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Cronaca

In manette professionista dello spaccio

Scoperto vero e proprio centro per lo smistamento della droga nel quartiere San Pio di Lecce. Arrestato il 35enne Gaetano Martena

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I Carabinieri, durante uno specifico servizio volto al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, notava un viavai sospetto nei pressi di un’abitazione in Via Trieste, nel quartiere San Pio a Lecce.


Gaetano Martena

Gaetano Martena


Fatta irruzione nell’appartamento interessato hanno sorpreso il trentacinquenne Gaetano Martena, già noto alle Forze di Polizia, e procedendo con la perquisizione domiciliare, hanno ritrovato, all’interno di una custodia di quelle che si usano per le vecchie telecamere, occultata sotto ad un mobile: 3 pezzi di eroina pura del peso complessivo di 305 grammi; una busta contenente eroina in polvere, già tagliata per lo spaccio, del peso complessivo di 260 grammi; una bustina di cocaina del peso di 3 grammi ed una bustina di marijuana del peso di 2,5 grammi. Inoltre Martena conservava, sempre nella borsa, in maniera ordinata come in una cassetta per gli attrezzi, anche un rotolo di cellophane, un rotolo di alluminio, un rotolo di scotch, un paio di forbici, un bilancino di precisione, una scheda magnetica intrisa di eroina ed usata per suddividere i pezzi, nonché un cucchiaino da caffè pronto all’uso, il tutto inserito ordinatamente in ogni scomparto della borsa.


Inoltre, in una tasca superiore sempre della stessa borsa, veniva rinvenuto anche un piccolo borsello, utilizzato dall’uomo come “registratore di cassa” per riporre i soldi provento dell’attività di spaccio, dentro il quale i carabinieri hanno rinvenuto la somma di € 660, in banconote da 100, 50 e 20 euro.

Martena non è nuovo a questo tipo di situazioni, visto che il 17 febbraio scorso, era stato appena scarcerato dopo aver scontato parte di una condanna a 6 anni e 8 mesi sia per associazione a delinquere di tipo mafioso, porto abusivo di armi, rapina ed anche proprio per stupefacenti.


Tutto il suddetto materiale rinvenuto durante la perquisizione è stato sottoposto a sequestro, in attesa di essere versato presso l’Ufficio Corpi di Reato del Tribunale di Lecce, mentre Gaetano Martena, su disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura di Lecce, Dott.ssa Elsa Valeria Mignone, è stato tratto in arresto per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e associato presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola, in attesa dell’udienza di convalida davanti al GIP che si terrà nei prossimi giorni.


Cronaca

La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina

Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…

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I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.

La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.

Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.

L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.

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Cronaca

Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali

Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…

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“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.

È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.

“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.

Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.

Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.

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Cronaca

Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati

Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…

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Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.

I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie. 

Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.

Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente. 

Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci

e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.

Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.

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