Attualità
Marina Serra, Tricase: atti di vandalismo continuo
Parcheggiano l’auto sul gradino di ingresso di un’abitazione, in modo da ostacolare il passaggio pedonale. I proprietari mentre pranzavano tranquillamente, sentono il colpo violento di un sasso che, scaraventato dentro casa loro, li fa sobbalzare
Riceviamo e pubblichiamo l’ennesima denuncia di un atto vandalico e vergognoso capitato ad una copia di anziani alcuni giorni fa a Marina Serra, di Tricase, nella speranza che questa volta, mentre scorrono i titoli di coda dell’estate, qualcosa si muova, e soprattutto che il futuro sindaco metta naso e nella sua agenda fissi come priorità la fruibilità in sicurezza delle marine ed ei loro 8 km di costa.
Piscine naturali, vandalismo e caos
Da tutta la mia vita, passo le estati a Marina Serra di Tricase. Un posto che mi è più caro di ogni altro al mondo e che, non solo per me, è uno dei più belli del Salento per la singolarità della scogliera, frastagliata da conche naturali e grotte pittoresche, la Torre che si affaccia sul mare e la bellezza del paesaggio.
Stiamo attraversando un momento in cui tutti abbiamo più bisogno che mai di bellezza e di paesaggi e sono contenta di vedere quante persone trovano a Marina Serra un modo per soddisfare questo bisogno. Sono contenta di condividere la bellezza.
Allo stesso tempo però mi rattrista constatare che non tutti rispettano la bellezza dei luoghi. A partire, spesso, da chi ha il compito di salvaguardarla e renderla fruibile a tutti, senza compromettere la serenità e la mobilità di chi in quei luoghi ci vive.
Tante volte, noi che a Marina Serra ci viviamo, abbiamo sollecitato le autorità locali a muoversi per migliorare la viabilità, ma, come tutto in SaLENTO, la loro risposta è stata lenta, o inesistente.
Il paradiso di Marina Serra nel mese di Agosto si trasforma in un inferno di traffico e cattiva gestione del turismo, che spesso ha portato anche a incidenti mortali, totalmente evitabili.
In una di queste infernali giornate d’Agosto è accaduto il seguente episodio.
Viene parcheggiata un’auto sul gradino di ingresso di un’abitazione del lungo mare via Carlo Mirabello, in modo da ostacolare il passaggio pedonale. I proprietari dell’abitazione, una coppia di ultra settantenni, pranzavano tranquillamente, quando il colpo violento di un sasso scaraventato dentro casa loro, li fa sobbalzare.
Escono per capirne l’origine e vengono aggrediti con insulti e improperi da un energumeno che, dopo aver lanciato il sasso, era arbitrariamente entrato in casa per accusarli di essere dei “delinquenti”, colpevoli di avergli rigato la macchina.
I poveretti, assolutamente ignari e del tutto innocenti, rimangono basiti, mentre l’energumeno, dopo altri insulti e improperi, se ne va, sbattendo il cancello. Resta impossibile identificare l’energumeno perché aveva già spostato la macchina e non è stato possibile riportarne la targa.
Sembrava fosse finita lì.
A distanza di alcuni giorni da questo episodio però, nel pomeriggio di giovedì 27 Agosto, compaiono sul garage, sul cancello, sul muro e sul numero della stessa abitazione uno scarabocchio di vernice nera da bomboletta spray che deturpa il garage dell’abitazione in questione, il garage dell’abitazione adiacente e cancella completamente il numero civico
Non so se sia stato lo stesso energumeno, ma so che questa è stata l’ennesima dimostrazione della mancanza di rispetto per la bellezza dei luoghi, per la serenità del vivere insieme e una grave mancanza di civiltà e di educazione.
Se ci fosse stato un vigile urbano, i proprietari avrebbero potuto chiamarlo subito e far sanzionare l’energumeno.
Se ci fosse un parcheggio in cima alla salita di Marina Serra e un servizio navetta che facilitasse la circolazione, i bagnanti non troverebbero le loro macchine ammaccate da qualche conducente impacciato nel traffico.
Se ci fossero stati degli addetti al salvataggio, quando sono annegate le persone, in passato, forse non sarebbero annegate. E se le autorità locali avessero pensato in tempo a facilitare l’accesso pedonale al mare, molte delle persone che sono scivolate sugli scogli non si sarebbero rotte le ossa.
Il mio è un appello, rivolto a chi tiene alla bellezza dei luoghi, a comportarsi in base ai principi di una sana convivenza che si addica a quei luoghi, in generale, e a Marina Serra, in particolare.
Mi rivolgo anche, anzi soprattutto, a chi è incaricato di salvaguardare i luoghi e la bellezza, affinché si impegni, non solo o non tanto a multare chi non rispetta le leggi, ma ad evitare i pericoli e la cattiva gestione che porta alla rabbia dei cittadini e alla mancanza di civiltà e di educazione, come quella che ho testimoniato.
Prevenire è molto più efficace che punire!
Lettera Firmata
Attualità
Chef salentino Cavaliere della Cucina italiana nel Mondo
L’onorificenza assegnata a Salvatore Palma di Carpignano Salentino in una cerimonia tenutasi a Palazzo Madama
Allo chef Salvatore Palma di Carpignano Salentino assegnata l’onorificenza, per conto dell’Accademia del Leone d’oro, di Cavaliere della Cucina italiana nel Mondo.
Lo chef de ” Il Parco delle Minuzie” di Salice Salentino è stato insignito a Palazzo Madama sede del Senato della Repubblica Italiana, in una cerimonia che ha visto protagonisti, oltre ai professionisti della ristorazione, anche molti personaggi della musica e della tv.
«È inutile nascondere l’emozione e la gratitudine che provo per questo grande traguardo che trasformerò in ambizione per raggiungere nuovi obiettivi con l’amore di sempre per la ristorazione e con tanto tanto impegno!», le prime parole dello chef salentino, «l’onore di essere seduto accanto a personaggi di lustro, italiani e mondiali, mi ha dato ancora più voglia di migliorarmi sempre. Rientro a casa con entusiasmo e voglia di rimettermi in gioco, cosa che farò subito con il nuovo progetto insieme al mio amico di lunga durata Giuseppe Plata con il quale ho appena iniziato la mia nuova avventura di Chef del Parco delle Minuzie a Salice Salentino!».
«Ringrazio chi ha sempre creduto in me», conclude Salvatore Palma, «questo prestigioso riconoscimento lo dedico alle mie nipotine unica forza e amore della mia vita».
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Attualità
Il doppio volto della Gen Z salentina
Fuga dal Salento, ma l’artigianato convince. “Next Generation Salento Experience” di Confartigianato Imprese Lecce, presentati i risultati dell’indagine: il 69% immagina un futuro lontano ma il 55% degli intervistati intravede nel lavoro artigiano, soprattutto quello tecnologico, una reale opportunità professionale
Più realisti, digitali, consapevoli dei propri diritti, ma anche incerti e preoccupati per le opportunità del territorio.
È la fotografia della Generazione Z salentina tracciata dalla V edizione di “Next Generation Salento Experience”, progetto promosso da Confartigianato Imprese Lecce, con il patrocinio della Camera di Commercio di Lecce, per favorire il dialogo tra scuole e sistema produttivo locale.
L’indagine — realizzata attraverso questionari rivolti ai ragazzi delle classi III, IV e V degli istituti superiori della provincia e a un campione di imprese salentine — ha coinvolto 1.004 studenti e 20 aziende appartenenti al mondo dell’artigianato, della manifattura e dell’edilizia.
Studenti: digitali, competenti, ma con fragilità relazionali e poca fiducia nel territorio
Dal report emerge un quadro generazionale che sorprende per maturità e concretezza.
Gli studenti dichiarano di sentirsi ben preparati sulle competenze digitali e tecniche, mentre riconoscono difficoltà nelle soft skills: problem solving (57,5%), pianificazione (57%) e autostima (55%).
Significativa la crescita degli indecisi sul futuro post-diploma, oggi al 24,5% (contro il 17% dello scorso anno), segno di un’incertezza che riguarda tanto il mondo universitario quanto l’ingresso nel mercato del lavoro.
Il 50,7% sceglie l’università, mentre un 6% punta all’imprenditorialità e altrettanti a diventare dipendenti.
Solo il 4% valuta i percorsi professionali come alternativa concreta.
Tra i valori del lavoro ideale spiccano: ritorno economico (85%); stabilità e sicurezza contrattuale (67%); crescita professionale (45%); work-life balance ovvero l’equilibrio tra vita professionale e vita personale (43%).
Fuga dal Salento, fenomeno ancora sistemico
Il dato più critico riguarda la mobilità territoriale: il 69% immagina di lasciare il Salento, attratti da città italiane come Milano, Torino e Bologna, o da mete europee come Londra e Amsterdam.
Le ragioni?
Migliori opportunità lavorative, servizi più efficienti, dinamismo sociale.
Solo il 25% prevede di restare, soprattutto per radici familiari, qualità della vita e clima.
La percezione delle opportunità locali rimane bassa: il 46,5% è poco ottimista, mentre il 12% è completamente disilluso.
Artigianato: attrattivo, soprattutto se digitale
Oltre il 55% degli studenti percepisce l’artigianato come settore con buone opportunità, soprattutto nella sua componente innovativa: artigianato digitale e tecnologico (stampanti 3D, digital design, making); mestieri tradizionali reinterpretati in chiave moderna
Una narrazione dell’artigianato come laboratorio di innovazione, dove tradizione e tecnologia si incontrano.
L’85% degli studenti ritiene che l’intelligenza artificiale influenzerà profondamente il futuro del lavoro, chiedendo alla scuola oltre alle competenze tecniche, anche formazione critica e creativa sull’uso dell’IA.
Il punto di vista delle imprese: più export, più digitalizzazione, ma è allarme competenze
Le 20 imprese intervistate confermano il trend di crescita dell’export: il 50% opera oggi sul mercato nazionale (contro il 28% dello scorso anno); il 25% esporta all’estero, con una forte presenza negli Stati Uniti.
Aumenta l’uso di tecnologie digitali e strumenti cloud, mentre permangono lacune su big data, realtà aumentata e metaverso.
Il dato più allarmante riguarda il reperimento di personale under 35: l’80% delle imprese lo definisce molto o abbastanza difficile.
Le cause? Carenza di competenze (55%); scarso interesse dei giovani (50%); aspettative economiche elevate (30%).
Per le aziende risultano fondamentali incentivi alle assunzioni, percorsi di tirocinio e un dialogo più strutturato con le scuole.
Il Concorso di Idee: 17 progetti e una generazione che immagina un Salento innovativo
Durante la presentazione del report sono stati premiati i vincitori del Concorso di Idee, promosso da Confartigianato Lecce, un contest che permette agli studenti di trasformare idee innovative in proposte d’impresa.
Per questa edizione sono state raccolte 17 proposte progettuali, molte delle quali orientate a sostenibilità, tecnologia, rigenerazione culturale e servizi digitali.
Tre i progetti vincitori della borsa di studio da 500 euro messa in palio da Confartigianato: AgroView, sistema solare intelligente per l’irrigazione automatizzata presentato da una studentessa del Liceo Scientifico Statale “Leonardo da Vinci” di Maglie; EventCore, regia mobile intelligente per contenuti audio-video presentato da uno studente dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Enrico Fermi” di Lecce; Re–design del patrimonio del Liceo Artistico di Galatina, modello di start-up scolastica replicabile presentato dalla classa 4b, sezione Architettura e Ambiente.
Le proposte testimoniano una generazione capace di immaginare soluzioni innovative per il territorio, ma che rischia di allontanarsi per mancanza di opportunità concrete.
Una generazione pronta, quindi, ma il territorio deve fare la sua parte.
«L’indagine evidenzia un quadro generazionale consapevole, preparato e attento alle trasformazioni del mercato. I giovani salentini hanno talento, visione e una forte predisposizione all’innovazione», dichiara Emanuela Aprile, segretaria di Confartigianato Lecce, «i ragazzi, però, ci chiedono anche con chiarezza un territorio più capace di accoglierli. È fondamentale continuare a rafforzare il dialogo tra sistema formativo e mondo produttivo, affinché i giovani possano trovare nel territorio opportunità adeguate alle loro competenze e aspirazioni. Il nostro impegno è costruire ponti tra scuola e impresa, perché restare deve essere una scelta possibile».
«Colpisce che, nonostante la voglia di partire, oltre la metà dei ragazzi veda nell’artigianato, soprattutto quello tecnologico, una reale opportunità», sottolinea il presidente di Confartigianato Lecce Luigi Derniolo, «questo conferma che il futuro del Salento passa da un artigianato che innova, investe e sa parlare il linguaggio delle nuove generazioni. Confartigianato continuerà a sostenere percorsi che valorizzino il talento delle nuove generazioni e favoriscano l’incontro tra domanda e offerta di competenze».
«I risultati dell’indagine confermano la necessità di investire con decisione sulle competenze dei giovani e sulla competitività del nostro sistema economico», aggiunge il segretario generale della Camera di Commercio di Lecce Francesco De Giorgio, «la Camera di Commercio è impegnata a sostenere progettualità che rafforzino il legame tra formazione, innovazione e imprese, affinché i giovani trovino nel Salento un contesto dinamico e capace di attrarre talenti».
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Attualità
A Tiggiano 60 anni dopo
Un viaggio fatto di sorrisi, incontri e sentieri condivisi di giorni che si sono intrecciati l’uno all’altro. Trasformando il tempo in memoria e la memoria in storia
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Sessant’anni a Tiggiano, tutti insieme, una magia che solo nelle piccole comunità ancora si ripete.
1965 un anno meraviglioso, da quel momento è iniziato un viaggio fatto di sorrisi, incontri e sentieri condivisi di giorni che si sono intrecciati l’uno all’altro. Trasformando il tempo in memoria e la memoria in storia.
«Sessant’anni dopo ci ritroviamo a Tiggiano con la stessa allegria negli occhi e una complicità che non ha mai smesso di illuminarci il cammino», racconta Raffaella Riso, una dei neosessantenni tiggianesi, «abbiamo attraversato stagioni diverse accolto ciò che la vita ci ha donato custodito,affetti speranze e piccoli grandi miracoli quotidiani. Il 28 Novembre abbiamo celebrato tutto questo, la bellezza dei giorni che ci hanno condotti fin qui,la forza dei legami che ci uniscono,la gioia semplice e autentica di rivederci ancora una volta insieme».
Perché 60 anni non sono solo un traguardo, sono «un dono prezioso, una storia custodita una festa che celebra il cammino e chi lo ha reso straordinario».
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