di abbandono, nel campo di calcio vi sono disseminati vari oggetti e il tappeto sintetico è rotto dalla crescita di erba. Stiamo parlando di uno dei quartieri più popolati di Lecce, un gioiello dell’architettura urbana del dopoguerra, ed è inammissibile che si trovi in condizioni di assoluto abbandono, anche perché questa situazione mette in grave pericolo l’incolumità dei residenti e dei pedoni”.
“A tal proposito”, conclude, “invitiamo l’Amministrazione comunale di Lecce, chiamando in causa l’assessore all’Ambiente e alla Salute Pubblica, Angela Valli, e l’assessore alla Polizia Comunale di Lecce, Sergio Signore ad attuare, in modo celere, ogni provvedimento volto a ripristinare, per la pubblica e privata incolumità, la sicurezza dello stabile in questione”.
Cronaca
Omicidio colposo, l’ipotesi di reato per la morte di Emanuela di Maglie
Secondo le indagini il corpo della giovane è stato trovato a pochi passi dalla porta d’ingresso della stanza: Emanuela, forse, resasi conto dell’accaduto, aveva cercato di mettersi in salvo prima che il fumo invadesse tutti gli ambienti…
L’ipotesi di reato, contro ignoti, è di omicidio colposo.
Parte da qui l’indagine della Procura di Napoli che mira a fare piena luce sulla magliese, Emanuela Chirilli, la giovane donna che avrebbe compiuto 28 anni poco prima di Natale.
Emanuela, rimasta vittima durante un incendio sviluppatosi in una casa vacanze di Napoli, giorni fa, è stata uccisa dal fumo asfissiante, provocato, probabilmente, dal corto circuito o dal malfunzionamento di una presa nella sauna accanto alla stanza dove soggiornava.
Secondo le indagini il corpo della giovane è stato trovato a pochi passi dalla porta d’ingresso della stanza: Emanuela, forse, resasi conto dell’accaduto, aveva cercato di mettersi in salvo prima che il fumo invadesse tutti gli ambienti.
Per fare chiarezza sull’accaduto, si spera che l’autopsia serva a dare risposte sulle cause della morte; inoltre, ci si affida anche alle testimonianze, alle immagini delle telecamere di sorveglianza e agli ultimi messaggi del cellulare della ragazza.
Emanuela aveva frequentato l’Istituto professionale Falcone e Borsellino di Galatina.
Stando alle informazioni rilasciate dal sindaco di Maglie, Ernesto Toma, Emanuela aveva avuto una vita complicata, la giovane era stata seguita dai servizi sociali fino all’età di 18 anni.
Si racconta che amasse molto i bambini e che da qualche tempo si era resa indipendente e viveva da sola.
Aveva, poi, frequentato un corso di formazione professionale per diventare tecnico per la cura e l’assistenza all’infanzia e poter lavorare in asili nido e scuole materne.
Cronaca
Arresto per un 28enne per detenzione e spaccio di droga
un giovane ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio ed un 66enne segnalato alla Autorità Giudiziaria
Lotta allo spaccio di stupefacenti. I Carabinieri hanno arrestato un giovane 28enne salentino.
Nel corso della nottata, i Carabinieri di Gallipoli hanno eseguito una importante operazione che ha portato all’arresto di un giovane 28enne salentino, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari nel comune di Galatina, hanno proceduto al controllo del giovane che ha da subito assunto un atteggiamento che ha destato l’attenzione dei Carabinieri, tanto da indurli a procedere ad una perquisizione personale, poi estesa anche al suo domicilio.
Nel corso delle operazioni, presso l’abitazione del giovane, i Carabinieri hanno rinvenuto 780 grammi circa di sostanza presumibilmente stupefacente del tipo “marijuana”, una pianta di cannabis indica con infiorescenza, un bilancino di precisione e materiale vario utilizzato per il confezionamento.
Durante la perquisizione è stata rinvenuta anche la somma di euro 340,00 in banconote di vario taglio, ritenuta dagli investigatori provento di una presumibile attività di spaccio.
Nello stesso contesto operativo, è stato segnalato alla Autorità Giudiziaria, un uomo 66enne, salentino, che, nel corso di analoga attività di polizia, è stato trovato in possesso di grammi 5 circa di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento.
Tutto lo stupefacente rinvenuto, unitamente al denaro contante, è stato quindi sottoposto a sequestro.
Al termine delle operazioni, il giovane 28enne è stato arrestato e, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.
Cronaca
Scontro all’incrocio: spavento a Gagliano del Capo
Coinvolti un furgone ed una utilitaria: sfondato muro di cinta di una abitazione, illesi i protagonisti
Gran botto in pieno centro abitato nel pomeriggio di oggi a Gagliano del Capo.
All’incrocio tra via Margherita di Savoia, via Commendatore Domenico Daniele e via Duca D’Aosta si sono resi protagonisti di un sinistro, poco dopo le 16e30, un furgone di marca Peugeot ed una Hyundai I20.
Quest’ultima è finita contro il muro di cinta di una privata abitazione, sfondandola. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase per individuare le responsabilità dell’accaduto.
Grande spavento per i coinvolti, fortunatamente senza gravi conseguenze.
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